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Comunicato n° 623 del 12 dicembre 2014

Approvata una risoluzione sui costi della politica e della democrazia

Seduta del Consiglio regionale del 12 dicembre 2014: conclusi i lavori

In chiusura dell'adunanza del 9, 10, 11 e 12 dicembre 2014 dedicata all'esame della finanziaria e del bilancio della Regione per il triennio 2015-2017, il Consiglio regionale ha approvato, con 30 voti a favore e 5 astensioni (PD-SVdA e M5S) una risoluzione proposta dal Presidente dell'Assemblea, Marco Viérin, dai Vicepresidenti David Follien e Andrea Rosset, dai Consiglieri segretari, André Lanièce e Fabrizio Roscio. In particolare, l'iniziativa impegna l'Ufficio di Presidenza del Consiglio a presentare, entro il 30 aprile 2015, una proposta di legge che contempli, previa lettura del contesto attuale, una revisione dei costi della politica e della democrazia.

Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha specificato: «Deve essere assolutamente chiaro che non è vero che la politica ha tagliato i costi agli altri ma non a se stessa: basti pensare al fatto che esiste l'impegno di ridurre gli emolumenti dei manager delle Società partecipate e controllate. Siamo a favore dei costi della democrazia, che devono coinvolgere tutti i settori, e siamo a favore di questa risoluzione

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, «in questo documento ci riconosciamo nei contenuti, ma per nulla nel metodo con cui lo si è portato in Aula, visto che non siamo stati minimamente presi in considerazione. E' un atteggiamento inaccettabile. Sui costi della politica abbiamo già detto che il nostro gruppo è favorevole a ridurre le indennità dei Consiglieri, ma non certo a spazzare via la democrazia: siamo disposti a sacrificare noi stessi, ma non ad esempio azzerare la possibilità del pluralismo e della possibilità di garantire a tutte le sensibilità di essere rappresentate in Consiglio regionale. Siamo contrari a provvedimenti come quelli con cui la maggioranza ha azzerato gli organi di stampa dei piccoli partiti. Non vogliamo che sia colpito il più debole. Il nostro voto alla risoluzione è di astensione

Anche il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero ha annunciato l'astensione «ritenuta obbligatoria, dato il nostro mancato coinvolgimento nell'elaborazione. Speriamo si parli di riduzioni autentiche e non di saldi. Sono emerse sensibilità molto diverse su questo argomento in Consiglio e questa risoluzione è negativa, rappresenta solo un rinvio. Si sono ridotti i costi dell'apparato dirigenziale, ma siamo noi a dover dare per primi l'esempio

Il Presidente dell'Assemblea, Marco Viérin ha precisato: «Questa risoluzione nasce con onestà intellettuale per fare da traino. Puntualizzo il nostro intento di svolgere un lavoro comune, coinvolgendo sin da subito anche i gruppi non rappresentati all'interno dell'Ufficio di Presidenza. La risoluzione dimostra la voglia di raggiungere l'obiettivo di razionalizzare i costi della democrazia.»

Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha infine motivato il voto favorevole: «Sosteniamo questa proposta perché intendiamo lanciare un primo messaggio sincero e forte. Il nostro primo mandato, in quanto eletti, è quello di dare il buon esempio.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre 2014.

SC-MM