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Comunicato n° 513 del 23 ottobre 2014

Interpellanza sulle concessioni di derivazione d'acqua

Riunione del Consiglio del 22 ottobre 2014

Con un'interpellanza discussa nella seduta del 22 ottobre, il gruppo Alpe ha voluto approfondire la tematica della limitazione di nuove concessioni di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico.

Il Consigliere Fabrizio Roscio ha illustrato l'interpellanza, rimarcando: «Nel 2012 la Giunta regionale, in considerazione della sempre più limitata disponibilità di corsi d'acqua sfruttabili a fini idroelettrici e dei gravi impatti potenziali di alterazione del territorio, ha stabilito che, in via generale, sono indisponibili a nuovi prelievi ad uso idroelettrico tutti i corpi idrici presenti sul territorio regionale per un periodo di tre anni. Vogliamo allora sapere quante subconcessioni siano state autorizzate complessivamente ad oggi e quante successivamente alla decisione assunta nel 2012, quante siano le domande ancora giacenti e se sia intenzione del Governo prorogare i termini della limitazione, anche procedendo all'individuazione di aree e siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti.»

L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale, Mauro Baccega, ha affermato: «Alla data del 15 ottobre 2014 sono state rilasciate dall'Amministrazione regionale 286 subconcessioni; successivamente all'approvazione della delibera del 2012 sono state rilasciate 50 nuove subconcessioni, di cui solo 9 relative a domande presentate dopo la delibera. Le domande giacenti e in corso di istruttoria sono 68; alcune di queste sono in concorrenza tra loro, di cui 27 presentate dopo la delibera. Già dal 2012 gli uffici regionali hanno seguito due grandi temi: il primo è l'evoluzione normativa sugli incentivi economici alle energie rinnovabili, il secondo è l'attuazione della direttiva europea in materia di acque, specialmente per la qualità delle acque stesse. Si tratta quindi di un percorso che sta portando all'ultimazione della raccolta di tutte le informazioni e la conseguente analisi secondo i criteri stabiliti dall'Autorità di bacino per aggiornare significativamente il quadro delle criticità presenti sui corsi d'acqua regionali e per definire le misure di tutela e di recupero più idonee a far fronte alle problematiche rilevate. I prossimi mesi saranno quindi importanti per valutare il quadro conoscitivo, in modo da procedere con la definizione degli obiettivi e degli interventi da realizzare. Il confronto che si svolgerà coinvolgerà anche il Consiglio regionale e tutti i soggetti interessati. Il Governo regionale valuterà attentamente la possibilità di escludere nuovi prelievi idrici sulle aree maggiormente compromesse. Si passerebbe così da una moratoria alla presentazione di nuove domande generalizzate sul territorio alla puntuale individuazione di aree e siti ritenuti non idonei. Voglio concludere ricordando che la nostra Regione a livello nazionale in questo campo è considerata un punto di riferimento e un'eccellenza.»

Il Consigliere Roscio ha replicato «di apprezzare i contenuti della risposta che vanno nella direzione da noi auspicata, con la conferma di voler andare verso la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili in maniera sostenibile per l'ambiente. Accolgo favorevolmente l'intento di non voler avvalersi di una semplice moratoria generalizzata, ma dell'individuazione di aree non idonee. Certamente saranno importanti gli approfondimenti nell'evoluzione normativa sugli incentivi economici e sul quadro generale aggiornato delle criticità dell'intero bacino e i confronti in sede autorizzativa con tutti i portatori d'interesse.»

 

MM