Info Conseil
Comunicato n° 451 del 23 luglio 2019
Dalle montagne alla Luna: la XXII edizione del Cervino CineMountain racconta le storie di chi sfida l'impossibile
Al via dal 3 all'11 agosto 2019 a Breuil-Cervinia e Valtournenche, Antey, Chamois e Torgnon
La sfida verso l'impossibile: il cosmonauta come l'alpinista, capaci entrambi di spingersi oltre limiti che sembravano invalicabili. È questo desiderio di scoperta che sta alla base della XXII edizione del Cervino CineMountain, che torna dal 3 all'11 agosto 2019 e sceglie di celebrare i 50 anni dall’allunaggio in un evento che accoglie grandi ospiti e si espande sul territorio valdostano in un percorso che parte da Breuil-Cervinia e Valtournenche per unirsi ad Antey-Saint-André, Chamois e Torgnon.
Il meglio del cinema di montagna si affianca agli incontri con ospiti come Erri De Luca e Nives Meroi, Hervé Barmasse, Fausto de Stefani e la biologa Maria Sole Bianco, il "sand artist" Massimo Ottoni, Piero Chiambretti e Beppe Gandolfo e tanti altri.
Nato nel 1998, il Festival internazionale di film di montagna più alto d’Europa è organizzato con il sostegno del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, dell'Assessorato del turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali della Regione autonoma Valle d'Aosta e dei comuni di Valtournenche, Antey-Saint-André, Chamois, Torgnon e con il contributo della Fondazione CRT.
L'iniziativa è stata presentata oggi, martedì 23 luglio 2019, dai partner istituzionali e dai direttori artistici Luisa Montrosset e Luca Bich.
«È per noi un motivo d'orgoglio che il premio più prestigioso della rassegna, l'Oscar del cinema di montagna, sia intitolato al Consiglio Valle - ha detto la Presidente Emily Rini -. Ma il CineMountain non è solo immagini: i tanti appuntamenti del programma sono capaci di raccontarci un mondo che cambia, tra ricordi e prospettive. Quest'anno la rete del CineMountain si allarga sempre di più, grazie al coinvolgimento dei comuni della valle del Cervino, incrociando così sensibilità nuove e ampliando la propria offerta. Grazie a tutti coloro che lavorano a questo progetto, che di anno in anno cresce e si spinge oltre il proprio limite.»
«Siamo particolarmente lieti di sostenere il Festival internazionale di montagna più alto del mondo, che abbraccia l’intero territorio della comunità del Cervino e che quest’anno vede un nostro sostegno maggiore - ha dichiarato l'Assessore regionale al turismo, Laurent Viérin -. In una regione che si può definire delle ‘Terre Alte’, in cui prevale la verticalità, non poteva mancare un evento cinematografico che valorizzasse la montagna e riproponesse i grandi film sulla vita alpina e i suoi protagonisti. La potenzialità turistica dell’ambiente alpino è notevole e passa anche attraverso iniziative come questa, capaci di accrescere il piacere di andare in montagna, unito alla maggior consapevolezza di una cultura alpina e della ricchezza del territorio.»
La XXII edizione affianca cinema ed esplorazione di temi diversi: dal cinquantenario dello sbarco sulla Luna ai settant'anni dalla scomparsa del Grande Torino, dalla tutela della montagna più fragile alla ricerca astronomica e scientifica, passando inevitabilmente dall'arrampicata e dai suoi protagonisti più celebri.
Come ogni anno, il festival riunisce in cartellone tutti i film vincitori dei festival del circuito dell’International Alliance for Mountain Film, da quello di Trento a quello di Katmandu, passando per le rassegne più importanti di tutto il pianeta. Il programma propone 68 film, tra i quali 24 anteprime (tra nazionali e internazionali) per un totale di 32 ore di proiezioni in 10 giornate. Le opere concorrono per assegnarsi i tre premi in palio: Concorso internazionale, CineMountain Kids e soprattutto Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”. È una sintesi della migliore e più recente produzione cinematografica internazionale dedicata al tema: i film che hanno fatto incetta di premi confluiscono in questa sintesi che racconta lo “stato dell’arte” della filmografia di montagna.
L'edizione 2019 si veste di novità con il nuovo logo proposto dal designer Mario Cavuto e con l'immagine realizzata da Arnica Design, che crea un collegamento tra luna e montagna, astronauta e scalatore.
Gli appuntamenti
Non c'è solo la montagna, al centro di questa edizione del Festival. Ad alzare il sipario sulle grandi serate della kermesse, sabato 3 agosto, è l’emozionante racconto della storia del Grande Torino a 70 anni dalla sua scomparsa, dai successi alla tragedia di Superga del 4 maggio 1949. A celebrare il ricordo dei più grandi campioni dell’epoca sono Piero Chiambretti e Beppe Gandolfo, gli ex calciatori Antonio Comi, Claudio Sala, Enrico Annoni, Pasquale Bruno e l’ex tecnico della nazionale di pallavolo italiana, il torinese Mauro Berruto.
Erri De Luca, Nives Meroi e il fisico Fabio Truc sono accomunati da una passione, quella per le “Montagne del silenzio”. Insieme, nella serata di martedì 6 agosto, raccontano il loro vivere una montagna intima, nella quale si va alla ricerca della solitudine e ci si fonde con la natura.
Da sempre l’obiettivo del festival è raccontare la montagna come patrimonio, un bene fragile dal punto di vista ambientale, che richiede una consapevolezza particolare. Sul palco del Cervino CineMountain giovedì 8 agosto si confrontano le storie e le esperienze di chi vive e di chi studia le "terre alte". Protagonisti della serata sono gli alpinisti Hervé Barmasse, figlio del Cervino, e Fausto de Stefani, il secondo alpinista italiano dopo Messner e il sesto al mondo ad aver scalato tutti i quattordici 8.000, Michele Freppaz, nivologo ed esperto di suoli d’alta quota, ricercatore e professore associato presso l’Università di Torino, Luca Albrisi, snowboarder, amante dell’alta quota e fervente ecologista, e la biologa marina Maria Sole Bianco, punto di riferimento internazionale per le politiche legate alla tutela dell'ambiente marino.
Quattro italiani e tre pakistani sono sopravvissuti incredibilmente a una valanga che li ha travolti nella valle di Ishkoman, a 5.300 metri di altezza, nel distretto di Ghizer, in Pakistan, lo scorso giugno. Tra questi il capo spedizione, Tarcisio Bellò, che ha riportato fratture multiple ed è al Cervino CineMountain nella matinée di domenica 11 agosto, per raccontare - insieme ad un altro alpinista di fama internazionale, Marco Camandona - questa esperienza che è solo una tra quelle che hanno funestato le ultime tragiche due stagioni sulle vette del mondo, con la scomparsa di alcuni tra i più grandi nomi dell’alpinismo di oggi.
La Luna è quindi al centro anche della serata finale, sabato 10 agosto: uno spettacolo che ripercorre, con un countdown raccontato dal divulgatore scientifico Andrea Bernagozzi, la storia del profondo legame tra l’uomo e la Luna, da Galileo a Keplero fino al sogno realizzato dall’Apollo 11, accompagnato dalla "sand art" di Massimo Ottoni, che realizza immagini incredibili e suggestive “dipingendo” la sabbia con le mani.
E poi le presentazioni delle ultime novità editoriali, la libreria del festival e lo splendido scenario del Cervino, tra trekking, passeggiate, escursioni e perché no, lo sci nell’unica località italiana dove è possibile scivolare sulla neve anche in estate.
La giuria della XXII edizione
L'arduo compito della selezione è assegnato quest'anno a una giuria di grandi esperti del settore: Paola Piacenza, Michael Pause e Fulvio Mariani.
Giornalista dal 1990, Paola Piacenza è attualmente nello staff di Io Donna, il settimanale del Corriere della Sera, per la quale si occupa delle pagine di cinema, cultura ed esteri; dal 2005 cura la rubrica di critica di cinema per la trasmissione Piazza Verdi di Rai Radio3. Michael Pause ha prodotto per la radiotelevisione pubblica bavarese più di 150 film per un programma dedicato all’alpinismo; fin dall’esordio nel 2003 è il direttore artistico del Tegernsee International Mountain Film Festival. Fulvio Mariani, con la sua casa di produzione Iceberg-Film, specializzata in documentari d’avventura, ha catturato, con inquadrature mozzafiato, le più grandi imprese alpinistiche ed esplorative degli ultimi decenni.
DJ