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Comunicato n° 478 del 27 novembre 2013

Respinta una mozione sui contributi per il comparto agricolo e forestale

Adunanza del Consiglio regionale del 27 novembre 2013

Il Consiglio regionale ha respinto, con  18 voti contrari (Union Valdôtaine e Stella Alpina) e 17 a favore, una mozione a proposito dell'erogazione dei contributi previsti per il comparto agricolo e forestale, proposta dai quattro gruppi di minoranza (Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, Partito Democratico-Sinistra VdA e Movimento 5 Stelle).

Nell'illustrazione, il Consigliere dell'UVP Vincenzo Grosjean ha sottolineato: «Nel corso dei lavori della Commissione consiliare, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali ci ha riferito della mancanza di copertura finanziaria per soddisfare le richieste di sostegno presentate a sportello o a bando,  relativamente ai fabbricati rurali, gli impianti  di vigneti e frutteti, ai giovani agricoltori, ai danni da selvaggina e agli attrezzi agricoli. Al momento della presentazione della domanda, però, valutata la regolarità della stessa, agli utenti non sono state comunicate ufficialmente né la non disponibilità finanziaria (ma solo eventuali ritardi nella disponibilità di cassa), né la variazione delle percentuali di sostegno. Visto che gli interessati hanno già sostenuto delle spese, intendiamo impegnare l'Assessore a reperire entro il 28 febbraio 2014 le disponibilità finanziarie per soddisfare le domande pervenute entro i termini previsti e a darne comunicazione a tutte le aziende richiedenti entro 15 giorni dall'approvazione della mozione. La gente non sopporta più questa grave situazione, dobbiamo trovare la copertura finanziaria.»

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Donzel e Ferrero.

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha spiegato: «Stiamo parlando del pregresso: nel 2011 e nel 2012 l'Assessorato ha pubblicato piccoli bandi per aiuti economici. Oggi ci troviamo con due tipologie di pratiche inevase: una, meno cospicua, riguarda contributi con regolari impegni di spesa ma eccedenti dalla disponibilità di cassa, che saranno liquidati nei primi mesi del 2014; il tema di questa mozione sono invece le 375 pratiche istruite ma non impegnate e inevase perché eccedenti dalla disponibilità finanziaria del 2013 e prive di risorse nel bilancio del 2014. A livello numerico, 1 milione di euro è stato impegnato e sarà liquidato a gennaio, mentre 22 milioni non sono stati impegnati. Riteniamo doveroso risolvere questa situazione che abbiamo ereditato dalla precedente Legislatura.  La politica è una cosa seria, non si possono prendere in giro le persone. Bisogna trovare una soluzione, per ridare dignità e centralità a questo Consiglio. L'operazione verità continua, ma questa risicata maggioranza non affronta le criticità che lei stessa ha creato, illudendo il comparto agricolo.»

Per il Capogruppo del Pd-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, «in passato i politici hanno spinto a fare domanda di sostegno economico, gli agricoltori si sono fatti avanti, hanno ricevuto risposta positiva e poi si sono sentiti dire che era uno scherzo. Qualcuno ha sbagliato i conti, non ci sono più i soldi necessari. Ora bisogna saldare i conti delle promesse delle campagne elettorali. I 22 milioni necessari rappresentano l'intero importato impegnato nel bilancio 2014 per l'agricoltura se non si recuperano nuove risorse: in questo modo si farà cancellare un anno intero di attività. E' stata la minoranza a dover far pressione perché l'Assessorato si assumesse la responsabilità di fermare la presentazione delle domande che non avrebbero avuto i finanziamenti. Il paradosso è che in Commissione il Presidente di Finaosta ci ha detto che l'agricoltura è un settore meritorio di attenzione particolare perché mai come in passato si trova in difficoltà. Sono poi amareggiato del fatto che alcuni rappresentanti di categoria non siano venuti in Commissione. Mi spiace infine rilevare che l'Assessore si è già allineato alla mala politica, dando le colpe a Roma. Non ci faremo mettere nel sacco dai trucchi contabili, continueremo a vigilare, sflaceremo ogni capitolo di bilancio.»

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha puntualizzato: «E' evidente un'incompetenza delle strutture regionali preposte, si è agito 'a spanne'. Gli agricoltori non si fidano più, non richiedono nemmeno il rimborso dei danni causati dai cinghiali. La distanza tra il Palazzo e la realtà esterna è notevole, la maggioranza perde il contatto con la popolazione, in particolare con gli agricoltori, che erano il punto di forza della nostra Regione. Questa è un'ennesima tegola che cade sulla loro testa. Bisogna farsi carico dell'impegno di trovare le risorse necessarie per questo settore fondamentale per la nostra economia. Non è mai stata fatta un'autocritica, si è nascosta la vergogna sotto la coperta corta del bilancio. Si sono privilegiati i parcheggi pagati il doppio o gli aeroporti senza aerei. Qui si perde tempo raccontando favole; intanto stiamo perdendo l'agricoltura.»

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha replicato: «si sta valutando una serie di percorsi che potrebbero portare a una rimodulazione dei contributi: nella fattispecie, l'Assessorato sta ultimando una parte delle istruttorie relative alle domande presentate per determinare precisamente l'ammontare complessivo. Si verifica quindi come trovare le risorse necessarie. Non ci si può sottrarre dal fatto, però, che il reperimento di dette risorse è subordinato all'obbligo del rispetto del Patto di stabilità: la mancanza di certezze su questo fronte ci impedisce, nostro malgrado, di aderire alla mozione. Specifico comunque che il problema è conosciuto e le preoccupazioni sono condivise. Da parte del Governo regionale c'è tutto l'impegno e lo sforzo per individuare una soluzione, che si troverà solo e esclusivamente con la liberazione dal Patto di stabilità. Il mio approccio è stato quello di capire  di affrontare le problematiche, non di certo quello di prendere in giro le persone.»

Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) si è detto quindi rammaricato perché « anziché assumersi responsabilità si è scelto di raccontare bugie. Le risorse da reperire non c'entrano nulla col Patto di stabilità, avete preso in giro i valdostani che, con dignità, si sono dedicati all'agricoltura. Conoscevate già questa situazione, è scritto nei documenti che ci avete consegnato, avreste dovuto dire la verità, ovvero che queste somme non ci sono. Nessuno ha parlato di rimodulare i contributi del passato, al massimo questo potrà avvenire per il futuro. Credevamo nella buona fede dell'Assessore, invece qui si sta facendo crollare un mondo, senza assumersi responsabilità. Forse sarebbe davvero il caso di pensare alle dimissioni.»

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha espresso «la forte preoccupazione del Governo regionale su questa vicenda. Abbiamo bloccato la presentazione dei contributi, per poi valutare a bocce ferme la reale situazione ed eventualmente allocare le risorse disponibili, aspettando l'accordo con lo Stato sul Patto di stabilità  del 2013 che potrebbe darci nuove risorse che destineremo a questo settore. Faremo scelte politiche per eventualmente soddisfare queste richieste: dico così perché la coperta è troppo corta, ma lavoreremo per trovare una soluzione.»

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha annunciato, a nome dell'opposizione, la decisione di non chiedere la votazione segreta, affinché ogni Consigliere si possa assumere le proprie responsabilità.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha concluso affermando: «Le scelte sono state assunte collegialmente, assumendoci ogni responsabilità. Il Patto di stabilità del 2012 si è chiuso con una tantum accordata in deroga alla Regione, altrimenti avremmo già avuto 30 milioni in meno per i finanziamenti. Anche se si trovasse la disponibilità finanziaria, non potremmo utilizzare i 22 milioni che mancano, proprio a causa del Patto di stabilità. Ricordo poi che il bilancio non è certo, basti pensare che nell'anno abbiamo avuto tre tagli non previsti e che siamo la Regione che paga di più. Non abbiamo bloccato sin da subito le domande perché non si poteva conoscere la situazione che si è creata. Credo che possiamo essere fieri dei contributi concessi quando era possibile farlo. Pur non potendo accettare questa mozione per questo problema tecnico, la nostra intenzione è di tenere in conto le domande presentate e trovare le soluzioni per finanziarle, senza far ovviamente saltare il Patto di Stabilità. »

 

MM