Info Conseil

Comunicato n° 670 del 17 novembre 2021

Interrogazione sui certificati antincendio degli immobili di proprietà di Autoporto VdA

Seduta consiliare del 17 novembre 2021

 

Con un'interrogazione presentata nella seduta del 17 novembre 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha voluto sapere se l'intero complesso di immobili di proprietà della partecipata regionale Autoporto Valle d'Aosta Spa sia in regola con tutti i certificati richiesti dalla normativa antincendio.

L'Assessore alle partecipate, Luciano Caveri, ha risposto: «Gli immobili edificio direzionale, ipermercato con parcheggio coperto, modulo raccordo galleria commerciale, galleria botteghe artigiane, torre delle comunicazioni, archivi, centrale termica, oltre a attività minori accessorie, sono stati oggetto nel tempo di una ridefinizione architettonica funzionale, programmata dalla società Autoporto, con relativo adeguamento alla normativa antincendio, cambiata nel 2011. La procedura per l'ottenimento del certificato prevenzione incendi, iniziata dalla società nel marzo 2010 con una pratica presentata al Comando regionale dei Vigili del fuoco, ha avuto corso ed è in via di conclusione

L'Assessore Caveri ha quindi riferito gli iter relativi ai singoli immobili, specificando: «Il Comando regionale dei Vigili del fuoco ha comunicato l'impossibilità a concedere un parere frazionato, ma ha richiesto l'attivazione ex novo delle procedure presentando un progetto unitario. Pertanto, la società ha affidato l'incarico a un professionista per l'attivazione di un audit antincendio per analizzare nella sua completezza la situazione antincendio dell'intero complesso commerciale, aggiornando l'effettivo stato di fatto delle attività presenti. Al momento attuale, non si è ancora arrivati all'approvazione del progetto, cui dovrà fare seguito la predisposizione della fase progettuale esecutiva e l'esecuzione dei lavori

«Nella quasi totalità dei locali - ha concluso l'Assessore -, la proprietà e la gestione delle attività fanno capo a due soggetti diversi: la responsabilità diretta ricade unicamente sul conduttore dell'attività. Ciò che in precedenza veniva attestato dai Vigili del fuoco, oggi è a carico del titolare delle attività, che autorizza con la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) la possibilità di autorizzare l'attività ed è il primo responsabile della sicurezza antincendio.»

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha osservato: «Il quadro è sconfortante, a dir poco; sicuramente è sconcertante. Atteso che gli investimenti sull'efficientamento energetico nel 2016 non hanno ottenuto i risultati auspicati e si sono persi dei soldi dei fondi europei, ho pensato di approfondire la questione della certificazione incendi. E scopro che davvero qualcosa non quadra: in 11 anni non si è ancora arrivati alla conclusione. La risposta di oggi, peraltro, è praticamente uguale a quella fornita nel 2016 agli allora consiglieri Ferrero e Cognetta, che avevano riproposto la questione già sollevata in Consiglio, chiedendo a che punto si fosse con la procedura. Ero convinta di porre questa domanda per mero scrupolo, viste le tante problematiche sulla partecipata Autoporto, e invece scopriamo oggi che ancora il procedimento è in alto mare. Il nulla dopo oltre dieci anni dall'avvio delle procedure. Non esiste che ai privati si chiedano adempimenti rigorosissimi e il pubblico invece, sui propri immobili, frequentati da migliaia di persone e da molte centinaia di lavoratori, non si metta in regola. Ci devono essere delle responsabilità in capo a qualcuno e vanno sicuramente fatte delle valutazioni complessive

 

MM