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Comunicato n° 310 del 20 novembre 2003

APPROVATA LA MOZIONE SULLA VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELLE REGIONI NELLA COSTITUZIONE EUROPEA

Adunanza del Consiglio regionale

Il ruolo delle regioni nel futuro assetto europeo è stato poi affrontato dal Consiglio regionale attraverso una mozione presentata dal Presidente della I Commissione consiliare “Istituzioni e Autonomia” Guido Cesal e dal capogruppo dei “Democratici di sinistra – Gauche Valdôtaine”  Giovanni Sandri in merito all’impegno per la valorizzazione del ruolo delle regioni nel testo della Costituzione Europea.

Nel suo intervento, il Consigliere Cesal ha ribadito che “le prossime settimane saranno fondamentali per poter modificare, se possibile, il testo in discussione che sarà firmato nel primo semestre del 2004 sotto la presidenza irlandese. Nel testo non sono riconosciuti, se non in forme minimale, l’autogoverno regionale e locale, la sussidiarietà, le diversità linguistiche e culturali. Le Regioni devono poter giocare un ruolo importante nel processo di formazione europea, devono poter svolgere un ruolo attivo all’interno della Costituzione. La mancanza di un riconoscimento costituzionale e giuridico delle specificità rappresenta un vuoto che abbiamo il dovere di sottoporre con vigore e determinazione.”

Per il Consigliere Roberto Nicco (Gauche Valdôtaine – DS) è “opportuno che il Consiglio si faccia sentire su un tema così rilevante. Ho già avuto modo di esprimere delle preoccupazioni sull’evoluzione del dibattito. Ha fatto bene la Calre a ribadire la propria insoddisfazione per il fatto che le Regioni come la nostra non siano state riconosciute direttamente, ma solo attraverso i rispettivi Governi nazionali. Così come resta marginale il ruolo del Comitato delle Regioni che rimane un organismo consultivo. È necessario che le Regioni possano essere rappresentate in qualche modo e in alcuni organismi.”

Per il rappresentante della CdL Dario Frassyla conclusione positiva del dibattito in corso sul ruolo delle regioni non sarà facile. Rimaniamo scettici perché sarà difficile far funzionare un quadro europeo così complesso. Non sappiamo se per le Regioni sia più opportuno andare all’arma bianca in Europa oppure se non è il caso di essere rappresentate dal proprio Stato. La mozione è in parte superata. Il nostro voto sarà di astensione non perché non crediamo nell’importanza del ruolo delle regioni a livello europeo, ma perché l’insieme di queste rivendicazioni non è il metodo migliore per contare di più in Europa”.

A seguito dell’intervento dell’Assessore degli Affari Europei Luciano Caveri che ha voluto sottolineare che, pur nelle difficoltà, ci sono dei margini perché in futuro “l’idea di un’Europa delle Regioni possa divenire una realtà”, la mozione è stata approvata con 26 voti favorevoli e due astensioni (La Casa delle Libertà).

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