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Comunicato n° 206 dell'8 aprile 2015

Approvate le modifiche alle norme in materia di tutela delle acque e di urbanistica

Riunione consiliare dell'8 aprile 2015

Nella seduta dell'8 aprile 2015, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le norme per la tutela delle acque dall'inquinamento (l.r. 59/1982) e la normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle (l.r. 11/1998).

Il testo approvato, che si compone di 8 articoli e sul quale ha relazionato il Consigliere Giuseppe Isabellon (UV), interviene nell’ottica della semplificazione amministrativa sulla normativa regionale in materia di scarichi di reflui domestici, recependo la possibilità del tacito rinnovo per alcune autorizzazioni contemplate nel Codice dell’ambiente, e adeguando le definizioni tecniche della tipologia di scarico, con particolare riferimento alle acque reflue domestiche, urbane e industriali.

Per quanto attiene alla modificazione della normativa urbanistica, il Consigliere ha specificato che, in particolare, il provvedimento recepisce nell’ordinamento regionale in materia di urbanistica e edilizia la possibilità recentemente introdotta a livello statale dal cosiddetto decreto SloccaItalia di poter accorpare o dividere unità abitative senza modificare la volumetria complessiva dell’edificio e senza cambiarne la destinazione d’uso. La normativa statale introduce, infatti, semplificazioni attraverso la modificazione di alcuni articoli del Testo unico per l’edilizia (DPR 380/2001), inserendo questo tipo di intervento tra le attività di edilizia libera, realizzabili senza oneri concessori e con la sola comunicazione dell’inizio lavori asseverata (CILA), a condizione che non riguardino parti strutturali dell’edificio.

L'Assessore al territorio e ambiente ha spiegato che a differenza della norma statale, la modificazione regionale introduce questa possibilità all’interno del proprio sistema abilitativo senza modificarlo, inserendo pertanto questo tipo di interventi tra le opere interne realizzabili con la SCIA. In questo modo è garantita la gratuità dell’intervento (finora oneroso in quanto inserito tra gli interventi richiedenti il permesso di costruire) e la possibilità di avviare i lavori all’atto della presentazione della segnalazione in Comune, ma mantenendo l’obbligo di presentare gli elaborati progettuali, le autorizzazioni, gli assensi, le attestazioni previste dalla norma sulla SCIA.

L'Assessore ha poi osservato che viene pertanto sostituita la precedente disciplina relativa alle opere interne alle singole unità immobiliari realizzabili con SCIA stabilendo che tali opere siano assentibili con questo titolo abilitativo qualora non modifichino la volumetria complessiva dell’edificio e non mutino la destinazione d’uso, oltre a non recare pregiudizio alla statica dell’immobile. Sono esplicitamente inclusi nella fattispecie anche gli interventi relativi al frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari, i quali possono anche variare le superfici delle singole unità immobiliari.

Con questa modificazione di recepimento della normativa statale, ha evidenziato l’Assessore, il legislatore regionale vuole supportare l’attività edilizia ed in particolare i piccoli interventi di ristrutturazione attraverso la semplificazione del procedimento autorizzativo e la sua gratuità.

Infine, sono introdotti tra le opere realizzabili con SCIA, gli arredi fissi da giardino e le pavimentazioni esterne, tipologie di intervento che la deliberazione della Giunta regionale n. 1759/2014 sulle tipologie edilizie, comprende nella macro categoria degli interventi comportanti trasformazioni territoriali che presentano carattere di pertinenzialità. La modificazione è in questo caso operata al fine di rendere inequivocabile il titolo edilizio a cui far riferimento per questo tipo di opere.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha giudicato positivamente il fatto che, con le modifiche introdotte dal testo in esame, ci si propone di prendere atto delle variazioni apportate alla normativa di settore, introducendo forme di semplificazione amministrativa. In ogni caso, diversi ulteriori miglioramenti potrebbero essere ancora apportati facendo riferimento al Dl 3 aprile 2006, n° 152.

Il Consigliere Fabrizio Roscio (Alpe) ha annunciato il voto favorevole in quanto nel disegno di legge vengono recepite alcune indicazioni del Codice ambientale e si procede verso la semplificazione di alcune procedure autorizzative.

Il Capogruppo Stefano Borrello (SA) ha ripercorso il lavoro svolto dalla terza Commissione per il confezionamento di un testo unico al fine di portare all'attenzione dell'Aula questo adeguamento migliorativo, che ottimizza il procedimento amministrativo di opere edilizie di minore entità dal punto di vista delle tempistiche e del risparmio economico.


SC-MM