Info Conseil

Comunicato n° 427 del 24 settembre 2014

Interpellanza sul futuro piano regionale dei trasporti

Riunione del Consiglio del 24 settembre 2014

Il trasporto pubblico regionale è stato il tema trattato con un'interpellanza posta dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste nella seduta del 24 settembre 2014.

In particolare, il Capogruppo Luigi Bertschy ha voluto sapere quali siano le strategie in questo ambito e se si intenda lavorare alla realizzazione di un futuro piano regionale dei trasporti, con particolare riguardo all'infrastruttura ferroviaria per la quale esistono fasi progettuali per l'elettrificazione del tratto Aosta-Ivrea. «Vorremmo inoltre capire su quali altri interventi strutturali sulla ferrovia si pongano le priorità e in quali tempi e da quali linee di finanziamento (europee, nazionali, regionali) si possa attingere. Nelle ultime due Legislature, la ferrovia non ha goduto di alcun ruolo sostanziale all'interno delle strategie del trasporto: su 500 milioni di finanziamenti, per la Valle solo 27 milioni sono destinati a questo settore e, su decisione della Giunta, non andranno al miglioramento dell'infrastruttura ma per l'acquisto di cinque treni bimodali, peraltro non ancora omologati per la rete nazionale. Crediamo sia fondamentale formulare un piano di sviluppo serio per un effettivo miglioramento e sviluppo della nostra rete di comunicazioni

L'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha risposto: «Il nostro programma di Legislatura non parla solo dei bimodali, ma specifica il trasferimento alla Regione delle competenze del trasporto ferroviario, il miglioramento dell'infrastruttura, l'ottimizzazione dei servizi su gomma. La Regione sta lavorando con lo Stato e Rfi, una volta chiarito il problema del passaggio delle competenze, sarà possibile ripensare all'integrazione migliore tra gomma e ferro per ottimizzare le risorse e garantire un'offerta favorevole al cittadino. Ci aspetta certamente un'importante fase di programmazione, ma la trattativa non riesce a proseguire, da parte dello Stato non arrivano risposte. La Regione sta promuovendo congiuntamente con il Piemonte alcuni approfondimenti con Rfi, che sembra però orientata a rinviare gli interventi strutturali a medio e lungo termine. Rfi infatti introduce solo interventi minimali, non sembra affatto voler procedere con l'elettrificazione, il cui progetto è in fase preliminare. Ad oggi, l'unico studio sistematico risale al 2006, quando tra l'altro non era ancora emersa la problematica della rottura di carico. La Regione Valle d'Aosta vuole migliorare il sistema ferroviario, senza preferenze ideologiche: stiamo lavorando per avere un insieme di interventi, che spetta a Rfi proporre. Ribadisco che nessuno è contrario all'elettrificazione, ma va realizzata su un'infrastruttura obsoleta. Riguardo all'aspetto finanziario, le uniche risorse assegnate sono destinate all'acquisto dei bimodali; le altre forme di finanziamento derivano dal Par-Fas (Programma attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate).  Bisogna capire come intercettare altri fondi europei, ma verosimilmente l'interlocutore che riteniamo più adeguato in questo ambito è lo Stato.»

Nella replica, il Capogruppo Bertschy ha osservato: «Anche in questo caso viene sempre a mancare l'aspetto politico. Dobbiamo spiegare ai cittadini perché dal 2006 al 2014 non si è fatto nulla per quanto riguarda la programmazione. Lo Stato è certamente un interlocutore difficile, ma noi dobbiamo definire la nostra strada, anche assumendo decisioni più forti, per denunciare la situazione disastrosa della ferrovia. Invece continuiamo a subire l'inefficienza altrui, non siamo capaci di programmare qualcosa di nuovo e siamo addirittura costretti a pagare per un'infrastruttura che non funziona. Smettiamo di fare ordinaria amministrazione, la ferrovia è uno scandalo, la gente non deve continuare a soffrire per un servizio inefficiente. Smettiamola con questa melina burocratica, discutiamo insieme un nuovo progetto per dare un futuro al trasporto pubblico e coinvolgiamo i nostri Parlamentari e la Regione Piemonte in questa sfida. Noi valdostani ci meritiamo un servizio ferroviario assai migliore di quello attuale e degno di una regione turistica.»

MM