Info Conseil

Comunicato n° 440 del 25 settembre 2014

Approvati cinque Programmi di cooperazione 2014-2020 dell'Unione europea

Riunione del Consiglio del 25 settembre 2014

Nella seduta del 25 settembre 2014, il Consiglio ha approvato all'unanimità cinque proposte di Programmi di cooperazione per il periodo 2014/2020: due riguardano la cooperazione transfrontaliera (Italia-Francia Alcotra e Italia-Svizzera), le altre tre la cooperazione transnazionale (Europa centrale, Mediterraneo e Spazio alpino).

Per quanto riguarda il Programma Italia-Francia Alcotra, i territori interessati sono, per l’Italia, la Regione autonoma Valle d’Aosta, le Province di Torino, Cuneo e Imperia, e, per la Francia, i Départements de la Haute-Savoie, de la Savoie, des Hautes-Alpes, des Alpes de Haute-Provence e des Alpes-Maritimes. L'80 per cento delle risorse sono indirizzate verso i seguenti obiettivi tematici: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, cambiamenti climatici e gestione dei rischi, tutela dell'ambiente e uso efficiente delle risorse, inclusione sociale e lotta alla povertà. La sua dotazione finanziaria è di 233 milioni di euro, di cui 198 milioni di euro (85%) a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e 35 milioni sulle contropartite pubbliche nazionali italiane e francesi.

Il Programma Italia-Svizzera riguarda, per l’Italia, la Regione autonoma Valle d’Aosta, la Provincia autonoma di Bolzano, le Province di Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio-Ossola, Lecco, Como, Varese, Sondrio, e, per la Svizzera, i Cantoni del Vallese, Ticino e dei Grigioni. L'80 per cento delle risorse è destinato alla competitività delle piccole e medie imprese, alla tutela dell'ambiente e all'uso efficiente delle risorse, ai sistemi di trasporto sostenibili, al rafforzamento dell'efficienza dell'amministrazione pubblica. Il finanziamento, per parte italiana, è pari a 118 milioni di euro, di cui 100 milioni a valere sul FESR e 18 milioni di fondi statali.

Il Programma di cooperazione transnazionale Spazio alpino interessa l'Austria, la Germania, l'Italia, la Francia, la Slovenia, la Svizzera e il Liechtenstein. Il finanziamento complessivo ammonta a 139 milioni di euro, di cui 116 milioni a carico del FESR e 23 milioni delle contropartite nazionali.

Il Programma Europa centrale interessa i seguenti Stati: Austria, Repubblica ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Repubblica slovacca e Ucraina. La sua dotazione finanziaria ammonta a 298 milioni di euro, di cui 246 milioni a valere sul FESR e 52 milioni sulle contropartite nazionali.

Il Programma di cooperazione transnazionale Mediterraneo riguarda i seguenti Stati: Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Regno unito (Gibilterra). La sua dotazione finanziaria è pari a 276 milioni di euro, di cui 224 milioni sul FESR, 41 milioni sulle contropartite nazionali e 11 milioni sui fondi destinati ai Paesi in pre-adesione all'UE.

Per i tre Programmi di cooperazione transnazionale, gli obiettivi tematici sono volti al rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, alla transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori, alla tutela dell'ambiente e l'uso efficiente delle risorse, all'efficienza dell'amministrazione pubblica, alla promozione di sistemi di trasporto sostenibili.  

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nel presentare i documenti, ha sottolineato che «questi Programmi di cooperazione territoriale, che sono coerenti con le linee di indirizzo europee approvate dal Consiglio a luglio scorso, costituiscono uno strumento importante per finanziare progetti con ricadute concrete sul nostro territorio. Nell'ambito della strategia macroregionale alpina potranno essere situati quei progetti che si riferiscono all'Euroregione: voglio qui ricordare l'accordo con il Presidente Chiamparino, che oggi presiede l'Euroregione, grazie al quale la Valle d'Aosta ha mantenuto il coordinamento del settore cultura e spero che malgrado le difficoltà del passato, tutte le Regioni lavorino all'attuazione dei progetti: il problema di fondo non è partecipare ad una riunione, ma vedere quali programmi si possono sviluppare in questa logica di cooperazione territoriale.»

Il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin, ha confermato il voto favorevole del suo gruppo: «È positivo che la Valle d'Aosta si impegni nella concretizzazione di questi programmi perché è attraverso le collaborazioni tra enti territoriali che si costituisce, partendo dal basso, un'Europa della concretezza, soprattutto in questi anni in cui l'idea di Europa è sempre più messa in discussione. Nel settennio precedente 50 milioni di euro sono ricaduti nella nostra regione e apprezziamo che la dotazione venga confermata anche per il prossimo periodo, a maggior ragione viste le risorse sempre più ridotte del nostro bilancio regionale. Auspichiamo che si concretizzino non progetti "spot", ma interventi i cui benefici continuino nel tempo e siano in grado di dare risultati positivi anche una volta conclusi.»

Per il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, «il fatto che arrivino soldi, dal punto di vista teorico, è positivo. Il rischio che si è corso nella precedente programmazione è stato quello di investire in progetti che ingrassavano solamente le tasche dei consulenti e dei professionisti del settore. Noi auspichiamo che di tutta questa attività rimanga qualcosa di concreto sul territorio e che la popolazione possa percepirla effettivamente.»

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, annunciando il voto favorevole, ha sostenuto che «grazie a questi Programmi, la piccola Valle d'Aosta si trova in un processo di partecipazione e di opportunità straordinarie di collaborazioni a livello europeo. Lavorare seriamente è proficuo: l'auspicio è che i partenariati già avviati si consolidino e che nuovi si instaurino perché sono fondamentali per accedere a progetti solidi e finanziabili. Rispetto al passato, le regole sembrano facilitare l'accesso a questi fondi e questo alleggerisce l'iter burocratico. È importante però rafforzare una regia regionale che cerchi di dare ordine ai vari progetti in modo da convergere verso uno sviluppo ordinato e coerente della nostra Valle. Questi fondi, una volta, erano una partita aggiuntiva a un pingue bilancio regionale, oggi sono sostanziali: con il nostro voto vogliamo incentivare un'azione energica della nostra Amministrazione in questa direzione.»

Le Conseiller de l'UVP Laurent Viérin a mis l'accent sur le fait que «l'utilisation de ces fonds européens nous offre des opportunités de consolider des collaborations dans l'espace alpin et de renforcer notre communauté francophone plurilingue avec d'autres communautés qui ont une civilisation, des coutumes et des pratiques similaires. Aujourd'hui, il faut revoir nos priorités et aller sur les mesures qui sont effectivement indispensables pour notre communauté: il est important, par exemple, d'axer les priorités sur les secteurs culturels, à savoir la valorisation du patrimoine matériel et immatériel qui nous permet de développer la culture et le tourisme.» Il Consigliere ha poi ribadito la «necessità di essere vigili sulla costruzione di programmi che centrino le esigenze effettive della nostra comunità: se riuscissimo a far dialogare i vari finanziamenti attraverso un uso intelligente potremmo dare veramente delle occasioni di crescita per i nostri cittadini, per i quali oggi le priorità sono il lavoro e l'occupazione. Come UVP auspichiamo che vi sia la possibilità per una Commissione consiliare di esaminare i progetti, di verificarne l'attuazione, in modo da lavorare con maggiore sinergia e condividere le responsabilità e gli indirizzi.»

Le proposte di Programma saranno ora trasmesse ai servizi della Commissione europea per l'avvio della fase di negoziato.

SC