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Comunicato n° 27 del 13 gennaio 2022

Interpellanza sui pignoramenti a titolari di partite Iva aventi diritto ai ristori Covid

 

Nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto approfondimenti sui pignoramenti effettuati nei confronti di titolari di partite IVA destinatari di ristori Covid previsti dalla normativa regionale. 

«A partire dal 1° settembre 2021, il Fisco ha avviato i pignoramenti nei confronti degli imprenditori  valdostani che hanno ricevuto il bonus previsto dalla legge regionale 15/2021 per indennizzare le perdite di reddito derivanti dalla riduzione o dalla limitazione delle attività a causa del perdurare della pandemia - ha spiegato il Consigliere Paolo Sammaritani -: con decreto-legge 209 del 10 dicembre 2021, il Governo ha approvato una norma di interpretazione autentica con cui ha stabilito che i debiti fiscali non rappresentano un ostacolo alla liquidazione degli aiuti Covid. Ciononostante il Fisco ha incamerato ingenti somme che la nostra Regione aveva destinato ai ristori, disattendendo le finalità e i principi della legge regionale. Vorremmo sapere quanti aventi diritto all'indennizzo hanno subito i pignoramenti e quale importo ha incamerato complessivamente il Fisco con questa procedura. Chiediamo inoltre se l'Amministrazione regionale ha l'intenzione di respingere le richieste di pignoramento diretto dell'Agenzia delle Entrate.»

L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha riferito che «i pignoramenti a favore dell’Agenzia delle Entrate nel corso del 2021 sono stati 133, riferiti a 131 soggetti. L’importo complessivo versato al Fisco è stato di 1 milione 252 mila euro, ossia il 2 per cento delle posizioni dato che sono stati erogati 61.9 milioni di euro di contributi (39.1 milioni con la legge regionale 15/2021 e 22.8 milioni con la 22/2021). Per completezza di informazione, l’importo medio trattenuto è di 9.416 euro, l’importo più basso che è stato versato è stato di euro 836. Tengo a precisare che la liquidazione del contributo della Regione a favore del soggetto beneficiario è soggetta per legge a preliminare verifica da parte dell’Amministrazione presso l’Agenzia delle Entrate; dopodiché, se il beneficiario risulta inadempiente, la stessa Agenzia delle Entrate attiva un ordine di blocco e successivamente notifica il pignoramento. Dalla data dell’ordine di blocco, entro il termine di 60 giorni, il beneficiario può sanare la propria posizione con il Fisco, evitare il pignoramento e consentire il pagamento del contributo da parte dell'Amministrazione regionale.»

L'Assessore ha quindi sostenuto che «è impossibile per la Regione intervenire in materia di pignoramento di somme data l’assenza di competenza e di potestà legislativa per prevedere l’impignorabilità di contributi regionali. Infatti, l’impostazione adottata dal Governo nazionale, che ha inteso sospendere i controlli solo per le erogazioni Covid da parte di Agenzia delle Entrate, prevede l’impignorabilità dei soli contributi concessi dallo Stato e non anche di quelli concessi dalle Regioni. L’Amministrazione regionale, pertanto, consapevole del disagio arrecato dalla mancata estensione della impignorabilità ai suoi contributi, ha proposto in sede di Comitato interregionale affari finanziari un emendamento a favore di tutti i beneficiari di contributi Covid.  L’emendamento potrà essere riproposto dalla Regione nella prossima occasione utile.»

Il Consigliere Sammaritani si è detto «in disaccordo con l'interpretazione data dagli uffici della Regione: c'è una circolare della Ragioneria dello Stato che dice che alcune somme non sono pignorabili perché hanno una funzione indennitaria. La ratio dell'indennità della Stato è la stessa della Regione: noi abbiamo dato degli indennizzi non perché finissero nelle casse del fisco, ma perché servissero a pagare affitti, stipendi e forniture necessari a continuare l’attività aziendale. La Regione non doveva nemmeno comunicare questo all'Agenzia: i cittadini valdostani dovevano prendere queste somme senza che finissero nelle casse del Fisco. Per questo chiedevo coraggio all'Amministrazione regionale. Depositeremo una risoluzione entro oggi perché ci si attivi per recuperare queste somme, non solo per non darle più all'Agenzia delle Entrate. Questo è quello che dobbiamo fare.»

 

SC