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Comunicato n° 236 del 23 maggio 2014

Concerto-spettacolo "Ta-pum Ta-pum": la Grande Guerra nei canti degli Alpini

Domenica 1° giugno 2014, alle ore 20.30, al Teatro Splendor di Aosta

Domenica 1° giugno 2014, alle ore 20.30, al Teatro Splendor di Aosta andrà in scena il concerto-spettacolo "Ta-pum Ta-pum", organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e la Chorale di Valgrisenche per il centenario dello scoppio della prima Guerra mondiale.

L'evento si propone di raccontare la Grande Guerra nei canti degli Alpini, in cui protagonista saranno il Coro "PolifonicoMonteforte" e la Chorale di Valgrisenche: attraverso rinnovati arrangiamenti musicali, una scenografia con costumi d'epoca e voci narranti sarà presentato un itinerario che evoca leggendari luoghi ed episodi storici e che apre emozionanti squarci sui temi fondamentali dell'esistenza umana.

Gli Alpini hanno cantato molto negli anni della Guerra: hanno cantato sulle tradotte, durante le marce di trasferimento, nelle retrovie; hanno cantato la spavalderia e il loro giovanile ardore, ma anche il terrore e lo sgomento dei soldati in trincea. Sul palco dello Splendor le melodie di "Sul ponte di Bassano", "Senti, cara Nineta", "E l’an taglia i suoi biondi capelli", "Ta-pum", "Là sul monte e sulla vetta" e altre ancora rivivranno di una nuova armonia, a tratti svincolata dalla versione originale e intrecciata con elementi di libera invenzione, grazie alla maggiore ampiezza polivocale del coro misto e del pianoforte.

Per la Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, richiamare i tragici momenti della prima Guerra mondiale attraverso il patrimonio culturale dei canti degli Alpini è un modo non soltanto per ricordare la sofferenza, ma anche per far rivivere il senso del dovere, gli ideali di pace e l'impegno di una comunità nel servire il proprio Paese.

Per il Presidente della Chorale di Valgrisence, Bruno Béthaz, invitando il Coro "PolifonicoMonteforte", si è voluto porre l'attenzione su cosa rappresentò per la nostra regione la prima Guerra mondiale. Infatti, sottolinea Béthaz, la Valle d’Aosta, pur non essendo teatro di guerra, contribuì ai 16 milioni di morti con un prezzo molto alto: 8500 furono i giovani inviati al fronte, 1557 i caduti, 3600 i feriti e 850 i prigionieri: un costo altissimo, se si tiene conto dell’esiguità della popolazione e del territorio. Secondo le statistiche, aggiunge, la percentuale media della popolazione maschile, dai venti ai quarantacinque anni, caduta durante la Grande Guerra in Italia, fu inferiore all’uno per cento; in Valle D’Aosta raggiunse il 6,79 per cento; nella sola Valgrisenche, che contava all’incirca 600 abitanti, 45 furono i giovani che partirono per il fronte e più della metà non tornarono.

 

SC