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Comunicato n° 337 del 18 dicembre 2020
Riunito il gruppo di lavoro per la tutela delle minoranze linguistiche nella comunicazione
Collegato in videoconferenza oggi, venerdì 18 dicembre 2020
Nella mattinata di oggi, venerdì 18 dicembre 2020, sotto il coordinamento del Presidente del Corecom Valle d'Aosta, Pier Paolo Civelli, si è riunito in videoconferenza il gruppo di lavoro “Tutela delle minoranze linguistiche nella comunicazione” composto dai Presidenti dei Corecom Valle d'Aosta, Bozen Südtirol, Trento, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, ovvero dalle realtà regionali e provinciali in cui risiedono le minoranze linguistiche storiche riconosciute dalla legge 482/1999 in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione italiana.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin e dall'Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri.
«Durante la pandemia l'informazione locale ha assunto una nuova centralità, specie in quei territori dove è più forte il sentimento di identità territoriale - ha detto il Presidente Alberto Bertin -. Occorre lavorare per far sì che anche i nuovi media diano spazio alla diversità: il flusso di comunicazione nel quale siamo immersi porta con sé il rischio estremo di semplificazione e di omologazione. La sottolineatura delle differenze linguistiche, in questo senso, può e deve essere uno strumento importante: non solo per ribadire la realtà del plurilinguismo, ma anche per educarci alla diversità e alla complessità del reale. È importante la rete di collaborazione creatasi tra Corecom delle minoranze linguistiche, a conferma di un lavoro che è di riflessione oltre che di prospettiva.»
«Mi sono trovato spesso a lavorare di questa questione dell’informazione e della programmazione a favore delle minoranze linguistiche - ha evidenziato l'Assessore Luciano Caveri -. L’ho fatto in Valle professionalmente alla RAI, ma l’ho fatto anche nelle cariche elettive a Roma e a Bruxelles a tutela non solo dei valdostani, ma anche delle altre comunità alloglotte con la legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche. Si tratta di questioni assai interessanti, che sono essenziali per una comunità, sapendo la forza della televisione, nella logica che oggi va allargata a nuovi strumenti via web, che oggi in parte in Valle d’Aosta mancano. La nuova Convenzione sul francese per la RAI deve maggiormente coinvolgere la Regione e ci vorrà anche una norma di attuazione per valorizzare il nostro francoprovenzale.»
All'incontro sono intervenuti anche il Direttore del Servizio ispettivo, registro e rapporti Corecom in rappresentanza dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), alcuni Direttori e Caporedattori delle sedi regionali della RAI delle regioni e province autonome interessate.
«Questo evento - spiega il Presidente Corecom Valle d'Aosta, Pier Paolo Civelli - fa seguito alla riunione costitutiva del gruppo di lavoro svoltasi ad Aosta il 13 dicembre 2019 ed è servita a integrare e aggiornare con le novità 2020 il Dossier sulla legislazione e comunicazione a tutela delle minoranze linguistiche presentato nel 2019. Grazie al contributo dei Presidenti Corecom sono state presentate le novità in ambito di tutela e promozione delle minoranze linguistiche, avviando altresì il confronto sugli impatti del periodo di pandemia nei mezzi di comunicazione e più nel dettaglio il supporto informativo e digitale a vantaggio di una corretta comunicazione al cittadino. È stata poi l’occasione di allargare lo sguardo all'evoluzione dei mezzi di comunicazione come ad esempio i social e alla nuova frontiera tecnologica nella diffusione rappresentata dal 5G, ma anche il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione 4K e HDR.»
«Una delle funzioni proprie che alcuni Corecom hanno nella loro legge istitutiva è quella di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del particolarismo linguistico e culturale presente nelle loro regioni e province autonome e alle verifiche sul rispetto delle convenzioni tra la Regione, la sede regionale della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e i concessionari privati per i programmi di diffusione regionale - prosegue il Presidente Civellli -. Inoltre, il nuovo Accordo Quadro, siglato nel 2017 da Agcom/Regioni/Corecom prevede altresì, tra le materie delegate la vigilanza sul rispetto delle norme in materia di esercizio dell’attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell’emittenza locale privata, nonché di quella della concessionaria pubblica, per l’ambito di diffusione regionale, con particolare riferimento agli obblighi in materia di programmazione, anche a tutela delle minoranze linguistiche e dei minori. Pertanto oltre a essere materia oggetto di funzione propria, la tutela delle minoranze linguistiche assume anche un risvolto importante che concerne la vigilanza sugli obblighi di programmazione dell'emittenza locale e della RAI.»
«L'obiettivo che si intende raggiungere - conclude Civelli - è la predisposizione di un dossier costantemente aggiornato nelle due fondamentali direttrici, normativa e tecnica, al fine di elaborare una progettualità che evidenzi le migliori pratiche che possano essere di suggerimento e supporto alle scelte che poi gli enti preposti potranno fare in merito alla tutela delle minoranze linguistiche nella comunicazione.»