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Comunicato n° 515 del 23 dicembre 2005

IL CONSIGLIERE ELIO RICCARAND INTERVIENE SUL RINVIO DEL PARERE SUL PRIMO PIANO DI INTERVENTI DELLE GRANDI OPERE

A seguito della riunione della III Commissione consiliare “Assetto del territorio”

La III Commissione consiliare permanente “Assetto del territorio”, presieduta dal Consigliere Fedele Borre, nella sua riunione di oggi, venerdì 23 dicembre, ha rinviato il parere sull’atto amministrativo recante l’”Approvazione ai sensi dell'art. 3 primo comma, della legge regionale 17 agosto 2004, n. 21, del “Primo Piano di interventi, che comportano la realizzazione di opere di rilevante interesse regionale”.

Sul rinvio interviene il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Elio Riccarand.
La III Commissione consiliare permanente, con 4 voti a favore (Arcobaleno, Stella Alpina, Fédération ed un consigliere di maggioranza) due contro e un astenuto ha deciso di non esprimere parere sul Piano delle grandi opere presentato dalla Giunta.  Si tratta del terzo rinvio consecutivo determinato dallo scontro sul progetto di ampliamento dell’Ospedale.”

In questa occasione – prosegue Riccarand - ho evidenziato che l’inserimento nel Piano dell’ampliamento ad Est dell’Ospedale è illegittimo. La legge regionale sulle grandi opere consente l’inserimento del Piano solo di opere coerenti con il Piano Territoriale Paesistico. L’ampliamento ad Est è in contrasto con il PTP che prevedeva la ricollocazione nella piana ai confini fra Aosta e Saint-Christophe dell’Ospedale regionale. L’incoerenza dell’intervento con il PTP è riconosciuta sia nella Scheda presentata dall’Assessorato regionale alla Sanità sia nella Scheda elaborata dal nucleo di valutazione delle Grandi Opere. Di fronte a tale illegittimità la maggioranza dei commissari non ha accolto le giustificazioni dell’Assessore Cerise; ha deciso di non esprimere parere e di chiedere un approfondimento di tipo legale. La votazione, che è andata nella direzione opposta a quella sollecitata dall’Assessore, dimostra ancora una volta la debolezza e le contraddizioni dell’attuale maggioranza regionale, sempre più frequentemente in crisi in Commissione ed in Consiglio.”