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Comunicato n° 202 dell'8 aprile 2015

Interpellanza su produzione e commercializzazione di sementi locali

Riunione del Consiglio dell'8 aprile 2015

Lo sviluppo di iniziative imprenditoriali nel settore della produzione e la commercializzazione di sementi locali è stato l’oggetto di un’interpellanza del gruppo Alpe discussa durante la seduta consiliare dell’8 aprile 2015.

Nell’illustrazione, il Consigliere Fabrizio Roscio ha sottolineato che lo sviluppo di una filiera commerciale per la produzione e la commercializzazione delle sementi locali potrebbe favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, con possibilità di interessanti integrazioni del reddito per diversi operatori nel settore agricolo.

Dopo aver precisato che la Regione Valle d'Aosta ha facoltà di recepire le norme europee in materia, adattandole al contesto locale, ha chiesto se e come si intenda operare per favorire iniziative imprenditoriali in questo settore finalizzate al restauro ecologico nei territori di montagna.

L’Assessore all’agricoltura e risorse naturali ha risposto che la tematica è di grande interesse: dal punto di vista della biodiversità, l'iniziativa produrrebbe sicuri benefici in quanto l'utilizzo di sementi locali fornisce garanzie di tutela nei confronti di inquinamenti da specie alloctone, mentre dal punto di vista commerciale, lo sviluppo di una filiera di sementi locali potrebbe rappresentare un'opportunità imprenditoriale, anche se con prospettive territorialmente contenute.

Dal punto di vista normativo, ha sottolineato l'Assessore, una direttiva UE prevede l'individuazione da parte degli Stati delle "regioni di origine", ovvero territori in cui le miscele di sementi possono essere prodotte e usate, e, all'interno di queste, la definizione delle "zone fonte", ossia di aree all'interno delle quali deve trovarsi il sito di raccolta delle sementi da commercializzare per i reimpianti: secondo la normativa è lo Stato a dover definire tali regioni. È in corso un approfondimento da parte delle strutture regionali competenti, ha evidenziato Testolin, per verificare se sia possibile determinare in maniera autonoma il territorio regionale come "regione di origine" e, nel caso in cui ciò non fosse possibile, potrà comunque essere attuata dalla Regione un'azione di sensibilizzazione presso i Ministeri competenti al fine di accelerare il processo di individuazione delle regioni in questione.

L'Assessore ha poi aggiunto che le possibili iniziative da intraprendere per l'individuazione di "zone fonte", possono essere sostanzialmente due. La prima consiste nell'ampliamento dei siti Natura 2000: a questo proposito, occorrerà individuare le aree più adatte per proporre tale ampliamento, valutandolo dal punto di vista tecnico-amministrativo e nel rispetto complessivo delle esigenze del territorio (la procedura prevede la comunicazione all'Unione europea, il cui parere al riguardo sarebbe sicuramente positivo). La seconda possibile iniziativa consisterebbe nell'individuazione dei Siti di interesse regionale (SIR) come "zona fonte": al riguardo, bisognerà operare al fine di individuare tali siti (al momento non ne esistono in Valle) e procedere alla loro definizione tramite gli opportuni atti amministrativi. L'Assessore ha confermato la disponibilità ad informare i Consiglieri in merito al prosieguo delle attività.

Il Consigliere Roscio ha replicato che la produzione di sementi locali è sicuramente un aspetto di nicchia, ma è interessante perché rappresenterebbe una possibilità per alcune aziende valdostane. Visto che la Francia e la Svizzera sono andate in questo senso, Roscio ha sollecitato l'Assessore affinché siano sfruttate tutte le competenze per accelerare gli approfondimenti tecnico-normativi e dare concretezza all'iniziativa. Ha chiesto un impegno politico in tempi brevi, evidenziando che il suo gruppo seguirà la tematica da vicino.

SC