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Comunicato n° 85 del 9 febbraio 2022

Interpellanza sulla diffusione della processionaria

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 9 febbraio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha riportato l'attenzione sulla diffusione della processionaria.

«Nonostante le disposizioni normative nazionali e regionali - ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -, osserviamo il perdurare di nidi di processionaria in varie parti del nostro territorio, facendoci dubitare sull'efficacia delle misure di contrasto adottate sinora. Chiediamo quale sia la situazione della diffusione di questo parassita, per quali motivi sia ancora così presente e quali siano, nel dettaglio, i tempi e gli strumenti di attuazione del Piano di contrasto. Il principale motore dell'economia valdostana è il turismo: la qualità della nostra offerta si basa anche sull'attrattività del nostro patrimonio culturale e naturale, ma la visione di questi nidi di processionaria ai danni dei nostri boschi non genera né bellezza, né invito alla fruizione di un paesaggio naturale. È attraverso l'attenzione che il Governo dedica anche a questo singolo problema, che dimostra la sua capacità di visione dell'intero territorio e delle sue doti, economiche, culturali e naturali.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, ha evidenziato che «la diffusione e la gravità degli attacchi, rispetto agli anni 2015-2017 che portarono all’adozione del Progetto di lotta alla processionaria del pino in quanto si osservarono problematiche di defogliazione molto importanti e preoccupanti, sono in questo periodo, in realtà, piuttosto contenuti e al momento non allarmanti.» Ha quindi illustrato i dati del monitoraggio della defogliazione sul pino nero e sul pino silvestre causata dall’insetto, realizzato dal Corpo forestale valdostano a maggio 2021: «Negli ultimi 3 anni la superficie interessata dai danni è costante ed è pari a circa 5000 ettari: tuttavia solo su 180 ettari circa, vale a dire il 3,5% delle superfici totali con presenza del parassita, si rilevano danni con intensità forte. Le maggiori defogliazioni, come negli anni precedenti, si osservano nelle pinete collinari esposte a Sud Sud-Ovest situate nei comuni di Aosta, Sarre, Saint-Pierre e Quart. Nel periodo giugno-agosto 2021, il posizionamento di 270 trappole ha consentito di catturare circa 50.000 individui. Il dato è in linea con quello del 2020 (60.000 catture) ma è più che dimezzato rispetto al periodo 2016-2018 quando si registravano catture pari a circa 150.000 individui. Per quanto riguarda i nidi in foresta (numero medio di nidi per pianta), i dati indicano che il numero è nettamente inferiore a quelli del periodo 2015-2017 sebbene in leggero aumento rispetto agli ultimi due anni.»

Nell’ambito delle misure di contrasto, l'Assessore, parlando di «insetto endemico dei nostri boschi, da sempre presente sul territorio regionale, che non costituisce una minaccia per la sopravvivenza dei popolamenti forestali ma può causare problematiche di natura sanitaria a causa delle allergie che può provocare nell'uomo o negli animali», ha riferito che a settembre 2021 «è stata effettuata la lotta microbiologica lungo strade asfaltate e poderali maggiormente interessate dalla presenza di nidi estivi con lo scopo di ridurre il numero di larve. Nell’ambito del progetto Interreg Mongefitofor è stata inoltra eseguita la lotta endoterapica su 120 piante presenti in parchi e giardini pubblici e la lotta a confusione sessuale in un sito del comune di Morgex, anche in questo caso per ridurre il numero degli insetti in forma larvale. In attuazione al Piano degli interventi 2021-2023, e a completamento del Piano di lotta alla processionaria approvato nel 2016 e conclusosi formalmente nel 2020, sono stati realizzati, e sono tuttora in corso interventi selvicolturali in alcune località di Aosta e Saint-Pierre con lo scopo di favorire l’insediamento e lo sviluppo di altre specie forestali non attaccate dal parassita. Nell’autunno 2021, oltre alle aree forestali, sono state monitorate tutte le aree urbane, attività che ha consentito di individuare la presenza di 462 nidi, che sono in fase di rimozione. Nelle aree forestali maggiormente frequentate dalla cittadinanza è in corso la lotta balistica, effettuata da agenti del Corpo forestale, volta a eliminare i nidi non raccoglibili da terra. Rappresentando un’attività storica dei servizi forestali, mai interrotta, anche per il 2022 il monitoraggio e la lotta alla processionaria proseguiranno, valutando un'implementazione degli interventi nel caso si dovesse rilevare una recrudescenza del fenomeno.»

«Esiste un sano pressing che serve a dare il meglio di sé - ha replicato il Consigliere Distort -: questa è l'azione che stiamo svolgendo affinché nel Governo ci sia consapevolezza dei problemi e siano messe in atto tutte le risorse possibili per risolverli. Io non ho memoria di una diffusione così ampia di questo parassita: la processionaria non è l'effetto di una mutazione genetica di questi ultimi anni, ma è l'effetto di una cattiva gestione del problema che, a quanto pare persiste con questo Governo, ai danni della popolazione, della fauna, delle risorse forestali, del paesaggio, dell'attrattività dei boschi e, quindi, della competitività della nostra offerta turistica. Sono le azioni e il risultato delle azioni che giudicano chi siamo e come operiamo: è dai vostri frutti che si riconosce la vostra capacità di governo. Forse è il caso che si cambi registro.»

 

SC