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Comunicato n° 448 del 14 novembre 2013

Respinta una mozione sull'attuazione del piano regionale gestione rifiuti

Adunanza del Consiglio regionale del 14 novembre 2013

Dare immediata attuazione al piano regionale di gestione dei rifiuti era l'impegno contenuto in una mozione dei gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle, che è stata respinta con 17 voti a favore e 18 contrari, nella seduta del 14 novembre 2013.

«Il Piano regionale di gestione dei rifiuti, definito dal Consiglio regionale nel 2003, prevede l'adozione di trattamenti a freddo per la selezione dei rifiuti, cui però non si è mai data attuazione. Il livello di raccolta differenziata raggiunto dalla Valle d'Aosta nel 2012 risulta essere pari al 46,7%, secondo la pubblicazione annuale 2013 dell'Osservatorio regionale sui rifiuti, mentre secondo la normativa europea il minimo da raggiungere entro lo stesso termine era fissato al 65% – ha sottolineato il Consigliere dell'UVP, Vincenzo Grosjean nell'illustrazione –. Dobbiamo vedere i rifiuti come una risorsa, non come un problema. In un momento di crisi si deve concretizzare il concetto di fabbrica dei materiali. Sussiste la necessità di recuperare dai rifiuti indifferenziati quante più frazioni merceologiche possibili al fine di incrementare il riciclaggio sia in termini qualitativi che in termini quantitativi e, in questo senso, noi riteniamo che i trattamenti meccanici biologici rappresentino una modalità di raffinazione dei rifiuti che garantisce affidabilità industriale e tutela ambientale, tenuto conto che il loro utilizzo è consentito dalla normativa vigente ad ogni livello. Con questa iniziativa intendiamo quindi richiamare la Giunta regionale sul potenziamento della qualità e della quantità delle frazioni da avviare al recupero anche mediante l'indizione di una gara per la realizzazione della "fabbrica dei materiali" che consiste in un impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati residui.»

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Roscio e Donzel, l'Assessore al territorio e all'ambiente e il Presidente della Regione.

Il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio ha affermato: «La mozione fa parte di una serie di iniziative relative a gestione e smaltimento dei rifiuti, attività che deve essere svolta in ossequio alla gerarchia di priorità stabilita dalle direttive europee. Una gestione integrata comporta una serie di azioni distinte e congiunte che concorrono alla soluzione del problema, ma l'indirizzo deve essere indicato dalla classe politica. La nostra idea ce l'abbiamo, e l'avevamo proposta nella precedente Legislatura. Nessuno l'ha presa in considerazione. Una corretta gestione integrata dei rifiuti parte da un piano di prevenzione, che valuta gli investimenti e sulla base dei risultati stabilisce la strategia. Si deve determinare un piano tariffario equo, sistemi di raccolta differenziata efficienti, impianti finalizzati al riuso – per fortuna in Valle qualcosa a questo riguardo si sta muovendo – ma sicuramente siamo indietro rispetto all'Europa, soprattutto per il riciclaggio. Il professor Connett, esperto di caratura mondiale, che abbiamo audito in Commissione, lo ha ricordato: la chiave di volta sta nella raccolta dell'organico, come stabilito dalle recenti indicazioni del Ministero dell'Ambiente. Essa permette di raggiungere gli obbiettivi minimi di raccolta, oltre a consentire una drastica riduzione di rifiuti in discarica, la peggior forma di smaltimento al mondo. Alcune realtà, il Comune di Aosta ad esempio, si stanno autonomamente attivando per raccogliere separatamente l'organico ma è necessario che l'amministrazione regionale fornisca linee da seguire su tutto il territorio valdostano. Inoltre, non si deve trascurare il problema dei fanghi, che fanno parte dell'organico, per i quali tuttora si prevede uno smaltimento fuori Valle, con relativi costi. La mozione, lo ricordo, chiede l'attuazione del Piano dei rifiuti, che prevedeva la raccolta della frazione umida e impianto di compostaggio, ma è rimasto lettera morta e risale ormai a dieci anni fa. Ė inutile che in apparenza siano tutti d'accordo, ma in concreto non si mostri la volontà di dare seguito a una normativa già approvata. Vorrei una Valle d'Aosta che, come la provincia di Reggio Emilia, si ponesse come esempio di eccellenza per l'Italia

L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha replicato: «Tenuto conto che la valorizzazione energetica dei rifiuti attraverso trattamenti a “caldo” non è perseguibile, come ricordato nella premessa della mozione, a seguito delle risultanze del referendum propositivo dello scorso novembre, l’unica alternativa gestionale possibile sta nell'individuare un sistema integrato di impianti di trattamento che consentano, al di là delle raccolte differenziate, di rispettare le prescrizioni fissate dalla Commissione europea che stabilisce, sinteticamente, la necessità di includere, nella gestione del rifiuto indifferenziato, “un’adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e una qualche forma di stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti stessi”. Quanto previsto dalla Commissione europea risulta già ora pienamente coerente con gli obiettivi tecnico-operativi riportati nel Piano regionale di gestione dei rifiuti. La Regione ha avviato, pertanto, la predisposizione di uno studio di prefattibilità che consenta di individuare un sistema integrato coerente con tutte le prescrizioni sopra richiamate, e che riporti le necessarie valutazioni di carattere tecnico, impiantistico, economico-finanziarie e tariffarie, nonché i tempi di realizzazione. Nondimeno occorrerà anche considerare gli investimenti effettuati dalle autorità di SubAto e le scelte da esse operate, tenuto conto della volontà di uniformare e ottimizzare, in generale, le modalità di raccolta. La redazione di tale studio è stato affidata alla società Valeco Spa, concessionaria della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, incaricata della predisposizione urgente dello studio di prefattibilità, accompagnato da un programma con le tempistiche di realizzazione degli interventi, gli oneri di investimento e quelli gestionali, che sarà consegnato a fine novembre. Il sistema integrato richiesto dovrà assicurare, nel rispetto delle prescrizioni comunitarie, il trattamento del rifiuto residuale della raccolta differenziata (rifiuto residuo), attraverso una selezione e la separazione in una frazione secco-leggera e in una frazione umida. Inoltre dovrà garantire almeno la stabilizzazione della frazione umida e forme di trattamento della frazione secco-leggera tali da consentirne la massima valorizzazione. Ciò premesso voteremo contro la mozione in quanto la Regione ha già avviato tutte le necessarie iniziative volte all’individuazione dei sistemi di trattamento che risulteranno più adeguati al fine di conseguire il pieno rispetto delle prescrizioni vigenti.»

Il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, ha dichiarato: «La maggioranza offre aperture al dialogo, ma nella sostanza si comporta diversamente, contando sulla sua autosufficienza e rinviando la scelta strategica e prioritaria della raccolta dell'umido. Ė positivo che il Comune di Aosta si stia attivando per la raccolta differenziata dell'umido, ma rilevo che purtroppo, a distanza di un anno dal referendum, non sono ancora previste sul territorio regionale le azioni e gli impianti che permettano la raccolta differenziata dell'umido. Si va invece verso la realizzazione del grande impianto di cui Valeco cura il progetto: corriamo il rischio di ricadere nell'errore delle grandi opere anziché mettere in atto una corretta gestione.»

Il Consigliere Grosjean ha ribadito: «Mi è parso che il Presidente della terza Commissione fosse entusiasta nell'ascoltare Paul Connett durante l'audizione… A un anno dal referendum, la montagna di rifiuti della discarica cresce, cosa aspettiamo? Si deve trovare una soluzione.»

Il Presidente della Regione Augusto Rollandin è intervenuto evidenziando che «l'incarico affidato alla società Valeco comporta una valutazione ponderata per la definizione della miglior strategia da adottare per la gestione dei rifiuti. La fabbrica dei materiali da voi indicata come soluzione ottimale rappresenta un punto d'arrivo e concerne l'ultima fase del piano di gestione. Poiché siamo in attesa dello studio di prefattibilità della Valeco, finalizzato all'attuazione del piano rifiuti, non voteremo a favore della mozione.»

CaSa