Info Conseil

Comunicato n° 263 del 6 maggio 2015

Interpellanza sulla formazione professionale nelle scuole superiori

Riunione consiliare del 6 maggio 2015

Nella seduta consiliare del 6 maggio 2015, il gruppo Alpe ha posto l'attenzione sulla formazione professionale nelle scuole secondarie.

In particolare, la Consigliera Chantal Certan ha ricordato l'ordine del giorno approvato dall'Assemblea regionale in occasione del bilancio regionale 2015-2017 con il quale si impegnava il Governo regionale a presentare entro il mese di febbraio un piano con azioni concrete per favorire accordi di cooperazione con le organizzazioni professionali presenti sul territorio con l'obiettivo di offrire agli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie la possibilità di formarsi in situazioni reali di lavoro, coinvolgendo tutti gli operatori attivi in questo settore e le associazioni di categoria, da inserire all'interno del documento "La buona scuola" valdostana. La Consigliera ha inoltre evidenziato che tra i punti essenziali delle linee di proposta della riforma scolastica vi è l'alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi tre anni degli Istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l'anno e tra le priorità strategiche del "Piano giovani" vi è in particolare il miglioramento del collegamento tra sistemi educativi e mondo del lavoro. Ha quindi chiesto se sia stato predisposto il piano, quali i soggetti coinvolti e quali le intenzioni in merito alla sua applicazione, volendo inoltre conoscere i risultati del confronto su "La buona scuola" e le proposte concrete da inserire nel documento che costituirà "La buona scuola" valdostana.

L'Assesseur à l'éducation et à la culture a répondu que depuis bien des années notre Région investit sur la formation en alternance école-travail, en prévoyant, dans le cursus du 2e cycle, des parcours de formation. Ces activités non obligatoires sont réalisées à la fin de la classe de quatrième et durent environ un mois. Outre ces activités strictement liées au cursus, la Région encourage et soutient de nombreuses initiatives rentrant de plein droit dans cette méthode.

La définition d’un plan pour le passage de l’école au travail, a précisé l'Assesseur, s’inscrit dans un système vaste et structuré d’interventions en cours de définition, visant à améliorer globalement le système éducatif régional. La Surintendance des écoles a engagé les procédures en vue de la constitution de groupes de travail chargés d’étudier des problèmes spécifiques, à savoir la dispersion scolaire, les adaptations régionales des cursus,     l’application au plan régional de "La buona scuola". Le travail de ces groupes permettra d’intervenir sur les cursus des écoles du second cycle, afin de rendre plus efficace l’offre de formation régionale, tout en luttant contre l’échec scolaire. Il conviendra également de prévoir des mesures de formation pour le personnel enseignant et les tuteurs en entreprise.

L'Assesseur a en outre dit que la définition d’un plan coordonné d’interventions – visant à mettre en œuvre de nouvelles actions répondant concrètement aux besoins du système scolaire valdôtain, mises en lumière par le débat né des rencontres qui ont eu lieu sur le territoire – ne pourra que s’inscrire dans la continuité des nombreuses initiatives mises en place par la Surintendance des écoles au cours des derniers mois.

L'Assessore ha infine ribadito che gli incontri sul territorio sono stati utili, hanno visto una partecipazione attiva e propositiva; tutti i suggerimenti sono stati raccolti in un documento nella logica di trovare una soluzione condivisa. C'è la necessità di ripensare il sistema scolastico, ha detto l'Assessore, annunciando che nelle prossime settimane si lavorerà attivamente, non solo in merito a "La buona scuola", ma anche provvedendo alla revisione degli adattamenti.

La Consigliera Certan ha replicato che le attività in corso, per quanto apprezzabili, non rappresentano, se non in poche realtà, una dettagliata programmazione dell'alternanza scuola-lavoro. La Consigliera ha affermato che l'obiettivo deve essere l'adozione di quella che è definita "l'educazione duale", ovvero un sistema che formi i ragazzi in situazioni di lavoro reale. La scuola secondaria deve avere piani di studi molto più concreti e si deve evitare di perdere troppi ragazzi già a partire dalle scuole medie, ha affermato la Consigliera. Occorre un piano che si articoli lungo tutto l'anno scolastico, non soltanto in brevi stage con corsi spot. L'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale andava in questo senso, ma per ora non lo abbiamo ancora visto, ha concluso.

MM