Info Conseil

Comunicato n° 167 del 25 marzo 2015

Interpellanza sul ritiro della Juventus a Châtillon

Riunione del Consiglio del 25 marzo 2015

Con un interpellanza presentata nella seduta del 25 marzo 2015, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha posto l'attenzione sulle notizie in merito alla rinuncia da parte della Juventus ad effettuare il ritiro precampionato in Valle d'Aosta.

«Pare ormai assodato che la squadra di calcio non effettuerà il proprio ritiro estivo a Châtillon, venendo meno agli accordi sottoscritti nel 2012 – ha osservato il Consigliere Elso Gerandin –. Dobbiamo tenere conto del danno economico di immagine per la Valle d'Aosta e le conseguenze dirette per attività alberghiere, commerciali e attività produttive della zona Châtillon/Saint-Vincent, già duramente colpite dalla crisi.» Ha quindi voluto sapere «se vi sia una comunicazione ufficiale, di cui chiediamo anche la data, da parte della società Juventus Football Club, in cui si formalizza la rinuncia ad effettuare il ritiro precampionato in Valle d'Aosta; se il mancato pagamento della prima rata prevista per il 31 dicembre 2014 da parte della Regione in favore della Juventus possa essere motivo di contenzioso tra le parti; se sia già stata avviata o sia intenzione di avviare, da parte della Regione, una  diffida per inadempimento e azione risarcimento danni.»

L'Assessore al turismo e sport, Aurelio Marguerettaz, ha evidenziato che «la notizia era nata da un'interlocuzione iniziata a fine 2014 con la Juventus durante la quale la squadra aveva paventato la possibilità di non organizzare i ritiri in Valle, non per effettuarli in un'altra regione, bensì per un cambio di strategia: nelle intenzioni della società c'è infatti la volontà di realizzare delle tournée internazionali al posto dei ritiri estivi. La società ha inoltre ribadito come la Valle d'Aosta sia stata un luogo importante per le attività della squadra. Il 10 marzo 2015 è stata formulata la comunicazione ufficiale da parte del direttore commerciale. Riguardo al pagamento della rata al 31 dicembre 2014, la Regione ha contestato formalmente la fattura (non si tratta quindi di un mancato pagamento) in quanto il contratto prevedeva una serie di prestazioni da parte della Juventus e il mancato ritiro rientra in questo ambito. Stiamo valutando con gli uffici regionali preposti se ci sono i margini per fare delle richieste volte a tutelare gli interessi della Regione.»

Il Consigliere Gerandin, nella replica, ha rimarcato: «Non credo che il cambio di strategia da parte della Juventus legittimi l'Assessorato a non rispettare un contratto, che prevedeva il pagamento della prima rata entro il 31 dicembre 2014. Non può essere un alibi per non rispettare un contratto. Il fatto che la comunicazione ufficiale sia pervenuta il 10 marzo scorso e che l'Assessorato abbia contestato la fattura il 3 marzo, appare alquanto strano: secondo noi, la scelta fatta ha messo la Regione dalla parte del torto. Sono basito da questa decisione. Inoltre, l'Assessore dovrà anche rispondere dal punto di vista politico alle attività commerciali e turistiche che si sono viste sottrarre presenze e, quindi, lavoro.»

SC