Info Conseil

Comunicato n° 171 del 25 marzo 2015

Interpellanza sull'attività svolta dalla società Expo Valle d'Aosta

Riunione del Consiglio del 25 marzo 2015

L'attività della società Expo Valle d'Aosta è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Alpe nella seduta consiliare del 25 marzo 2015.

Il Consigliere Alberto Bertin ha evidenziato «la desolante scarsità di informazioni presenti sulla pagina web di Expo VdA, raggiungibile dal sito internet della Regione Valle d'Aosta: fino alla settimana scorsa, non riuscivamo nemmeno a sapere quando la Valle sarà presente a Milano. Tutto questo è preoccupante perché siamo a 50 giorni dall'apertura dell'Esposizione universale.» Ha quindi chiesto con quali modalità la società rende trasparente la propria attività e quali sono gli intendimenti del Governo in merito; se è intenzione della società rendicontare puntualmente, attraverso il web, l'utilizzo delle risorse; quante sono state le disponibilità da parte dei dipendenti dell'Amministrazione ad un eventuale distacco presso Expo VdA, quante sono state ritenute idonee e quali i criteri di selezione.

L'Assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz, ha precisato che «il sito di cui parla il collega Bertin è una sezione interna al sito regionale della Regione, non è il sito della società, che sarà pronto a breve. Al suo interno sarà prevista un'apposita sezione dedicata alla trasparenza, con le attività realizzate e le risorse allocate, come richiesto dalla normativa vigente. Le disponibilità di personale al distacco sono state 13: tutti i candidati sono stati sottoposti ad un colloquio con i Consiglieri di amministrazione. Criteri che prevedevano la conoscenza delle lingue straniere, l'attitudine a lavorare in gruppo. Sono state individuate 7 unità, ma solo tre sono state distaccate dalla società, a causa delle criticità segnalate dai dirigenti delle strutture competenti.»

Il Consigliere Bertin, nella replica, ha dichiarato che «un sito così è sostanzialmente inutile. Speriamo che il sito "vero" di Expo VdA non venga aperto a ottobre, quando l'Esposizione sarà ormai chiusa. C'è da registrare l'ennesimo fallimento di una storia cominciata male e che forse finirà peggio. Una situazione davvero preoccupante. Le altre Regioni non hanno costituito una società ad hoc, ma, diversamente da noi, si sono attivate creando siti performanti. Ci auguravamo che questo piccolo carrozzone, nato per sopire appetiti politici, almeno lavorasse in maniera trasparente e che i cittadini fossero messi in condizione di conoscere l'utilizzo di ogni singolo euro, invece ad oggi dobbiamo constatare che così non è. La trasparenza, come si sa, è anche prevenzione allo spreco e alla corruzione.»

SC