Info Conseil

Comunicato n° 207 dell'8 aprile 2015

Respinta una risoluzione sulla Casa da gioco di Saint-Vincent

Riunione del Consiglio dell'8 aprile 2015

Il Consiglio regionale, nella sua seduta dell’8 aprile 2015, ha respinto con 18 astensioni (UV e SA) e 17 voti favorevoli una risoluzione depositata in Aula dai gruppi UVP, Alpe e M5S che era volta a sospendere le promozioni discrezionali nell'ambito della Casa da gioco e che intendeva impegnare il Governo regionale ad intervenire provvedendo alla revoca della promozione discrezionale al primo livello dirigenziale appena effettuata.

Nell'illustrazione, il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha evidenziato che questa situazione va oltre il peggio: non solo, si va verso il baratro e paradossalmente questo Governo non fa nulla per recuperarlo. Per il Consigliere non è di certo in un momento di crisi che si procede alle promozioni, peraltro discrezionali e non transitorie. I sacrifici devono essere fatti da tutti, ha sottolineato il Consigliere, evidenziando come la politica si sia messa di traverso per impedire i cambiamenti tanto richiesti. Questa maggioranza continua con questo sistema, ha affermato, dimostrando di non interessarsi della comunità.

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha aggiunto che il Consiglio Valle deve dare un esempio di forte moralizzazione alle giovani generazioni, che si impegnano negli studi e che poi non trovano un lavoro, mentre una persona che non ha titoli di studio viene promossa sul campo, per ragioni di appartenenza.

Il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero ha sostenuto che si sta parlando di una sfornata di promozioni che ha un sapore molto amaro. Sta a ogni singolo Consigliere della maggioranza a prendere una decisione, ha detto Ferrero, perché così non si può continuare. Si vuole far diventare la Casa da gioco un giocattolo privato, mentre attualmente è una Società partecipata, e quindi è di tutti i cittadini. Ha infine rimarcato che il voto positivo a questa risoluzione corrisponderebbe a un voto di buon senso.

Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha puntualizzato la posizione del suo gruppo riferendosi al Casinò come ad un'azienda che è gestita in maniera catastrofica da uno staff dirigenziale che non è all'altezza. Il Consigliere ha quindi fatto un appello al buon senso dei Consiglieri di maggioranza affinché la risoluzione fosse approvata: la promozione discrezionale appena effettuata è per Chatrian un'ennesima brutta pagina che testimonia l'ingerenza sfrontata della politica valdostana nella gestione della Casa da gioco, oltre che uno schiaffo a quei giovani valdostani che dedicano anni allo studio per prepararsi al mondo del lavoro.

L'Assessore alle finanze e patrimonio ha replicato che non è arrivato nessun input dal Governo regionale per una promozione di questo genere: la politica non deve intervenire nella gestione della Casa da gioco perché l'azienda ha una sua indipendenza e una sua autonomia organizzativa. La società, ha detto Perron, ha scelto di valorizzare una persona che può portare avanti delle iniziative volte al rilancio del Casinò attraverso una valutazione attenta delle professionalità presenti, una risorsa che operi in stretta sinergia con il marketing e le strutture commerciali con l'obiettivo di favorire lo sviluppo e il rilancio dell'area slot. Immaginare oggi, con questa risoluzione, di entrare pesantemente nell'organizzazione e nella gestione dell'azienda, bloccando di fatto ogni scelta organizzativa della società pregiudicando la sua autonomia, ha continuato l'Assessore, sarebbe un pessimo segnale. Ha quindi annunciato l'astensione della maggioranza.

Il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel ha annunciato il voto favorevole alla risoluzione, in quanto la questione del Casinò è gravissima e questa promozione in particolare rientra in un contesto generale di emergenza di cui non si vuole prendere coscienza, andando avanti come se nulla fosse. Il Governo regionale difende la dirigenza, i Sindacati le singole posizioni di lavoratori e il risultato drammatico è sotto gli occhi di tutti. Da questa visione che non mira a salvare l'azienda ci dissociamo, ha proseguito Donzel, perché chi ci rimette sono i valdostani. Una gestione fallimentare, ha concluso, sta cancellando tutte le positive ricadute che in passato la Casa da gioco ha avuto sul comprensorio e sulla Valle d'Aosta.

Il Consigliere Laurent Viérin, nella replica, ha sostenuto che le affermazioni dell'Assessore sono una sorta di foglia di fico: quando le cose vanno bene, si dice che la politica ha fatto il suo dovere di indirizzo, quando le cose vanno male, è l'azienda che ha scelto discrezionalmente. Nell'autonomia del Casinò, ha aggiunto Viérin, non crediamo: sappiamo che tutto è codificato e che la "petite cuisine" non sfugge all'occhio del politico. Per il Consigliere, il Governo regionale vive in un mondo parallelo che non c'è più: la preoccupazione riguardo al Casinò è sempre più alta.

I lavori della prima giornata di Consiglio sono terminati e riprenderanno domani, giovedì 9 aprile, alle ore 9.00, con la sessione straordinaria monotematica dedicata ai trasporti.

SC-MM