Objet du Conseil n. 3042 du 14 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3042/XVI - D.L. n. 128: "Bilancio di previsione finanziario della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per il triennio 2024-2026".
Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto 4.02, il disegno di legge n. 128, composto da 6 articoli. È stata acquisita la relazione del Collegio dei revisori dei conti, che sarà allegata quale parte integrante della legge, come previsto peraltro dall'articolo 2, comma 2, della legge medesima.
Articolo n. 1, qualcuno vuole intervenire su quest'articolo? Non vedo richieste. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Astenuti: 1 (Restano)
L'articolo n. 1 è approvato.
Articolo 2. Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Stesso risultato. Bilancio di previsione, programmazione lavori pubblici, allegato A e allegato B, posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Prima di procedere alla votazione della legge nel suo insieme, per chi volesse ci sono le dichiarazioni di voto sul disegno di legge n. 128. Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - C'è stato un dibattito serrato, c'è stata la possibilità d'analizzare tutta una serie di suggestioni, di ordini del giorno, diciamo che la maggioranza non è stata sorda rispetto a tutta una serie di sollecitazioni, anche perché una serie di ordini del giorno sono stati approvati, altri, pur non essendo approvati, sono stati dichiarati condivisibili ed è stato dichiarato che addirittura le attività sono in corso, quindi era pleonastico approvare degli ordini del giorno che in qualche modo evidenziavano un lavoro che si stava già facendo.
Io però vorrei fare una considerazione che parte da quello che abbiamo visto al ponte dell'Immacolata: la Valle d'Aosta ha un futuro nel momento in cui valorizza le sue specificità e l'approccio che ha questa maggioranza e questo Governo è quello di dare l'opportunità a questa comunità di lavorare, perché se noi affrontiamo un bilancio con la logica che dobbiamo in qualche modo solo sostenere le frange deboli, dando contributi a tutta una serie di situazioni disagiate, probabilmente veniamo incontro a tutta una serie di istanze, ma non vorrei fare come i 5 Stelle che si sono affacciati su un balcone e, in virtù del fatto che avevano approvato il reddito di cittadinanza, hanno detto: "Abbiamo abolito la povertà". La povertà si combatte cercando di far fare a una comunità dei passi avanti, cercando di farli lavorare; 100 mila primi ingressi sugli impianti di sci dicono che quella è la strada che porta occupazione, che porta lavoro: ecco perché nei nostri progetti ci sono degli investimenti importanti anche sugli impianti di sci, sui collegamenti intervallivi, perché noi vogliamo lavoro, non vogliamo l'elemosina.
Voi avete fatto una discussione in parte condivisibile, in parte non condivisibile, perché avete messo sul tavolo semplicemente contributi. Allora sicuramente il disagio va in qualche modo contenuto, ma non è con queste attività che si risolve, noi vogliamo una comunità che lavora. Non è con i desideri che si risolvono i problemi e mi permetteranno anche i rappresentanti dei partiti nazionali, io faccio fatica ad accettare delle critiche da chi è sottoposto a indicazioni nazionali di un Governo che investe miliardi nel ponte di Messina, perché lì lavoro non ce n'è, non ci porta da nessuna parte. Io ovviamente posso anche condividere i limiti di un bilancio, è fisiologico, ma non credo che il quadro presentato meriti il voto contrario che avete espresso, non credo sia corretto e non è neanche giusto. Dopodiché le suggestioni che abbiamo sentito in questa discussione cercheremo di farle nostre e nel corso del 2024 le buone idee che avete proposto cercheremo di farle nostre e di proporre dei provvedimenti che vanno in questa direzione.
Ovviamente annuncio il voto favorevole e convinto a questo bilancio.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (AV-VdA Unie) - Dopo quattro giorni intensi e interessanti, come sempre diciamo il momento più importante è quello della programmazione; le suggestioni sono state numerose, puntuali, diverse, ogni tanto magari mirate a una singola criticità che deve essere solo vista in un'ottica positiva per una maggioranza: quella di spronare, quella di stimolare dove ci sono delle criticità. L'obbligo per una maggioranza che ascolta è quello di trovare delle soluzioni. Noi abbiamo definito questo bilancio un budget montagnard, magari qualcuno sorride, probabilmente i partiti nazionali, ma che interesse hanno i partiti nazionali per 100 mila abitanti, dove una Regione autonoma come la nostra può fare la differenza in tanti settori, tant'è vero che all'interno di questo bilancio c'è una grande attenzione per il presidio del nostro territorio, c'è una grande attenzione a una sanità territoriale e c'è una grandissima attenzione alla scuola, all'istruzione, all'edilizia scolastica.
Noi pensiamo che i partiti nazionali poco hanno interesse a questi tre elementi che ho messo in evidenza e che questo bilancio, che probabilmente non sarà il top di gamma, è un mix su cui le 50 mila famiglie valdostane possono costruire il proprio presente ma soprattutto costruire il proprio futuro. Se posso, sul piano più politico, all'interno di questi due disegni di legge, il 127 e il 128, noi pensiamo che sia molto chiaro qual è il ruolo del pubblico, che non deve invadere il ruolo del privato, dove il privato può fare dei propri investimenti, prima il collega diceva: "Abbiamo visto nel ponte dell'Immaculée cosa è successo". Abbiamo visto molto bene le potenzialità sul piano privatistico, ma perché a monte c'è indubbiamente una visione dei servizi che il pubblico ha deciso di garantire, che ha deciso d'integrare e soprattutto di migliorare.
Come avevo definito il DEFR serio e ponderato, noi pensiamo che questo sia veramente un bilancio costruito su misura, un abito fatto su misura con delle novità, le abbiamo messe in campo in questi giorni, che partono dall'elisoccorso notturno, che vuol dire da una parte dei servizi di garanzia e dall'altra legati al nostro turismo, all'edilizia scolastica, che vuol dire istruzione anche per i piccoli numeri, alla mobilità, agli sforzi che si stanno facendo sapendo che avremmo per tre anni la chiusura della ferrovia, gli interventi sui mutui. Andate a vedere, cari colleghi, chi era presente ai partiti nazionali, quali sono gli interessi e gli aiuti sui mutui della prima casa. Io sono andato a vedermeli e vi assicuro che non c'è nessuna Regione che mette in campo non solo tante risorse ma quanto è l'aiuto sugli interessi in un momento così delicato e difficile. Poi, scusateci, è con una certa fierté che noi di nuovo, all'interno di questo bilancio 2024-2026, mettiamo al centro i nostri Comuni, i nostri Enti locali. Forse qualcuno li deride, forse qualcuno ci scherza.
All'interno di questo Consiglio abbiamo avuto l'onore e l'onere di assumerci delle responsabilità come Sindaco, o come Vicesindaco, o come Assessore o semplice Consigliere comunale e vi assicuro che avere delle certezze, avere la possibilità di programmare, avere la possibilità di dare delle garanzie su dei servizi dai piccoli, medi e grandi Comuni è tanta roba, direbbe qualcuno.
Un ulteriore passaggio che vorrei fare è sui rinnovi contrattuali, che prendono una fetta importante all'interno di questo bilancio. Qualcuno parla di povertà, qualcuno parla di possibilità che le nostre buste paghe sono basse e all'interno di questo bilancio 2024-2025-2026 sono più di 50 milioni di euro per le fasce medie, possiamo definirle così come qualcuno le definisce? Allora des deux l'une, ma veramente ve lo dico, va bene stimolare, va bene pungolare, va bene fare qualche piccola proposta da qualche centinaio di migliaia di euro, ma noi pensiamo che all'interno di questo bilancio, che è perfettibile sicuramente, ci sia la possibilità, per le famiglie valdostane, per gli imprenditori, per i piccoli artigiani, per chi oggi crede in questo sistema di avere una buona qualità della vita e soprattutto di guardare al futuro, che immaginiamo sia la cosa più importante.
Voteremo convintamente il disegno di legge n. 128.
Presidente - Consigliere Marquis, a lei la parola.
Marquis (FI) - Sono stati tre giorni intensi di discussione sulla legge di bilancio 2024/2026, sicuramente stiamo vivendo una fase di transizione, sotto il profilo socio-economico, che viene gestita dal Governo regionale in stretta continuità con il passato, quindi noi riteniamo che gestire la transizione e il cambiamento in continuità non possa che portare a dei risultati deficitari per quanto riguarda la soddisfazione dei bisogni della nostra comunità.
Il modello che è stato disegnato è il modello assistenzialistico, che è sostanzialmente condizionato dall'alleanza con le forze di Sinistra in cui noi non ci riconosciamo; siamo un movimento liberale, moderato, che sostanzialmente vede un mondo diverso rispetto a quello che è stato disegnato, una Valle d'Aosta diversa con al centro le forze produttive private, dove il pubblico si limita all'essenziale nell'economia e non toglie ogni spazio all'imprenditoria privata. In questo bilancio non troviamo delle grandi risposte per la crescita del settore produttivo, abbiamo avuto modo di ascoltare i rappresentanti delle imprese che non prevedono degli investimenti, se non quelli strettamente necessari in questa fase, perché probabilmente non c'è fiducia nel futuro.
Ci sono dei temi molto importanti da affrontare: dalle sfide con i giovani, alla povertà, dal rafforzamento del tessuto produttivo, che non vengono affrontati secondo una visione strutturata. Assistiamo a dei provvedimenti settorializzati che mancano di visione e ne abbiamo avuto modo anche di attestare quest'impronta attraverso gli ordini del giorno che abbiamo presentato tutti assieme, anche come forze di opposizione, dove sono stati richiesti in tanti settori dei piani per avere una visione di sistema su delle singole tematiche. Purtroppo, quando tocchiamo questi argomenti, non si trova la condivisione della maggioranza, perché così non si possono risolvere le problematiche.
Noi crediamo che vada fatto uno sforzo diverso e il voto negativo che daremo a questa legge di bilancio dovete leggerlo come un grido d'allarme che arriva da tutte le opposizioni, non solo da Forza Italia, perché riteniamo che oggi serva qualcosa di diverso alla Valle d'Aosta, non è sicuramente questo bilancio, che chiamo semestrale, che può risolvere i problemi dei Valdostani.
Staremo molto attenti a quello che avverrà in seguito, che verrà presentato a livello di assestamento, perché ormai l'assestamento assume una rilevanza importante quanto il bilancio previsionale, perché a livello delle risorse che vengono messe a disposizione per gli investimenti siamo sugli stessi valori, quindi non è neanche semplice procedere a livello di programmazione. È una situazione in cui tutte le riforme, che sono alla base del piano nazionale di ripresa e resilienza, che sono indispensabili anche per la Valle d'Aosta, vengono rinviate alla prossima Amministrazione, alla riorganizzazione del funzionamento della macchina amministrativa.
Cosa dire della sanità? Come ha detto già il mio collega, la sanità ha avuto 70 milioni di risorse a disposizione in più rispetto al 2021 senza poter cogliere nessun risultato; non si può pensare che la soluzione delle singole problematiche passi attraverso la messa a disposizione di soldi e basta. Il problema ormai è di natura prettamente organizzativa, senza un nuovo modello organizzativo non si possono perseguire dei risultati e questo è il punto dolente che sta vivendo oggi la Valle d'Aosta. Una situazione sicuramente che è difficile, il quadro delle entrate non deve ingannare, perché dimostra sostanzialmente la debolezza del tessuto produttivo valdostano, perché la prima fonte di entrata è l'IVA e a livello di tributi propri la voce più significativa è quella dell'IRAP pagata dalla Pubblica Amministrazione; questo per noi è un elemento di assoluta debolezza. Non vediamo nessuna iniziativa che porta in questo bilancio a rafforzare il tessuto produttivo valdostano e la libera iniziativa privata.
Pertanto continueremo nella nostra azione, nell'ambito del mandato politico-amministrativo, nel pungolare la maggioranza per andare in questa direzione, una direzione che deve essere diversa rispetto a quella attuale per cercare di soddisfare i bisogni dei Valdostani e per dare un futuro migliore alla nostra comunità.
Presidente - Altri? Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Per motivare ulteriormente il nostro voto sui due disegni di legge, devo fare qualche considerazione complessiva sull'insieme della manovra programmatica e finanziaria che si realizza con il DEFR votato a novembre con le due leggi di oggi.
A novembre, analizzando il DEFR, avevo detto che eravamo in presenza di un documento di ordinaria amministrazione, un documento senza sforzi d'innovazione, disancorato da un programma di governo, che anche per questo, o forse proprio per questo, appariva fragile, contraddittorio e superficiale in troppi punti. Questo giudizio critico devo purtroppo confermarlo anche sulle due leggi oggi al nostro esame; questo bilancio è prevalentemente un esercizio ragionieristico, una lunga sequenza di cifre senz'anima, senza una visione, senza l'ambizione di costruire una Valle d'Aosta migliore. Eppure, come ho già avuto modo di dire, con la manovra finanziaria ci proiettiamo non solo verso la fine di questa legislatura, ma anche oltre, fino al 2026. Ci vorrebbe quindi un buon tasso di concretezza, operatività e programmazione per concludere bene questa legislatura e anche un slancio innovativo per utilizzare al meglio gli ultimi due anni e creare solide prospettive per il futuro.
Purtroppo questa visione, che guarda al di là del presente, che pensa al lungo periodo, non compare mai e l'obiezione che si potrebbe fare a questo ragionamento è che non abbiamo bisogno di innovazioni, di visioni di cambiamento, che non serve immaginare una Valle d'Aosta migliore, perché le cose vanno bene così come sono, abbiamo una Pubblica Amministrazione che garantisce migliaia di posti di lavoro, un'economia solida, diversificata in crescita, la piena occupazione tanto che nessun giovane valdostano deve andare a cercare lavoro all'estero. Abbiamo un'assistenza sanitaria ottimale, lo vediamo tutti i giorni. La povertà da noi non esiste. I giovani completano il loro percorso di studi in tempi corretti e con successo. Stiamo rapidamente abbandonando l'uso dei combustibili fossili da importazione, abbiamo applicato con soddisfazione e con buoni risultati la dottrina "Rifiuti Zero", applichiamo una mobilità altamente sostenibile, non abbiamo nessun problema per i cambiamenti climatici, tant'è vero, che come ha detto il Presidente delle guide valdostane qualche giorno fa, proprio quest'anno, che è l'anno in cui abbiamo avuto le temperature più calde da quando esistono le registrazioni dei dati, "i nostri ghiacciai sono più belli che mai"! Se tutto è così positivo, perché sforzarsi di immaginare e cercare qualche cambiamento? Al massimo facciamo il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco, il mega collegamento funiviario di Cime Bianche, gli altri collegamenti intervallivi, il raddoppio dell'autostrada in Bassa Valle e siamo a posto per altri 50 anni!
Noi pensiamo che le cose non stiano affatto così, pensiamo che una Regione piccola come la Valle d'Aosta, ma con delle risorse naturali straordinarie, dotata di una grande autonomia decisionale e di risorse importanti derivanti da un generoso riparto finanziario con lo Stato italiano, potrebbe e dovrebbe essere all'avanguardia nella qualità della vita, nella qualità dell'istruzione, nell'efficienza dei servizi sanitari, nei rinnovi contrattuali corretti e puntuali, nell'efficienza dei servizi sanitari e socio-assistenziali, nella tutela del suo paesaggio e ambiente naturale di inestimabile valore; dotata di un sistema di mobilità basato su una ferrovia che attraversi tutto il territorio regionale e di un capillare trasporto pubblico, caratterizzata dall'indipendenza energetica grazie all'idroelettrico, al solare e a emissioni inquinanti zero. È questa la mission che, a nostro avviso, dovrebbe avere quell'organismo di autogoverno sorto quasi un secolo fa, dopo la fine del fascismo e che si chiama Consiglio della Regione autonoma Valle d'Aosta.
Se non abbiamo una visione che guarda al futuro e che si china sulle esigenze di cambiamento, facciamo bricolage, ma non facciamo azione di governo. Di questa mission non c'è traccia nella manovra finanziaria e quindi, come avevamo già espresso il voto contrario al DEFR, allo stesso modo e con le stesse motivazioni esprimeremo voto contrario anche su questa seconda legge di bilancio.
Presidente - Vi sono altri interventi prima di mettere in votazione? Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (FP-PD) - Intervengo dopo due giorni di dibattiti più o meno interessanti, alternati a contrapposizioni politiche lecite - e meno lecite secondo me -, proposte scandite da slogan, mirate a dividere piuttosto che a politiche di coesione sociale. Sugli ordini del giorno c'è stata una serie di proposte accolte con impegno dal Governo, laddove sia in linea con obiettivi convergenti su temi e visioni sostenibili nei tempi e in modi congrui e soprattutto in capo all'ordinamento regionale e al potere politico decisionale locale. Su temi a carattere nazionale le scelte dipendono anche dal confronto con le politiche nazionali e con il Governo, dove abbiamo dei rappresentanti soprattutto nella contrattazione o nelle interlocuzioni di livello superiore che esulano da Piazza Deffeyes. È evidente che non è possibile e difficile prendere impegni, come anche sulle politiche le scelte di locazione di risorse finanziarie. Le scelte finanziarie sono frutto di una condivisione, dalla visione controcorrente della minoranza, che è lecita, a proposte che spostano coperture da un capitolo all'altro, da una missione all'altra, trascinando modifiche di ulteriori leggi regionali, insomma scelte non condivise e sostenibili. Per me e per noi fare politica è una cosa seria e va fatta seriamente, tutto lecito, tutto secondo il Regolamento, ma se vogliamo fare politica, questo è il luogo e non è un tweet o un post che cambiano le cose. Ho visto atteggiamenti positivi ma anche qualche teatrino poco rispettoso e anche poco comprensibile a quei pochi che ci seguono da fuori.
Diamo un po' di dignità alla centralità del Consiglio, ognuno con le proprie posizioni politiche. Quando si ridicolizza, il livello di discussione è pessimo e banalizzato, ci si ridicolizza complessivamente tutti, perché poi la gente si chiede: "Ma dove sono stati negli ultimi anni? Ma in che mondo vivono?" e questo porta a non andare a votare, "tanto è tutto uguale", e li conoscete bene i soliti commenti. È stato detto che abbiamo già abdicato noi come altri e hanno un'innata infallibilità alcune persone che hanno portato e sono portatori e conservatori del dono di avere sempre le migliori soluzioni possibili, sostenibili e programmatiche.
La mediazione e a volte i compromessi, che non sono così deleteri se si hanno degli obiettivi da condividere, da sostenere e da proteggere, non per il proprio stato patrimoniale, per la propria attività, ma per la comunità intera, in una visione di prospettiva e con la capacità di spiegare le motivazioni per eventuali cambiamenti. Voterò e voteremo a favore di questo bilancio per queste scelte di maggioranza. Le risposte sono state date qui in aula e arriveranno con le loro applicazioni. Ho sentito ripetere, spesso e volentieri, della crisi della maggioranza della politica, ma in greco antico crisi significa decisione. Questo bilancio è la nostra decisione, è un richiamo alle parole del collega Marguerettaz; oggi il ponte sullo Stretto dipende dai tagli alle due Regioni confinanti. Anche questa è una decisione, sono promesse elettorali oppure è un cambio di direzione di obiettivi? Forse l'annuncio di queste promesse non è sostenibile.
Annuncio il voto favorevole del gruppo in cui è presente il PD, che ha perso sicuramente negli anni dei pezzi ma prosegue su un percorso lineare di progresso.
Presidente - La parola all'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Intervengo come gruppo Pour l'Autonomie per dire e spiegare le motivazioni per cui votiamo questo bilancio.
Come sapete, l'anno scorso ci trovavamo all'opposizione di un Governo e facevamo delle proposte per cercare di portare il nostro contributo a un bilancio. Quest'anno invece, come forza politica, abbiamo avuto l'opportunità di discuterne in maggioranza, l'opportunità di portare le nostre idee all'interno di un gruppo, ovviamente più ampio, e cercare di ottemperare a quelle che erano le nostre esigenze e i nostri punti di vista con quelli degli altri che sono chiamati a governare questa Regione.
Non nego che ci sono stati dei momenti interessanti e anche personalmente, dal punto di vista politico, difficili di votazioni per quanto riguarda il gruppo consiliare Pour l'Autonomie. Riguardo in principale modo sicuramente l'emendamento n. 4 di RV, che andava a riprendere un po' la logica del bonus "Naître Valdôtain", che avevamo studiato, ideato e trovato anche dei fondi per finanziarlo l'anno scorso insieme. È ovvio che cambia il ruolo, cambia il momento ed è cambiato il voto, ma non esclusivamente perché è cambiato il punto di vista, ma perché il bonus "Naître Valdôtain" è un tema di cui abbiamo avuto modo di discutere con la maggioranza proprio nel momento in cui dovevamo formare il Governo e abbiamo di fatto portato questa nostra esigenza come tante altre, alcune ovviamente sono state accolte, per altre abbiamo dovuto cercare di trovare degli equilibri con ovviamente gli altri Assessori regionali e gli altri gruppi consiliari e movimenti che compongono questa maggioranza. Questo per dire che questo bilancio, dal nostro punto di vista, dà delle risposte; abbiamo lavorato in questi otto mesi insieme a tutta la maggioranza e a tutti i gruppi di maggioranza proprio per cercare di dare un bilancio che dia le risposte che noi chiedevamo e che noi continuiamo a chiedere. Ovviamente sta a noi oggi trasformare questi numeri in fatti e questo lo faremo solamente nel corso dell'anno, con il lavoro che si tradurrà ovviamente dai numeri agli effetti che andremo a vedere direttamente sulla nostra popolazione.
Altro momento in cui abbiamo discusso anche in Giunta con il presidente Testolin è la proroga delle PPO; sono sempre stato contrario e ho sempre portato in quest'aula gli emendamenti che vadano ad annullare la proroga delle PPO, però quest'anno oggettivamente - e su questo abbiamo già discusso in diversi modi - abbiamo una riforma in atto, più o meno condivisibile, su cui anche i gruppi di maggioranza si stanno confrontando, ma vi è un tempo massimo entro il quale andremo a operare con una modifica dell'impianto dell'Amministrazione regionale, e questo credo che sia un altro lavoro che abbiamo fatto come forze di maggioranza, come Governo e su cui giustamente ci stiamo confrontando e stiamo cercando di trovare delle soluzioni che sono quelle che crediamo siano le soluzioni migliori.
Non nego che, per quanto riguarda l'Assessorato che ci è stato assegnato in questo rimpasto di Governo, quello dell'agricoltura, abbiamo preso anche spunto su delle iniziative che sono state portate dall'opposizione: penso all'iniziativa del consigliere Dino Planaz, che ci aveva consigliato e messo in luce i problemi su una serie di fondi che non erano stati erogati dal Ministero sulla crisi della siccità del 2022 e proprio in questo bilancio abbiamo cercato, esattamente come da impegni presi in quest'aula, di dare delle risposte.
Credo che sicuramente la discussione è stata utile e proficua ma non deve perdere di vista l'obiettivo, cioè cercare di tradurre quelli che oggi sono dei numeri a bilancio in risposte. Questo è un lavoro che spetta a ognuno di noi, indipendentemente dal ruolo che oggi deve ricoprire e che domani ricoprirà.
Ritengo che questo sia il motivo per cui, come gruppo consiliare, abbiamo portato il nostro contributo a questo bilancio con tutte le altre forze di maggioranza e crediamo fortemente che sia necessario approvare questa legge di bilancio proprio per iniziare quanto prima a dare le risposte ai Valdostani.
Presidente - Altri che intendono intervenire? La parola all'assessore Marzi, anche lei come gruppo.
Marzi (SA) - Il fatto che mi trovi a esprimere, come gruppo Stella Alpina - organismo monocratico mi è appena stato richiamato -, il voto favorevole a questo bilancio quando, da un punto di vista oggettivo, mi trovo contemporaneamente a essere Consigliere, Capogruppo e Assessore, - c'è un collega di minoranza con il quale in questi tre giorni abbiamo sceneggiato parti più da pugili che da politici che, in occasione dell'Expo Aid, mi portava in giro dai suoi colleghi, collega Manfrin, volendomi rappresentare come un unicum per il fatto di essere solo soletto e di gestire più o meno un terzo del bilanci - visto che ad oggi le due missioni che in teoria gestirei da un punto di vista politico assommano a circa al 32% di un bilancio da 1.819 milioni di euro, è giusto che io parli per ultimo.
È giusto che io parli lo stesso ed esprima un voto favorevole perché, a proposito del fatto che la politica è tante cose, la politica è anche ritualità, quindi è assolutamente corretto che il gruppo Stella Alpina esprima, in maniera assolutamente forte e convinta, un sostegno con il proprio voto ma anche con il proprio verbo a questo bilancio. Perché? Fondamentalmente per due motivi: prima di tutto perché il bilancio è il documento per antonomasia che esprime un Governo. Oggi ci siamo trovati in un momento molto particolare anche a discutere di cosa è la democrazia. Prima il collega Cretier parlava di crisi, quindi di decisioni, di scelta: un Governo, per arrivare a chiudere un bilancio, deve fare delle scelte e deve allocare delle risorse. A fronte di 1.819 milioni di euro di entrate, ci sono 1.819 milioni di euro di spesa. Questo è quello che normalmente deve fare la politica e la politica, a differenza di quello che ognuno di noi fa a casa propria, anche se poi almeno come idea sarebbe il caso di farlo lo stesso, lo dobbiamo anche dichiarare. Quindi non soltanto abbiamo tutta una ritualità che porta a prendere le entrate e a trasformarle in spese e a dargli una connotazione politica, perché quelle spese sono anche frutto di decisioni. Non bisogna essere d'accordo con una maggioranza quando decide di esprimere e di fare delle scelte che si trasformano in un bilancio, ma la maggioranza deve essere assolutamente fiera delle scelte che ha fatto perché quelle scelte, quando arrivano a essere sintetizzate ed esplicitate, arrivano alla fine di un percorso, che è quello che ha portato a prendere quelle decisioni ma allo stesso tempo diventa l'avvio del percorso successivo, quello nel quale queste scelte vengono rappresentate a una comunità, vengono poste nell'aula per antonomasia, l'aula della democrazia che per questa Regione, per questa comunità e questa Vallata. A fronte delle scelte fatte, ci si prende un sacco di botte, si combatte, a volte le si cambia anche ma poi si chiude e dall'anno successivo ci si assume le responsabilità di continuare a guidare una comunità.
Come mi è capitato di rappresentare in un momento politico istituzionale molto forte, come quello nel quale il Governo regionale quest'anno ha scelto di tornare tutti quanti assieme, come Giunta, a rappresentare il bilancio di fronte agli Enti locali e ai Comuni valdostani, come in quell'occasione ai Sindaci ho detto, rappresentando la mia parte... qui invece, come gruppo Stella Alpina, sono a esprimere un valore positivo nei confronti di tutto quanto il lavoro fatto da questa maggioranza. A mio modesto avviso, un bilancio che, in un momento così delicato, mette risorse in linea prima di tutto per quanto riguarda la sanità e la salute, in secondo luogo per l'istruzione, poi per i trasporti, i servizi sociali, il turismo, lo sport, l'Europa e per gli Enti locali in primis, quindi per la loro autonomia, la possibilità di gestire il loro territorio, è un bilancio che andrebbe sicuramente auspicato, per noi che abbiamo la fortuna di poterlo fare, anche votato.
Presidente - Vi sono altri interventi? Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Approfitto di questi interventi per aggiungere alcune osservazioni sulla prospettiva che insieme agli altri si ha la possibilità e la volontà di mettere in evidenza. È una fase molto delicata che insieme abbiamo cercato di vedere, al di là dei mezzi di concerto, e che anche i colleghi hanno già esposto durante questi primi giorni. È un aspetto difficile sotto il profilo del modo con cui si può esaminare e proporre una serie di interventi che siano continuativi, perché nell'ambito della possibilità di prevedere una continuità deve esserci anche la convinzione che come tale possa essere vista in un modo corretto sia nella proposta di volta in volta che viene esplicitata e che si collega con quello che le altre forze che già hanno preso posizione e che hanno la possibilità di avere un punto di confronto che permetta di valorizzare il più possibile l'insieme delle proposte che di volta in volta noi abbiamo proposto.
Credo sia importante tener conto della necessità di immaginare non solo un periodo di qualche mese, ma un periodo più avanzato che in qualche modo tenga conto della prospettiva che possa tenere nella dovuta considerazione la prospettiva che noi abbiamo visto, non solo come gruppo, ma anche con i colleghi che hanno rivisto insieme quello che può essere il futuro.
Oggi noi abbiamo solo qualche giorno che è stato fatto... il problema è che non può fermarsi, non può essere così ma deve esserci una possibilità di utilizzare al meglio le forze economiche che ci sono... e anche tenendo conto dell'esigenza di non fermarsi solo alla possibilità di avere ogni giorno dei punti di riferimento e di "battaglia" tra l'uno e l'altro, non porta a nulla. Ci sono invece dei punti molto importanti che devono tenere in dovuta considerazione sia quello che si è sviluppato fino a ieri sia le prospettive del domani. Non è solo una questione di poter prevedere dei numeri che in qualche modo possano poi essere visti a seconda della prospettiva, ma si tratta di avere la capacità insieme di trovare i modi che possano rendere utile e comodo quello che la nostra Regione può portare, tenendo conto di quello che è già successo, delle esperienze dei singoli gruppi che ci sono già oggi, ci sono esperienze, alcune sono state un po' meno positive di quello che ci si aspettava, altre sono oggi da tenere nella dovuta considerazione... quelle che sono le disponibilità finanziarie. È un tema molto delicato, perché il fatto di avere la disponibilità finanziaria vuol dire essere in grado di programmare quanto si sta facendo nel breve tempo.
Riteniamo quindi importante lavorare insieme tenendo conto di una discussione che sia trasversale, non è che qui uno vince e l'altro perde, no, si perde se non si è in grado di gestire nel modo dovuto quello che ognuno ha già portato avanti e oggi noi, ancora a maggior ragione, siamo nella situazione di portarlo nel modo più assoluto possibile. Noi crediamo fortemente in questo sistema e riteniamo di dover lavorare in questo senso con tutti quelli che sono disponibili.
Presidente - Altri? Se non vi sono altri interventi, metto in votazione... consigliera Erika Guichardaz, a lei la parola.
Guichardaz E. (PCP) - Ringrazio i consiglieri Manfrin e Padovani per essere stati due cavalieri e avermi lasciato la parola.
Riparto proprio dall'esempio del ponte dell'Immacolata: se noi volgiamo il nostro sguardo in alto - e ce l'ha detto bene, secondo me, in un articolo di questi giorni Enrico Martinet su "La Stampa" -, vediamo tantissime persone che sciano, vediamo funivie che potranno essere realizzate anche in zone proibite, vediamo sicuramente anche collegamenti stradali come quello del Colle Ranzola che saranno presi d'assalto per passare da una vallata all'altra. Poi se volgiamo lo sguardo invece poco più sotto, troviamo problemi di parcheggi, un assalto al Pronto Soccorso, vediamo interventi continui dell'elisoccorso, vediamo una rete stradale bloccata. L'articolo termina con una bellissima domanda e con un interrogativo: la Valle d'Aosta morirà d'abbondanza? Questa è la domanda che dovremmo porci tutti noi. Proprio in virtù di questa domanda, io non mi stupisco quando il collega Marguerettaz dice: "Questo sguardo ai deboli sempre... avete portato il bon chauffage, la questione dell'indennità sulle OSS..." e via dicendo; io non mi stupisco che lo faccia lui, perché sta nelle corde molto probabilmente della sua visione, mi stupisco che ci sia in questa maggioranza un'area progressista che invece non pensi a quella cosa. Da tempo dico che non esiste più quell'area progressista che io conoscevo, in cui io ho militato per tanti anni da autonomista e anche su questo essere in un partito nazionale, almeno all'interno del PD, era un partito federale, federalista, dove anche noi autonomisti trovavamo la nostra dignità. Ecco invece però che in questo momento vedo che i valori che ci sono all'interno dello statuto di quel partito non sono più assolutamente considerati, perché fare politiche riformiste e innovatrici non vuol dire non guardare ai più deboli, anzi, vuol dire prestare ancora maggiore attenzione ai più deboli, perché gli impianti da sci danno tanto lavoro stagionale, questo non possiamo negarlo, quindi anche su questo bisognerebbe fare una riflessione e, quando si dà tanto risalto ai rinnovi contrattuali, io dico che i rinnovi contrattuali sono dovuti, non è che è manna dal cielo che avete regalato ai dipendenti regionali! Quei rinnovi per gli altri dipendenti... e lo dite spesso: "Gli insegnanti hanno quel contratto nazionale che ci impone di dare i rinnovi contrattuali quando lo decide lo Stato". I rinnovi contrattuali dei regionali vengono sempre dati molto dopo, quindi una riflessione anche sulle tante regionalizzazioni che qualcuno vuole mettere in piedi molto probabilmente andrebbe fatta.
Quello che mi preme dire è che - l'ho già detto sul bilancio dell'anno scorso e lo ridico sul bilancio di quest'anno - una forza progressista ed ecologista come la nostra non può assolutamente votare questo bilancio. Altri hanno spiegato le loro motivazioni ma noi sicuramente, non trovando una risposta soprattutto ai temi ambientali e ai temi sociali, non possiamo assolutamente votarlo.
Presidente - Se non ci sono prenotazioni per intervenire, metto in votazione. Ha chiesto la parola il consigliere Padovani.
Padovani (FP-PD) - Credo che alla fine di questa maratona vada fatto un bilancio del dibattito e di quello che abbiamo votato e andremo a votare. Io penso che sia stato un dibattito a volte interessante, a volte meno, a tratti sorprendente: dico sorprendente perché durante il dibattito ho scoperto una forte liaison politica tra due gruppi progressisti che si prodigano a voler dare patenti di progressismo ad altri e poi hanno evidenziato una forte liaison con un altro gruppo che un po' di decine di anni fa si era opposto alle Giunte capeggiate dall'Union Valdôtaine e il Partito Comunista Italiano e quel gruppo era Rassemblement Valdôtain, che ha nel nome quella storia lì e credo che la rivendichi anche senza problemi; mi stupisce però questa liaison.
È stato stimolante anche sentire lezioni su come si risolve la crisi sociale da parte di chi siede nei banchi del Centro-Destra e poi, alla prova del Governo nazionale, cancella i fondi per la disabilità, taglia i fondi per la morosità incolpevole e gli affitti delle case popolari e boccia il salario minimo a 9 euro per tutte e tutti; tutto questo per finanziare ponti sullo Stretto di Messina, che ha già detto bene prima qualche collega che cosa è. Meno interessante invece è stato l'ennesimo nomignolo dato dal solito collega che evidentemente ha una passione per quello che faccio, dico e scrivo, passione che però - le ricordo - l'ha portata a perdere quattro componenti del suo gruppo. Se lei vuole continuare a coltivare questa passione e a continuare a perdere componenti del suo gruppo, io faccio volentieri da kamikaze.
Detto questo, abbiamo davanti un bilancio che è stato dibattuto, un bilancio che al suo interno stanzia il 40% delle risorse disponibili su sanità e istruzione, un bilancio che stanzia 122 milioni sulle politiche sociali, che ha i fondi per il sostegno all'ARER, e quindi alle case popolari, che ha un'attenzione particolare verso il mondo della disabilità, un bilancio nel quale vengono stanziati 33 milioni complessivi sul triennio per l'edilizia scolastica, dove si rende nota l'attenzione ai beni culturali, ovviamente alla loro conservazione, al loro restauro, ma anche alla loro accessibilità per tutte e tutti.
Poi ci sono i fondi per l'attività del Centro antiviolenza e poi - questo lo dico con enfasi e con convinzione - ci sono 434 mila euro per il 2024 e 517 mila per gli anni successivi a favore di un nuovo provvedimento legislativo in materia di violenza di genere dove troveranno cittadinanza anche le politiche contro le discriminazioni. Inoltre ci sono i soldi per il sostegno al CSV, quindi al mondo del volontariato, un mondo che è davvero importante per la nostra Regione, un bilancio nel quale si stanziano 300 mila euro necessari al fine di estendere l'erogazione del contributo, che è previsto dalla cosiddetta "Carta docenti" anche ai supplenti che sono stati assunti a tempo determinato. Poi, sempre per evidenziare l'importanza e l'attenzione che si dà al mondo della disabilità, l'aumento considerevole per i fondi per il sostegno scolastico alle persone che ne hanno bisogno e quindi anche alle persone con disabilità. Infine penso che vadano anche evidenziate le risorse destinate alle politiche per il lavoro e la formazione professionale, in particolare quelle per il nuovo piano per le politiche del lavoro, che ha iniziato il suo iter nel Consiglio politiche del lavoro del quale mi onoro di essere presente e che dovrà prendere le mosse dall'alleanza per il lavoro di qualità, quindi insistere sulla qualità del lavoro, del salario, dei diritti.
Vorrei terminare - e rubo ancora davvero 30 secondi - citando le parole del Presidente della Regione quando nella sua relazione ha detto: "Viviamo in una fase storica caratterizzata dai mutamenti demografici, dalla fragilità di fasce di popolazione sempre più ampie, fenomeno che deve portarci a riflettere e a reagire". Io dico che dobbiamo farlo in fretta e con convinzione, ma non perché noi crediamo nell'elemosina, ma perché pensiamo - almeno è quello che penso io - che vadano sostenute e accompagnate anche quelle persone che per tanti motivi o non hanno un lavoro o se ce l'hanno, questo lavoro è precario o ha dei contratti poveri e quindi non riesce ad arrivare alla fine del mese...
Presidente - Consigliere concluda.
Padovani (FP-PD) - ...viviamo, diceva anche il Presidente, in una fase storica che è anche segnata dai cambiamenti climatici, i cui effetti incidono sulle nostre realtà e che ci obbligano a intervenire con oculate attività di mitigazione. Io penso che, oltre alla mitigazione, servano anche le attività di contrasto ai cambiamenti climatici.
Come per il provvedimento precedente, voteremo a favore anche di questo provvedimento.
Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo fatto già un panorama abbastanza ampio della legge di bilancio che abbiamo discusso e devo dire che ho sentito evocare da parecchie parti temi nazionali su cui ovviamente non mi sottraggo.
Ho sentito dire che giustamente non bisogna fare riferimento, per esempio, ad alcuni provvedimenti nazionali che alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle presentarono come l'abolizione della povertà, parlando del reddito cittadinanza; credo che però in questo caso probabilmente il collega Marguerettaz dovrebbe far riferimento e guardare i colleghi alla sua destra, perché sono loro che in Parlamento hanno contestato l'abolizione del reddito di cittadinanza, quindi probabilmente lo stesso Marguerettaz ha qualcosa da recriminare al Partito Democratico.
Vedo altrettanto che giustamente il collega Chatrian si chiede: "Che differenza possono fare i partiti nazionali? Perché i partiti nazionali non hanno alcun interesse per la Regione Autonoma Valle d'Aosta".
Vede, collega Chatrian, se lei avesse ragione, anche lei dovrebbe volgere il suo sguardo verso la sua destra e guardare i colleghi che rappresentano il Partito Democratico, come il collega Cretier ha giustamente rivendicato, e chiedere: che interesse avete per la Valle d'Aosta, visto che siete i rappresentanti di un partito nazionale? Non avete alcun interesse, questo a detta del collega Chatrian.
Noi rivendichiamo invece con piacere di essere sì un partito che ha un riferimento nazionale e che ci dà la forza, a livello nazionale, di poter disporre e di poter imporre alcune importanti scelte, come quella dell'autonomia estesa a tutti i territori, proprio perché siamo fortemente autonomisti, ma in maniera altrettanto indipendente abbiamo la possibilità di scegliere sul nostro territorio quali sono le cose migliori da fare per la Valle d'Aosta e sulla Valle d'Aosta decidiamo noi.
D'altra parte, sono stati indicati da più parti come sprechi, o come investimenti poco convenienti e poco oculati, quelli del ponte di Messina, ma basterebbe parlare di alcuni investimenti che sono stati fatti nel passato: ad esempio, il trenino di Cogne, la Centrale del latte, per immaginare che forse non soltanto da altre parti ci sono investimenti che sono opinabili. Questo non è ancora avvenuto e gli effetti li vedremo se saranno positivi e negativi, noi riteniamo che siano positivi, a prescindere.
Mi ha un po' stupito il fatto che il collega Cretier abbia detto che vi sono state delle proposte meno lecite o non lecite o poco lecite all'interno di quest'aula e avrei gradito sapere quali, perché il presidente Bertin, se ci fossero state delle proposte poco lecite, avrebbe dovuto indicarcele dicendo: "Questa proposta non è lecita, non dobbiamo discuterla", invece abbiamo discusso tutto, quindi io mi chiederei, collega Cretier, se ha poi la voglia di esplicitare. Qui la cito e la chiamo in causa e ci dica quali sono le proposte non lecite, così almeno potremo giudicarle.
Ho apprezzato davvero sinceramente lo spirito costruttivo espresso dall'assessore Carrel che su alcune cose, ad esempio, sulla questione "Naître Valdôtain", ha riconosciuto gli sforzi comuni fatti all'opposizione e una direzione che noi riteniamo quella giusta, cioè quella di andare a favorire le nascite nella nostra Regione sostenendo le famiglie.
Ho sentito parlare da parte invece di un collega che è diventato ossessionato, un collega che è un apolide della politica, non ha riferimenti, ce li aveva ma glieli hanno rubati, si trova in un gruppo che ha dovuto cambiare nome, non si può chiamare Partito Democratico perché c'è lui che non ha una tessera, ha una casa e contesta agli altri di avere troppi pochi riferimenti. Guardi, noi abbiamo un gruppo che è il gruppo, come ho già detto, più numeroso all'interno di questo Consiglio, al pari di quello dell'Union Valdôtaine, lei ci può soltanto guardare.
Rimaniamo però dall'esempio da cui siamo partiti: quello del ponte dell'Immacolata - ruberò anch'io 30 secondi, Presidente, me lo concederà - e ricordo un esempio che è stato fatto qualche anno fa, quando io e il collega Marzi sedevamo sui banchi del Consiglio comunale di Aosta, da parte dell'allora Assessore ai lavori pubblici, che disse: "La Valle d'Aosta è un cumulo di macerie", ma era ricoperto di neve e la neve erano i soldi. Quando i soldi sono finiti e la neve si è sciolta, le macerie sono riemerse. Questa era l'immagine che lui dava, ovviamente non in Consiglio, la dava al di fuori. Noi potremmo dire che con la neve che è caduta o con i soldi che probabilmente con un artifizio di bilancio si vogliono evidenziare qualcuno vorrebbe coprire le macerie, ma ricordiamo che, quando cade la neve, abbiamo visto che cosa succede, abbiamo scoperto che non ci sono le persone che sono in grado di rimuoverla, ci sono persone che sono in grado di rimuovere quella che c'è sulle piste ciclabili e non su quella delle strade. Questo denota attenzione o disattenzione politica verso i bisogni delle persone semplicemente indirizzando la propria idea sull'interesse, magari ideologico, del green a tutti i costi, anche sotto la neve, dimenticandosi che la gente cammina sui marciapiedi e vorrebbe anche le strade pulite.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Jordan, ne ha facoltà.
Jordan (AV-VdA Unie) - Come già anticipato dal collega Chatrian, voteremo convintamente questo bilancio in quanto riteniamo che dia risposte concrete ed efficaci per la Valle d'Aosta. L'aumento delle risorse finanziarie permette, oltre a definire interventi puntuali, di modulare efficacemente le spese e migliorare il quadro finanziario rispetto alle annualità precedenti, quindi un bilancio che complessivamente crea le condizioni per dare delle risposte. Le migliori non so, ma sicuramente buone.
Ne approfitto, Presidente, anche a conclusione di queste giornate di dibattito, per fare alcune considerazioni di metodo, senza perdermi nei numeri, perché sono già state sufficientemente illustrate dai colleghi.
L'attenzione di questo bilancio è in particolare al territorio e ai suoi servizi, soprattutto con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita della nostra Regione, in particolare nelle zone considerate un po' più marginali, per questi territori ma anche in generale ovunque riteniamo necessario favorire i servizi, il lavoro, l'assistenza alla cura, favorire politiche di welfare adeguate ai tempi, stimolare e sviluppare ancora di più il turismo.
Il bilancio è lo strumento finanziario che pone le basi per la politica di questa maggioranza ed è in questo senso, al di là dei numeri e delle poste di bilancio, che dobbiamo confrontarci per raggiungere quest'obiettivo. Il confronto e la condivisione devono essere continui e costanti, lo fa e lo deve fare il Governo, lo deve fare ancora di più la maggioranza e lo deve fare giustamente in quest'aula, così come è stato oggetto in questi giorni, tutto il Consiglio con gli strumenti che sono a disposizione. In diversi settori ci sono strumenti di programmazione definiti e in definizione, ma in altri settori non ci sono ancora ed è in questo senso che credo sia necessario favorire ancora di più il confronto, coinvolgendo i Consiglieri, coinvolgendo la politica, coinvolgendo i movimenti, coinvolgendo i portatori d'interesse. È necessario farlo perché è importante il confronto che deve essere visto come uno strumento di arricchimento e non come un momento di debolezza. Il confronto deve essere visto per portare le proprie ragioni ma anche per ascoltare le voci dissonanti. Solo così credo che si possano meglio definire le azioni strategiche, che saranno in grado di traguardare oltre il triennio del bilancio, azioni che siano in grado di affrontare nel miglior modo possibile - e in questo ci condiziona l'attuale situazione d'incertezza geopolitica e finanziaria - le sfide che incombono pesantemente anche sulla nostra Regione: mi riferisco in particolar modo e in modo sintetico alla nostra sanità, dove al momento le importanti risorse stanziate non sembrano risolvere il forte problema della mancanza di medici e di infermieri. Forse in questo senso sono necessarie azioni più importanti, più incisive, azioni chirurgiche e mirate e gli interventi a pioggia migliorano la situazione contrattuale ma non risolvono il problema dell'attrattività di medici e infermieri, lo risolvono solo in parte ed è lì che c'è il problema, in quelle professioni e non magari verso altre professioni sanitarie dove non ci sono o non sembrano esserci problemi di carenze: mi riferisco alla crisi demografica, che arriva e i cui effetti saranno evidenti in modo prepotente nei prossimi anni, nei servizi, nelle scuole, nel mondo del lavoro, in tutta la vita della società. È necessario immaginare un insieme di azioni che, partendo dalle famiglie e dai suoi bisogni primari, coinvolga il sistema dei servizi, del lavoro e della qualità della vita: mi riferisco alle politiche sociali, in quell'ambito tendiamo a porre giustamente l'attenzione alle fasce più deboli.
Facendo riferimento al sostegno della famiglia, credo sia opportuno far rilevare che nella nostra regione e nel nostro Paese l'impostazione che è stata data è che in generale i sostegni diminuiscono fino a sparire all'aumentare del reddito, in altri Stati invece questi aumentano al crescere della povertà. Sembra una differenza da poco ma in realtà è sostanziale. Credo quindi che la vera questione sia che la politica per la famiglia con i figli e la politica sociale siano due cose diverse. Il sistema degli aiuti per la famiglia oggi si presenta sovente limitato e inefficace.
Alla luce della crisi demografica che stiamo vivendo, ripeto il concetto che ho espresso prima, è necessario intervenire con programmazioni a medio e lungo termine, soprattutto è necessario definire una riforma capace di trasferire l'idea che vogliamo, per dare valore ai genitori, alla natalità e ai figli. Potrei continuare, ma ripeterei sicuramente cose che sono già state dette, ma cito il territorio e la necessaria attenzione al cambiamento climatico e alla tradizione energetica, ma anche al sistema delle autonomie locali che possono e devono essere modernizzate. Tutte azioni che solo se fatte in modo collegiale, possono veramente costruire ed essere la base per l'azione politica necessaria per meglio definire il futuro della nostra Regione.
Presidente - Consigliera Foudraz, a lei la parola.
Foudraz (LEGA VDA) - Ho sentito parlare di partiti nazionali che non hanno alcun interesse per questa Regione; trovo alquanto singolari queste affermazioni. Vorrei ricordare ai Consiglieri che sono intervenuti sull'argomento che noi, appartenenti alla Lega Vallée d'Aoste, siamo Valdostani esattamente come loro e non perché apparteniamo a un partito nazionale non conosciamo le nostre radici, le conosciamo benissimo. Il fatto di appartenere a un partito nazionale come la Lega è una questione di visione globale del mondo, della Nazione e delle Regioni; visione che non troviamo assolutamente nei movimenti o partiti regionali e ne sono la dimostrazione le dichiarazioni fatte in aula e il bilancio proposto, bilancio che non ha nessuna visione dei bisogni dell'intera comunità e non guarda al futuro. È facile colpire sempre chi dissente dalle vostre volontà; fatevi un piccolo esame di coscienza, parlare di ponti quando poi non si riesce a guardare in casa propria e capire quali siano le reali necessità che andrebbero rivolte ai Valdostani. Venite a parlare a noi di partiti nazionali che forse non conoscono bene le realtà nostrane.
Perché ho iniziato l'intervento dicendo che avevo sentito delle affermazioni singolari? Perché io mi chiedo: in questa maggioranza, in questo Governo non c'è nessun esponente di un partito nazionale? Il nostro sarà comunque un voto contrario.
Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.
Ganis (LEGA VDA) - In questi giorni di Consiglio noi, come gruppo di minoranza, abbiamo messo in evidenza i problemi che attanagliano i cittadini valdostani: la povertà, l'indebitamento delle famiglie e imprese, il nuovo Ospedale, la sanità. Ci sono famiglie che non arrivano a fine mese, per questo motivo, ad esempio, riattivare il bon chauffage avrebbe sicuramente dato un grande aiuto a molte famiglie. Questi, a nostro avviso, non sono contributi a pioggia; il collega Marguerettaz - mi permetta - ci ha ricordato che nel ponte dell'Immacolata nella nostra regione ci sono stati oltre 100 mila sciatori. Ben vengano, siamo tutti d'accordo credo. Il settore turistico-ricettivo e tutto quello commerciale ha bisogno di lavorare visto che rappresenta un indotto importante per la nostra Regione; noi però in Consiglio abbiamo evidenziato un altro problema che forse non vi è stato chiaro. Sono i Valdostani che non possono più andare a sciare come un tempo visti i costi, quindi sono necessarie misure e interventi per far sì che anche i nostri cittadini possano fruire degli impianti di risalita. Ricordo che i contributi a pioggia sono stati erogati nelle legislature passate e non in questa.
Vorrei evidenziare inoltre che i nostri ordini del giorno erano finalizzati a dare un contributo costruttivo, come ha ben evidenziato il collega Aggravi, quindi da parte nostra l'impegno c'è stato. Purtroppo la visione politica di chi ci amministra è ben diversa dalla nostra. A nostro avviso, un'attenzione in più verso i cittadini in difficoltà e verso le nostre attività commerciali messe in ginocchio dalla crisi andrebbe rivolta. Da parte nostra non c'è stato nessun teatrino se non rispecchiare realmente quello che la società percepisce ogni giorno e riportarlo qui in Consiglio regionale, poi basta parlare di partiti nazionali, pensate a quello che avete la fortuna di rappresentare e continuate a lavorare per il bene comune dei cittadini valdostani.
Presidente - Altri vogliono fare la dichiarazione di voto? Consigliere Sammaritani, a lei la parola.
Sammaritani (LEGA VDA) - Ho ascoltato con interesse gli interventi precedenti e siamo stati chiamati in causa, come qualche mio collega ha già detto, a proposito dei partiti di respiro nazionale, quindi vorrei rapidamente replicare a quello che ha detto il collega Marguerettaz, per esempio, che, con la sua solita abilità e usando delle iperboli, ci ha fatto passare per degli assistenzialisti, quando invece abbiamo fatto alcune proposte che si inquadrano perfettamente in un sistema di welfare di tipo anche non troppo elevato, come il prestito d'onore, così come il bon chauffage e le indennità alle OSS. Si tratta di misure importanti che hanno sicuramente rilievo per chi può avere delle difficoltà, e ce ne sono tanti, perché ci scrivono - e credo che scrivano anche a tutti voi - coloro che magari devono vivere con 600-700-800 o anche 1.500 euro al mese e per i quali magari qualche centinaia di euro per aiutare a pagare le spese di riscaldamento in una Regione come la nostra possono essere importanti.
Siamo passati per degli assistenzialisti quando invece non lo siamo affatto; sicuramente io non lo sono, non sono certo un socialista, non sono certo un peronista, qualcuno che ha una visione di una società di quel tipo. In realtà l'intervento è stato anche, se mi permette - ma senza offesa -, anche un po' contraddittorio perché si è passati a parlare del ponte di Messina e qui davvero io credo che sostenere che un'opera come quella, che è un'opera visionaria per certi versi, ma noi in passato o anche di recente qualche dimostrazione di avere delle visioni positive e di saperle anche realizzare, accelerando i tempi dell'esecuzione delle opere, facendo codici dei contratti pubblici nuovi più snelli che comportano la possibilità di agire più rapidamente per la Pubblica Amministrazione... abbiamo dimostrato di essere capaci di fare riforme, qui purtroppo invece, per adesso, di riforme noi non ne vediamo, ed è questo uno dei motivi per i quali non siamo soddisfatti di un bilancio, ma soprattutto di una visione come questa per la Valle d'Aosta.
A proposito della mancanza di interesse di partiti nazionali per una piccola Regione come la nostra, credo sia un dibattito abbastanza sterile, ormai già la collega Foudraz ha ben espresso la nostra posizione e la nostra realtà; devo dire peraltro che, come è già stato osservato mi pare anche dal collega Manfrin, questo Governo comunque è retto dal PD e anche in modo sostanzioso, quindi delle due l'una: o il PD non è più un partito nazionale, o probabilmente i componenti del PD, come qualcun altro della Sinistra sta dicendo e comincio quasi a crederci, si è talmente allontanato dai temi della Sinistra che ormai il PD non è più definibile come partito di Sinistra in quanto tale. La battuta dell'altro giorno: "Fate qualcosa di Sinistra", forse davvero comincia a essere credibile, perché il PD ha questa caratteristica particolare, che, quando governa, non fa le cose e poi, appena va all'opposizione, dice agli altri che le devono fare, ma questo lo stiamo sentendo tutti i giorni. Questo è un po' il tema: è una questione più che altro di visione, non è tanto una questione di un bilancio che non si meriterebbe neanche un voto contrario, come invece abbiamo fatto già e stiamo annunciando di fare ancora. Non è più un bilancio sul quale ci si deve astenere, bisogna prendere delle posizioni forti e credo che tutta l'opposizione lo abbia fatto. Siamo contro questo tipo di visioni e chiaramente voteremo contro.
Presidente - Se non ci sono altre dichiarazioni di voto... consigliere Malacrinò, in extremis, a lei la parola.
Malacrinò (FP-PD) - Il gruppo FP-PD voterà a favore di questi due provvedimenti; un bilancio che è stato definito con un termine che ha dato fastidio a molti visti anche gli ultimi interventi, un bilancio definito sostenibile, sia da un punto di vista economico, che vede, nonostante le numerose osservazioni fatte, un aumento dello stanziamento su diverse poste di bilancio. Su tutte ricordo quella sanitaria e quella sull'istruzione, come già detto anche ieri, che assorbono il 40% delle risorse e nello stesso tempo vede un miglioramento della spesa corrente rispetto alla spesa d'investimento, che vede in questo caso un miglioramento che passa dal 78,58 al 76,97. Sostenibile anche da un punto di vista ambientale viste le numerose iniziative messe in campo, ad esempio, l'articolo 29, con il quale vengono stanziati 750 mila euro volti a valutare gli effetti dei cambiamenti climatici, sulle disponibilità idriche per la successiva razionalizzazione; l'articolo 31, che autorizza 48 mila euro per interventi di ripristino e manutenzione dei siti appartenenti a "Natura 2000" e dei siti individuati dalla rete ecologica regionale; l'articolo 33 che aumenta gli stanziamenti previsti dalla legge regionale 16 dell'8 ottobre 2019, iniziativa messa in campo al fine di contrastare i cambiamenti climatici e favorire la transizione energetica. Inoltre bisogna ricordare le politiche tariffarie a favore dell'utilizzo del trasporto pubblico a favore di studenti e famiglie valdostane e potrei continuare con un lungo elenco. Temi della sostenibilità rilanciati in questi giorni da quotidiani locali, che parlano di un bilancio che spinge verso green e sociale, oppure la "Repubblica" di ieri, che parla di pochissime Regioni che procedono spedite verso obiettivi di sviluppo sostenibili, dove emergono la Valle d'Aosta e la Toscana.
Per quanto riguarda invece altre dichiarazioni, nelle quali è stato detto che questo bilancio porterà pochi benefici per la collettività e che peggiorerà la vita dei Valdostani; si tratta di un bilancio che prosegue in continuità rispetto a quanto è stato fatto in questi anni. Anche in questo caso segnalo un articolo de "Il Sole 24 Ore" di qualche giorno fa nel quale la Valle d'Aosta è stata classificata al quarto posto nella qualità della vita, che vede addirittura la sua collocazione al secondo posto per quanto riguarda ricchezza e consumi.
Per quanto riguarda invece affari e lavoro, recuperiamo 26 posizioni rispetto allo scorso anno. Ci piace pensare che questo sforzo si sia raggiunto anche grazie alle numerose iniziative e agli sforzi messi in campo in questi anni da questo Governo. Un bilancio, come ricordato ieri dal collega Cretier, che non toglie ma che aggiunge. Forse sulla questione sulla liceità di alcuni interventi il collega si riferiva al fatto di togliere dei fondi ai diversi Comuni, come è stato richiesto da alcuni colleghi. Continueremo dunque a lavorare in questo modo perché senza crescita non è possibile ridistribuire a chi ha meno.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Più che una dichiarazione di voto, il mio sarà un ringraziamento alla fine di quattro giorni di Consiglio. Un ringraziamento che parte dai colleghi della maggioranza che ci hanno permesso di approfondire una serie di temi che fanno parte di questo bilancio, lo hanno fatto durante tutto il corso dell'anno nelle varie audizioni, nel trasmettere anche le istanze che sono pervenute dal territorio. Un ringraziamento va sicuramente a tutti gli interlocutori dei vari Assessori e dei vari Assessorati che hanno espresso dei bisogni, hanno collaborato per definire quelle che possono essere delle iniziative e delle strategie che possono essere condivise e che possono portare dei benefici sul territorio. Un ringraziamento agli Enti locali per un confronto che è sempre anche molto combattuto, hanno comunque saputo porsi in maniera positiva verso gli argomenti che poi devono essere quelli condivisi con il proprio territorio, con i servizi che devono fornire, con il sostegno a loro volta alle istanze della popolazione. Un ringraziamento va alle Organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali, che hanno contribuito a mettere in evidenza qualche volta quelle che erano delle pecche, a suggerire dei percorsi o a condividere delle decisioni e che hanno permesso di portarci avanti e lavorare su un testo che, come detto all'inizio di questa seduta, è sicuramente perfettibile in qualche suo passaggio ma che dà molte risposte che dovranno essere trasformate in azioni concrete e lo saranno grazie a quei numeri che qualcuno disprezza, per certi versi, ma il bilancio è fatto di numeri e di risorse allocate in determinate posizioni perché si ritiene che certi interventi possano essere migliori di altri.
Infine ringrazio anche l'opposizione perché si è comunque confrontata su dei temi confermando, per certi versi, anche quello che ho detto all'inizio di questa seduta consiliare; sicuramente ci si focalizza di più sulle cose che magari sono state attenzionate in maniera diversa, per focalizzarsi sulle tre-quattro situazioni che sono state sollevate e che fanno parte di un dialogo e di un confronto e che, come detto da qualcuno prima di me, sicuramente potranno essere analizzate strada facendo.
Più di tutti ringrazio i colleghi di Giunta che hanno saputo lavorare in maniera coordinata perché, al di là di tutto, penso che qualsiasi tipo di percorso non è a sé stante ma si intreccia con altri argomenti, con uno sviluppo collettivo e complessivo, che è poi quello che viene percepito anche a livello di territorio. Un territorio che fortunatamente l'Amministrazione e gli amministratori conoscono bene proprio perché hanno fatto parte anche delle Amministrazioni locali; un territorio con il quale ci si confronta e con il quale si discute e al quale vogliamo dare delle risposte proprio con questo bilancio.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Astenuti: 1 (Restano)
Il disegno di legge 128 è approvato.