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Comunicato n° 214 dell'8 giugno 2005
APPROVATA UNA RISOLUZIONE SUL TRANSITO DEI MEZZI PESANTI NEL TUNNEL DEL MONTE BIANCO
Adunanza del Consiglio regionale
L’Ufficio Stampa del Consiglio regionale riporta di seguito,
integralmente, il testo della risoluzione approvata nell’adunanza del
Consiglio regionale nella mattinata di oggi e riguardante il transito
dei mezzi pesanti nel tunnel del Monte Bianco.
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE
A FRONTE DELL’INCENDIO VERIFICATOSI SABATO 4 GIUGN0 2005
NEL TRAFORO DEL FRéJUS
RICORDATO quanto avvenuto al Traforo del Monte Bianco il 24 marzo
1999;
PRESO ATTO che i tempi di riapertura al traffico del Traforo del
Fréjus sono al momento incerti;
CONSIDERATI gli itinerari stradali alternativi individuati a
livello nazionale e, in particolare, che i mezzi pesanti al di sopra delle 26
tonnellate vengono indirizzati ai valichi alpini di Ventimiglia e del Monte
Bianco;
RICHIAMA
le proprie precedenti risoluzioni in merito al Traforo del Monte Bianco ed al
transito del traffico commerciale e in particolare:
- la risoluzione approvata il 15
novembre 2001 con cui il Consiglio della Valle chiedeva che la riapertura del Traforo
del Monte Bianco al traffico merci comportasse in ogni caso, una riduzione del
numero di mezzi pesanti rispetto alla situazione antecedente il 24 marzo 1999;
- la risoluzione approvata il 23
gennaio 2002 con cui il Consiglio della Valle, all’unanimità, ha respinto
l’articolo quattro del “Regolamento di circolazione nel tunnel del Monte
Bianco” così come approvato dalla Commissione Intergovernativa di Controllo del
Traforo del Monte Bianco;
- la risoluzione approvata il 7
marzo 2002 con cui il Consiglio della Valle, all’unanimità, ribadiva quale
condizione fondamentale per la riapertura del traforo del Monte Bianco al
traffico commerciale una significativa riduzione, almeno il 50%, del numero dei
mezzi pesanti rispetto alla situazione antecedente il 24 marzo 1999.
RICHIAMA
altresì la legge obiettivo che prevede la realizzazione dell'Aosta-Martigny,
peraltro già inserita nel piano delle grandi opere.
ESPRIME
cordoglio per le vittime dell’incendio del traforo del Fréjus.
ESPRIME
viva preoccupazione per la situazione venutasi a creare, relativamente agli
ingenti flussi di traffico attesi in Valle d’Aosta e alle conseguenze negative
che ciò potrebbe comportare per la salute della comunità valdostana, per
l’ambiente e per le attività turistiche oltre che per la sicurezza della
circolazione lungo tutto l’asse viario valdostano.
sottolinea
come l’incidente del Traforo del Fréjus dimostri ancora una volta la
fragilità del sistema dei trasporti stradali attraverso le Alpi e la criticità
delle gallerie stradali in termini di sicurezza della circolazione.
ritiene
fondamentale che i Governi italiano e francese riprendano con rinnovato impegno
la ricerca di soluzioni viarie alternative al transito su gomma tra l’Italia e
la Francia, sia assumendo le decisioni definitive in ordine alla realizzazione
della direttrice ferroviaria Torino-Lione sia potenziando, nell’immediato, i
servizi già esistenti di trasporto ferroviario delle merci.
RIBADISCE
il proprio impegno, congiunto con lo Stato per l’ammodernamento e potenziamento
del sistema ferroviario valdostano anche nella prospettiva di collegamenti
transalpini.
INVITA
il Presidente della Regione a rappresentare:
alle società concessionarie del Traforo, al GEIE e alla Commissione
Intergovernativa di Controllo del Traforo del Monte Bianco l’esigenza di
adottare ogni possibile misura affinché il traffico di mezzi pesanti sia
opportunamente modulato durante l’intero arco delle 24 ore;
alle società autostradali di adeguare alla luce dell’emergenza effettiva i lavori
di manutenzione in atto.
CHIEDE
che siano adottati i provvedimenti necessari affinché:
- le partenze dei mezzi pesanti dalle aree di regolazione di Quart e di Passy
siano regolate in modo tale da evitare la formazione di code e ingorghi nella
parte alta della Valle d’Aosta e della Valle dell’Arve ed in prossimità degli
imbocchi del Traforo del Monte Bianco;
- siano intensificati i controlli delle Forze dell’ordine presso l’area di
regolazione di Quart, lungo l’itinerario di accesso al Traforo e all’interno
dello stesso;
- siano intensificati da parte dell’ARPA i controlli sulle emissioni dei mezzi
pesanti e sulla qualità dell’aria all’area di regolazione di Quart e nell’alta
Valle d’Aosta.
CHIEDE
altresì all’Unione Europea un forte impegno comunitario per la messa in
sicurezza dei trasporti transalpini occidentali attraverso lo spostamento dalla
gomma alla rotaia del transito delle merci.
IMPEGNA
il Presidente della Regione ad assicurare che, pur nelle condizioni di
emergenza derivanti dalla chiusura del Traforo del Fréjus, siano messe in atto
tutte le possibili iniziative volte al rispetto delle posizioni espresse dal
Consiglio regionale circa la riduzione del numero dei mezzi pesanti in transito
rispetto al 1998 ed a riferire periodicamente alla Conferenza dei Capigruppo ed
al Consiglio regionale sull’evoluzione dei flussi di traffico pesante e sui
dati relativi ai controlli;
IMPEGNA
altresì il Presidente della Regione, e invita i Parlamentari valdostani, a
farsi interprete presso il Governo italiano e la Commissione Intergovernativa
di Controllo del Traforo del Monte Bianco:
- della necessità che durante il periodo di chiusura del Traforo del Fréjus
siano rispettati con la massima rigorosità i parametri di sicurezza e di
protezione dell’ambiente in vigore dopo la riapertura del Traforo;
- dell’esigenza imprescindibile che sia definito, nel periodo di chiusura del
Traforo del Fréjus, un piano di regolazione dei volumi di traffico pesante
internazionale, concordato con le regioni interessate, che tenga conto
dell’effettiva capacità strutturale non solo del traforo, ma ugualmente di
tutto l’asse viario valdostano.
F.to: Fedele BORRE
Giovanni SANDRI
Francesco SALZONE
Elio RICCARAND
Massimo LATTANZI
Marco VIÉRIN