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Comunicato n° 204 del 14 aprile 2014

Riforme costituzionali: rispetto del principio pattizio, della valorizzazione della specialità e dell'autonomia finanziaria

Il tema delle riforme costituzionali è stato affrontato oggi, lunedì 14 aprile 2014, a Roma, nell'ambito dell’incontro nazionale delle Regioni. Della delegazione della Valle d'Aosta facevano parte i Presidenti della Regione e del Consiglio Valle, Augusto Rollandin e Emily Rini, il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce, il Consigliere segretario David Follien, il Capogruppo di Stella Alpina Stefano Borrello e il Vice Capogruppo dell'Union Valdôtaine Claudio Restano.

I componenti della delegazione hanno preso atto della scelta delle forze di opposizione di non partecipare all'appuntamento al quale, invece, le altre Regioni hanno aderito con rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio, di maggioranza e di minoranza.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, intervenuto a nome delle Regioni a Statuto speciale, ha affermato che le Autonomie differenziate non vogliono assumere un atteggiamento puramente difensivo, ma intendono partecipare fattivamente al processo di rinnovamento delle Istituzioni che compongono la Repubblica. A tal fine, ha detto il Presidente, le Speciali ritengono essenziale la clausola di previa intesa per la modifica degli Statuti speciali perché sono convinte che questo istituto stimolerebbe la riflessione anche attraverso percorsi diretti alla modifica degli Statuti stessi. Da qui l'importanza di esplorare procedure di codecisione sulle materie che hanno forte impatto sull'ordinamento delle Regioni e attivare un sistema di regole chiare che non siano repentinamente mutate attraverso procedure artificiose, soprattutto per l'autonomia finanziaria dei livelli di governo: governi che devono poter contare su risorse adeguate per un rilancio dell'economia dei territori e per riavvicinare comunità e istituzioni.

La Presidente del Consiglio, Emily Rini, ha affermato che la riforma del sistema delle autonomie locali deve avvenire con la ricerca di soluzioni che riducano significativamente le sovrapposizioni delle competenze legislative e si fondino su una maggiore cooperazione e una minore conflittualità tra lo Stato e le Regioni: tuttavia, ha evidenziato, ogni valutazione in merito alle risorse finanziarie da attribuire a ciascuna autonomia speciale deve essere sempre rapportata all’ampio spettro delle competenze e delle funzioni effettivamente esercitate dalle stesse, anche nel mutato quadro delle politiche pubbliche su cui hanno inciso le manovre finanziarie degli ultimi anni tese a favorire l’assunzione di piena responsabilità a tutti i livelli istituzionali, rigore nelle scelte e a garantire trasparenza nei confronti dei cittadini.

SC