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Comunicato n° 742 del 15 dicembre 2021

Leggi di bilancio: le repliche della Giunta e del Consigliere relatore Aggravi

Inizia ora l'esame dei 50 ordini del giorno

 

La seduta consiliare mattutina di oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, è iniziata con le repliche del Governo e del Consigliere relatore di minoranza Stefano Aggravi sul Documento di economia e finanza e le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2022-2024.

L'Assessore alle finanze Carlo Marzi (SA) ha rilevato che «attraverso questo bilancio il Governo ha posto le basi per le future azioni politico-amministrative. Il documento, che nasce in un contesto socio-economico delicato, è una sintesi frutto di contemperamento di interessi, questo è il compito della politica. Il Governo ha cercato di fare tutto il possibile per gestire col confronto una situazione del tutto straordinaria avviando progettualità e riforme e posso affermare che sono molte di più le cose positive realizzate rispetto a quelle che necessitano di un "aggiornamento del motore". La disponibilità finanziaria, nonostante sia in leggera crescita, ci ha obbligati a trovare delle sintesi e abbiamo scelto di valorizzare il concetto di persona, elemento fondante della comunità. Con questa Finanziaria siamo riusciti a mantenere un equilibrio rispetto a molte voci di spesa e a rilanciare il settore sanitario. Nel 2020 la Regione ha ricevuto dallo Stato 36 milioni di euro per far fronte all'emergenza. Segnalo che nel 2021 l'Amministrazione ha messo in disponibilità 23 milioni di euro di risorse proprie e nel 2022 partiremo con 27 milioni di euro da destinare allo stesso ambito. Questo dimostra che abbiamo fatto delle scelte progettuali e programmatiche specifiche per dare soluzioni immediate. Lo stesso dicasi per i rapporti col territorio: abbiamo previsto 19 milioni 400 mila euro di trasferimenti vincolati in fase previsionale, mantenendo stabili i trasferimenti non vincolati, nei confronti degli enti locali.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Roberto Barmasse (UV), ricordando che «abbiamo lavorato in un anno travolto da una pandemia che non ha eguali negli ultimi cento anni», ha sostenuto che «un quarto delle risorse del bilancio sono destinate alla sanità e alle politiche sociali. In merito all'indennità di attrattività per medici e infermieri, evidenzio che non si tratta di un'indennità per premiare qualcuno rispetto a un altro, ma che vuole fare fronte a un'oggettiva carenza di figure nel mercato del lavoro per garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza oltre che per fronteggiare l'emergenza sanitaria. La maggioranza è consapevole che vi sia la possibilità di un'impugnativa statale, ma abbiamo considerato che non fosse più possibile aspettare. Peraltro, anche le proposte emendative non sono scevre da eventuali impugnative. Sulla bozza di Piano della salute e del benessere, attualmente il documento è nella fase di consultazione pubblica tramite la piattaforma informatica: una scelta volta a valorizzare i contributi che arriveranno dai cittadini e dalle associazioni; nella fase di predisposizione del Piano abbiamo incontrato l'USL, i sindacati, il terzo settore, le associazioni dei consumatori, les Unités des communes e prossimamente contiamo di sentire i Sindaci; inoltre la bozza è stata illustrata alla quinta Commissione consiliare. Spiace che su un documento di programmazione socio-sanitaria, ci si fermi agli attacchi politici derivanti dai ruoli e non si apprezzino la volontà di condivisione che sta alla base di questo percorso. Affermare che si sia programmato per compartimenti stagni denota scarsa conoscenza dell'argomento e volontà di strumentalizzazione: il Piano, al cui centro c'è il cittadino, è stato redatto in una logica di integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali. Infine, in merito all'ospedale, è finito il tempo dei comitati e dei rendering: è giunta l'ora di partire con i lavori per realizzare una struttura che i cittadini attendono da troppo tempo.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet (UV), ha sottolineato: «Le critiche ricevute in Aula in questi giorni contribuiscono a rafforzare il fronte autonomista. La maggioranza oggi è più compatta rispetto all'anno scorso, pur essendo numericamente inferiore. Il Governo si dimostra maggiormente coeso, dopo divisioni e vicende passate che, appunto, appartengono al passato. Per rispondere alla crisi pandemica è sempre più importante essere e fare squadra. Entrando nel merito del DEFR: per quanto riguarda il Corpo forestale abbiamo modificato le norme di assunzione del personale per far fronte a esigenze urgenti e specifiche. Stiamo affrontando un percorso di accompagnamento del settore zootecnico nel difficile percorso di convivenza con gli animali predatori. Con i Comuni stiamo valorizzando la sentieristica a cui daremo seguito anche con interventi straordinari, grazie ai cantieri forestali che sono una risposta importante in termini occupazionali. In agricoltura è importante riuscire ad avere, in questa fase, l'intera copertura finanziaria di misure come monticazione e concorsi/rassegne. La misura del voucher viene riproposta dopo l'ottimo risultato del 2021. Stiamo poi affrontando con le altre regioni la nuova programmazione nel settore delle politiche agricole per dare nuove opportunità al settore della zootecnia di montagna. Confermiamo le risorse sui consorzi di miglioramento fondiario a cui affiancheremo la ripresa dell'iter di riordino di questi enti. Infine, abbiamo introdotto il contributo alla tutela dei prodotti ortofrutticoli, modesto ma significativo della vitalità del momento, come dimostrato dal percorso del mondo vitivinicolo con il Consorzio DOC VdA.»

«L'ente unico del turismo - ha affermato l'Assessore ai bei culturali, turismo, sport e commercio, Jean-Pierre Guichardaz (FP-PD) - è un'idea che va avanti da anni e, se non è stata ancora attuata, un motivo c'è: innanzitutto, per poter costruire un ente unico non è sufficiente fare una legge che individui il contenitore, ma vanno definiti i mattoni affinché la norma possa operare concretamente. In Trentino e in Südtirol da decenni ci sono strutture che si occupano di promozione, con un'ampia autonomia e flessibilità che non sono proprie del sistema pubblico e che consentono loro di lavorare con rapidità e con modalità molto efficaci. In queste entità, il privato è pienamente coinvolto, anche con quote maggioritarie rispetto al pubblico. Si tratta dunque di un tema molto complesso che presuppone un'analisi articolata, oltre che una stabilità di tipo politico. La norma di riforma del “sistema cultura” preannunciata più volte e inserita nei programmi è in fase di definizione e avrà l'obiettivo di rendere più equi e trasparenti i requisiti di accesso alle manifestazioni. Noi crediamo umilmente che le nostre strutture e i nostri servizi, da sempre, lavorano per la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali con efficacia, competenza e impegno: è vero che l'azione forse dovrebbe essere maggiormente coordinata tra soggetti diversi che fanno cultura, ma ci stiamo lavorando e i “tavoli” di lavoro vanno in quella direzione. Il Forte di Bard non è mai stato finanziato in un'unica tranche e questo aspetto ha reso difficoltosa l'attività del Forte, che è un grande collettore dal punto di vista turistico: con questo bilancio abbiamo voluto dare una stabilità di risorse, così come abbiamo cominciato a fare rete tra i diversi attori che si occupano di cultura. Il “marchio ombrello” esiste e sta cominciando a diventare un brand usato e riconoscibile, che si sta affermando anche a livello nazionale: ora dobbiamo regolamentarlo per proseguire in questo percorso di valorizzazione della destinazione Valle d'Aosta. Ancora, ricordo che abbiamo chiara la rappresentazione dell'abusivismo nelle professioni di montagna e, per quanto di competenza, stiamo lavorando anche su questo per risolvere il problema, unitamente alle categorie rappresentative delle professioni. Sulla questione dell'imposta di soggiorno e del disegno di legge sulle locazioni brevi, posso solo dire che il punto è presente nel DEFR, che è un documento di indirizzo condiviso tra tutti e che nessuno ha obbligato nessuno a inserirlo; io ha adempiuto a un mandato di maggioranza così come con gli altri punti ivi contenuti. Sono comunque convinto che questo tema debba essere dibattuto, innanzitutto in maggioranza, e alla fine occorrerà arrivare a sintesi, visto che Regioni di tutti i colori hanno legislazioni di regolamentazione di questa forma di ricettività, che purtroppo oggi sfugge ad ogni controllo igienico-sanitario, che non ha vincoli rispetto alla comunicazione ISTAT delle presenze, che richiede un’identificazione precisa e soprattutto che tratta gli ospiti in modo diverso rispetto a un’attività ricettiva tradizionale sotto il profilo dell’imposta di soggiorno.»

«Viviamo tempi difficili e non tutti remano dalla stessa parte - ha detto l'Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri (AV-VdA Unie) -: al di là di minoranze chiassose dei no vax, è del tutto evidente che la nostra comunità è reattiva ed è già in ripartenza, e questa ripresa consentirà negli anni a venire meno sacrifici e avviare la politica di sviluppo così necessaria per la nostra Valle.» L'Assessore è quindi entrato nel merito delle sue deleghe: «L'istruzione è un settore in sofferenza: è del tutto evidente che il super green pass non impatti ancora, avremo piena consapevolezza della sua ricaduta nel mese di gennaio. Il settore scuola è meritevole di grande attenzione ed è l'altro grande centro di spesa della nostra Amministrazione. Le politiche giovanili sono integrate al mondo dell'istruzione: vivremo in una società sempre più vecchia e meno inventiva, abbiamo quindi il dovere di farvi fronte. Le norme di bilancio contenute riguardo agli affari europei danno conto dell'importanza della politica regionale europea: la nuova programmazione 2022-2027 è una sfida importante e ci troveremo a gestire centinaia di migliaia di euro, anche del PNRR. Nessuno può negare l'importanza strategica delle partecipate: la legge Madia è una presenza pesante e il rischio è che il controllo si trasformi in lacci e lacciuoli di non poco conto.» L'Assessore ha anche espresso dispiacere «per il voto nella Conferenza dei Capigruppo di non ammettere un emendamento, già votato in Commissione, sulle dotazioni organiche degli insegnanti, applicando una norma di attuazione dello Statuto: l'emendamento era obbligatorio perché si era trattato di un mero errore materiale dell'Ufficio legislativo, e sul quale mi ero confrontato con i sindacati della scuola. Un comportamento politico che renderò noto laddove questo emendamento era stato invocato.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy (AV-VdA Unie), ha osservato: «Rispetto alla violenza di questa pandemia abbiamo messo in campo numerosi provvedimenti di emergenza rivolti non solo alla sanità ma anche all'economica e al sociale senza trascurare mai la programmazione non correlata all'emergenza che è proseguita regolarmente. In questi mesi abbiamo lavorato sui piani di sviluppo e abbiamo approvato una serie di provvedimenti importanti. Dobbiamo prendere in considerazione due elementi strategici per le nostre azioni future: la mancanza di conoscenza rispetto all'assegnazione definitiva dei fondi strutturali e le tante schede da completare previste nel PNRR. Il nostro lavoro è "in progress" e vogliamo individuare degli obiettivi comuni per migliorare la situazione della nostra regione. Nel breve pubblicheremo la VAS del Piano energetico ambientale regionale, molto importante per dare sviluppo alle strategie nel settore dell'energia e daremo corso ad alcune progettazioni sperimentali sull'idrogeno. I progetti da realizzare sono ancora molti ed è importante agire insieme, valorizzando anche i suggerimenti propositivi che vengono dalla minoranza, in particolare la visione riformatrice e il metodo di lavoro più “orizzontale” rispetto al passato, per costruire la fase di uscita dall'emergenza attraverso mirate politiche di sviluppo. Ricordo infine che per questo Governo il lavoro è stato reso ancora più difficile vista la decisione politica delle colleghe del PCP di abbandonare la maggioranza in una fase delicatissima della vita della Regione. Certo dobbiamo completare la squadra di governo e sostituire l'assessore all'ambiente e ai trasporti e lo faremo una volta approvato il bilancio. Avanziamo passo, passo, triennio per triennio con l'idea di migliorare quanto già è stato fatto.»

Anche il Consigliere relatore Stefano Aggravi (Lega VdA), ha replicato: «Noi come forza politica abbiamo un modus operandi e una visione: prima di mettere le mani nelle tasche delle persone, abbiamo la necessità di capire a cosa servano certi provvedimenti. Noi crediamo che debbano essere potenziate le strutture più che guardare alle singole persone. Sul discorso dell'impugnativa della norma sull'attrattività, non l'ho detto io, ma l'Assessore e gli uffici nel corso delle audizioni: non l'abbiamo criticata per colpa di una possibile impugnativa, ma perché abbiamo l'intento di allargare la platea dei beneficiari e lo vedremo con l'emendamento proposto. La questione del Bon de Chauffage è molto semplice: quando siamo stati al Governo, abbiamo cercato di riattivarlo, vedremo come andrà in questo Consiglio. La creazione di un bilancio è mettere in fila le risorse con le necessità: noi abbiamo individuato delle riallocazioni di risorse, cercandole là dove ci sono, senza colpire la percorribilità e la prosecuzione delle azioni del bilancio della maggioranza. Perché se è vero che è responsabilità degli Assessori decidere dove andare a riallocare le risorse per rendere operativi i futuri interventi, noi abbiamo una responsabilità maggiore, non solo in quanto fiera forza di opposizione, ma perché in un futuro potremmo dare un contributo governativo con una visione concreta dell'amministrazione e del futuro della nostra Valle: questo è il nostro agire e questo ha guidato le nostre scelte nel proporre gli emendamenti e gli ordini del giorno, non in una logica di gioco delle parti, ma con una chiara e lucida volontà politica di rappresentare scelte alternative, reali e perseguibili, di una forza di opposizione che mira a  diventare un giorno o l'altro forza di governo.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz (UV) ha, infine, osservato che: «il dibattito di questi due giorni è stato interessante e utile con interventi puntuali. Sta nella natura delle cose che ci siano delle divergenze tra maggioranza e opposizione anche se alcuni elementi sono parsi un po' contradditori. Ci si accusa di immobilismo e di mancanza di fare squadra o di non fare valere la nostra capacità statutaria, per poi salutare con favore la misura sull'attrattività della sanità. Non c'è un assessore vincitore del bilancio che è il risultato di scelte condivise finalizzate ad affrontare la crisi in atto. Alla critica di immobilismo, rispondiamo ricordando l'ospedale. Abbiamo fatto una scelta difficile ma necessaria a costo di perdere una parte della maggioranza. Ci si accusa di avere poca cultura della programmazione: è facile per la minoranza puntare il dito sulle cose da fare così come è complicato per la maggioranza arrivare alle soluzioni. Chiudo dicendo che le accuse di idee confuse e la mancanza di visione dovrebbero essere accompagnate da proposte alternative. In questi ultimi mesi ho notato invece come, soprattutto in ambito sanitario, si stia dipingendo la Valle d'Aosta al pari di un paese del terzo mondo. E' facile creare una realtà parallela sui social dove non c'è contraddittorio. In questo caso, più che di sciacallo dorato mi vengono in mente i "Vautours de Montfaucon", gli avvoltoi che giravano sopra le forche degli impiccati a Parigi

Inizia ora l'esame degli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio.

 

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