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Comunicato n° 92 dell'11 febbraio 2015

Interpellanza sulla sovrapproduzione di energia elettrica

Seduta del Consiglio dell'11 febbraio 2015

Nel corso della seduta consiliare dell'11 febbraio 2015, il gruppo Alpe ha posto un'interpellanza riguardante la problematica della sovrapproduzione di energia elettrica, focalizzando l'attenzione sull'apertura di un tavolo di lavoro fra tutti i soggetti interessati.

«Di questa tematica abbiamo discusso in diverse occasioni, in ultimo nella scorsa adunanza del 14 gennaio 2015, quando l'Assessore alle opere pubbliche aveva tra l'altro annunciato l'inizio di un confronto tecnico tra la Regione e i produttori – ha spiegato il Consigliere Fabrizio Roscio –. Visto che però stiamo parlando di un bene comune, l'acqua, in merito al quale le visioni e i convincimenti delle parti sono complessi e spesso divergenti, sarebbe opportuno che partecipassero al tavolo di confronto non solo i produttori, ma anche tutti gli altri soggetti portatori di interessi.» Il Consigliere ha inoltre voluto sapere «come si intenda operare per procedere alla verifica puntuale dei prelievi di acqua a fini idroelettrici nelle subconcessioni autorizzate sul territorio regionale.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha ricordato la richiesta di Confindustria formulata a giungo 2014 «di disciplinare le maggiori produzioni energetiche, rispetto a quanto autorizzato, derivanti dalle eventuali sovrabbondanze di acqua che possono determinarsi in anni particolarmente ricchi di precipitazioni, conguagliando il canone dovuto per la quantità di acqua derivata in eccedenza rispetto alla produzione di concessione e nel rispetto delle portate di deflusso minimo vitale. È stato quindi convocato uno specifico gruppo di lavoro per esaminare sotto il profilo tecnico la richiesta di Confindustria e le ipotesi di soluzione possibili. Preciso che il gruppo è composto da una serie di strutture regionali trasversali ai vari ambiti, dal Consorzio regionale per la tutela e l'esercizio della pesca e dall'Arpa Valle d'Aosta a tutela di tutti gli interessi, mentre non sono presenti i produttori. Il gruppo di lavoro si è riunito due volte, valutando la richiesta di Confindustria sia sotto il profilo amministrativo sia sotto quello ambientale, le cui conclusioni sono in fase di stesura. Quindi con riferimento alla domanda di aprire un tavolo per risolvere la questione delle sovrapproduzioni, faccio notare che la richiesta è stata esaminata da tutti i portatori di interesse che sono abitualmente coinvolti nell'istruttoria delle domande di autorizzazione di una derivazione di acqua pubblica, che hanno potuto discutere sull'argomento in modo indipendente dai rappresentanti di Confindustria

Riguardo alla verifica puntuale dei prelievi, l'Assessore Baccega ha osservato che «tutte le derivazioni di acqua a scopo idroelettrico sono sottoposte alla verifica dei quantitativi di energia prodotta e quindi delle portate prelevate sulla base dei dati di produzione dichiarati. Si sta poi operando per acquisire i dati di produzione direttamente dal soggetto distributore dell'energia elettrica. Il controllo del deflusso minimo vitale richiede, invece, la necessità di operare sul campo per misurare le portate e oggi questo avviene solo a seguito di segnalazioni puntuali con il Corpo forestale valdostano. Anche in questo caso si stanno studiando soluzioni che possano permettere un controllo più esteso e puntuale. Noi riteniamo che l'acqua sia certamente un bene comune, che come tale debba essere utilizzato al meglio; nel rispetto del minimo deflusso vitale dei corsi d'acqua che possa anche essere sfruttata in termini di produzione di energia. Questi argomenti saranno oggetto di approfondimento nella Commissione consiliare competente come da impegno già assunto: ho sentito il Presidente Isabellon che mi ha detto che il tema sarà calendarizzato. Nel frattempo, confermo che è intenzione di mantenere la moratoria – che scade a giugno – fino all'approvazione del nuovo Piano di tutela delle acque, la cui stesura avverrà nell'ambito di un percorso con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati al fine di dare risposte a tutti i quesiti

Il Consigliere Roscio ha replicato che «se alcune richieste sono state soddisfatte, due piccole note sono da rilevare: l'unica istanza presentata ad oggi è quella dei produttori, quindi le premesse sono sbilanciate a favore di questi; per la parte dei controlli, la parte più preoccupante è quella del deflusso minimo vitale e vorremmo maggiori garanzie al fine di lavorare in maniera più puntuale ed evitare che ci siano dei danni ambientali. Raccogliamo positivamente che ci sarà un passaggio in Commissione consiliare e che si potrà lavorare in modo condiviso al nuovo Piano delle acque

SC