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Comunicato n° 668 del 17 novembre 2021

Approvata una mozione sulla revisione della normativa regionale sull'edilizia residenziale pubblica

Seduta consiliare del 17 novembre 2021

 

Il Consiglio Valle ha approvato con 31 voti a favore e 2 astensioni (PCP) una mozione presentata dal Consigliere Mauro Baccega (gruppo Misto) e dai Consiglieri di Pour l'Autonomie, volta alla revisione della normativa regionale sull'edilizia residenziale pubblica (legge n. 3/2013). La discussione di questa iniziativa è stata rinviata dalle precedenti adunanze.

Il testo, approvato così come emendato in Aula su proposta dell'Assessore alla sanità relativamente alle premesse, intende impegnare il Presidente della Commissione consiliare competente ad attivare un confronto urgente sulle problematiche emerse in sede di applicazione della normativa regionale in materia di edilizia residenziale pubblica.

«Una riflessione politica è necessaria, ma affrontare queste tematiche in Commissione è doveroso - ha affermato il Consigliere Mauro Baccega -. Tante sono le questioni aperte: dalle anomalie di interpretazione della normativa alle procedure di decadenza, dalle graduatorie ferme ai risvolti sociali. L'attività di indirizzo e di controllo spetta alla Regione: bisogna iniziare subito, coinvolgendo l'ARER per prima. È un tema molto delicato, da affrontare con le dovute attenzioni: pensiamo alle varie questioni che interessano il Quartiere Cogne di Aosta, al blocco del bando affitti, all'aggiornamento del programma delle opere pubbliche. E sono 573 le famiglie che aspettano una casa popolare. La Regione deve fare la sua parte: dare gli indirizzi, individuare i referenti, valutare l'attività dell'ARER; bisogna prestare attenzione anche agli aspetti sociali. Il confronto in Commissione rappresenterà anche l'occasione per mettere sul tavolo le modifiche alla legge regionale sulle politiche sociali

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, nel riferire diverse criticità, ha posto l'accento «sull'esigenza di applicare la legge regionale n. 3/2013 sulle politiche abitative. In particolare, sottolineo l'esigenza di provvedere alle procedure di decadenza dall'assegnazione e alla definizione della morosità incolpevole. Nel tempo, si sono anche verificati episodi di vandalismo e certamente, come più volte da noi sottolineato in Aula, vanno fatti più controlli sui comportamenti degli assegnatari. L'auspicio, con l'approvazione della mozione, è di fare il punto e poi provvedere concretamente ai correttivi e agli aggiornamenti. Va però sottolineata una criticità nella stessa mozione: la questione va trattata anche in quinta Commissione, al momento però priva di Presidente

«Le politiche abitative sono un settore articolato, vanno affrontate nella loro complessità - ha osservato la Consigliera Chiara Minelli (PCP) -. In questo momento, la Regione, prima di affrontare le problematiche esplicitate nella mozione, o contestualmente, deve mettere riparo all'ingiustizia del bando affitti del 2018, in cui, come accertato dal Tribunale di Torino, sono previste norme discriminatorie nei confronti dei cittadini stranieri. Nell'ordinanza nei confronti dell'Amministrazione si stabilisce la riapertura del bando agli stranieri e la rettifica di quattro requisiti. Quindi, è corretto fare tutti gli approfondimenti richiesti dalla mozione, ma c'è una sentenza da applicare e su cui riflettere. Si è già aspettato troppo. L'impegnativa, a nostro avviso, è riduttiva rispetto alla complessità della questione, per cui ci asterremo

L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha sottolineato: «La mozione tratta una tematica con una pluralità di aspetti: occorre una riflessione ad ampio spettro, assumere decisioni e stabilire gli indirizzi per i prossimi anni, con una visione integrata e globale, in sinergia con gli Enti locali e tutti gli attori coinvolti. Sinora, sono stati approvati interventi spot nei vari settori in cui si declinano le politiche abitative, non integrati fra loro. La revisione della legge regionale n. 3/2013 è l'occasione per rivedere il sistema di risposta al bisogno abitativo: in questi anni di applicazione sono mersi nuovi bisogni, sono apparse criticità. Un approccio a tutto tondo, che coinvolge l'ARER, vari assessorati: di certo l'audizione in Commissione rappresenta solo un primo passo

 

MM