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Comunicato n° 443 del 13 novembre 2013

Approvato il bilancio di previsione del Consiglio per il 2014

Adunanza del Consiglio regionale del 13 novembre 2013

Il bilancio di previsione dell'Assemblea regionale della Valle d'Aosta per il 2014 è stato approvato con  18 voti a favore (UV e SA) e 17 contrari (UVP, Alpe, PD-SVdA, M5S), nella seduta consiliare del 13 novembre 2013. Contestualmente è stata approvata all'unanimità una riduzione di 1 milione di euro sul bilancio 2013 per effetto dell'entrata in vigore della legge regionale per la diminuzione del trattamento indennitario e previdenziale dei Consiglieri regionali (n. 35/2012).

Il documento contabile del Consiglio per l'anno 2014 si attesta sul valore di euro 16 milioni 933 mila 600 euro, di cui 13 milioni 828 mila 600 euro per entrate e spese effettive e 3 milioni 105 mila per partite di giro. Le spese fisse, relative ai costi del personale, agli emolumenti ordinari dei Consiglieri regionali, ai contributi ai gruppi, agli oneri per la gestione della Consulta regionale per le pari opportunità, dell'Ufficio del Difensore civico, del Corecom e per la gestione del sistema informativo del Consiglio, ammontano a 11 milioni 767 mila 175 euro, corrispondenti all'85 per cento della spesa generale. Le spese variabili, ovvero quelle a carattere più discrezionale, relative a iniziative istituzionali e culturali, a pubblicazioni editoriali, a spese di rappresentanza, di consulenze, di acquisto mobili, ammontano complessivamente a 2 milioni 61 mila 425 euro (15 per cento della spesa).

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, nell'illustrare il bilancio, ha evidenziato che «le spese fisse hanno subito una riduzione del 21 per cento (pari a 3 milioni 193 mila 125 euro), rispetto all'esercizio precedente, in seguito all'entrata in vigore legge regionale n. 35/2012 e tenendo conto che la previsione 2013 di tali spese prevedeva i costi di fine Legislatura. Le spese variabili hanno, invece, subito un contenimento del 5 per cento (pari a 106 mila 275 euro). Relativamente a queste ultime, abbiamo scelto di potenziare gli stanziamenti relativi agli eventi culturali e istituzionali. Lo abbiamo fatto sulla base di una riflessione: una delle funzioni del Consiglio Valle è quella di sensibilizzare i cittadini alle tematiche di particolare rilievo istituzionale, culturale e sociale e, in questi anni, l'Ufficio di Presidenza ha sempre cercato di promuovere manifestazioni volte a valorizzare la Valle d'Aosta, a sostenere il talento culturale e artistico e a rafforzare la crescita sociale e solidale della comunità valdostana. Credo che, in un momento come questo, sia necessario ribadire questa volontà. Perché la ripresa comincia proprio dall'offrire delle opportunità, andando incontro alle richieste del territorio e dei suoi attori sociali, culturali ed economici.»

I gruppi di opposizione (Alpe, Movimento 5 Stelle, PD-Sinistra VdA, Union Valdôtaine Progressiste) hanno presentato un emendamento, volto a ridurre di 250.000 euro lo stanziamento previsto al capitolo delle iniziative istituzionali e culturali. L'Assemblea ha respinto questo emendamento, con 18 voti contrari e 17 favorevoli.

Nella discussione sono intervenuti i componenti dell'Ufficio di Presidenza (i Vicepresidenti Lanièce e Rosset e i Consiglieri segretari Follien e Roscio), e i Consiglieri Donzel, Chatrian, Cognetta, Bertin, Ferrero, Nogara e Gerandin.

Il Vicepresidente Andrea Rosset (UVP) ha illustrato l'emendamento: «Il costo delle Istituzioni è ormai seguito con attenzione dall'opinione pubblica e su questo il Consiglio regionale si è sempre distinto per la sua sobrietà, anche nelle passate Legislature. Certi risparmi sono frutto di una decisione del Consiglio nel suo insieme, non bisogna appuntarsi al petto medaglie personali, quando queste sono collegiali. In quanto membro dell'Ufficio di Presidenza, mi preme sottolineare il rischio di un crescente uso discrezionale dei fondi per le iniziative istituzionali e culturali. Nel 2014 è stato previsto un aumento delle spese per tali iniziative, peraltro sinora sostenute senza criteri, salendo da circa 700 mila euro a 850 mila euro, una cifra che denota un'incongruenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Non possiamo sostituirci all'Assessorato della cultura. Questo Consiglio ha un tesoro, nonostante il periodo negativo. Proponiamo allora questo emendamento, al fine di ridurre l'impegno previsto per le iniziative istituzionali e culturali

Il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe) ha specificato: «I fini del Consiglio regionale non vengono perseguiti aumentando le spese arbitrarie, bensì cercando di mettere in condizione i Consiglieri di espletare al meglio il loro mandato. Data la riduzione dei costi complessivi del bilancio del Consiglio, appare equo che anche altre voci, in particolare quelle discrezionali, vengano ridotte della stessa quantità percentuale. Sarebbe auspicabile che i fondi liberati venissero usati dall'Assessore competente in maniera ordinata ed efficiente. In sede di Ufficio di Presidenza la componente minoritaria si è astenuta sul bilancio per altre ragioni, ma solo ad un esame successivo, confrontando i dati con il pregresso, ci siamo resi conto di tale differenza. Ecco il perché dell'emendamento, che speriamo venga approvato in un'ottica di equità e non sia concepito come attacco personale

Per il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel, «non si può non riconoscere lo sforzo dell'intero Consiglio, seppur con sensibilità diverse, nell'ottica della riduzione del costo di questa struttura. E' un peccato che un lavoro globalmente positivo abbia una macchia come l'aumento delle spese per le iniziative istituzionali e culturali. La riduzione che proponiamo con l'emendamento è pari all'intero bilancio del Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta (Csv onlus) e superiore ai contributi per i farmaci nel settore zootecnico che sono stati soppressi. Di fronte alle difficoltà delle famiglie valdostane dobbiamo dare segnali forti. E' inoltre da questo bilancio che abbiamo potuto capire che sia cambiata la direzione per quanto attiene la nuova sede del Consiglio regionale: sarà opportuna un'attenta valutazione al riguardo e una più chiara presa di posizione per evitare sprechi e costi aggiuntivi.»

Il Consigliere segretario David Follien (UV) ha posto l'accento sulle riduzioni presenti nel documento contabile: «Non sono stati applicati tagli lineari, ma risparmi ragionati. All'interno dell'Ufficio di Presidenza si è creato un clima positivo di confronto, per lavorare tutti congiuntamente, consci nell'importanza dell'Istituzione. Il finanziamento di manifestazioni e iniziative culturali produce ricadute socio-economiche, si crea un piccolo indotto sul territorio, preservando il patrimonio valdostano. Le delibere sono approvate molto spesso all'unanimità. L'emendamento proposto mi stupisce e mi trova contrario

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha precisato: «La riduzione in questo bilancio deriva da quella operata sui costi della politica, approvata da tutte le forze politiche nel dicembre 2012. Noi siamo doppiamente a favore delle ricadute sul territorio, però in un momento in cui non è possibile offrire sostegno alle leggi di settore non più finanziate riteniamo che ci debbano essere riduzioni in tutti i capitoli del bilancio del Consiglio regionale, analogamente al documento contabile della Regione, la cui coperta si è decisamente accorciata. Tale risparmio dovrebbe essere allocato su leggi esistenti in cui le pari opportunità sono garantite. Mi sembra che la volontà della maggioranza sia quella esclusivamente di aumentare il tesoretto discrezionale e non affrontare la situazione. Non chiederemo la votazione segreta per l'emendamento, perché crediamo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità

Il Consigliere Roberto Cognetta (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato il parere favorevole all'emendamento: «Non dobbiamo dimenticare che noi ci troviamo in quest'Aula per andare incontro ai cittadini, dobbiamo valutare bene come investire i soldi a disposizione. Qualunque euro risparmiato deve avere il massimo interesse

Il Vicepresidente André Lanièce (SA) ha affermato: «Si sta discutendo di un capitolo che rappresenta il 9% di tutto il bilancio del Consiglio e che è stato incrementato del 6% rispetto all'anno passato. Dovremmo essere fieri del fatto che il nostro "Parlamentino" ha fatto risparmiare 2 milioni di euro - pari ad un quinto del risparmio effettuato dal Parlamento italiano -, grazie ad una legge che aveva come primo firmatario proprio il Presidente del Consiglio. All'interno dell'Ufficio di Presidenza si è sempre lavorato in uno spirito di collaborazione, ma bisogna cercare di arrivare a decisioni condivise, nel rispetto reciproco, all'insegna del dialogo, senza il "muro contro muro". Avremmo apprezzato che l'emendamento fosse stato presentato in sede di Ufficio di Presidenza, per poterci confrontare in maniera costruttiva, anche perché si tratta di un bilancio di previsione suscettibile di modificazione nel corso del 2014, come d'altronde abbiamo fatto oggi con la variazione del bilancio 2013 appena approvata, con cui abbiamo destinato un milione di euro del bilancio del Consiglio a favore del bilancio della Regione, proprio per venire incontro alle gravi difficoltà economiche del momento

Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha ricostruito l'iter che ha condotto all'approvazione della legge regionale sui costi della politica, precisando che «la normativa che abbiamo votato riprende quella elaborata dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali a seguito dell'ormai tristemente noto "caso Fiorito". Fino ad allora, nonostante le nostre numerose proposte di legge in materia, niente si era fatto. Si è trattato di un provvedimento legislativo condiviso da tutti. Credo che si debba riprendere la questione della riduzione dei costi affrontando anche aspetti quali il vitalizio e le sedi in costruzione del Consiglio regionale

Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Ferrero, «bisogna mantenere i piedi per terra: queste riduzioni sono semplicemente doverose, anche se appaiono come autoproclami. E' stato compiuto qualche passo avanti, ma non si tratta di un risparmio così consistente, nessuno si è tagliato le vene. Non vendiamo diversamente quanto è stato fatto

Il Consigliere dell'Union Valdôtaine Progressiste, Alessandro Nogara, ha dichiarato: «Il bilancio regionale è tragico, i tagli a discapito della popolazione sono notevoli, e per questo come Consigliere sono orgoglioso di rinunciare a una seppur limitata parte di soldi - come possono essere 250.000 euro per il bilancio del Consiglio regionale - a favore di un settore dell'economia valdostana

Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha sottolineato: «Di certo il nostro intendimento non è il denigrare qualcuno. Riteniamo che siano imbarazzanti le motivazioni addotte circa il mantenimento delle risorse per le iniziative culturali. I veri tagli draconiani li abbiamo visti esaminando il bilancio della Regione, quello che è stato fatto per il Consiglio Valle deve essere solo un primo passo in vista di una riduzione più massiccia dei costi. Dovremo chiedere importanti sacrifici a settori fondamentali della società, oggi l'opposizione chiede un sacrificio al Consiglio riducendo le spese discrezionali, senza che questo comprometta lo svolgimento di attività culturali e istituzionali. Sono convinto che se non verrà votato l'emendamento il bilancio del Consiglio diventerà il bilancio della sola maggioranza.»

 

MM