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Comunicato n° 209 del 9 aprile 2015

Seduta monotematica sui trasporti in Valle: il dibattito

Riunione consiliare del 9 aprile 2015

Nel corso della seduta consiliare straordinaria dedicata al tema dei trasporti in Valle d'Aosta, convocata giovedì 9 aprile 2015, si è sviluppato un ampio e articolato dibattito.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha spiegato che la richiesta di questa convocazione straordinaria si è resa necessaria per permettere un momento riflessione e di condivisione per far ripartire un settore cruciale ma in grave crisi. I lavori in Commissione sono stati proficui, ha osservato il Consigliere, e oggi non si vuole fare semplicemente il punto della situazione, ma segnalare una criticità significativa, una carenza che ha origini politiche: infatti la Valle d'Aosta ha dovuto sì scontare difficoltà geografiche, ma non ha saputo sviluppare progetti strategici, tanto che siamo in ritardo rispetto a regioni simili alla nostra. Non dobbiamo farci schiacciare da Enti e società nazionali, da imprenditori che sono in Valle d'Aosta solo per far profitto, ha sostenuto Bertschy: il Consiglio regionale deve esprimere posizioni forti e sviluppare politiche insieme alle regioni confinanti per investire sulle infrastrutture interregionali. Allo stesso modo, occorre sviluppare una politica estera che ricordi all'Unione europea l'attuale inaccessibilità della nostra regione. Sui trasporti, ha ricordato Bertschy, la Regione sta investendo molti soldi (circa 45 milioni di euro l'anno), eppure la popolazione non ha la percezione dei risultati. Riguardo poi alla ferrovia, il Consigliere ha affermato che la scelta dell'acquisto dei cinque treni bimodali non risolverà il problema, ma ormai è definitiva e bisogna quindi guardare oltre per poter garantire in futuro un servizio efficiente. La ferrovia è la vera "grande opera" di cui ha bisogno la Valle d'Aosta, e in attesa di un progetto complessivo di sviluppo, già nel breve periodo è possibile trovare soluzioni tampone. Oggi, ha rimarcato Bertschy, su un settore strategico come quello dei trasporti è essenziale mettere in campo azioni concrete e dare visibilità e importanza politica alla delega affidata all'Assessore. È necessario chiedersi se una agenzia che coordini e sviluppi le politiche sui trasporti possa essere utile. Concludendo, ha specificato la necessità di porre la giusta attenzione alla pratica dell'allungamento delle concessioni autostradali: perché non porsi l'obiettivo di riprenderci le autostrade e dichiarare contrarietà all'allungamento delle concessioni oppure trattare migliori agevolazioni per i valdostani?

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha focalizzato il suo intervento sul diritto alla mobilità pubblica e sul nesso fra sviluppo economico e sistema dei trasporti. Per Donzel, il primo è un tema che in Valle non è mai stato affrontato seriamente, anche perché fino al 2008 c'erano i buoni benzina, mentre oggi, con una popolazione ampiamente distribuita sul territorio, anche in alta montagna, il diritto alla mobilità pubblica è una necessità effettiva (anche solo per raggiungere la scuola pubblica obbligatoria o il posto di lavoro); sul secondo, il problema strutturale del sistema dei trasporti in Valle ha accentuato ancora di più la crisi economica, ma è dallo sviluppo delle infrastrutture che bisogna partire per ridare nuova linfa alla crescita economica della regione. Sulla ferrovia, il Consigliere ha detto che il PD sostiene la necessità di mantenere il collegamento con la linea nazionale Aosta-Torino senza rottura di carico né a Ivrea né a Chivasso, ma non condivide l'idea di una metropolitana leggera: ai valdostani bisogna dare la possibilità di restare collegati con il resto d'Italia e dell'Europa. Quindi il treno bimodale dovrà realmente consentire di superare la rottura di carico ad Ivrea e di arrivare alla stazione di Porta Nuova. Sull'autostrada, Donzel ha osservato che trattandosi di una tratta internazionale, lo Stato deve intervenire per consentire ai valdostani di usufruirne in maniera meno onerosa non solo nel tratto tangenziale. Sull'aeroporto, il Consigliere ha sostenuto che la prospettiva deve essere quella di rilanciare il volo turistico, per cui la Valle d'Aosta era conosciuta, al fine di rimettere in moto un'economia che si è fermata. Donzel ha quindi chiesto all'Assessore di riattivare un tavolo di concertazione serio con le associazioni di categoria e degli utenti al fine di coinvolgerli nelle scelte e uscire da una situazione che è difficile, ma che deve essere risolta nell'interesse generale di tutta la comunità definendo un'integrazione del trasporto su ferro e su gomma e un'integrazione tariffaria.

La Consigliera di Alpe Chantal Certan, nel suo intervento, ha innanzitutto espresso l'esigenza di garantire celermente l'efficienza e l'efficacia dei trasporti, da cui dipende gran parte della qualità della vita dei residenti e dei turisti. Inoltre, ha rimarcato come, a fronte di un dispendio enorme di risorse pubbliche, vi sia una quasi totale mancanza di sincronia tra i servizi coinvolti: ciò ingessa l'attività economica. Questo Consiglio tematico ha il valore di guardare al futuro, ha continuato Certan, deve avere la capacità asettica di valutare progetti e sperimentazioni, abbandonandoli se non risultano fruttuosi e studiandone altri in poco tempo. La situazione odierna, ha affermato, non è unicamente responsabilità di questa maggioranza, che però non ha compiuto scelte coraggiose; il gruppo Alpe da sempre lavora con spirito di collaborazione perché è essenziale assumere scelte, anche drastiche: non si può più rimandare. Occorre perseguire gli obiettivi in ordine d'urgenza: la ferrovia, il trasporto locale su gomma, l'autostrada e l'aeroporto. Immediatamente, ha osservato la Consigliera, vanno risolti i problemi della ferrovia: il ripristino della dignità del passeggero, la puntualità, la realizzazione della rottura di carico a Ivrea su binari adiacenti. Va poi subito aperto un tavolo con il Ministero, ha detto Certan, auspicando un arrivo celere dei bimodali, che però sono solo un tampone al problema, e sostenendo che l'elettrificazione deve essere presa in considerazione sin da oggi. In merito al traffico su gomma la Consigliera ha evidenziato l'esigenza di rivedere completamente il Piano.

Per il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, il confronto in Commissione è stato molto fruttuoso, sia per percepire realmente le difficoltà dei cittadini rispetto a questa tematica, sia per cercare di trovare le convergenze politico-amministrative che possono essere attivate per migliorare il sistema dei trasporti in Valle. In merito alla ferrovia, per Borrello, l'unica soluzione è incardinata nella norma di attuazione che ha trasferito le competenze alla Regione e che bisogna cercare di applicare concretamente, anche di concerto con il Piemonte. Sull'autostrada, il Consigliere ha osservato che le difficoltà di abbattimento dei costi devono essere analizzate con il Ministero dei trasporti, sia per la copertura degli investimenti sia per la gestione quotidiana, proseguendo nell'attività portata avanti dal Governo regionale a favore dei residenti. In merito al trasporto pubblico locale, per Borrello è necessario sensibilizzare i cittadini all'utilizzo del mezzo pubblico, perché il numero dei pendolari che utilizzano l'autovettura è preoccupante (126 mila veicoli al giorno ad Aosta); ha poi sostenuto che non bisogna creare ulteriori problematiche al trasporto disabili valutando il parametro dell'Isee e tenendo in considerazione il reale impatto familiare legato alla presenza di un disabile in casa, cercando di favorire l'inserimento sociale. Sull'aeroporto, bisognerà valutare i benefici rispetto agli investimenti fatti fino ad ora e, se necessario, rivedere le strategie messe in campo.

Le Chef de groupe de l'Union Valdôtaine Joël Farcoz tout en reconnaissant les difficultés techniques qui empêchent une facile résolution des problèmes des transports, a souligné l'importance de s'interroger sur les différents thèmes avant de faire n’importe quel genre de analyse. Il faut penser, par exemple, que certains choix ont été pris dans des périodes historiques différentes, où la crise économique n'avait pas encore touché la Vallée d' Aoste. Le Conseiller a dit que le document de la quatrième Commission soumis à l'attention du Conseil présente les principales problématiques et toute une série de potentielles premières solutions sur les différentes parties qui composent le système des transports en Vallée d' Aoste. Il faut se confronter et, surtout, se coordonner en considérant tous les différents domaines, a-t-il dit le Conseiller: celui du quotidien et local (des travailleurs, des anciens, des étudiants et des handicapés); celui commercial (fruit des lignes stratégiques macro-régionales et transfrontalières); celui touristique, comme système efficient et rapide, qui puisse mettre en réseau le territoire valdôtain dans son ensemble. Le Conseiller a conclu en soutenant que le débat sur la matière est ouvert, la majorité aujourd'hui démontre sa volonté de se confronter et de développer une politique des transports qui, certes, n'est pas facile à concrétiser dans le bref délai.

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha rilevato che, al di là degli aspetti burocratici, è compito della politica cercare di risolvere il problema del sistema dei trasporti in Valle: se c'è la volontà, le soluzioni si possono trovare. Ha quindi invitato i Consiglieri a non abbandonare il clima positivo che si è creato in quarta Commissione, impegnando l'Assemblea a convergere sulle decisioni che possono realmente aiutare a superare le difficoltà. Inoltre, per il Consigliere, se le grandi opere sono oggi demonizzate, nell'ambito dei trasporti devono essere rivalutate perché possono incidere realmente sul destino dei valdostani.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha affermato che la fine del sistema dei trasporti valdostano risale al 2008, con l'eliminazione dei buoni benzina. Ora bisogna costruirne uno nuovo, ha evidenziato, ma non è possibile farlo in un giorno, specie per una situazione incancrenita come la nostra. Noi sui trasporti, di fatto, non decidiamo, ha continuato il Consigliere, e non usiamo nemmeno il senno di poi. Stendiamo un velo pietoso sui treni, ha sostenuto, mentre sull'aeroporto si è cercato di mettere in cattiva luce chi era in disaccordo con la maggioranza. Per non parlare delle autostrade, che risultano scollegate dall'Amministrazione regionale, ha detto. Nei trasporti rientrano gli impianti a fune, per i quali sono stati fatti molti investimenti che però, per il Consigliere, risultano inutili perché la gente non ha più soldi per andare a sciare. Cognetta ha quindi sottolineato che oggi occorre formulare un'ipotesi di soluzione da cui cominciare a discutere, non è sufficiente confezionare un documento.

Per il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, questa seduta sui trasporti è una fiera dell'ipocrisia ed è sprecata perché non porterà a nulla. Si è chiesto dove siano le proposte per uscire dalla situazione, osservando che non si deciderà oggi di potenziare il trasporto pubblico locale o di destinare l'aeroporto al volo turistico. Mancano i soldi, ha detto Ferrero, quindi non si va lontano. Per il Consigliere oggi si celebra il funerale dei trasporti, perché da parte della Giunta non c'è la volontà di risolvere i problemi.

L'Assessore ai trasporti, nella replica, ha ribadito che la nostra regione è certamente condizionata dalla conformazione montana, con le varie valli laterali per le quali vanno investite risorse economiche rilevanti. Ha quindi ricordato che in passato sono stati utilizzati fondi europei per fare sperimentazioni che da un lato rappresentato un successo, ma dall'altro non hanno portato a nessun tipo di risparmio: ad esempio, sono state tolte alcune linee di trasporto pubblico in zone con poca popolazione e introdotto servizi a chiamata. Il notevole costo di vivere in montagna è sicuramente da considerare nella gestione dei trasporti, ha detto l'Assessore, convenendo sul fatto che la popolazione spesso si concentra sulle debolezze e criticità, che peraltro vanno eliminate, e non vedono i servizi puntualmente offerti, come quello in favore dei disabili. Il coordinamento delle varie tipologie di trasporti, ha detto, è possibile solo se si è in grado di poter incidere; ad oggi, però, stiamo ancora lavorando per lo sblocco della norma di attuazione per il contratto di servizio, per cui questo coordinamento è impensabile. Il Piano del trasporto pubblico locale, infatti, avrà piena attuazione solo una volta avute le competenze ferroviarie: solo così si potrà costruire un appalto ad hoc. Va tenuto conto che a livello globale ci deve essere una compensazione tra valli laterali e il centro valle. L'Assessore Marguerettaz ha quindi affermato che le politiche di trasporto non dipendono da scelte fatte negli ultimi anni, sono scelte che avranno ricadute a medio e lungo termine e non possiamo non immaginare di essere collegati nel sistema Italia, che ha privilegiato l'alta velocità, mentre il trasporto locale è ovunque scadente. Ha poi tenuto a precisare che i ritardi dei treni valdostani per lo più sono causati dallo snodo di Chivasso e che i bimodali permettono una risposta immediata, per quanto non rappresenti la soluzione di tutti i problemi; sicuramente, non esclude miglioramenti alla linea, soprattutto eliminando il binario unico. È proprio il cambiamento della linea la vera grande opera, non l'elettrificazione. Il problema non è stato sottovalutato, stiamo cercando di dare le soluzioni, ha puntualizzato l'Assessore. In merito ad un cambiamento del progetto dell'aeroporto, ha riferito l'esigenza di evitare di avere conseguenze a livello ministeriale. Ha infine espresso la volontà della maggioranza di svolgere un lavoro congiunto.

I lavori riprendono alle ore 15.30 di oggi, giovedì 9 aprile, con l'esame di quattro risoluzioni, il cui deposito è stato annunciato in Aula dal Presidente del Consiglio.

SC-MM