Nella seduta del 25 settembre 2014, il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione riguardante la gestione da parte degli istituti di credito delle apparecchiature POS (Point of sale), ossia dei dispostivi elettronici per i pagamenti con carte di credito, di debito e prepagate.

L'iniziativa, proposta dai gruppi M5S, UVP, PD-SVdA e Alpe, ed illustrata in Aula dal Consigliere del M5S Roberto Cognetta, impegna la Giunta regionale ad avviare un'indagine a livello regionale sui costi praticati dai maggiori istituti di credito, nonché da ogni altro soggetto erogante, per i POS e a riferire sullo stato di attuazione entro 3 mesi. La mozione invita inoltre i parlamentari valdostani ad attivarsi con ogni strumento più opportuno al fine di indurre il Parlamento a modificare il provvedimento che, a partire dal 30 giugno 2014, impone alle attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi ad accettare taluni pagamenti elettronici per le transazioni superiori ai 30 euro e, in ogni caso, a procrastinarlo sino a quando i costi dei servizi POS non siano in linea con la media europea oltre che ad attivare un serio dialogo sulle modalità di pagamento, nonché sulle commissioni delle banche, che hanno peraltro recentemente ricevuto risorse pubbliche.

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha spiegato: «Visto che questa mozione avrebbe dovuto essere discussa già a luglio, abbiamo avviato un'indagine informale presso i principali Istituti di credito valdostani, l'Associazione bancari italiana e i rappresentanti dei commercialisti per capire quale sia stata la reazione degli esercenti. Abbiamo anche contattato la Questura e l'Arma dei Carabinieri per verificare le ricadute dell'utilizzo della moneta elettronica per quanto attiene le frodi. Recepiamo lo spirito di questa iniziativa, condividendo l'avvio di un'indagine conoscitiva su quest'ambito. Ribadiamo la nostra disponibilità ad avviare una collaborazione con la Commissione consiliare competente, in raccordo con i Parlamentari valdostani.»

MM