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Comunicato n° 703 del 1° dicembre 2021

Respinta l'istanza sulle incompatibilità di alcuni Consiglieri regionali

 

Nella seduta del 1° dicembre 2021, il Consiglio Valle, con 18 voti contrari e 3 a favore espressi in votazione segreta, ha respinto l'istanza presentata da Alberto Zucchi in qualità di elettore della regione per l'avvio delle procedure di adozione dell'atto di accertamento della sussistenza di una causa di incompatibilità sopravvenuta nei confronti dei Consiglieri Baccega, Marguerettaz, Marquis, Restano, Rollandin e Testolin a seguito della sentenza di condanna della Corte dei Conti (Sezione Terza Centrale di Appello n. 350/2021) riguardante la ricapitalizzazione del Casinò di Saint-Vincent. Il gruppo Lega VdA non ha partecipato al voto.

Come spiegato dal Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, il richiedente aveva chiesto che fossero avviate le procedure in base alla lettera v) dell'articolo 5 della legge regionale n. 20/2007 che prevede l'incompatibilità con la carica di Consigliere per "coloro che, avendo un debito liquido ed esigibile verso la Regione, sono stati legalmente messi in mora". L'istruttoria condotta d'ufficio dalla Presidenza del Consiglio aveva invece ritenuto applicabile la lettera q) dello stesso articolo, che prevede in modo specifico l'incompatibilità di "coloro che, per fatti compiuti allorché erano amministratori o dipendenti della Regione, sono stati, con sentenza passata in giudicato, dichiarati responsabili verso la Regione e non hanno ancora estinto il debito". Trattandosi di norma "speciale", è stata ritenuta prevalente rispetto a quella generale di cui alla lettera v), ma del pari non applicabile in quanto la sentenza di condanna della Corte dei Conti risulta impugnata con ricorso per Cassazione da tutti i Consiglieri interessati, motivo per cui la Presidenza del Consiglio non aveva ritenuto di dar corso d'ufficio alle procedure di contestazione dell'incompatibilità.

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha osservato: «Ho l'impressione che stiamo facendo una cosa sbagliata: si vuole sottoporre alla votazione del Consiglio questa istanza, ma si è saltato un passaggio che era in capo al Presidente del Consiglio, ossia l'avvio del procedimento prevedendo un contraddittorio con gli interessati, che qui non risulta essere stato fatto. Secondo noi, la legge non è stata rispettata e l'istruttoria non è completa. Bisogna fare un passo indietro: il Presidente deve comunicare agli interessati questa ipotetica causa, dopodiché il Consiglio potrà essere investito della questione. Se si vuole andare avanti così, il gruppo Lega VdA non parteciperà al voto.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha evidenziato che «Fin dalla fine di agosto, quando si è iniziato a discutere della sentenza della Corte dei Conti, avevamo sottolineato la necessità di approfondimenti in Commissione e successivamente non abbiamo aderito alla richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario non preceduto da un lavoro istruttorio in Commissione. Il presidente ha preferito seguire altre strade a scapito della chiarezza. Ora siamo di fronte a un capitolo nuovo: anche qui arriviamo senza un adeguato approfondimento della materia ed è paradossale che si discuta della questione solo perché un cittadino ha presentato un'istanza, altrimenti non sarebbe neanche stata sottoposta all'attenzione del Consiglio. Presentare il quadro completo della situazione, fornire pareri legali, essere insomma trasparenti nei confronti del Consiglio e della comunità: era quanto auspicavamo. Invece è stato fatto tutto nel segno della completa segretezza, con una delibera di Giunta secretata, documentazione non fornita e un quadro generale della situazione non chiarito. Chiediamo quindi che tutta la documentazione sia trasmessa alla competente Commissione consiliare per un doveroso atto di trasparenza: non siamo per nulla convinti dell'istruttoria seguita e riteniamo che l'istanza vada accolta.»

Anche la Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha annunciato il voto favorevole sull'istanza: «La procedura a nostro avviso non è stata fatta in maniera approfondita e corretta. La nota della Presidenza del Consiglio non ci dà elementi sufficienti, si tratta di una materia estremamente complessa e, non essendoci stati in Aula elementi tali da indurre una nuova riflessione, noi ci esprimiamo a favore dell'accoglimento di questa istanza, perché dà inizio al contraddittorio.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha ricordato che «questa istanza, che non è comune, è stata valutata dagli uffici in maniera molto approfondita. È un percorso tecnico-giuridico che riteniamo giusto: ci esprimeremo quindi contro l'accoglimento dell'istanza.»

Il voto segreto è stato richiesto dal Capogruppo di AV-VdAU, Albert Chatrian, a nome dei gruppi UV e FP-PD.

 

SC