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Comunicato n° 741 del 14 dicembre 2021

Chiuso il dibattito sul DEFR e le leggi di bilancio della Regione

Sono stati depositati 50 ordini del giorno

 

La discussione generale sul Documento di economia e finanza, la legge di stabilità, le sue disposizioni collegate e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022-2024 si è conclusa nel pomeriggio di martedì 14 dicembre 2021.

Sui documenti sono stati presentati 50 ordini del giorno, di cui 33 della Lega VdA, 15 di PlA, 1 di PCP e 1 dei gruppi SA, UV, AV-VdA Unie, FP-PD e Consigliere Restano-GM.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha sottolineato che «gli unici due interventi dei Consiglieri di maggioranza sono stati piuttosto critici. Se a questo si aggiunge che, dopo la sua presentazione, il DEFR si è appesantito di numerosi emendamenti presentati soprattutto dalla maggioranza, siamo di fronte ad un caso di disattenzione - politica o amministrativa - da parte del Governo. Leggendo il documento rileviamo che la Valle d'Aosta ha reagito alla pandemia peggio di altri territori, con un ampliamento della fascia di popolazione esposta al rischio di esclusione, dato confermato dalle domande pervenute dalle famiglie sulla misura dei "ristori". Abbiamo circa 10mila persone che versano in uno stato di indigenza con la povertà in crescita del 2% tra il 2019 e il 2020. La fragilità delle famiglie e la particolarità del nostro territorio ci hanno portati a proporre la reintroduzione del Bon Chauffage. Il DEFR contiene una serie di accenni vaghi che si limitano ad elencare una serie di obiettivi fumosi senza spiegare come raggiungerli, senza una visione d'insieme. Lo si vede bene anche rispetto all'ARER a cui sono stati assegnati piccoli interventi marginali anziché focalizzarsi sulle azioni concrete per una maggiore trasparenza delle assegnazioni. Sono molte altre le lacune di questo documento: manca il riferimento alla lotta al gioco d'azzardo, le politiche giovanili sono mutuate da quelle del documento nazionale e le azioni per l'integrazione sono un copia-incolla di quelle proposte l'anno scorso.»

«Gli emendamenti e gli ordini del giorno che abbiamo presentato - ha evidenziato il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) - vanno nella direzione di risolvere le carenze delle leggi di bilancio. Durante l'anno trascorso è stato più facile discutere delle misure importanti come la legge 15, perché c'era stato un lavoro collegiale impostato sulla pandemia, quest'anno sarà importante programmare e delineare gli aspetti che incideranno sul prossimo futuro della Valle d'Aosta e sui quali porteremo il nostro contributo grazie alle proposte depositate dal nostro gruppo e che verranno discusse prima della votazione dell'atto finale.»

Il Consigliere Luca Distort del gruppo Lega Vda ha detto: «Il ruolo dell'opposizione è anche quello di dare suggerimenti su cui lavorare e la discussione sul DEFR ci dà lo spunto per alcune osservazioni. Le iniziative prese sulla salute, motivate dalla pandemia, arrivano in ritardo rispetto ad altre regioni che non hanno aspettato questo periodo di crisi per parlare di strutture residenziali territoriali. Bisogna poi avviare una sana edilizia residenziale pubblica e prevedere iniziative per gestire il contraccolpo che arriverà dopo la fine degli incentivi del 110%. Ci interroghiamo sull'acquisto di edifici scolastici come il Bérard che si trova in un'area con un vincolo paesaggistico e archeologico e la ristrutturazione del Manzetti sul quale l'impegno economico per il consolidamento antisismico pone importanti quesiti di rapporto tra benefici e costi. Nel DEFR non emerge la valorizzazione dei beni culturali che ha una valenza anche dal punto di vista turistico, limitando l'approccio al solo aspetto di tutela, così come l'ente unico per il marketing e la promozione con il marchio ad ombrello risultano temi ormai proposti da anni. Il tema dell'energia è liquidato in una pagina e si continua a parlare di ciclovia di fondovalle senza mai prendere in considerazione il ciclo escursionismo che potrebbe invece valorizzare le tipicità del nostro territorio rendendolo un competitor di livello con le altre regioni. In definitiva, questo documento, che manca di coordinamento e di strategia d'insieme, riflette la mancanza da parte del Governo di una gestione politica e amministrativa della macchina pubblica.»

Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha sostenuto che «il 2022 sarà ancora ritmato dalla pandemia: la crisi non è solo sanitaria, ma anche economica con gravi effetti sulle famiglie e sulle imprese. Due anni di chiusura hanno provocato un grave danno all'economia di montagna: ecco perché le misure di sostegno messe in atto nel 2021 sono state fondamentali, grazie anche alla collaborazione fattiva di tutte le forze politiche. È importante tutelare la salute, ma bisogna anche pensare a salvaguardare i posti di lavoro, la produttività delle imprese e i redditi delle famiglie. Bisogna continuare a investire, creando le condizioni per riattivare l'economia, con l'auspicio che il 2022 sia l'anno della ripartenza. La nostra opposizione è stata costruttiva per creare benessere: sono oltre 800 le iniziative da noi depositate in questo anno. La Valle d'Aosta deve ripartire e tutto il mondo politico deve crederci perché fuori da questo Palazzo i valdostani aspettano delle risposte.»

Il Consigliere della Lega VdA Dennis Brunod si aspettava che nel DEFR ci fossero «alcuni passaggi sul binomio montagna e scuola, che è sempre più importante: l'iniziativa "Scivolare a scuola" è interessante, noi suggeriamo di inserire anche lo scialpinismo, una disciplina che è sempre più praticata e sulla quale si dovrebbe continuare a investire anche in termini di promozione. In tema di cultura, ci auguriamo che ci sia attenzione all'acquisto del Castello di Introd per valorizzarlo al meglio; fa poi strano vedere così tanti passaggi sul Forte di Bard e sul suo modo di operare in quanto stiamo parlando della massima eccellenza culturale della nostra Regione e sul discorso della diversificazione degli eventi ritengo che ogni evento (dallo sport all’enogastronomia) possano essere delle ottime occasioni per promuovere anche la cultura. Da un anno si parla di riforma dell'Office régional du tourisme e di creazione di un marchio ombrello: secondo noi, un marchio c'è già, cerchiamo di utilizzarlo al meglio. Nel turismo, manca la volontà di affrontare l'abusivismo nelle professioni della montagna, che togli lavoro ai nostri professionisti. Bisogna anche capire cosa si intenda per grandi eventi sportivi: sarebbe necessario programmarli meglio e dettagliarli in maniera più chiara. Riguardo allo snow farming, su cui avevamo anche approvato una mozione, constatiamo che ad oggi purtroppo non si è ancora arrivati a mettere in pratica la sperimentazione: sollecitiamo il Governo affinché riunisca tutti gli attori interessati da questa tecnologia che consentirà di destagionalizzare la pratica dello sci di fondo. Chiediamo poi attenzione ai piccoli comprensori sciistici, diversificando l'offerta con l'obiettivo di avere un turismo annuale. In materia di agricoltura, sarebbe utile promuovere tutto ciò che fa riferimento al settore agricolo inserendolo in tutte le iniziative turistiche e culturali: questo è un settore che ha grandi potenzialità e che potrà dare grandi soddisfazioni alla nostra regione. Ci vorrebbe, infine, una migliore programmazione delle attività di manutenzione della sentieristica per permettere così di offrire percorsi durante tutto l'anno in vista di una destagionalizzazione del turismo.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha dichiarato che «questo DEFR è una sorta di programma politico e non quel documento di programmazione che ci saremmo aspettati di leggere. Non sono chiariti gli indirizzi strategici, né gli obiettivi, né quali gli strumenti da utilizzare per raggiungerli. Il documento non ha nessun rilievo dal punto di vista politico e amministrativo. Il Governo avrebbe dovuto sfruttare i dati a sua disposizione e utilizzarli per costruire il DEFR sulla base del principio di autosufficienza, consentendo di fare delle comparazioni sugli anni passati e su quelli futuri, chiarendo da dove si parte e dove si vuole arrivare.»

«Dagli interventi di oggi sembra che la Valle d'Aosta sia in una situazione disastrosa - ha detto il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz -: così non è, e la classifica de Il Sole 24ore vede Aosta in quarta posizione per qualità della vita. Io non disconosco che vi siano delle criticità e che si potrebbe fare meglio, ma si poteva fare anche peggio. Se il DEFR è lo stesso dello scorso anno, mi chiedo dove sia la coerenza di chi lo scorso anno lo ha votato, mentre quest'anno non lo farà. Si invoca la stabilità, ma c'è chi ha già cambiato tre partiti. La stabilità è anche coerenza. Oggi chi invoca la pianificazione, fa parte del partito del no a prescindere: il partito del no che vuole pianificare per bloccare, non è in sintonia con l'Union Valdôtaine. Questo bilancio, anche a parti invertite, sarebbe cambiato di poco, perché ci sono delle spese che sono obbligatorie e che ingessano questo bilancio. Il compito di tutto questo Consiglio è quello di trovare le giuste soluzioni: ci troverete intorno a un tavolo per migliorare, non siamo invece d'accordo se arrivano solo delle critiche. Siamo ancora in un anno particolare, ma questa maggioranza deve impegnarsi affinché nel 2022 il DEFR arrivi in discussione prima della pausa estiva: oggi le critiche sono più che corrette, perché approviamo un documento di programmazione insieme al bilancio. Abbandoniamo le bandierine, evitiamo di cambiare opinione continuamente: chi lo fa, non fa bene alla politica.»

Il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - VdA Unie, Albert Chatrian, ha ricordato che «mettere in evidenza criticità, storture o impegni presi a cui non siamo riusciti a dare corso ci stimola a impegnarci ancora di più. Questo è un bilancio molto equilibrato, in cui abbiamo valorizzato le risorse per le spese correnti e destinato 247 milioni agli investimenti. Abbiamo la necessità fare delle buone spese correnti, perché garantiscono i servizi sul nostro territorio piccolo, montano, con una demografia ridotta che implica spese molto ampie. Abbiamo poi deciso di dare più peso alla sanità per dare soluzioni più rapide, cercando di attrarre professionalità in questo settore strategico. Si è poi puntato ad accompagnare tutti gli altri settori in questo momento in cui si sta ampliando il settore delle categorie più fragili ed è fondamentale dare risposte celeri. Voglio respingere al mittente le osservazioni fatte sui ristori. Gli aiuti diretti stanziati dalla Regione sono stati di circa 34 milioni di euro e sono tra i più alti messi in campo dalle Regioni. Abbiamo approvato il Piano delle politiche del lavoro e dopo quattro mesi abbiamo rilevato 852 trasformazioni o stipule di contratti a tempo indeterminato. Inoltre, negli ultimi tre mesi abbiamo destinato quasi 20 milioni di euro agli investimenti che nel giro di qualche settimana saranno fruibili dalle aziende. Non possiamo certo dire che tutto in Valle d'Aosta stia andando male. Prendo le distanze da chi questa mattina ha criticato la nostra mancanza di programmazione, da chi, avendo la possibilità di fare la differenza, ha preferito abbandonare la nave, perché certe figure politiche hanno la vocazione a fare principalmente opposizione con l'attitudine del grillo parlante.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha osservato: «Anche in Valle il trend di crescita è buono, così come le commesse; l'industria ha retto l'urto e l'occupazione è in positivo anche se si riscontra un'impennata dei costi dell'energia. Per quanto riguarda gli interventi concreti attuati finora, segnalo che le risorse messe a disposizione sono state esaurite, distribuendo molti aiuti in breve tempo. La digitalizzazione ha consentito di rendere più efficace l'azione del settore privato e l'attrazione dell'imprenditoria competitiva e duratura è una nostra priorità. Il bilancio dà grandi numeri ma risorse limitate rispetto ai decenni passati. Abbiamo deciso di investire nel settore sanitario e sociale che mette al centro le persone, la famiglia e la salute, insomma un bilancio a misura d'uomo. La progettualità efficiente, gli investimenti in loco e una efficace cantierizzazione dal 2023 permetteranno occupazione, reddito ed economia. Con il DEFR e i disegni di legge in discussione abbiamo cercato di tracciare il presente per valorizzare il nostro futuro con le risorse a disposizione

La discussione generale è chiusa. I lavori riprendono domani alle ore 9.

 

SC-LT