L'Assemblea parlamentare della francofonia

Documenti allegati

Rete parlamentare di lotta contro l'HIV/AIDS dell'APF

Lunedì 23 e martedì 24 febbraio 2009, la Consigliera Patrizai Morelli, componente la sezione valdostana dell'Assemblée parlementaire de la francophonie, è intervenuta ai lavori della Rete parlamentare di lotta contro il VHS - AIDS, che si sono svolti a Bamako (Mali).

La riunione ha rappresentato un momento di intenso confronto sul problema della diffusione dell'AIDS nei paesi dell'Africa francofona. Il dibattito si è sviluppato con il contributo concreto di un buon numero di parlamentari europei e africani, nonché dei rappresentanti dell'ONUSIDA, un programma dell'ONU destinato in particolare a coordinare l'azione delle diverse Agenzie specializzate dell'ONU nella lotta contro la pandemia dell'AIDS intorno a due temi principali: l'educazione dei giovani per vivere una buona vita relazionale, affettiva e sessuale, e la penuria, se non addirittura la fuga verso i paesi occidentali, del personale medico specializzato.
L'accento è stato posto altresì sul rischio che la crisi finanziaria ed economica in atto possa provocare una troppo marcata contrazione delle risorse finanziarie destinate alla lotta contro l'AIDS, evento che avrebbe effetti devastanti sulla salute delle popolazioni più colpite dalla pandemia.
Secondo la Consigliera Morelli, i parlamentari della rete SIDA dell'APF possono ricoprire un ruolo fondamentale sul piano legislativo per garantire a tutti gli individui l'accesso gratuito e capillare alla terapia antiretrovirale (ARV) e alle azioni di depistaggio.
Per questo, diversi paesi, quali il Mali, il Togo, il Senegal, il Ciad e il Burkina Faso si sono già dotati, con qualche differenza, di leggi che mirano alla lotta contro il VHS/AIDS. In ogni caso, nei paesi africani, economicamente deboli, con una società ancora fortemente caratterizzata da credenze tribali tradizionali e dalla marcata discriminazione nei confronti tanto di portatori di VHS/AIDS, quanto di alcune categorie più vulnerabili - omosessuali e i professionisti del sesso, classificati tra i criminali - la lotta contro questo flagello resta un combattimento ad ampio respiro, che necessita misure sanitarie ed economiche per rinforzare la prevenzione e le cure, ma anche di un'azione educativa che possa riuscire ad abbattere le barriere culturali esistenti.

Potete leggere la nota di sintesi al link seguente :
http://www.apf.francophonie.org/IMG/pdf/2009_Sida__synthese.pdf

Documenti allegati