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Comunicato n° 622 del 12 dicembre 2014

Approvate le leggi di bilancio della Regione per il 2015-2017

Seduta del Consiglio Valle del 12 dicembre 2014

Venerdì 12 dicembre 2014, il Consiglio regionale, dopo quasi quattro giorni, con sedute in notturna, ha approvato, con 18 voti a favore (UV e SA), 10 contrari (Alpe, PD-SinistraVdA e M5S) e 7 astensioni (UVP), i disegni di legge relativi alla finanziaria e al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2015-2017. Contestualmente ha preso atto delle sei relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

Nell'ambito della trattazione, sono stati approvati 9 ordini del giorno sui 14 depositati in Aula: uno presentato congiuntamente dai gruppi consiliari UV, SA, UVP, Alpe e M5S riguardante il patto di stabilità per l'anno 2014 e per il triennio 2015-2017; uno congiunto dei gruppi di opposizione Alpe, PD-SVdA, UVP e M5S per la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale; tre del gruppo UVP riguardanti la semplificazione amministrativa e la sburocratizzazione, il finanziamento degli asili nido, il rilancio delle imprese del settore edilizio; due del gruppo Alpe concernenti la promozione turistica e il piano di cooperazione scuola-mondo del lavoro; uno del gruppo PD-SVdA sull'utilizzo dell'Indicatore della situazione economica equivalente-ISEE per i sostegni economici alle famiglie; uno del M5S per l'organizzazione di corsi di formazione per i nuovi imprenditori.

Il bilancio della Regione per il triennio 2015-2017 pareggia nell'importo di 1 miliardo 375 milioni di euro per il 2015, 1 miliardo 370 milioni per il 2016 e 1 miliardo 346 milioni nel 2017.

Il pareggio di bilancio per l'intero triennio è ottenuto interamente con risorse disponibili, ossia in assenza di ricorso a futuro indebitamento, così come non viene aumentata la pressione fiscale, mantenendo al minimo le aliquote delle imposte della Regione.

Il bilancio accantona nella parte spesa uno stanziamento di 220,8 milioni di euro per il 2015 (aumentato di 24 milioni rispetto al 2014) a cui si aggiungono 23 milioni per i servizi ferroviari. Quindi la previsione di spesa disponibile per il 2015 sarà di 974 milioni di euro, di cui 872 milioni (contro i 912 milioni del 2014) per la parte corrente e 102 milioni (contro i 165 milioni del 2014) per gli investimenti.

La previsione di spesa è così ripartita: 253 milioni di euro sono destinati al personale (che comprende le spese per tutto il personale regionale, compresi i Vigili del fuoco e il Corpo forestale, il personale direttivo e docente delle scuole i lavoratori assunti con contratti nazionali nel settore dell’agricoltura, delle risorse naturali e dei lavori pubblici); 244 milioni vanno alla sanità; 224 milioni alla finanza locale; 56 milioni allo sviluppo economico; 24 milioni per il governo del territorio; 17 milioni alla cultura e allo sport; 15 milioni all'istruzione primaria e secondaria; 14 milioni alle infrastrutture per mobilità e reti; 11 milioni all'istruzione universitaria; 8 milioni all'agricoltura.

Sui due disegni di legge sono stati presentati 98 emendamenti, di cui 3 della seconda Commissione consiliare, 17 dell'Assessore alle finanze, 1 dell'Ufficio di Presidenza, 13 del gruppo consiliare Union Valdôtaine Progressiste, 19 del gruppo Alpe, 42 del gruppo PD-SinistraVdA e 3 del gruppo Movimento 5 Stelle. Su 31 emendamenti dei gruppi di opposizione è stato espresso il parere negativo di compatibilità finanziaria e non sono quindi stati messi in votazione. Sono stati approvati n. 26 emendamenti, di cui n. 1 del gruppo Alpe sull'accesso ai disabili delle sedi degli uffici pubblici, n. 4 del gruppo UVP (l'introduzione del parere della Commissione competente sulle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e sulle prestazioni di pronto soccorso; l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per la spesa corrente per le Unités des Communes; la mobilità del personale del comparto unico regionale anche verso le società partecipate e controllate; la possibilità che l'ambito di convenzione di cui alla legge 6 del 2014 sia anche di 3 comuni); n. 3 del PD-SVdA (soppressione della spesa dei collaboratori di supporto per la Presidenza del Consiglio regionale; riduzione da 180 mila a 135 mila euro la spesa autorizzata per l'Agenzia regionale per le relazioni sindacali; ottimizzazione dei meccanismi di rendicontazione delle spese rese dai fornitori di beni e servizi dell'USL e reinternalizzazione presso l'USL del controllo dei presidi sanitari delle sedi di lavoro dell'amministrazione regionale e delle scuole); n. 1 dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio (introduzione della possibilità di rinuncia all'indennità di carica e di funzione dei Consiglieri).

Sono stati interamente recepiti i 17 emendamenti del Governo regionale, tra i quali i più significativi sono: la solidarietà orizzontale tra Comuni tramite lo scambio di spazi finanziari; la riduzione di almeno dieci posti dirigenziali regionali, al quale si è aggiunto un subemendamento dei gruppi di opposizione riguardante l'indizione di un tavolo di concertazione per la sospensione del salario di risultato dei dirigenti per il 2016; il contenimento dei costi per gli organismi di amministrazione e di controllo delle società controllate dalla Regione; il comando e il distacco del personale tra enti locali nell'ambito delle convenzioni tra Comuni; la transizione del personale non docente dall'Istituto musicale alla Fondazione Viglino; il posticipo del termine di approvazione da parte degli Enti locali del bilancio di previsione 2015-2017 e del rendiconto 2014; l'incremento della quota LEA di 1 milione di euro; il finanziamento anche per il 2015 delle domande per i riordini fondiari; nuove agevolazioni per gli interventi di recupero edilizio e di efficientamento energetico degli edifici attraverso l'anticipo del vantaggio fiscale altrimenti ripartito in 10 anni dalla normativa dello Stato.

SC