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Comunicato n° 527 del 17 settembre 2021

Flessibilità fiscale e zone franche: se ne parla ad Aosta

In un convegno a Palazzo regionale organizzato dal Consiglio e dal gruppo ASA

«Il tema della zona franca e della fiscalità differenziata è un tema di attualità che riguarda tutta l'Europa e che può permettere a territori particolari come i nostri di creare una politica economica che metta in valore le proprie caratteristiche e il proprio ambiente, con uno sviluppo endogeno duraturo e compatibile con le nostre realtà, che non devono diventare un parco giochi per le grandi metropoli che li circondano, ma produrre uno sviluppo proprio.» A dirlo è stato il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, aprendo i lavori del convegno "Flessibilità fiscale e zone franche: profili giuridici e finanziari", in programma oggi, venerdì 17 settembre 2021, ad Aosta.

L'iniziativa, organizzata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e dal gruppo di ricerca ASA Autonomie Speciali Alpine, fa seguito all'approvazione di una convenzione tra le Assemblee legislative delle Regioni autonome Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta, i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano e l'Università degli Studi di Udine. «Un accordo che riteniamo particolarmente importante - ha specificato il Presidente Bertin - perché ha dato vita a una collaborazione strutturata tra Autonomie speciali alpine, al fine di mettere a disposizione delle nostre Assemblee legislative uno strumento di riflessione condivisa. Ci auguriamo che questo convegno possa essere di stimolo per iniziative del Consiglio Valle in questa direzione.»

Gli ha fatto eco la Professoressa Elena d’Orlando, Direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine: «Questo è il primo evento di una serie di incontri e approfondimenti scientifici che hanno lo scopo di creare una sede di dialogo e confronto permanente sulle tematiche delle forme di decentramento asimmetrico del potere, con un focus privilegiato sulle autonomie speciali alpine per indagare lo stato di attuazione delle autonomie speciali, per riflettere insieme sulle prospettive di sviluppo, sulle potenzialità che possono tradursi in nuovi strumenti che, prendendo le autonomie speciali come terreno di sperimentazione, vadano a beneficio del Paese intero.»

Il Professor Roberto Louvin, nella relazione introduttiva, è entrato nello specifico della tematica: «La zona franca, che in Valle d’Aosta non è confinata nei libri di storia, trova ai nostri giorni un vistoso recupero di interesse su scala sia interna che europea. Si moltiplicano infatti un po’ ovunque esperienze di forme di fiscalità differenziata e di premialità selettiva, a testimonianza di una situazione di crescente - e non sempre razionalmente governata - concorrenza fra i territori. Sono situazioni che le autonomie speciali si trovano a dover fronteggiare superando ostacoli normativi e situazioni di elevata competizione con le aree vicine o omologhe. Situazioni apparentemente molto distanti fra loro, come quelle portuali e quelle dei territori economicamente fragili di area montana, trovano oggi interessanti punti di convergenza: da qui la necessità di far maturare nell’opinione pubblica, fra gli operatori economici e nelle classi politiche regionali visioni strategiche innovative, all’altezza del livello del confronto politico nazionale ed europeo, uscendo da un quadro di pura retorica rivendicativa.»

I lavori possono essere seguiti online sul sito dell'Assemblea valdostana (www.consiglio.vda.it) oppure sul digitale terrestre, al canale 15 TV Vallée: il pubblico potrà porre domande da remoto via mail a convegnoasa@consiglio.vda.it

La sessione del mattino, presieduta dalla Professoressa Elena d’Orlando, prosegue con gli interventi degli esperti che si propongono di tracciare la cornice normativa delle zone franche e della fiscalità di vantaggio. Il Professor Paolo Barabino (Università di Sassari) parla di "Funzione e natura giuridica della zona franca"; i Professori Andrea Giovanardi (Università di Trento) e Dario Stevanato (Professore all'Università di Trieste) approfondiscono rispettivamente gli "Effetti finanziari virtuosi e viziosi delle zone franche" e "La fiscalità di vantaggio nell’ordinamento tributario italiano: presupposti e limiti"; la professoressa Elena Masseglia Miszczyszyn (Université de Louvain) si occupa della questione "Il Codice doganale europeo e le zone franche".

A partire dalle ore 15.00, la sessione pomeridiana, presieduta dal Professor Roberto Toniatti (Università di Trento) si focalizzerà su "Realtà economico-finanziarie dei regimi di franchigia e tax competition". Dopo la "Panoramica attualizzata delle zone franche in Europa" effettuata dalla dottoressa Nicole Zemoz, il Professor Massimo Deiana (Università di Cagliari e Presidente autorità portuale della Sardegna) parlerà dei "Punti franchi in Sardegna: aspettative e sviluppi"; gli interventi del Professor Maurizio Maresca (Università di Udine, già Presidente dell’Autorità portuale di Trieste) e del dottor Gianfranco Postal esamineranno i temi, rispettivamente, "Regimi speciali di vantaggio e corridoi europei: quali prospettive?" e "La flessibilità fiscale possibile al servizio delle autonomie speciali"; uno sguardo alla realtà locale con due relazioni: il dottor Piero Lucat (Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta) spiegherà "Ragioni storiche e mitologia politica della zona franca in Valle d’Aosta", mentre il Professor Aleardo Furlani (Università di Cassino, esperto dell’Assessorato regionale Sviluppo economico, formazione e lavoro) parlerà dei "Fondamenti giuridici ed economici di premialità territoriale selettiva per una Zona franca di Ricerca e Sviluppo in Valle d’Aosta".

A trarre le conclusioni della giornata sarà il Professor Gianmario Demuro dell'Università di Cagliari.

 

SC-MM

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