Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3043 du 14 décembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 3043/XVI - D.L. n. 124: "Seconda legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per l'anno 2023". (Approvazione di un ordine del giorno)

Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 4 dell'ordine del giorno. Il disegno di legge n. 124 è composto da tredici articoli. Il relatore per la I Commissione, anche a nome di Malacrinò, Jordan e Padovani per la IV Commissione, è stato identificato nel consigliere Rosaire, che si è prenotato. Ricordo che è stato depositato un ordine del giorno del gruppo PCP. Consigliere Rosaire, a lei la parola per la relazione.

Rosaire (UV) - Il presente disegno di legge, finalizzato alla manutenzione periodica del sistema normativo regionale, modifica alcune leggi regionali afferenti ambiti diversi e si compone di tredici articoli distinti per settori d'intervento.

Lo spirito è quello di non mutare radicalmente la disciplina legislativa vigente e di apportare modifiche necessarie, volte a migliorare la comprensione del testo e/o coniugare meglio le varie leggi in vigore con le nuove normative con le quali in qualche modo hanno un collegamento.

Per quanto riguarda il metodo di lavoro seguito, ogni Commissione ha esaminato gli articoli di rispettiva competenza.

La II Commissione, nella riunione del 13 novembre 2023, ha esaminato gli articoli 7 e 13. L'articolo 7, che modifica la legge regionale 25/2001, disciplina il finanziamento dell'Università della Valle d'Aosta, gli interventi in materia di edilizia universitaria e l'istituzione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, al fine di adeguare la normativa regionale a quanto previsto dal decreto-legge 68/2012 recante una revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio, eliminando il carattere fisso dell'importo della tassa regionale per il diritto allo studio universitario. Il decreto-legge 68/2012 ha modificato la disciplina relativa alla tassa regionale per il diritto allo studio, di cui alla legge 549/1995, che recava: "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica", collegando il processo di determinazione della tassa stessa all'indicatore di situazione economica corrispondente ai requisiti di eleggibilità per l'accesso ai LEP, acronimo di Livelli Essenziali delle Prestazioni, del diritto allo studio. Questi ultimi avrebbero dovuto essere stabiliti con decreto ministeriale che finora però non è stato adottato. Conseguentemente al momento attuale si applica il comma 8 dell'articolo 18 del decreto-legge 68/2012, nella parte in cui si stabilisce che, qualora le Regioni e le Province autonome non stabiliscano entro il 30 giugno di ciascun anno l'importo della tassa di ciascuna fascia, la stessa è dovuta nella misura di 140 euro. Nelle more della suddetta definizione dei LEP per il diritto allo studio, ormai dal 2012, l'importo della tassa in questione è determinato sulla base della normativa statale nella misura di 140 euro.

Ritenendosi opportuno evitare di continuare ad adottare ogni anno una deliberazione della Giunta regionale per confermare il medesimo importo, anche ai fini di alleggerimento e celerità del processo amministrativo, con la modificazione proposta si provvederà ad adottare una deliberazione della Giunta regionale che stabilisca la tassa regionale per il diritto allo studio universitario in base a quanto previsto dalla norma statale. Solo nel caso di adozione di un decreto ministeriale che rechi una variazione della tassa sarà adottata dalla Giunta regionale una successiva deliberazione di aggiornamento. Viene inoltre abrogata la disposizione relativa all'aggiornamento annuale della tassa in base al tasso d'inflazione programmato. L'articolo 13 reca infine la clausola all'invarianza finanziaria.

La II Commissione, nella riunione del 13 novembre 2023, ha espresso parere favorevole sugli articoli sopracitati.

La III Commissione, nella riunione del 2 novembre del 2023, ha esaminato gli articoli 5, 9, 10 e 11.

L'articolo 5 modifica la legge 11/1998 che reca: "Normativa urbanistica di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta", in attuazione degli impegni assunti dalla Regione con lo Stato, in applicazione del principio di leale collaborazione per evitare l'impegnativa delle leggi regionali 4 e 5 del 2023. In particolare sono apportate modificazioni al fine di coordinare le disposizioni regionali che prevedono un regime di procedure semplificate per la realizzazione di piccoli bacini per lo stoccaggio delle acque destinate all'irrigazione, aventi capacità inferiori o pari a 100 metri cubi con i limiti dimensionali previsti dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, che consente la realizzazione - senza alcun titolo abilitativo - di vasche di raccolta di acque per uso agricolo, fino a un volume massimo di 50 metri cubi per ogni ettaro di terreno coltivato, realizzabili anche mediante un unico bacino. Considerata tuttavia la ridotta estensione delle aree agricole del territorio regionale, i limiti dimensionali per la realizzazione di vasche di raccolta di acque indicate dalla norma statale non incidono sulle finalità delle disposizioni in esame.

Viene poi introdotta un'altra modificazione della legge regionale 11/1998 allo scopo di eliminare la previsione secondo cui, per la realizzazione di centri benessere all'interno delle strutture alberghiere e ricettive, non viene effettuata la verifica, oltre che degli indici, anche dei parametri urbanistici, precisazione che era stata inserita dall'articolo 2, comma 1, della legge regionale 4/2023 al mero fine di rimuovere alcuni dubbi interpretativi sorti nell'applicazione della disposizione in argomento.

L'articolo 9 modifica il comma 2 dell'articolo 9 della legge regionale 24/2012 recante: "Interventi regionali a sostegno del volo amatoriale". Essendo in corso di progettazione un intervento di realizzazione di nuovi hangar e uffici da destinare al volo amatoriale, la modificazione dispone che i contratti di comodato relativi ad aviorimesse e ad altri immobili aeroportuali siano ulteriormente prorogabili fino al 31 dicembre 2025, con provvedimento del Dirigente della struttura regionale competente in materia di trasporti.

L'articolo 10 modifica il comma 3 dell'articolo 23 della l.r. 24/2016, legge di stabilità regionale; con tale incarico era stato stabilito il finanziamento sotto forma di anticipazione di alcuni aiuti a favore delle aziende agricole a causa dei ritardi di pagamento degli stessi da parte dell'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, AGEA. Tenuto conto che alcune aziende agricole devono ancora percepire in tutto o in parte l'erogazione dell'aiuto da parte di AGEA, l'articolo proposto prevede, a beneficio di tali aziende, un'ulteriore proroga di un anno rispetto al termine attualmente fissato al 31 dicembre del 2023.

L'articolo 11 modifica la lettera c) del comma 2 dell'articolo 3 della l.r. 30/2021, che reca: "Disciplina per la realizzazione sul territorio regionale di reti di comunicazione elettronica in fibra ottica", aggiungendo un periodo che stabilisce che il termine di dieci giorni per la presentazione della SCIA non trova applicazione qualora l'ente proprietario approvi esplicitamente l'apertura del cantiere. Rimane pertanto ferma la possibilità, per l'ente proprietario della strada, di esprimersi negativamente entro il termine di dieci giorni previsti. In caso contrario, al fine di accelerare l'iter, tale termine non si applica.

La III Commissione, nella riunione del 2 novembre, ha espresso parere favorevole sugli articoli sopracitati.

La IV Commissione, nella riunione del 2 novembre, ha esaminato gli articoli 2, 3, 4, 8 e 12.

L'articolo 2 modifica la l.r. 9/1992 in materia di esercizio a uso pubblico di piste di sci, in attuazione dell'impegno assunto dalla Regione con lo Stato, in applicazione del principio di leale collaborazione per evitare l'impugnativa della legge regionale 5/2023 di manutenzione dell'ordinamento regionale.

In particolare viene inserita una mera precisazione volta a richiamare le norme regionali di salvaguardia in materia di valutazione ambientale e di valutazione d'incidenza, esplicitando la necessità che, nell'ambito del procedimento di classificazione delle piste di sci, siano rispettate le norme a tutela dell'ambiente.

L'articolo 3 modifica la l.r. 15/1992 in materia di sviluppo del servizio ferroviario e dell'intermodalità, nonché di riqualificazione della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier, introducendo la possibilità di utilizzare, per le iniziative previste dalla stessa legge regionale 15/1992, le somme già trasferite dalla Regione a RFI S.p.A. purché non ancora rendicontate.

L'articolo 4 reca "Modificazioni alla l.r. 29/1997 in materia di servizi di trasporto pubblico di linea", inserendo l'articolo 56bis.

Tale articolo dispone che la Regione riconosca la Carta europea della disabilità, denominata Disability Card quale strumento per l'identificazione delle persone con disabilità ai fini dell'accesso ai servizi offerti dal trasporto pubblico locale, con l'obiettivo di favorire la piena inclusione delle stesse nella vita sociale della comunità. La Disability Card viene richiesta all'INPS ed è rilasciata a tutti i soggetti in condizioni di disabilità media, grave e di non autosufficienza. I titolari potranno ottenere le agevolazioni previste esibendo semplicemente la carta, senza ulteriori formalità o richieste da parte di Amministrazioni dello Stato o di soggetti pubblici e privati.

L'articolo 8 reca "Modificazioni alla legge regionale 6/2003 in materia di interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali ed artigiane"; in particolare viene previsto un termine diverso dal 31 ottobre al 31 dicembre per l'approvazione, da parte della Giunta, del programma delle attività relative alla realizzazione o alla promozione di iniziative a sostegno dell'internazionalizzazione del sistema produttivo regionale per l'anno successivo. La modificazione prevede inoltre che la consultazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative degli imprenditori industriali e artigiani, nonché degli istituti e degli enti pubblici e privati interessati allo sviluppo del sistema produttivo regionale, sia sostituita per la definizione dei contenuti del programma dal confronto con La Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, in qualità di rappresentante dei diversi soggetti interessati. La promozione e l'attuazione di questo confronto vengono affidate alla struttura regionale competente in materia e non più alla Giunta regionale.

Infine l'articolo 12, che modifica la l.r. 31/2022 in materia di interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, femminile e da parte di disoccupati di lunga durata nei settori dell'industria dell'artigianato, limitando l'accesso ai contributi previsti dalla legge alle nuove imprese che non si configurino come continuazione di imprese già esistenti; tale modificazione si rende necessaria al fine di perseguire la finalità propria della legge, in particolare la promozione di iniziative imprenditoriali che si configurino come imprese effettivamente nuove, favorendo la nascita e lo sviluppo sul territorio regionale di nuove attività economiche nei settori dell'industria e dell'artigianato.

La IV Commissione, nella riunione del 17 novembre, ha espresso parere favorevole sugli articoli sopracitati.

La V Commissione, nella riunione del 15 novembre del 2023 ha esaminato gli articoli 1 e 6. L'articolo 1 interviene in materia di diritto allo studio universitario, introducendo alcune modificazioni alla legge regionale 30/1989, in particolare si modificano il comma 1 dell'articolo 1, nonché il comma 1 dell'articolo 11 della stessa, al fine di non limitare le iniziative di sostegno al diritto allo studio universitario e alla frequenza di corsi post universitari, al fatto che le materie di insegnamento dei corsi siano coerenti con le esigenze del mercato del lavoro e della realtà produttiva e sociale della Valle d'Aosta, in quanto tale valutazione risulta complessa da effettuare alla luce dei continui cambiamenti sociali ed economici nel tempo.

Sono altresì introdotte altre modificazioni di carattere più tecnico, eliminando in particolare gli aggettivi "disagiate" e "bisognosi" in relazione alle condizioni economiche degli studenti, al fine di evitare un ricorso a un termine di incerte interpretazioni e utilizzare invece il concetto più generico di requisiti economici.

Viene precisato che l'assegno di studio non è cumulabile con analoghe forme di contribuzione, in quanto esistono alcune forme di contribuzione pecuniaria che sono cumulabili con l'assegno stesso, ad esempio la mobilità internazionale e i premi di laurea.

Si aumenta la percentuale di invalidità richiesta per particolari facilitazioni agli studenti meritevoli, dal 50% al 66%, in analogia con quanto previsto a livello statale.

Con riferimento ai contributi per la frequenza di corsi post-universitari, si elimina il riferimento al merito in quanto, per la concessione dei contributi in questione, viene valutato soltanto il possesso dei requisiti economici.

L'articolo 6, che reca: "Modificazione alla legge regionale 5/2000" per razionalizzare l'organizzazione del servizio socio-sanitario regionale, nonché favorire il miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, prodotte ed erogate nella Regione.

In particolare si modifica l'articolazione in distretti socio-sanitari e socio-assistenziali del territorio regionale, adeguando l'attuale suddivisione in quattro distretti a quanto stabilito dal piano regionale per la salute e il benessere sociale in Valle d'Aosta, piano 2022-2025, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione 2604 del 22 giugno del 2023.

Detto Piano infatti ha stabilito una riqualificazione della dotazione territoriale della Valle d'Aosta in due distretti socio-sanitari e socio-assistenziali, il D1, comprensivo dell'attuale distretto 1 Alta Valle e del distretto 2 Aosta e cintura, e il D2 comprensivo dell'attuale distretto 3 Media Valle e del distretto 4 Bassa Valle.

La V Commissione, nella riunione del 15 novembre, ha espresso parere favorevole sugli articoli sopracitati.

La I Commissione ha svolto invece il ruolo di capofila del disegno di legge, la I Commissione, non avendo articoli di competenza da esaminare nella riunione del 17 novembre, ha espresso parere favorevole sull'insieme del provvedimento.

Presidente - La discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Qualcuno intende intervenire in discussione generale? Chiedo ancora una volta e poi chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Come anticipato, abbiamo un ordine del giorno del gruppo PCP. La parola alla consigliera Minelli per l'illustrazione dell'ordine del giorno.

Minelli (PCP) - L'ordine del giorno è collegato all'articolo 4 del disegno di legge che stiamo discutendo, un articolo che riteniamo importante perché introduce una disposizione nuova. In pratica con quest'articolo la Regione va a riconoscere la Carta europea della disabilità nell'ambito dell'identificazione delle persone con disabilità per l'accesso ai servizi del trasporto pubblico locale. È un articolo che noi accogliamo con favore anche perché già lo scorso anno, sia noi che poi successivamente altri colleghi, avevamo portato all'attenzione del Consiglio questo importante strumento e chiesto che in qualche modo si prendesse in considerazione.

L'ordine del giorno che cosa chiede in buona sostanza? Che questa Disability Card sia utilizzata in ambiti più amplificati; in pratica riteniamo che sia corretto che si possa utilizzare la carta ed è una carta che è comoda per le persone con disabilità perché implica un'agevolazione, non devono portare con sé tutta una serie di documentazione che certifica il loro stato, ma su una carta che è simile a tutte le carte che utilizziamo, come un bancomat, sono caricate le loro caratteristiche.

Noi chiediamo che il Governo preveda, entro un termine che abbiamo definito in 90 giorni, il riconoscimento della Disability Card quale strumento per l'identificazione delle persone con disabilità ai fini dell'accesso non soltanto come è previsto dall'articolo al trasporto pubblico locale, ma ai servizi regionali offerti in ambito culturale, turistico, sportivo e ricreativo.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà... è in atto un confronto tra i proponenti e il Governo. La parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - In accordo anche con tutti i colleghi, con il Presidente e la maggioranza che hanno promosso questa legge all'interno della quale la Disability Card viene riconosciuta nell'ambito dei trasporti, e come abbiamo avuto modo di farlo in passato per gli impianti a fune e nell'ordine del giorno che era stato presentato dalla Lega, noi siamo d'accordo a sostenere l'ordine del giorno chiedendo solo, come sempre, la possibilità di poter lavorare nei tempi e nelle modalità opportune.

Se si può emendare l'impegno, aggiungendo il verbo "promuovere" oltre che a "prevedere", perché da qualche parte possiamo prevederlo direttamente, da altre lo possiamo solo promuovere e metteremmo: "entro l'anno 2024", che ci sia il tempo di completare un lavoro sinergico su tutto il territorio. Credo che questo possa dare la possibilità a tutti di continuare a investire in questa direzione e anche a ragionare su tutta l'organizzazione che poi dovrà essere disciplinata.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ringrazio l'assessore Bertschy, che ha parlato, penso, a nome di tutta la Giunta. È un emendamento che riteniamo accoglibile; avevamo pensato a tre mesi che possono essere obiettivamente pochi, un anno mi sembra un tempo più che ampio per poter effettuare quest'innovazione, chiamiamola così.

Come è stata recepita dall'Assessorato dei trasporti la possibilità di utilizzare la Disability Card per il TPL, credo che allo stesso modo, con un po' di buona volontà, si possa fare anche in altri ambiti. Ricordo che era stata approvata la mozione della Lega che chiedeva un'azione di sensibilizzazione nei confronti di tutti gli Enti locali dei servizi che avrebbero potuto utilizzare questa carta.

Nel nostro ordine del giorno si faceva riferimento ai servizi regionali offerti in ambito culturale, turistico, sportivo e ricreativo; se poi aggiungiamo nell'impegno anche "a promuovere", a questo punto credo che si intenda, sia per quello che riguarda i servizi regionali, che competono direttamente all'Amministrazione regionale, che in senso più ampio a tutti i servizi che sono disponibili sulla nostra Regione.

Dal nostro punto di vista, va bene, certo, c'è l'auspicio che alla fine del prossimo anno potremmo dire di aver raggiunto completamente quest'obiettivo che farebbe della Regione Valle d'Aosta credo una Regione all'avanguardia in questo senso. Forse addirittura, se riuscissimo a farlo per tutti i servizi regionali in ambito turistico, culturale, ricreativo e sportivo, potremmo essere addirittura la prima Regione italiana a farlo, quindi mi sembra un obiettivo più che importante.

Presidente - Consigliere Manfrin, a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per annunciare il voto favorevole del nostro gruppo. Avevamo presentato all'interno di questo Consiglio un'iniziativa proprio per andare in quella direzione che era stata approvata; era ultroneo immaginare che l'approvazione della trasmissione della Disability Card e la sensibilizzazione alle Amministrazioni locali rendesse di per sé anche la Regione tra le entità che condividevano questa card, ma perché non affermare una volta in più e non dare un impegno a questo Governo in più per promuovere quella che noi riteniamo una norma di civiltà. Una norma di civiltà che è stata per la prima volta concretizzata in maniera sperimentale con il Ministro della disabilità della Lega ed è proseguita con l'impegno di Alessandro Locatelli nel diffondere questa Disability Card, questo strumento, che permette sicuramente a tantissime persone di poter fruire del patrimonio artistico, storico, culturale, sportivo - e non soltanto - in tutte le sue forme godendolo a pieno.

Il nostro gruppo - ricordo le iniziative del collega Ganis - si è battuto più volte per l'accessibilità dei luoghi turistici, storici, artistici, culturali e riteniamo che questa sia quella che può definirsi a pieno titolo la vera integrazione, la vera piena partecipazione di tutta la comunità al proprio patrimonio, quindi ben venga una norma di civiltà, ben venga una norma che permette di far partecipare tutti, con una serie di incentivi e di facilitazioni, a quello che possiamo offrire perché questo è quello che qualifica le comunità che sono davvero a disposizione di tutte le sue componenti.

Presidente - La parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Per confermare che anche Rassemblement Valdôtain voterà quest'ordine del giorno e siamo anche contenti che si sia trovata una mediazione e che su temi di questo tipo ci possa essere la massima convergenza.

Vorrei anche approfittarne per tranquillizzare il collega Padovani, perché le nostre non sono delle semplici liaisons ma con altri colleghi - non necessariamente soltanto con le colleghe di PCP - possono essere delle liaisons nel momento in cui ci siano dei temi che si condividono e su cui si può lavorare insieme. Le stesse colleghe sanno benissimo che su altri temi la liaison non c'è, quindi io la tranquillizzo; sono meno tranquillo sulle sue liaisons.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Ringraziamo per l'accettazione della proposta di emendamento e credo che la cosa importante sia continuare ad avanzare con questo tipo di iniziative, perché credo, come un po' tutti, siamo anche a contatto con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, il mondo della disabilità. Nello stesso associazionismo c'è necessità di promuovere la Disability Card, perché comunque ad oggi c'è ancora difficoltà a farlo e quindi potrebbe essere questa un'ulteriore spinta ad andare in questa direzione; allo stesso tempo a sensibilizzare l'INPS a essere molto attento, molto presente e cercare di sostenere l'iniziativa.

Presidente - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Passiamo ora all'articolato del disegno di legge. Articolo n. 1, c'è qualche Consigliere che vuole intervenire? Nel caso si prenoti. Non vedo richieste. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 1 è approvato all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato. Articolo n. 3, lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 26

Favorevoli: 26

Astenuti: 9 (Aggravi, Baccega, Brunod, Erika Guichardaz, Lucianaz, Marquis, Minelli, Planaz, Restano)

L'articolo n. 3 è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 4? No. Mettiamolo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 4 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Erika Guichardaz, Minelli)

L'articolo n. 5 è approvato.

Articolo n. 6. Qualcuno vuole intervenire? No. Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 23

Favorevoli: 21

Contrari: 2

Astenuti: 12 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 6 è approvato.

C'è qualche intervento all'articolo n. 7? No. Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 7 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 8. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Sammaritani)

L'articolo n. 8 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Sammaritani)

L'articolo n. 9 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 10. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 10 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 11. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Sammaritani)

L'articolo n. 11 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 12. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Sammaritani)

L'articolo n. 12 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

L'articolo n. 13 è approvato.

Se non ci sono dichiarazioni di voto sulla legge, metto in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano, Sammaritani)

Il disegno di legge n. 124 è approvato.