L'Assemblea parlamentare della francofonia

Rete delle donne - Saint-Vincent, febbraio 2015

La Valle d'Aosta ha ospitato, dal 5 al 7 febbraio 2015, la riunione intersessionale della Rete della donne dell'Assemblea parlamentare della francofonia.

Organizzato dal Consiglio Valle, l'evento ha riunito una sessantina di partecipanti provenienti da 23 sezioni dell'APF, oltre ad esperti delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione internazionale del lavoro.

I lavori, presieduti dalla deputata della Federazione Wallonie-Bruxelles Françoise Bertieaux, si sono svolti a Saint-Vincent, al Centro congressi Billia. Giovedì 5 febbraio si è tenuta una giornata di riflessione sull'uguaglianza uomo-donna: in particolare, i lavori si sono concentrati sulla Dichiarazione e il Programma di azione di Pechino adottati dalla Conferenza mondiale delle donne dell'Onu del 1995, sulla Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (approvata nel 1979 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite) e la sua interazione con gli obiettivi del millenario e del processo di elaborazione degli obiettivi dello sviluppo rurale.

Il seminario è stato aperto dal Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, e dall'Assessore alla cultura di Saint-Vincent, Maurizio Castiglioni.

Venerdì 6 febbraio, la Rete delle donne si è ritrovata per la sua riunione intersessionale, i cui lavori si sono conclusi con l'approvazione di due risoluzioni.

La prima afferma il sostegno alla candidatura al Premio Nobel per la pace 2015 del Comitato delle Nazioni Unite che si occupa della lotta contro le discriminazioni commesse nei confronti delle donne (CEDEF). Il Comitato, composto di 23 esperti, è stato creato per assicurare il seguito della Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne adottata nel 1979 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e ratificata dalla totalità dei Paesi francofoni.

La seconda risoluzione condanna gli stupri e i rapimenti commessi da Boko Haram nel nord-ovest della Nigeria e definisce la solidarietà della Rete alle madri dei bambini e degli adolescenti rapiti e catturati con la forza.

Inoltre, considerato che il 6 febbraio si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, la Rete ha voluto ricordare il carattere inumano di tali atti commessi nel mondo su donne e giovani ragazze e si è impegnato, al di là delle legislazioni e convenzioni internazionali adottate, a fare regolarmente il punto sul seguito e sull'applicazione delle norme giuridiche sul territorio e a condividere le buone pratiche volte a sradicare questi atti abietti.

Il comunicato

Il video