Info Conseil

Comunicato n° 332 del 26 settembre 2013

La Casa da gioco di Saint-Vincent al centro dell'attività ispettiva

Adunanza del Consiglio regionale del 25 e 26 settembre 2013

La Casa da gioco di Saint-Vincent è stata l'argomento di tre iniziative ispettive, presentate dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste, in un caso congiuntamente ai Consiglieri di Alpe.

Il Consigliere Laurent Viérin ha posto innanzitutto l'attenzione sulla restituzione del premio di risultato da parte dell'Amministratore unico del Casino de la Vallée, così come deciso dal Consiglio regionale con una risoluzione approvata il 25 luglio scorso, chiedendo al contempo a quanto ammontino i premi percepiti da altre professionalità della Casa da gioco.

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che «allo stato delle cose la risoluzione approvata dal Consiglio, sulla quale avevo già espresso in Aula le mie perplessità sulla legittimità, non può essere portata ad esecuzione. Ho infatti interessato della questione il Dipartimento regionale legislativo e legale che mi ha segnalato come la revoca del compenso di risultato già erogato all’Amministratore unico della Casinò Spa configurerebbe un atto illegittimamente adottato, foriero di possibile contestazione, e ciò in quanto il premio di produzione costituisce componente della remunerazione stabilita dall’Assemblea dei soci, sì che le uniche condizioni per non corrispondere il premio potrebbero essere costituite dal mancato raggiungimento degli obiettivi individuati.» Il Presidente ha poi riferito che «nel 2012 sono stati pagati 364 premi per una media pro capite di 3.140 euro lordi annui e un costo complessivo stimato in circa 1,5 milioni di euro. È bene chiarire che si tratta per il 98% circa di premi derivanti da impegni contrattuali pregressi rispetto all’attuale gestione. Ricordo che alla fine del 2007 il costo annuo per i Consigli di amministrazione, i sindaci e i dirigenti di Casino de la Vallée e STV era di poco più di 2,3 milioni di euro. Oggi è di poco più di 1 milione di euro, quindi i costi sono stati abbattuti più della metà.»

Il Consigliere ha quindi voluto conoscere la situazione degli interventi finanziari per la realizzazione del piano di sviluppo della Casa da gioco e le iniziative per la salvaguardia dei livelli occupazionali presso la Casa da gioco e il Grand Hôtel Billia (quest'ultimo oggetto è stato iscritto all'ordine del giorno unitamente al gruppo Alpe).

L'Assessore al bilancio e finanze, Mauro Baccega, ha riferito che il finanziamento di 50 milioni di euro operato da Finaosta «è stato totalmente impegnato e oggi, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, sono stati erogati 35,8 milioni. L'ulteriore mutuo di 10 milioni presso Finaosta è dovuto principalmente ad imprevisti di tipo strutturale, non preventivabili, emersi nel corso della ristrutturazione e del restauro del complesso alberghiero Grand Hôtel Billia. La liquidità  a disposizione della Casinò de la Vallée è di 24 milioni di euro ed è utilizzata sia per la gestione corrente sia per pagare gli stati di avanzamento dei lavori previsti dal Piano di sviluppo.» Sui livelli occupazionali, l'Assessore ha evidenziato che «è stato presentato un nuovo Piano industriale che guarda ad una serie di iniziative di rilancio e che presenta un'ottimizzazione della forza lavoro di 145 persone: si tratta di pensionamenti e prepensionamenti e non di licenziamenti, nella logica di un'attenta valutazione di chi nel prossimo triennio andrà in pensione. L'azienda ha iniziato il percorso in maniera corretta, coinvolgendo i Sindacati, informandoli della necessità di rivedere i contratti del personale, proprio nell'ottica di un'economicità della casa da gioco. I livelli occupazionali si possono salvaguardare puntando allo sviluppo della Casa da gioco e del Grand Hôtel Billia: l'impegno della società è quello di vendere il nuovo prodotto investendo le risorse necessarie per il marketing. Noi vigileremo perché non ci siano squilibri in questo percorso, ma siamo certi che Azienda e Sindacati sapranno trovare un equilibrio sereno per consentire un efficace rilancio del resort Saint-Vincent e per dare continuità operativa ai lavoratori esistenti con un occhio già puntato al ricambio e all'inserimento di forze giovani.»

Nella replica, il Consigliere Laurent Viérin ha evidenziato che «la risoluzione era un impegno politico: la nostra richiesta va formulata e indirizzata all'Assemblea dei soci e all'Amministratore unico affinché venga ottemperata. La restituzione deve avvenire per rispetto di quest'Aula e della collettività valdostana La situazione del Casinò sta degenerando: prima di parlare di esuberi, bisognerebbe andare a tagliare dove ci sono premi per una dirigenza che ha contribuito a creare il disastro. Questo non è un esempio di gestione oculata delle risorse di tutti i valdostani: in questo momento di difficoltà, siamo anche preoccupati per la situazione di indebitamento della Casinò de la Vallé così come bisognerebbe invitare ad una maggiore sobrietà e vigilare maggiormente sulla gestione non solo di questa ma di tutte le società partecipate.»

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, replicando sulla situazione dei livelli occupazionali, ha detto che «oggi l'Assessore ci comunica che si tratta di prepensionamenti e non di licenziamenti, ciò dimostra che la vicenda è stata trattata male e ha generato allarmismi per una mancanza di comunicazione trasparente. Verificheremo sul Piano industriale l'esistenza di un numero così consistente di prepensionamenti e delle risorse necessarie al rilancio della Casa da gioco. Non conosciamo ancora il Piano industriale, quindi controlleremo, non appena sarà consegnato alle forze di minoranza, che gli impegni dell'Assessore siano in linea con il Piano stesso: l'impressione generale è che non ci sia chiarezza in termini di prospettive e la delusione è che a fronte di grandi investimenti, si immagini una riduzione dell'occupazione.» Il Consigliere di Alpe, Albert Chatrian, ha espresso «stupore perché nel Piano industriale 2014-2016 non c'è nessun legame con il territorio e le proiezioni che vengono prospettate in termini di ricavi sembrano molto azzardate. Siamo molto preoccupati. Speriamo non sia l'ennesimo bluff cui la maggioranza ci fa assistere.»

SC