Nella seduta consiliare del 18 novembre, l'Assemblea regionale ha anche approvato, con 17 voti a favore (UV e SA) e 16 astensioni (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), il disegno di legge che modifica la norma regionale in materia di esercizio ad uso pubblico di piste di sci (legge regionale n. 9/1992).

L'intervento legislativo, depositato dalla Giunta il 7 ottobre scorso, è composto di 7 articoli volti ad armonizzare i testi normativi che regolano la materia: in particolare, vengono normati il procedimento di costituzione coattiva di servitù di pista, la durata della servitù, le facoltà che spettano al titolare della stessa, il diritto del proprietario del fondo servente ad un’indennità determinata.

Il relatore, il Consigliere Joël Farcoz (UV), ha evidenziato come «il disegno di legge tenga anche conto del principio generale secondo il quale il proprietario del terreno gravato dalla servitù non può in alcun modo impedire od ostacolare l'uso della servitù, né compiere alcuna azione che tenda a diminuire l'esercizio o a renderlo incomodo. Viceversa, il titolare della servitù non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente e deve consentire, al termine della stagione, per quanto possibile, l'uso cui è destinato. Il testo recepisce appieno le norme statali, chiarendo aspetti ambigui e creando una base di lavoro utile ai gestori delle piste come ai proprietari, al fine di rendere congrua la gestione delle aree sciabili, così importante per l'economia valdostana.»

Per il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, «era necessario armonizzare la normativa, soprattutto per quanto attiene agli indennizzi, che devono essere omogenei e garantire dei valori di indennità in funzione del contesto geografico e turistico. E' altresì interessante che il provvedimento tenga conto dei proprietari dei fondi e recepisca la questione delle servitù. Ci asterremo su questa legge, pur ritenendo utile il lavoro svolto dalla Commissione.»

Anche il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha annunciato l'astensione del suo gruppo: «Questo testo legislativo è comunque importante, tenuto conto del ruolo delle piste da sci per il nostro turismo. E' un modo per qualificare meglio il nostro patrimonio. Avevo proposto di ammorbidire l'impianto normativo, ma non è stato accolto, rispetto al fatto che occorre qualificare meglio gli impianti esistenti e contenere lo sfruttamento di aree vergini.»

MM