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Comunicato n° 232 del 22 aprile 2015

Interpellanza congiunta sulle costruzioni in zone sismiche

Riunione del Consiglio del 22 aprile 2015

Con un’interpellanza presentata congiuntamente nel corso della seduta del Consiglio regionale del 22 aprile 2015, i gruppi UVP e Alpe hanno affrontato le problematiche relative all'applicazione delle disposizioni attuative delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, in particolare, evidenziando le criticità in atto per quelle pratiche comprese nel periodo dal 1° luglio 2009 al 21 novembre 2013, a causa dell'entrata in vigore di una nuova normativa, hanno voluto approfondire la questione della classificazione sismica della nostra regione e l'applicazione del decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, chiedendo chiarimenti sul modus operandi dell'ufficio sismico regionale e quali azioni si intenda adottare per dare una corretta risposta ai cittadini interessati dal problema.

L’Assessore alle opere pubbliche ha dettagliato le previsioni normative, in particolare le norme tecniche del 2008 e la legge regionale del 2012, che hanno disposto la progettazione antisismica su tutto il territorio italiano per le nuove costruzioni, ma anche per gli edifici esistenti, con le verifiche del caso. Tutti i comuni valdostani sono attualmente classificati in zona 3, tranne Donnas, Fontainemore, Lillianes, Perloz e Pont-Saint-Martin in zona 4. Ad oggi, comunque, ha precisato l'Assessore, tale distinzione non incide sull'obbligatorietà della progettazione antisismica, prevista per tutti i Comuni valdostani. La Regione non ha facoltà di disporre diversamente dalle norme tecniche del 2008. L'Ufficio sismico richiede legittimamente la documentazione in base alla legislazione vigente e non può comportarsi diversamente. Le pratiche interessate, rientranti nel periodo dal 1° luglio 2009 al 21 novembre 2013, per cui l'Ufficio ha dovuto richiedere una documentazione integrativa, sono meno del 20% del totale delle richieste pervenute e si presume andranno a diminuire nel tempo. L'Assessore si è detto disponibile ad ulteriori approfondimenti, stante la complessità della materia.

Nella replica, il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio ha osservato che la Regione, così come altre realtà, ha avuto un considerevole ritardo nel recepire la normativa del 2008, visto che la legge regionale è del 2012, mentre la delibera attuativa è del 2013. Con questo comportamento la Regione ha avuto precise responsabilità nell'ingenerare confusione sugli adempimenti nel periodo dal 2009 al 2013. Per questo motivo, ha spiegato Roscio, oggi speravamo di ottenere una proposta per individuare soluzioni al problema. Torneremo sul tema, ha concluso il Consigliere, auspicando un intervento politico per ovviare a questa situazione.

MM