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Comunicato n° 678 del 18 novembre 2021

Interpellanza sul rilancio della filiera del legno

Seduta consiliare del 17 novembre 2021

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare di ieri, mercoledì 17 novembre 2021, il gruppo Lega VdA è tornato a parlare della filiera del legno in Valle d'Aosta.

«Un forte rilancio di questo settore era già stato annunciato nel 2019 - ha osservato il Consigliere Dino Planaz -, prevedendo anche la realizzazione di un'analisi per individuare misure di intervento funzionali. Visto l'andamento dei mercati e l'aumento incontrollato delle materie prime, tra cui proprio il legname, con aumenti superiori al 50% nell'ultimo semestre, vorremmo conoscere i risultati dell'analisi di settore, la situazione attuale della filiera e le intenzioni per un suo rilancio ulteriore.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «dalla relazione finale dell’incarico affidato all’Istituto piante da legno e ambiente (IPLA) di Torino, i boschi in Valle d'Aosta sono aumentati di circa l’1% in un decennio; l’indice di boscosità (rapporto tra superficie territoriale e superficie forestale) della Valle d’Aosta è del 30%; considerando i soli boschi, questi coprono il 28,7% del territorio. I boschi di proprietà pubblica sono complessivamente il 40%, di cui circa il 90% comunali o consortili inseriti nei piani economici forestali. I boschi a potenziale gestione attiva risultano complessivamente l’80% del totale. Oltre metà dei boschi regionali è servito per l’accesso e l’esbosco (58% per i boschi in piani economici e 54% per i privati), indice che sale mediamente al 60% considerando solo quelli che hanno una potenziale gestione attiva. Il volume legnoso potenzialmente prelevabile nel quindicennio di riferimento dai boschi serviti, sulla base di una gestione forestale sostenibile, è stimato in circa 2,7 milioni di m3, pari a circa 181.000 m3/anno. Per l’intera superficie forestale servita (che è di circa 19 milioni di metri cubi), il valore del legno in piedi per l’avvio di una potenziale filiera del legno è stato stimato dall’IPLA in circa 3,7 milioni di euro/anno, ipotizzando un valore medio di macchiatico di circa 20 euro/m3.»

L'Assessore ha poi precisato che «lo studio è un punto di partenza per analizzare le potenzialità e le criticità della filiera legno della nostra regione, sulle quali occorre un'ulteriore analisi sulle imprese forestali, un'indagine di mercato dei prodotti legnosi e delle condizioni di proprietà dei boschi privati e dei servizi ecosistemici. Nel frattempo in questo periodo si è provveduto alla creazione dell’albo delle imprese forestali e degli elenchi degli operatori e degli istruttori forestali; contestualmente sono stati approvati i profili professionali di “operatore forestale” e di “istruttore forestale in abbattimento, allestimento ed esbosco”; tramite i progetti di cooperazione transfrontaliera sono state svolte attività di formazione delle imprese forestali in particolare sulla gestione economica dell’impresa e del cantiere; con il rilancio dei cantieri forestali e con l’approvazione del programma triennale degli interventi è stata assicurata la continuità degli interventi selvicolturali realizzati in amministrazione diretta e la conseguente immissione sul mercato di circa 8000 mc/annui di legname; sono state incrementate le risorse per l’affido di interventi selvicolturali a ditte esterne (complessivamente pari a 210.000 euro per il 2021) che saranno ulteriormente aumentate nel prossimo triennio; si è dato corso alle misure forestali previste dal PSR 2014-2021.»

In merito alle intenzioni per un rilancio ulteriore della suddetta filiera, l'Assessore Sapinet ha sottolineato: «Oltre alla continuazione delle azioni già poste in essere, si prevede di presentare pubblicamente il lavoro svolto dall’IPLA al fine anche di promuovere il confronto tra i soggetti interessati e di sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica. Sarà, inoltre, costituito un gruppo di lavoro formato dalle strutture regionali, dai rappresentanti degli enti locali e delle associazioni di categoria, per elaborare un testo di disegno di legge di recepimento dei principi dettati dal Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (TUFF) da sottoporre alla Giunta e successivamente al Consiglio regionale. È poi intenzione dell’Assessorato definire delle ipotesi di intervento organiche mediante la stesura del Programma forestale regionale e del Piano forestale di indirizzo territoriale finalizzati all'individuazione e alla valorizzazione delle risorse silvo-pastorali e al coordinamento delle attività necessarie alla loro tutela e gestione attiva, nonché al coordinamento degli strumenti di pianificazione forestale di dettaglio. Interessanti sono stati i confronti diretti con le aziende che si sono manifestate propositive e con la volontà di fare rete per lavorare in sinergia.»

«Qualcosa si è mosso - ha replicato il Consigliere Planaz - ma si può fare di più. Importante poi che si sia riusciti a mettere in piedi un discorso collaborativo con le imprese, tuttavia si dovrebbe intervenire con maggiore rapidità: vanno bene gli studi, ma bisogna entrare nel concreto per evitare la perdita di appezzamenti. 5 milioni di euro per la filiera non sono molti, ma è un primo passo a testimonianza di un interesse per il rilancio della filiera.»

 

SC