Objet du Conseil n. 2870 du 25 octobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2870/XVI - Reiezione di mozione: "Predisposizione di una specifica azione di sensibilizzazione dei neo maggiorenni sui temi della violenza sulle donne e dell'abuso di alcool".
Bertin (Presidente) - Punto n 7 all'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, la Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - A fine agosto sono stata destinataria, insieme alle altre colleghe consigliere, di una mail di una persona residente in Valle d'Aosta che mi ha sconcertata. La signora in questione ci segnalava che, nella giornata di venerdì 25 agosto, risultava parcheggiata in centro città ad Aosta un'auto che riportava sulla carrozzeria varie scritte e scene volgari con allusioni a sfondo sessuale pesantemente offensive nei confronti di donne e ragazze.
In buona sostanza, la signora ci esternava la sua preoccupazione per l'accaduto e si rivolgeva a noi - così scriveva - in quanto donna e rappresentante delle istituzioni in seno al Consiglio regionale per segnalarci il fatto. Aggiungo io che noi siamo anche dei pubblici ufficiali, quindi ci veniva segnalato un fatto particolare. Alla mail era allegata una foto che documentava quanto veniva rilevato e che posso ovviamente produrre.
Ho quindi segnalato la situazione alle autorità di pubblica sicurezza che, nei giorni immediatamente successivi, hanno individuato i responsabili: alcuni giovani coscritti di un Comune della Plaine che avevano scelto di celebrare quella loro festa di neomaggiorenni anche attraverso l'utilizzo di queste scritte volgari sull'auto fotografata.
Gli agenti hanno imposto ai giovani la rimozione di queste scritte e, quando mi hanno richiamata per informarmi, la persona che mi ha chiamata ha tenuto a sottolineare con stupore che i ragazzi, pur avendo eseguito quest'ordine degli agenti di cancellare, erano apparsi molto sorpresi e soprattutto - secondo l'agente - avevano dimostrato di non avere alcuna percezione della gravità di questo comportamento.
Devo dire che la cosa ha colpito anche me, forse più dei graffiti che c'erano sull'auto, perché essere destinatari di un'ammonizione da parte delle forze dell'ordine dovrebbe provocare - a mio avviso - una reazione quantomeno di vergogna o, comunque, una riflessione. Invece non c'è stata nessuna di queste due cose e non ci si è resi conto di essere andati, in qualche modo, oltre a quello che può sembrare un atto goliardico, perché questo è stato detto dai ragazzi.
Proprio pochi giorni dopo quest'episodio, in vari articoli apparsi sui quotidiani nazionali, sono stati riportati degli episodi simili verificatisi in particolare nel Comune di Racconigi durante una sagra di paese.
In quell'occasione sono stati distribuiti alle ragazze presenti degli adesivi con delle scritte sconce, volgari e ovviamente lesive della dignità di queste persone; una situazione non uguale, certo, ma in qualche modo simile a quanto accaduto da noi e che noi riteniamo sia da condannare fermamente e, oltre alla condanna, quello che pensiamo che ci si debba chiedere è come mai un momento di festa e di divertimento per qualcuno debba scadere nella volgarità.
Tutti noi sappiamo che purtroppo, oltre a questo, sono molti in queste occasioni gli episodi di abuso di alcool, in particolare durante le cosiddette "Feste dei coscritti" o in altri momenti di svago, spesso con delle conseguenze preoccupanti a vari livelli.
Mi sembra che ci sia la tendenza a minimizzare, a giustificare le esagerazioni, considerandole come delle ragazzate, talvolta addirittura quasi come un rito di passaggio; è un atteggiamento che io ritengo sbagliato e anche pericoloso.
Adesso mi dicono che a questo si aggiunge anche la "moda", chiamiamola così, di scrivere frasi di dubbio gusto sulle auto e sui muri, il tutto nel silenzio generale.
Quello che crediamo è che occorra essere molto netti e molto chiari su questi episodi e che sia opportuno agire in maniera capillare e incisiva per la diffusione di una cultura del rispetto delle donne, di rifiuto di ogni forma di molestie e di discriminazione e financo di violenza, sia pure solo verbale.
Sempre più spesso i media riportano notizie invece di molestie, di episodi anche più gravi, che vengono perpetrati nei confronti di donne di ogni età, anche di ragazzine minorenni, e che richiedono degli interventi adeguati in difesa di queste persone; in particolare richiedono un profondo cambiamento culturale che deve essere improntato a una cultura del rispetto, a partire da quello dei giovani nei confronti delle loro coetanee e, siamo convinti, nel nostro piccolo anche noi possiamo fare la nostra parte.
Sappiamo bene che è prassi comune nella nostra regione che le amministrazioni comunali organizzino delle manifestazioni, anche importanti e solenni, per consegnare ai neo diciottenni gli attestati di maturità civica - e vorrei sottolineare quest'espressione "Attestati di maturità civica" - eventi a cui partecipano i Sindaci, gli amministratori comunali, i rappresentanti delle forze dell'ordine, in alcuni casi, e la cittadinanza tutta: potrebbe essere questa una delle occasioni per sottolineare, invece, la necessità di avere atteggiamenti rispettosi anche verso le ragazze e le donne che partecipano alle feste.
Quello che noi chiediamo è di stigmatizzare in qualche modo gli episodi e i comportamenti descritti nelle premesse e di impegnare il Governo regionale a valutare - quindi quello che si chiede è una valutazione, in collaborazione con l'assemblea degli Enti locali - la predisposizione di una specifica azione di sensibilizzazione rivolta ai giovani neomaggiorenni per prevenire ogni forma di molestia e di violenza nei confronti delle donne e contro l'abuso di alcool.
Presidente - La discussione generale sulla mozione è aperta, chi vuole intervenire si prenoti. Non vedo richieste d'intervento, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Consigliere Manfrin all'ultimo, a lei la parola.
Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo letto con attenzione l'iniziativa che la collega Minelli - o come verrà descritta in seguito, la solerte collega Minelli - ha voluto rappresentare, però poi siamo rimasti un po' interdetti nel leggere il testo che non riporta le frasi che lei dice siano state utilizzate e che hanno mosso ad attivarsi per accontentare questa lodevole cittadina che ha voluto tempestivamente segnalare quanto occorso, perché non ci è dato sapere effettivamente che cosa ci fosse scritto, quale fosse la gravità di quanto viene riportato.
Lei nella sua introduzione, collega Minelli, ha detto che è stata mandata una mail a tutte le colleghe: al nostro gruppo risulta esserci una collega femminile e la nostra collega non l'ha ricevuta, per cui non abbiamo avuto modo di prendere atto di quanto scritto.
A prescindere da questo, io ho apprezzato in maniera particolare lo sforzo censorio della collega Minelli che ha voluto subito intervenire prontamente e, anzi, addirittura andando ad avvisare le forze dell'ordine di quanto accadeva.
Come probabilmente la collega Minelli ricorderà, si è svolta circa un anno fa, una splendida e colorata manifestazione che ha animato le vie eccessivamente ingrigite del nostro capoluogo regionale denominata "Gay Pride", o qualcosa di simile.
Durante questa manifestazione io ho... abbiamo peraltro anche riportato le fotografie dei cartelli che sono stati esposti in tutta la città, anche alla presenza di minori.
Io un estratto me lo sono fatto; mi perdonerà il Presidente, cercherò di trovare delle sostituzioni per le frasi che ho letto, frasi del genere: "Porti aperti come i nostri cuori, meno Salvini più pasta da fare in brodo oppure oggetto utilizzato per non pungersi le dita quando cuci; meno Salvini più strumenti per gonfiare camere d'aria di piccole dimensioni; più finocchi meno Meloni" (questo si può dire, lo possiamo mettere) e, eziandio cospicuo, a coronamento dell'intera manifestazione, "Preservativi distribuiti gratuitamente gonfiati come palloncini, infilati sui passeggini" e quant'altro.
Io non ho visto questa stessa medesima solerzia da parte della collega nell'attivarsi e chiamare prontamente le forze dell'ordine che, con un intervento mirato ma deciso e importante, a difesa del nostro tessuto sociale, riportassero l'ordine.
Quanto è accaduto ha smosso in me sicuramente dei sentimenti, ma ho ritenuto che questo dovesse essere lasciato, purtroppo, alla limitata capacità di comprensione di chi espone certi cartelli e certi slogan, così come a chi è convinto che questi slogan possano suscitare ilarità o una riflessione, chi lo sa.
Al netto di questo, trovo che vi siano dei doppi standard. Per noi è sempre stato un vanto, per me in particolare, la difesa della libertà di espressione e in quell'occasione, quando ho trovato dei cartelli che dicevano cose che non condividevo, ho denunciato ovviamente il tutto pubblicandolo sui miei social ma, evidentemente, ho preso atto di quanto era e quanto veniva comunicato che qualificava le persone che lo esponevano.
Rispetto a quest'iniziativa e al fatto di chiamare addirittura le forze dell'ordine per chiedere di sanzionare dei coscritti che festeggiano e mettono delle scritte sulla macchina, rimango in attesa di una sua corposa documentazione rispetto al corpo del reato.
Presidente - Consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Non so se dobbiamo aspettare che venga esplicitata la questione, il casus belli, da parte della promotrice dell'iniziativa e, in caso non ci siano segnali in tal senso, io procedo con il mio intervento, visto che il collega Manfrin chiedeva di esplicitare i contenuti, per capire di che cosa si stia parlando. Certo non per fare audience.
Innanzitutto, non conoscendo il contenuto di quanto definito osceno, voglio comunque inquadrare in una certa cornice il fatto che stiamo parlando di ragazzi che hanno appena compiuto 18 anni e che festeggiano la loro maggiore età prima che la vita, con tutta la sua complessità, si svelerà a loro.
Permettetemi una domanda: ma voi credete che ogni Valdostano si ponga come priorità in questo periodo storico il protocollo con il quale i diciottenni festeggiano la loro maggiore età nei giorni della festa dei coscritti, che da generazioni ha il potere di costituire una delle ultime occasioni per alcuni coetanei di fare comunità prima di disperdersi nelle varie vicende della vita? Dov'è finito quel buon senso che riconosce ai giovani il fatto di essere giovani?
Potrò essere contraddetto dai contenuti delle scritte, dall'oggetto ma, sempre in via generale io vorrei anche riflettere sul fatto che non metto indubbio il fatto che se un partito politico che siede all'interno del Consiglio regionale decide di occupare il tempo di quest'Aula per discutere la stigmatizzazione di un comportamento che richiede una rieducazione dei diciottenni significa che ammetto che sia successo qualcosa di particolarmente grave. Quindi, per avere contezza del cosiddetto "corpo del reato" sarebbe opportuno avere - magari a porte chiuse sempre per evitare di dare spettacolo - i contenuti di queste scritte offensive, altrimenti non conoscendo la realtà dei fatti, come possiamo esprimerci?
Altrimenti, parlo di ipotesi, chi ci garantisce che questa mozione non sia invece funzionale a un atteggiamento inquisitorio e di censura che mira alla rieducazione dei giovani, in particolare dei maschi, secondo una visione asessuata e anaffettiva di "devirilizzazione" e di repressione delle inclinazioni sessuali solo nel caso in cui consistano nello stereotipo del rapporto maschio-femmina, perché è noto, invece, che l'area politica che voi occupate ha tutt'altro atteggiamento per quelle inclinazioni sessuali che, abbandonando lo stereotipo maschio o femmina, adottano il più progressista stereotipo "drag queen e allievi delle scuole primarie".
Ho la fortuna, come tanti di voi, di provenire da una comunità che ha sempre visto nei festeggiamenti per la maggiore età un momento di esplosione di quella giovinezza che, in quanto giovinezza esplode di vita. Ricordo anche che i coscritti, per lo meno per quanto riguarda il mio Comune, girano per la Valle d'Aosta con le auto tappezzate di goliardia (io in questo caso parlo di goliardia, perché questi sono i casi che ho sempre visto: rubricati nella goliardia) e "customizzate" nelle varie forme più improbabili.
Dopo aver partecipato a queste "carnevalate" sotto certi punti di vista, li ho visti presenti ogni anno, puntualmente, alla traslazione annuale delle reliquie dalla chiesa di Chesallet alla chiesa di Sarre.
È una ricorrenza comune che si ripete e, tra l'altro, concorrono con un senso quasi di competizione anche alla volontà di contribuire al trasporto del reliquiario.
Con questo non sto cercando di beatificare una categoria di persone che festeggiano, ma sto semplicemente raccontando la complessità della vita di una generazione che si scopre adulta, con tutta una serie di responsabilità addosso e quindi festeggia questa situazione.
Noi sappiamo che in origine la festa dei coscritti era legata all'esperienza del mondo militare, perché poi iniziava il servizio militare e in certi casi anche il coinvolgimento in eventi bellici, quindi era veramente una sorta di addio al celibato, al nubilato.
Forse pecco d'imprudenza, ma per me le frasi gradasse, scritte con il nastro isolante sull'auto presa in prestito dai genitori, non sono generalmente - salvo essere smentito dal corpus, dalla descrizione di quanto è emerso - un indicatore di volontà maligna; non mi preoccupano, rimangono quello che sono: frasi gradasse. Rimane vero il detto: "can che abbaia non morde".
Mi preoccupa invece molto di più il lento e costante lavorio di persuasione praticato da alcune lobby di pensatori di regime, veri e propri bombardamenti di pensiero, attraverso canali subdoli e intangibili, come alcune pay tv che mandano soltanto alcuni messaggi che rifiutano e censurano certe attività e certi prodotti cinematografici, in nome, invece, di altri che rappresentano un pensiero comune, condiviso, unico, alcune pubblicità, alcuni organi di informazioni e tanti portali social. Quelli sì, quelli mi preoccupano.
Come gruppo Lega, la nostra visione sulla festa dei coscritti e sul loro entusiasmo, sia pure feticista e pulsionale, rimane un codice che appartiene alla gioventù e a un preciso momento della loro vita. Ribadisco, salvo smentita in funzione dei contenuti che verranno espressi.
Ma c'è un elemento estremamente fondamentale, che laddove di rieducazione, di correzione, di cambiamenti, di approfondimenti, prese di consapevolezza si tratta, c'è dietro non la società che si codifica con le sue strutture per creare attività educativa, ma c'è qualcosa di molto semplice a cui noi crediamo da generazioni in generazioni: si chiama famiglia.
Rimane alla famiglia il compito di educare i propri figli. Rimane alla famiglia il compito di tirare le orecchie quando i figli si comportano in maniera inadeguata. La famiglia non è garante del fatto che i loro figli saranno i santerelli che non commetteranno mai nessun tipo di azione sconveniente, ma la famiglia rimane il presidio.
Per noi è importante, molto importante, lavorare sulle famiglie, permettetemi di dirlo, ma passa totalmente in secondo piano il ruolo di istituzioni nel sostituirsi a quello fondamentale della famiglia.
Non prendo quindi in considerazione la cosa, a meno di avere un diverso posizionamento di fronte ai contenuti delle scritte. In ogni caso per il momento rimango nella posizione di Bernanos quando diceva: "É la febbre della gioventù che mantiene il resto del mondo alla temperatura normale. Quando la gioventù si raffredda, il resto del mondo batte i denti".
Presidente - Consigliera Foudraz ne ha facoltà.
Foudraz (LEGA VDA) - Io credo che strumentalizzare una festa che ha comunque radici lontane, ormai consolidate nella nostra regione, in Valle d'Aosta, come quella che è la festa dei coscritti, non sia un atto che va nella direzione di sensibilizzare i giovani neomaggiorenni alla prevenzione di forme di molestia e di violenza contro le donne, ma piuttosto sembra quasi un ricalcare di spot pubblicitari di una certa parte politica, sempre pronta comunque a criticare quello che non condivide.
La festa dei coscritti nella nostra regione è un'occasione per tutti i giovani della Valle di ritrovarsi, di conoscersi, perché si incontrano ai vari palchetti, ragazzi dell'Alta, Bassa e Media Valle, per passare insieme momenti in allegria, ballando o cantando e non per questo questi ragazzi devono passare come dei molestatori e dei bevitori accaniti. Passano serate in maniera sana e posso affermare, avendo una figlia neomaggiorenne, che son ben consapevoli di quello che fanno e del fatto che coloro che hanno già la patente di guida siano assolutamente responsabili non solo della propria vita ma anche della vita di coloro che stanno trasportando. Io le raccomandazioni le faccio sempre e sinceramente ho sempre avuto una risposta molto positiva.
Sappiamo molto bene come i giovani in questi ultimi anni non sappiano interagire fra di loro a livello di rapporti personali; credo che sia capitato a tanti di vedere gruppi di giovani che escono insieme per pomeriggi e serate e poi ognuno di loro è assorto nei propri pensieri e ognuno di loro lo vediamo comunicare con l'utilizzo del cellulare, sebbene abbia di fronte numerosi amici e conoscenti.
Questo purtroppo non avviene solo tra i giovani; avete mai fatto caso al fatto che se vi trovate in un locale, in un bar o in un ristorante che sia e avete di fronte o a fianco una famiglia, come questa interagisca con il proprio cellulare e non con le persone che ha al proprio fianco?
Questo la dice lunga. È ormai una brutta abitudine, che non è solo delle nuove generazioni, purtroppo. È molto triste vedere una famiglia, magari con dei bimbi, dove il padre e la madre, anziché instaurare un discorso tra loro con i bimbi, sono attenti e attratti dal display del loro cellulare.
Sono questi i valori che si vogliono trasmettere? Non è meglio una festa in allegria con dei ragazzi che interagiscono tra di loro senza l'uso dei cellulari?
È sicuramente importante sensibilizzare i giovani per prevenire ogni forma di molestia e di violenza nei confronti di ogni persona, sia essa uomo o donna.
Qualunque forma di violenza va fermata e, possibilmente, deve essere fatto un lavoro culturale di prevenzione che dovrebbe partire molto prima che i ragazzi arrivino ai 18 anni.
Vengono già attuate delle campagne di sensibilizzazione nelle scuole, sicuramente bisognerebbe incentivarle.
Le frasi di dubbio gusto, di cui parlava la collega Minelli, bisognerebbe capire poi se sono state scritte effettivamente da ragazzi o potrebbero essere state persino apposte da ragazze e, poi, di quali frasi stiamo parlando?
Io, sinceramente, non ho ricevuto la mail che voi avete ricevuto, magari sarò stata anche tra l'elenco, ma io giuro che non l'ho ricevuta.
Se poi me la fate avere, sono contenta, così capisco anche io il tenore delle frasi.
A tutti capita di vedere passare le classiche macchine dei coscritti con scritte che io definirei, come le ha definite il collega Distort, goliardiche. A me sinceramente fanno venire il sorriso e penso alla spensieratezza di quegli anni, seppur io non abbia mai fatto la festa dei coscritti.
Ritengo comunque importante fare prevenzione, però strumentalizzare una festa di questo tipo, solo perché appaiono scritte di cui peraltro non si parla, a mio parere sembra veramente eccessivo.
Io credo che comunque ben vengano le buone e sane vecchie abitudini nei ragazzi.
Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Intanto do un'informazione alla collega Foudraz. La mail è arrivata a tutti e tre e la prima destinataria è proprio la collega Foudraz: il 26 agosto scorso alle ore 15:45, indirizzata alla collega Foudraz, alla collega Guichardaz e, in terza battuta, alla sottoscritta.
Come seconda cosa chiedo al Presidente del Consiglio, perché è in qualche modo lui il responsabile dei lavori che svolgiamo in quest'aula, se sono autorizzata a rendere note le scritte che sono comparse su quest'auto che sono un qualche cosa un po' diverso da quello che immagino alcuni abbiano pensato. Sono - a mio avviso - particolarmente pesanti, però non so se lo posso fare perché questa è comunque un'aula di Consiglio regionale dove noi, alle volte, censuriamo i nomi delle persone anche quando sono resi noti da tutti gli organi d'informazione. Quindi non so se posso farlo, non ho alcun problema a far avere comunque la fotografia di quest'auto.
Tengo a precisare che, nel momento in cui ho contattato le forze dell'ordine, non è stato minimamente minimizzato quest'episodio; mi è stato rappresentato dalle forze dell'ordine che effettivamente si trattava di un atto che era in qualche modo perseguibile, anche perché era contro il decoro.
Al di là di questo, ho ascoltato con attenzione gli interventi dei colleghi e devo dire che, per quello che mi riguarda, alcune delle valutazioni che sono state fatte per la mia sensibilità e per come la penso io si commentano da sole; quindi io non credo di dover ribattere più di tanto a valutazioni che io ritengo quantomeno sconcertanti.
Di sicuro non credo che nei momenti di festa si possa in qualche modo accettare e tollerare che ci siano atteggiamenti feticisti e pulsionali, non credo che possa essere così, per lo meno io ritengo che non sia accettabile.
Non c'è nessuno che intenda fare una strumentalizzazione di una festa; al contrario, le feste devono essere tali e devono - secondo me - pur nella volontà di "esagerare", perché è un momento particolare, rimanere entro certi limiti.
Sicuramente ho l'impressione che molto spesso ci sia la tendenza un po' da parte di tanti a condannare certi comportamenti, salvo poi girarsi dall'altra parte quando degli episodi, che potrebbero portare a qualche cosa di più, sono vicini a noi. Io non penso - come è stato detto da qualcuno - che ci sia una volontà maligna da parte di chi ha utilizzato questa forma un po' da gradassi. Quello che mi preoccupa è un'altra cosa: è l'atteggiamento di chi sta intorno, quindi anche il nostro, che è in un certo qual modo di tolleranza, accettazione, quasi di indulgenza, nei confronti di quelli che sono - secondo me, e non solo secondo me - degli atti che, invece, vanno in qualche modo controllati e su cui ci deve essere una riflessione.
Tra l'altro, proprio perché stiamo discutendo di cose di questo tipo, mi piace ricordare - visto che prima parlavamo dell'associazionismo - che un'associazione molto importante presente nella nostra regione come in tutto il Paese, mi riferisco all'Associazione Nazionale Alpini, a marzo 2023 ha prodotto due documenti molto interessanti e che mi erano capitati sottomano nel momento in cui ho presentato l'interpellanza e ho chiesto un impegno a valutare, insieme agli Enti locali, delle forme di sensibilizzazione. Questi documenti sono, il primo: "Il Manifesto contro le molestie", un manifesto in sei punti, parecchio interessanti - secondo me - proprio nell'ambito del discorso che stiamo facendo; il secondo "Il Manuale di consapevolezza contro le molestie". Entrambi sono stati pubblicati e presentati al pubblico il 10 marzo del 2023.
Non sto ovviamente a riprendere tutto il manuale di consapevolezza, ma credo che sia interessante invece leggere il manifesto contro le molestie dell'Associazione Nazionale Alpini che esprime, con fermezza, la posizione dell'ANA e invita tutti alla consapevolezza e all'azione per un reale concreto cambiamento culturale.
Il primo punto recita: "L'uguaglianza piena tra uomo e donna è la vera base di una cultura del rispetto".
Il punto n. 2 dice: "Le molestie verbali sono apprezzamenti di natura sessuale rivolti in modo esplicito o volgare e talvolta minaccioso a una persona incontrata per strada o in un luogo pubblico".
Punto n. 3: "Le molestie verbali sono intollerabili in qualsiasi contesto e situazione".
Punto n. 4: "La società non tollera più le battute e i gesti a sfondo sessuale: vogliamo insieme impegnarci a superare questi comportamenti inopportuni".
Punto n. 5: "Essere contro le molestie significa non restare indifferente: fai qualcosa".
Punto n. 6: "Minimizzare, giudicare, girarsi dall'altra parte, sono reazioni sbagliate e non giustificabili".
Questo non lo dice quella parte culturale, politica, che tende a colpevolizzare e a strumentalizzare, secondo qualcuno, ma lo scrive un'Associazione che credo sia riconosciuta da tutti come un'associazione importante e non di parte nel panorama italiano.
C'è ancora una considerazione che vorrei fare, perché non mi è arrivata dal Presidente l'autorizzazione a rendere note queste scritte, ma girerò la fotografia ai colleghi, non c'è nessun problema. Io da cittadina, da rappresentante delle istituzioni, da madre e da educatrice, non farei mai salire mia figlia su una macchina come quella che ho visto il giorno della sua festa dei coscritti. Non lo farei proprio perché - ed è stato detto anche dai colleghi - il primo tassello di quella che deve essere un'educazione al rispetto e a una certa posizione da un punto di vista culturale viene dalla famiglia.
Noi sappiamo, purtroppo, e lo abbiamo detto tante volte, che ci sono delle famiglie presenti, altre che lo sono meno e delle famiglie che sono in difficoltà; ognuno cerca di fare la propria parte: c'è chi ci riesce e chi meno, per motivi svariati. Oltre alla famiglia, che è la prima agenzia educativa, ce ne sono poi molte altre nella nostra società: c'è la scuola, a cui noi diamo un mucchio di compiti, alle volte secondo me correttamente, alle volte caricandola anche un po' troppo. Poi però c'è tutto il resto della società, ci sono le associazioni presenti sul territorio, i Comuni, le istituzioni a vario livello e questa - è stato ricordato proprio dai colleghi - è una festa che ha delle origini antiche, che è radicata nella comunità, una festa per cui c'è una celebrazione anche pubblica con il riconoscimento della maturità civica. Quindi fare una valutazione insieme agli enti locali per arrivare a una sensibilizzazione, un po' sullo stile di questo manifesto che vi ho detto, a me sembrerebbe una cosa del tutto sensata.
Dopodiché, definire queste cose delle "carnevalate", questi episodi con le scritte, ci sta, possono essere viste come "carnevalate, possono essere viste come goliardia" ma, a mio avviso, sono anche da considerare come degli episodi che non vanno tollerati.
Chiedere di fare una valutazione insieme agli enti locali, proprio per sensibilizzare i neo maggiorenni mi sembra quanto mai opportuno. Non è che dal momento in cui i ragazzi sono maggiorenni hanno finito di divertirsi e hanno l'ultima occasione prima di entrare nella vita adulta e responsabile di divertirsi; poi, c'è qualcuno che magari è dovuto diventare adulto e responsabile anche prima dei 18 anni.
In ogni caso quello che noi abbiamo chiesto - senza voler fare delle strumentalizzazioni e mettere in croce una festa che tutti i nostri ragazzi in qualche modo, chi più chi meno, hanno vissuto - è proprio di valutare un'azione di sensibilizzazione in questo senso.
Ovviamente questa è la nostra posizione, non condivisa, da quello che capisco, da parte di molti. Non importa, non cambieremo di certo idea.
Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Questo dibattito su questa mozione ha sicuramente preso un piglio ideologico e crediamo francamente che sia esagerato, perché siamo tutti contro le molestie e lo abbiamo dichiarato centinaia e centinaia di volte.
Mi chiedo, colleghe, perché solo alle donne del Consiglio quella mail e non ai maschietti: è discriminante questo: grazie Presidente, sono lieto che lei sia d'accordo con me! Ogni tanto lo siamo, quindi noi avremmo potuto prendere atto e visione di questo documento e di queste scritte.
Io credo che non si debba esasperare il commento; io per vent'anni ho gestito cinque locali notturni, cinque discoteche, sistematicamente le feste dei coscritti si concludevano nei miei locali e questa goliardia che vivevano quei ragazzi e quelle ragazze - perché erano ragazze e ragazzi - si concludeva probabilmente con l'esagerazione in quel della discoteca o in quel del palchetto o quello che era; stava a noi saper misurare il livello d'intervento qualora si degenerasse.
Per quanto riguarda le scritte, nessuno di noi genitori poteva intervenire e vedere quelle macchine, perché quelle scritte venivano fatte dopo, in un locale segreto dove nessuno sapeva; quindi non si poteva assolutamente controllare, collega.
Quello che voglio dire è che i nostri ragazzi sono sostanzialmente dei ragazzi per bene; in quella festa, che, l'abbiamo detto tutti, è una festa storica, è una festa che fa divertire ragazze e ragazzi ...senza entrare in questioni dove si va a trascendere, io credo che sia davvero un'esagerazione.
Sull'auto la damigiana l'abbiamo vista tutti, da venticinque anni a questa parte, le scritte goliardiche le abbiamo viste tutti e quindi credo che sia un po' esagerato.
C'è un aspetto però che va a diventare preoccupante. Nel Consiglio scorso abbiamo dibattuto credo o un'interpellanza o una mozione dei colleghi della Lega dove si mettevano in risalto alcune problematiche serie di ordine pubblico.
Le scazzottate dei gruppi che si ritrovano davanti alla Pagoda com'è avvenuto la settimana scorsa con le mazze da baseball, i bastoni e si danno legnate, quello è preoccupante perché, in quel momento, ci sono anche persone civili intorno che possono essere coinvolte. Queste sfide a bastonate vanno sicuramente monitorate, ma ci sono le forze dell'ordine che sicuramente sanno fare bene il loro lavoro.
Noi non vogliamo far cambiare idea a nessuno ma crediamo che questa mozione sia esagerata, vada oltre proprio perché, dal nostro punto di vista, ha preso un piglio ideologico e la richiesta che faccio è di far avere anche a noi quelle immagini sulle quali ci sarà sicuramente da mettere una sorta di censura.
Presidente - Consigliera Foudraz a lei la parola.
Foudraz (LEGA VDA) - Ho ripreso la parola solo per confermare quanto hanno detto la collega Guichardaz e la collega Minelli; effettivamente ho ricevuto la mail il 26 agosto alle ore 15:45, ma mi è finita nella posta indesiderata e io sinceramente la posta indesiderata non la guardo perché per me sono "boiate".
Non citerò le frasi perché ho appena fatto un consulto con il Presidente del Consiglio e non sono poi delle frasi così scandalose; la cosa che mi lascia perplessa è che noi non ci giriamo dall'altra parte, ma bisogna essere obiettivi. Queste scritte comunque non si possono attribuire al sesso maschile, nel senso che la mozione dice: "Prevenire ogni forma di molestia e di violenza nei confronti delle donne e l'abuso di alcool".
Qua di alcool non si parla e la scritta potrebbe essere, sinceramente, fatta da un sesso piuttosto che dall'altro, quindi mi sembra proprio un voler strumentalizzare una festa che, come tale, deve rimanere, e lasciamola godere a questi ragazzi che hanno compiuto 18 anni e sono comunque responsabili, anche se comunque ogni tanto fanno festa. Mi sembra che trattare questi argomenti sia una perdita di tempo in un Consiglio regionale, scusate.
Presidente - Consigliere Perron ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Aggiungerò alcune considerazioni non tanto sul tema ma su qualche considerazione di più ampio respiro, perché ormai i cortocircuiti dell'ideologia di sinistra sono talmente grandi che solo una persona con i paraocchi non li vede più. Purtroppo non li vediamo più; alcuni sì, ma molti non li vedono più. Ideologia dominante progressista. Perché come conciliare ad esempio... se ne parlò tempo fa alla Cittadella, ci un film del famoso intellettuale alla base del Movimento Queer italiano, Mario Mieli. Io ho visto il film e mi sono letto l'opera "Elementi di critica omosessuale" - consiglio a qualcuno di leggerla - dove si parla apertamente di pederastia, pedofilia e altre cose inimmaginabili, quindi lo scatenamento assoluto dell'eros in ogni forma, che è alla base, in un certo modo, del Movimento Lgbtq che voi difendete... e, unitamente a quei valori, la Bibbia o il Corano... è dura farli conciliare insieme questi aspetti, molto dura, certo, bisogna averli letti un po' tutti, però questo la sinistra fa.
La sinistra pro-immigrazione, ad esempio, per difendere un certo tipo d'immigrazione allo stesso tempo promuove i valori che con i valori i del Corano cozzano in maniera terribile; però è tutto buono.
Oppure, parliamo dell'attualità, come si fa a far combaciare il femminismo con l'Islam radicale di Hamas? Lo stiamo vedendo in questo periodo; succede.
L'Associazione femminista "Non una di meno", ad esempio, a livello italiano, il 28 ottobre farà quelli che ha chiamato gli Stati Genderali.
Nel loro comunicato invitano tutti a riunirsi e scrivono dove lesbiche, gay, trans, asessuali, aromantici, la nuova categoria - non so chi siano gli aromantici, me lo chiedo, probabilmente quelli che non mandano i fiori, non lo so, magari fanno proprio scritte di quel tipo, mettiamola così, sono quelli che fanno scritte di quel tipo - i pansessuali, i poliamorosi e i kinky - cercateli chi sono o kinky! -, si troveranno tutti uniti appassionatamente per difendere in qualche modo il terrorismo islamico.
Come fa a combaciare poi, ennesima cosa che si può vedere, il femminismo con i trans, ad esempio, che sono biologicamente uomini ma stanno invadendo gli sport femminili? Come facciamo a conciliarlo? Non si conciliano, ma voi lo fate, perché andate avanti.
In ultimo, e così vengo sul tema, sull'alcool: ma non siete proprio voi Valle d'Aosta aperta a écologie et progrès, che alle ultime elezioni politiche, sostenute da ADU, AreaDem, 5 Stelle, nel programma c'era, con il tentativo di comprarvi i più giovani, la legalizzazione della cannabis? Non eravate voi?
Adesso fate i moralisti sull'abuso dell'alcool? Come fate a conciliare queste cose? Ditemelo voi, io sarei ben contento e vi voterei anche la mozione.
Presidente - Consigliere Manfrin, a lei la parola.
Manfrin (LEGA VDA) - Mi si consenta innanzitutto di confermare che la sintesi che ha fatto la collega Foudraz penso sia assolutamente chiara, cioè che questa è una beata perdita di tempo che, ovviamente, susciterà dall'altra parte una domanda: "Ma allora perché intervieni?".
Intervengo perché lei ha detto una cosa piuttosto grave che è importante ribadire e correggere eventualmente in questo Consiglio, cioè lei ha menzionato la questione dell'ANA e degli Alpini.
Lei, come sempre, è adusa all'utilizzo di un sistema che, in comunicazione, si chiama "cherry picking", penso che non le risulterà strano questo termine, se le risultasse strano glielo dirò: a lei piace cogliere le ciliegine che preferisce per sostenere i suoi ragionamenti, senza considerare che non c'è solo la ciliegina ma c'è tutto l'insieme, cioè c'è anche la torta, non c'è solo la ciliegina sopra.
Lei, per esempio, ha ritenuto opportuno citare un documento stilato dall'ANA e dagli Alpini contro le molestie, ma lei finge di dimenticare quello che è accaduto durante l'ultima adunata degli Alpini, quella del 2022. Lei finge di dimenticarlo perché all'adunata degli Alpini nel 2022, la penultima, ci fu una sollevazione in quanto una serie di donne, migliaia, milioni, miliardi di donne, che erano state barbaramente molestate nelle vie, nelle piazze e nelle case da questi moderni aggressori - quelle che venivano definite durante la Seconda Guerra Mondiale "marocchinate" che venivano condotte nelle strade e nelle piazze contro le donne - avevano sollevato agli organi d'informazione il problema che c'era stata un'aggressione nei loro confronti.
Queste migliaia, milioni e miliardi di aggressioni... avevano quindi fatto circolare la voce secondo la quale gli Alpini erano tutti quanti un'informe massa di aggressori e violentatori, dopodiché, quando si è chiesto a queste migliaia, milioni, miliardi e tonnellate di donne che erano state molestate di mettere nero su bianco, quindi di esplicitare queste moleste che avevano subito, il carico è stato di ben una, dico una, denuncia. Per quale motivo? Perché ci si vergognava a denunciare, quindi si aveva il coraggio di dirlo ai giornalisti con la faccia, nome e cognome, ma poi ad andare a dirlo a chi giustamente avrebbe dovuto sanzionare comportamenti di questo tipo ci si vergognava.
Quest'unica denuncia è finita con un'archiviazione, quindi risultato "zeru tituli", tanto è bastato il baccano mediatico che è stato sollevato da quell'azione - che obiettivamente i fatti hanno dimostrato costruito sul nulla - che ha imposto ad associazioni e a persone vicine a quel mondo di dotarsi di documenti che dicano: "Sapete che c'è? Noi siamo dalla parte del contrasto alle molestie", ma chi è che non sta dalla parte del contrasto alle molestie, collega Minelli? Chi è che dice e che promuove le molestie, collega Minelli? Ma chi è che si schiera da quella parte, collega Minelli? Ma chi? Nessuno sta dalla parte delle molestie, ma ben diverso è il discorso che lei vuole fare oggi.
Credo che il collega Perron abbia centrato il punto, cioè se da una parte si invocano censure e comportamenti che dicono: "Bisogna sanzionare, picchiare, bloccare, bisogna fare educazione", dall'altra si dice: "L'alcool no, però le droghe sì, quelle legalizziamole, va bene perché, ubriacarsi no, ma fumare una bella canna, quella sì invece, va bene, anzi, legalizziamolo"; quindi c'è questo contrasto alle sostanze psicotrope a targhe alterne.
Poi c'è anche il contrasto alle frasi oscene, collega Minelli, ma poteva leggerle! Ma perché si è trattenuta? Poteva leggerle!
La collega Foudraz ci ha finalmente girato queste mail incriminate, noi ci aspettiamo che questi giovani vengano condotti sulla pubblica piazza e vengano giustiziati per aver scritto delle cose del genere sulle portiere delle macchine.
Collega Minelli! Io mi meraviglio veramente che lei abbia avuto la voglia di prendere una segnalazione di questo tipo e invece di rispondere alla signora: "Senta signora, la sua segnalazione è preziosissima però non mi pare di ravvisare un comportamento che sconvolge e distrugge il nostro tessuto sociale".
Lei ha addirittura chiamato la Polizia per chiedere di far rimuovere le scritte da una macchina per sanzionare dei ragazzi che giustamente dicono: "Ma che cosa ho fatto?" Quindi a seguito di questo lei pensa che la sua azione abbia promosso una cultura del rispetto o forse che la sua azione abbia promosso una cultura dell'odio, oltre che nei suoi confronti, anche di chi passa da quelle parti e ritiene che dei giovani non abbiano neanche il diritto di festeggiare e di essere un po' goliardici?
Si faccia questa domanda, collega Minelli, perché è una domanda secondo me dirimente. Ho visto le foto e obiettivamente a me quest'iniziativa fa sinceramente ridere e questo tipo d'iniziative fanno veramente pena.
Presidente - Consigliere Distort ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Mi spiace di occupare altro tempo dell'Aula per questa discussione. Ho davanti a me la foto e sinceramente mi chiedo, come dice la collega Foudraz, dobbiamo veramente occuparci di queste questioni in Consiglio regionale?
Volevo soltanto fare un chiarimento, l'ha già introdotto il collega Manfrin ma vorrei ulteriormente ribadirlo, perché pensare di strumentalizzare l'Associazione Nazionale Alpini in una discussione di questo tipo mi sembra abbastanza di basso livello.
Non confondiamo i livelli. L'Associazione Nazionale Alpini è un'associazione di militari in congedo, non ha nulla a che fare con un gruppo di coscritti, è un'Associazione codificata con un suo regolamento di militari in congedo; in quanto militari, non sono maschi rudi, ma sono persone formate e schierate dalla parte di un codice d'onore. Quindi per favore non confondiamo questi piani.
Con questo io direi che, per quanto mi riguarda, la questione è chiusa e ritengo che abbiamo cose molto più importanti di cui parlare.
Presidente - Altri? Non vedo altre richieste. Chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per la replica, assessore Marzi.
Marzi (SA) - Io mi scuso per la noia e per il ritorno a trattare temi comunque richiamati all'interno dell'iniziativa, che sono assolutamente centrali e sui quali tutti quanti noi, per il tramite degli atti votati in Consiglio, con le declinazioni che poi hanno all'interno del Governo regionale, sia prima del sottoscritto, sia durante il Governo attuale, sia nel prossimo futuro... dimostrano che la Regione Autonoma Valle d'Aosta, da questo punto di vista e rispetto a questo tipo di sensibilità e di attenzioni, è all'avanguardia.
Per ciò che concerne il contrasto all'abuso alcolico, in linea con il Piano nazionale e regionale di prevenzione, la Valle d'Aosta e la Regione Veneto collaborano alla realizzazione di un progetto ministeriale denominato "Contrasto e interventi a favore dei giovani vulnerabili rispetto all'alcool", dedicato all'intercettazione delle situazioni di fragilità e alla loro precoce presa in carico, al fine di evitare l'acutizzazione e la cronicizzazione. Tema questo, tra l'altro, che più volte è stato richiamato in Consiglio da tutta una serie d'iniziative trasversali, vista la delicatezza del tema.
Per ciascuna delle Regioni, quindi sia la Valle d'Aosta che il Veneto, risultano individuate, ai fini della realizzazione del progetto, risorse finanziarie per le attività progettuali che si svilupperanno nell'arco di dodici mesi.
Nel concreto è già stata avviata una collaborazione tra il Pronto Soccorso e il SERD per lo studio e la realizzazione di un contatto efficace con il Pronto Soccorso e l'Ospedale, una équipe dedicata, un percorso di presa in carico e di prevenzione secondaria e il contrasto alla disinformazione.
Aggiungiamo che un atto fondamentale all'interno delle dinamiche organizzative in capo all'Azienda USL, cioè l'Atto aziendale, prevede che la struttura del SERD passi da una struttura semplice a una struttura complessa, a dimostrazione del fatto che a questo tipo di attività non solo dedichiamo attenzione, ma anche sviluppo rispetto a quello che è necessario per la nostra comunità.
Per quanto invece attiene alla violenza di genere, le azioni dei progetti sono rivolte alle scuole e alle famiglie e prevedono in particolare l'educazione al rispetto reciproco, la relazione tra i sessi, il rispetto dell'identità sessuale, religiosa e culturale e la non violenza come metodo di convivenza civile.
Attraverso la collaborazione con il CPEL e la Sovrintendenza agli studi, l'informativa circa l'apertura del bando è stata trasmessa ai diversi Comuni e ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni genere e grado della regione, affinché potessero presentare progettualità proprie in qualità di enti capofila, oppure in qualità di partner insieme ad altri soggetti titolati.
Tra le altre cose, visti i tempi e quanto stiamo raggiungendo in tal senso, vi è volontà non soltanto di coinvolgere il CELVA, ma addirittura di incrementare l'attenzione; lo stesso vale per il mondo delle scuole, viste le problematiche che ci sono state a oggi a recepire dei progetti su questi temi.
I bandi regionali per il finanziamento dei soggetti-progetti sono sovvenzionati regolarmente e, nel tempo, le risorse economiche messe a disposizione sono state assolutamente potenziate.
Le tematiche dei bandi sono state infatti definite nell'ambito del forum permanente contro le molestie e le violenze di genere e, negli ultimi anni, hanno riguardato, a titolo esemplificativo, i linguaggi e le rappresentanze utilizzate per raccontare il fenomeno della violenza di genere da usare per informare e sensibilizzare correttamente e l'uso dei social e delle nuove tecnologie per diffondere la cultura della violenza sulle donne, dell'hate speech, del cyber bullismo, fino al revenge porn.
È intenzione del Dipartimento politiche sociali continuare a promuovere e addirittura sviluppare il tema del rispetto nelle relazioni interpersonali.
Ricordiamo inoltre che è stato approvato il Piano durante questi ultimi mesi e che ha avuto in Consiglio un dibattito assoluto; il 24 di novembre sarà la giornata dedicata alla violenza di genere e, in tal senso, presenteremo anche un progetto nel quale, assieme alla Consigliera sulle pari opportunità, sono stati predisposti dei video che abbiamo avuto occasione di visionare in anteprima e che verranno poi presentati durante quella giornata, proprio facendo attenzione alle nuove generazioni ma anche alle persone che vanno dai 40 ai 60 anni che, purtroppo, risultano essere quelli che spesso agiscono in maniera violenta e, soprattutto, fuori dalla legge nei confronti delle donne. È stata fatta una scelta molto forte, sia da un punto di vista comunicativo, sia per la chiarezza di riferimento, e, tra l'altro è stata fatta, con tutta una serie di attenzioni comunicative che poi magari saranno spiegate durante quella giornata.
A fronte di quanto è successo come dibattito, a noi compete il fatto di dire che - vista l'attenzione che tutti quanti stiamo ponendo su questo tema e visto anche quanto appena rappresentato - sarà nostra cura, da un punto di vista del tutto oggettivo, continuare a fare assolutamente attenzione a questi temi e, soprattutto, sarà anche nostra cura incrementare la collaborazione con il mondo scuola e con il CELVA, per fare in modo che i messaggi e quanto posto in essere possa avere ancora maggiore efficacia sul territorio.
Riteniamo che quest'iniziativa, da un punto di vista politico e amministrativo, sia superata anche se, senza entrare nel merito del dibattito politico, sicuramente è stata l'occasione, nuovamente, per rendere evidente come, partendo da prospettive assolutamente diverse, senza dubbio tutto il Consiglio è sul pezzo rispetto a questo tema, seppur con posizioni assolutamente diverse.
Per questo motivo chiediamo di ritirare l'iniziativa, altrimenti ci asterremo.
Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Abbiamo ascoltato tutto quanto è stato rappresentato e devo dire che non siamo assolutamente stupite dal tenore di certi interventi, perché sono la chiara dimostrazione di come su alcuni temi ci sia una distanza siderale tra noi e altri colleghi; quindi non crediamo assolutamente che, come ha detto adesso l'Assessore, si sia tutti assolutamente sul pezzo, proprio no, e non crediamo neppure che l'iniziativa sia superata, così come respingo in toto alcune considerazioni che sono state fatte circa la perdita di tempo e circa anche il fatto che si venga a dire a noi quali iniziative devono essere presentate e quali no.
Io ho trovato, più volte, poco pertinenti alcune iniziative, ma non mi sono sognata di andare a dire ai colleghi che non dovevano presentarle per non far perdere tempo al Consiglio.
Rilevo poi che, quando non si vuole perdere tempo - e in questo in tante occasioni abbiamo visto che c'è stata un'azione precisa da parte di chi doveva intervenire - si taglia corto o si oppone un silenzio molto eloquente. Lo abbiamo visto in tante occasioni, soprattutto durante i dibattiti in Consiglio ma anche di fronte non solo a mozioni, parlo di emendamenti e di ordini del giorno.
Il fatto che sia circa un'ora e mezzo che stiamo dibattendo, significa evidentemente che il tema non è un tema che fa perdere tempo ma suscita delle reazioni, ancorché opposte.
Noi non ritiriamo la mozione e rileviamo che sarà interessante per molte persone anche riascoltare tutto questo dibattito perché abbiamo avuto un esempio, direi molto significativo per certe risposte e per certe considerazioni che sono state fatte di grande superficialità - questa è un'opinione personale di cui mi assumo tutta la responsabilità - e anche per un atteggiamento che è proprio quello che ho cercato di evidenziare durante l'illustrazione dell'iniziativa. L'atteggiamento è quello di sottovalutare, altro che strumentalizzare, non soltanto la gravità di un atto, ma tutto quello che ci può stare intorno, cioè un sistema che è anche culturale, che è anche di atteggiamento generale, che si ha spesso nei confronti di ciò che accade. Dico questo perché poi siamo tutti bravi a dire a parole certe cose, ma a non fare nulla quando poi ci sono da fare delle azioni concrete e, in questo caso, l'azione non era di certo mettere quella in croce, né le feste dei coscritti, né i ragazzi, ma di prendere atto di una situazione che mi dicono sta prendendo piede.
Io pensavo fosse un episodio isolato, non lo avevo mai visto; probabilmente le feste dei coscritti che vedo io in Bassa Valle non sono proprio così. Mi si dice che auto di questo tipo ne sono già circolate negli anni passati, questo non lo sapevo: lo ritengo ulteriormente grave e confondere la goliardia con la volgarità e forse anche qualche cosa di peggio... sinceramente credo che ci sia una differenza.
Non la ritiriamo, siamo convinte di aver portato all'attenzione un argomento che di sicuro non è una priorità rispetto ai problemi economici e sociali di questa regione, ma è un tema importante.
Presidente - Vi sono altri interventi? Non vedo richieste d'intervento, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 9
Favorevoli: 2
Contrari: 7
Astenuti: 26 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet e Testolin)
La mozione non è approvata.