Info Conseil

Comunicato n° 470 del 26 novembre 2013

Interpellanza sul Fondo sociale europeo

Adunanza del Consiglio regionale del 26 novembre 2013

Il Fondo sociale europeo è stato al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste, nella seduta del 26 novembre 2013.

Il Consigliere Laurent Viérin, richiamando i dati forniti dall'Assessore alle politiche del lavoro che indicano come la spesa da certificare nell'ambito del programma FSE, entro il 31 dicembre 2013, ammonti a 6,7 milioni di euro, ha evidenziato che «per questi motivi, gli utenti, gli enti e le imprese attendono, in certi casi, anche da tre anni, pagamenti di spese già riconosciute e anticipate. Visto che a livello nazionale su 52 programmi finanziati, solo 7, tra cui i programmi regionali FSE per la Valle d'Aosta, non hanno raggiunto la soglia minima di certificazione, vorremmo sapere da quando si è a conoscenza del problema e come è venuta a crearsi questa situazione oltre che quali provvedimenti si intendono mettere in campo per raggiungere il livello minimo di certificazione. Chiediamo inoltre per quali ragioni, nei mesi scorsi, si è verificata una ripetuta sostituzione della dirigenza delle strutture cui fanno capo le politiche del lavoro, e quale livello di raggiungimento degli obiettivi è stato assegnato ai dirigenti responsabili sino all'agosto 2013 e quale il salario di risultato del 2012.»

Nella risposta, l'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, ha riferito che «la situazione valdostana è diversa da quella nazionale, perché gli impegni sono stati tutti completati: i problemi derivano dalla certificazione delle spese sostenute. Malgrado le difficoltà operative con le quali si sono interfacciati tutti coloro che operano e hanno operato in questo ambito, dovute anche al fatto di dover seguire due gestioni, quella relativa al 2000-2006 e quella 2007-2014, ci prefiggiamo di raggiungere il target di 6 milioni 800 mila euro di spese da certificare. In particolare, attraverso il varo del microcredito a favore delle piccole imprese e quelle neo iscritte, per un totale di 4 milioni 500 mila euro, e per la parte residua mediante certificazione di pratiche giacenti.»

Riguardo alla sostituzione dei dirigenti, l'Assessore ha precisato che «la riorganizzazione è andata nella direzione di creare una posizione esclusivamente dedicata alle politiche della formazione, proprio per far fronte ad un'attività che è davvero complessa oltre che vasta. Quanto alla gestione del prossimo esercizio occorre anche valutare l'implementazione delle risorse umane a disposizione del servizio. Sugli obiettivi di risultato, questi non erano correlati al discorso della certificazione, bensì a obiettivi diversi: al dirigente dell'Agenzia del lavoro, Dovigo, è stato riconosciuto il 96 per cento del risultato, al coordinatore Vicquéry il 90 per cento.»

Il Consigliere Laurent Viérin si è detto insoddisfatto della risposta: «Cercheremo di capire come la burocrazia – sia essa a livello regionale o comunitario – abbia di fatto impedito la liquidazione dei fondi. Rileviamo una mancanza di risposte nei confronti dell'utenza, in particolare mi soffermo sui giovani, per i quali queste risorse erano davvero importanti nel loro percorso di formazione professionale. E' un peccato sperperare e sprecare le risorse che arrivano dall'Europa, soprattutto in un momento così difficile, quando non si hanno più fondi sul bilancio regionale. Riguardo alla dirigenza, stupisce l'ultima nomina fatta: a fronte di due domande da parte di dirigenti di ruolo, la scelta è caduta su di un funzionario dell'ottavo livello. Continua la zona d'ombra nelle scelte politiche della Giunta. Monitoreremo la situazione, perché questo è un altro esempio, insieme a tanti altri, di polvere nascosta sotto il tappeto.»

SC