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Comunicato n° 519 del 18 dicembre 2013

Respinta una mozione sulla revoca della nomina del Presidente dell'Agenzia regionale edilizia residenziale

Adunanza del Consiglio regionale del 18 dicembre 2013

Nella seduta del 18 dicembre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, con 17 voti contrari (UV e SA) e 17 favorevoli, una mozione sottoscritta dai gruppi consiliari Partito Democratico-Sinistra VdA, Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle, riguardante la revoca della deliberazione della Giunta regionale con cui è stato nominato il Presidente dell'Agenzia regionale edilizia residenziale.

Nell'illustrare i contenuti dell'iniziativa, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SinistraVdA), ha affermato: «Ribadendo il fatto che le nomine non dovrebbero essere condizionate da affinità politiche, chiediamo la revoca di questo incarico perché sussiste un conflitto di interessi: la persona nominata dalla Giunta regionale è infatti titolare e si occupa personalmente di un'agenzia immobiliare, ma l'Arer, ente pubblico economico, strumentale della Regione, è deputato a soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica, assegnando appalti, incaricando professionisti, contrattando prestazioni con una moltitudine di fornitori e manutentori, oltre a gestire i canoni d'affitto, organizzare le graduatorie e provvedere all'alienazione del patrimonio edilizio pubblico. Riteniamo quindi che il conferimento di questo incarico possa ingenerare diffidenze sulla trasparenza nelle procedure di assegnazione lavori e appalti. Pensavamo che su 130.000 abitanti della Valle d'Aosta si potesse trovare qualcun altro non direttamente impiegato nel settore immobiliare. Sarebbe infine auspicabile un parere legale sull'eventuale nullità di quest'atto.»

Sono quindi intervenuti i Consiglieri Ferrero, Chatrian, Gerandin e il Vicepresidente della Regione Marguerettaz.

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero si è detto stupito di questa nomina, «data la sua inopportunità e illegittimità. E' un atto gravissimo, che si inserisce nella spartizione delle poltrone più volte da noi evidenziata. Così si lancia un ulteriore pessimo segnale alla comunità valdostana, che mina la credibilità di noi Consiglieri, e si rischia di incorrere in un'omissione.»

Per il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) il conferimento di questo incarico «grida vendetta, e per questo chiediamo ai Consiglieri di maggioranza di riflettere, perché si tratta di una questione di inopportunità politica, di incompatibilità, nonché di illegittimità. Occorre immediatamente revocare la nomina.»

Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha rimarcato «l'inopportunità di nominare il titolare di un'agenzia immobiliare: per averne conferma basta citare il fatto che gli obiettivi di tale azienda sono gli stessi che persegue l'Arer. Basterebbe un po' di buon senso per evitare palesi conflitti di interessi come questo. Revocare la nomina, oltre ad evitare conseguenze per la persona coinvolta, sarebbe un messaggio positivo ai valdostani che si aspettano comportamenti corretti dalla politica.»

Il Vicepresidente della Regione Aurelio Marguerettaz ha risposto precisando: «Nel momento in cui si devono designare persone per certe cariche, l'Amministrazione regionale pretende sempre che i candidati siano competenti nel settore. In base al vostro ragionamento, qualsiasi geometra, ingegnere o architetto si troverebbe in conflitto di interessi, dato che lavora nel settore. Invece è opportuno indicare persone con competenze specifiche, quindi quello che voi definite 'conflitto di interessi' per noi equivale a 'competenza'. Esiste poi una distinzione tra ruoli di indirizzo e ruoli esecutivi: all'Arer i provvedimenti vengono assunti dal Direttore, non dal Consiglio di Amministrazione, così come in Regione c'è la distinzione tra Assessore e dirigente. L'Arer non può certo decidere di vendere liberamente, ma deve fare aste, provvedimenti di evidenza pubblica, quindi il Presidente non ha nessuna possibilità di intervenire in queste procedure ben codificate. Concretamente, non riscontriamo l'incompatibilità, così come presentata dalla mozione; pertanto non riteniamo che le motivazioni siano condivisibili e voteremo contro questa iniziativa. Tuttavia, rimandiamo a valutazioni successive  da parte degli uffici le tematiche di natura giuridica che la minoranza ritiene possano essere rilevanti.»

Nella replica, il Consigliere Albert Chatrian ha evidenziato: «E' paradossale che un conflitto di interessi venga concepito come un punto di forza e di competenza. La questione è tutta politica. L'interessata ha prodotto una dichiarazione in cui attesta l'insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità, però dal 2008 al 2013 la stessa ha ricoperto l'incarico di Consigliere di amministrazione di Vallée d'Aoste Structure, società partecipata dalla Regione, quindi secondo la normativa vigente esiste un presunto motivo di inconferibilità. Manteniamo questa mozione e provvederemo ad ulteriori verifiche sull'incarico, continuando a vigilare sulle prossime nomine.»

In sede di dichiarazione di voto, il Consigliere Raimondo Donzel (PD-SinistraVdA) ha annunciato «il voto convinto a questa mozione. La maggioranza non ha saputo rispondere alle obiezioni che abbiamo sollevato, né prepararsi adeguatamente dal punto di vista giuridico. Siamo stufi di vedere assegnare incarichi di rilievo a politici che non hanno avuto successo alle urne, per di più in netto conflitto di interessi tra pubblico e privato. Considerate che le vostre scelte scellerate penalizzano tutti noi Consiglieri, indistintamente.»

 

MM