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Comunicato n° 27 del 15 gennaio 2015

Approvato il disegno di legge sugli OGM

Riunione consiliare del 15 gennaio 2015

In apertura dei lavori della seduta del 15 gennaio 2015, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di impiego di organismi geneticamente modificati sul territorio della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Il provvedimento legislativo, che si compone di 7 articoli, abroga la vigente normativa regionale in materia di coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche (n. 29/2005), introducendo il divieto generale di coltivazione degli OGM in Valle d'Aosta.

A seguito di una sospensione dei lavori richiesta dall'Assessore all'agricoltura durante la quale è stato concordato un emendamento volto a ridurre la soglia minima delle sanzioni (da 50 mila a 5 mila euro), i gruppi politici che avevano annunciato l'astensione hanno espresso una valutazione positiva sul provvedimento, che è stato quindi approvato all'unanimità.

Il Consigliere Claudio Restano (UV), relatore, ne ha illustrato i contenuti: «Con questa proposta si intende fare un ulteriore passo avanti rispetto ai principi fissati dalla precedente legge, perseguendo più obiettivi. Innanzitutto, fornire una regola chiara, certa e applicabile, sancendo il principio secondo cui sul territorio valdostano non sono ammesse coltivazioni OGM, a tutela della salute dei valdostani e del nostro patrimonio ambientale. Considerato l'assetto morfologico, idrogeologico e climatico della Valle, nonché la forte frammentazione della proprietà fondiaria, le misure di coesistenza non sarebbero in grado di impedire la presenza involontaria di OGM nelle colture convenzionali e biologiche, con un conseguente alto pericolo di contaminazione e potenziale grave danno all'ambiente, alle risorse naturali e alle coltivazioni. Inoltre, l'esigenza di garantire l'integrità delle colture convenzionali è legata al fatto che le produzioni agricole locali, e in modo particolare quelle oggetto di tutela a livello comunitario (prodotti DOP e IGP), sono state riconosciute come tali poiché strettamente legate al territorio e alla tradizione valdostana. Da non dimenticare poi l'azione di marketing territoriale che questa norma produce: la Valle d'Aosta, con le sue montagne più alte d'Europa e le sorgenti di acqua microbiologicamente pura, viene identificata come un ambiente sano e incontaminato in grado di produrre prodotti di alta qualità e la scelta di riconoscersi come territorio OGM Free appare la naturale conseguenza rispetto a investimenti portati avanti nel tempo dell'Amministrazione regionale. Infine, la norma è sinonimo di garanzia commerciale e pone il consumatore nella condizione di individuare nelle aziende valdostane degli interlocutori di fiducia.»

Nel corso del dibattito, sono intervenuti i Consiglieri Nogara, Roscio, Cognetta, Morelli, Donzel e Borrello oltre all'Assessore all'agricoltura e al Presidente della Regione.

Il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha specificato: «Il nostro gruppo è d'accordo con i contenuti di questa legge, che riveste una notevole importanza per la nostra regione, ma esprimiamo qualche dubbio e perplessità. Innanzitutto, questo testo ci è stato presentato come un pacchetto preconfezionato, intoccabile, rendendo praticamente nullo il lavoro della Commissione. Tuttavia, abbiamo contestato l'ammontare delle sanzioni, che ci pare esagerato: pensiamo che un trasgressore dovrà pagare un minimo di 100.000 euro anche per una coltivazione in un campetto di dimensioni assolutamente ridotte, interessato da una eventuale involontaria contaminazione crociata di OGM verso le colture convenzionali e biologiche. In merito ai controlli, abbiamo evidenziato come il Corpo forestale della Valle d'Aosta non abbia le competenze adeguate in materia. Auspichiamo che al più presto si modifichino questi aspetti, che ci paiono fuori dalle righe

Per il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe), «la valenza principale di questo tema risiede nel contesto della realtà valdostana: noi riteniamo che la Valle non possa ospitare coltivazioni OGM, per via della particolarità del territorio e delle sue eccellenze agro-alimentari. Nutriamo tuttavia perplessità sul metodo con cui si è arrivati all'elaborazione di questa legge, senza coinvolgimento della Commissione, e sull'applicabilità della stessa. Ma nella sostanza, noi la sosteniamo convintamente perché permetterà alla nostra regione di essere il primo territorio OGM Free d'Italia e potremo fregiarci di questo label nella promozione dei nostri prodotti

Il Consigliere Roberto Cognetta ha evidenziato: «Questa legge per noi è importante, ci permette di essere la prima Regione italiana OGM Free, ma non possiamo concordare sull'iter: non accettiamo che ancora una volta sia stata messa in discussione la centralità del Consiglio Valle e il ruolo dei Commissari

«Mieux vaut tard que jamais – ha detto la Consigliera di Alpe Patrizia Morelli –: dopo la bocciatura della nostra proposta di legge, finalmente la maggioranza si è resa conto della necessità di questo provvedimento. La frammentazione del territorio valdostano imponeva questa scelta, basti pensare che in Valle vi sono ben 320 mila particelle. Siamo quindi soddisfatti per questo traguardo, tuttavia chiediamo l'impegno della Giunta affinché apporti i necessari correttivi all'impianto legislativo, in particolare per quanto riguarda l'applicazione delle sanzioni che sono davvero troppo elevate

Il Capogruppo Raimondo Donzel ha sottolineato come «i contenuti di questa norma incontrino i concetti per cui per anni il PD-Sinistra VdA si è battuto, ad esempio il principio di precauzione a salvaguardia della salute dei cittadini. E' un valore aggiunto che accolgo con favore. L'approvazione di questa legge rappresenta il compimento di un considerevole passo culturale in avanti. Inoltre, molto positive possono essere le ricadute per l'immagine turistica della Regione e per il marchio di qualità dei nostri prodotti agricoli. L'unico neo riguarda la questione delle sanzioni eccessive: sono consapevole del rischio di modificare una legge blindata a livello europeo, ma a mio avviso questo gesto è comunque da compiere. Mi sfugge la ratio con cui l'Assessore in Commissione non ha colto l'esigenza di ridimensionare l'ammontare delle sanzioni. Emendando la legge in Aula si può raggiungere la piena condivisione

Il Presidente della terza Commissione, Stefano Borrello (SA), ha rilevato che «il dibattito in Commissione è stato proficuo e rispettoso delle varie posizioni. Il dibattito si è acceso sul vincolo dell'Unione europea e sul discorso delle sanzioni. Secondo noi è giusto che le sanzioni siano alte per coloro che hanno la volontarietà di utilizzo degli OGM, invece, sarebbe opportuno diminuire la sanzione stessa per coloro che non volontariamente impiegano OGM. Era importante fornire una regola chiara e certa, che non sia solo a tutela della salute e dell'ambiente. Avere la possibilità di caratterizzare la Valle con un territorio OGM Free è particolarmente importante

L'Assessore all'agricoltura Renzo Testolin è intervenuto per illustrare l'emendamento «volto a un accoglimento trasversale della norma. Con questo passaggio, si è trovata un'unità di intenti su un argomento che riguarda il patrimonio della regione, per la valorizzazione del territorio e dei prodotti locali

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, «la decisione dell'Unione europea di dare la possibilità agli Stati, e quindi alle Regioni, di poter decidere in merito, ci consente finalmente di approvare questo importante provvedimento che pone la Valle d'Aosta come prima regione OGM Free.»

SC-MM