Objet du Conseil n. 2871 du 25 octobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2871/XVI - Reiezione di mozione: "Diffusione di buone prassi attraverso la scelta degli eventi a cui concedere il patrocinio della Regione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Dal 18 al 27 agosto si è tenuto presso l'Arena Sport di Aosta il torneo Valle d'Aosta Open di Padel, organizzato dal Tennis Club Courmayeur che, come evidenziato dagli organizzatori, è diventato ancora più importante e prestigioso rispetto all'edizione dell'anno precedente, passando da un montepremi complessivo di 1.500 euro a 5 mila euro.
In occasione dell'evento la Giunta regionale, il 26 aprile, ha deliberato di concedere un contributo di 3.360 euro per l'organizzazione di questo torneo, tanto che sulla locandina veniva riportato proprio il logo della Regione.
La locandina però definiva come sarebbe stato diviso questo montepremi di 5 mila euro, riportando che per il doppio maschile erano previsti 4 mila euro e l'ospitalità per i giocatori di quarti di finale; invece, per quello che riguarda il doppio femminile, il montepremi si abbassava a mille euro e il pernottamento solo per semifinaliste e finaliste.
Un'evidente disparità anche in questo caso tra uomini e donne che non può essere sicuramente considerata una buona prassi, soprattutto per una regione come la nostra che quest'anno è stata promossa regione europea dello sport in quanto regione alpina, esempio di sport per tutti e un veicolo di salute, integrazione, educazione e rispetto.
Indipendentemente comunque da tutto questo, evidenziamo come l'Amministrazione dovrebbe promuovere atti e provvedimenti che tutelino le discriminazioni.
Con questa mozione chiediamo che il Consiglio impegni il Governo regionale a prestare maggiore attenzione alle attività da patrocinare contribuendo alla sensibilizzazione e alla diffusione di buone prassi anche rispetto agli eventi sportivi, evitando ogni tipo di discriminazione.
Presidente - La mozione è stata presentata. Apriamo la discussione generale. La discussione generale sulla mozione è aperta. Si è prenotato il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Semplicemente per fare alcune considerazioni rispetto al testo, alla presentazione della collega Guichardaz, che non me ne vorrà ma il mio gruppo questa mozione non la voterà, lo dico già in apertura e in discussione, per un motivo molto semplice, collega: io, sulla mozione di prima non sono voluto intervenire perché oggettivamente devo anche dire che il mio gruppo non aveva gli elementi che altri gruppi avevano, siano essi fotografici o di testimonianza.
In questo caso io mi chiedo quale sia l'obiettivo, perché nella presentazione, non me ne vogliano le colleghe, però un po' di vetri che facevano rumore si sentivano, perché io ho una paura costante - passata, presente e futura - che si chiama stato etico e si chiama standardizzazione.
Se c'è una differenziazione nelle sponsorizzazioni, uno si dovrebbe anche chiedere il perché; lo dico tra l'altro non da grande esperto di Padel - c'è chi è molto più esperto - ma, ad esempio, ho seguito per molto tempo il tennis femminile da tifoso della Sharapova, e le posso dire che i diritti televisivi del tennis femminile pagavano molto di più di quelli maschili. Tutto lo sci di discesa ha una maggiore considerazione sotto questo profilo; sappiamo che oggi, dal punto di vista dei premi, dei diritti e di quant'altro, le gare femminili hanno una maggior valorizzazione rispetto a quelle maschili; qui c'è anche una questione di mercato.
Vedo che si è prenotato anche il collega Sammaritani con il quale ci siamo incontrati tra l'altro in quella situazione, ma sulla parte femminile questo torneo addirittura ha quasi rischiato di non essere organizzato, perché mancano le giocatrici di Padel. Non siamo in Argentina o in Spagna; in Italia sono meno di quelle di altre realtà, quindi c'è anche una base di mercato. Non sta a me sicuramente difendere la Giunta regionale, anzi, stamani un po' di cose gliele abbiamo anche dette, ma in questo caso io penso e sono sicuro che la valorizzazione, come anche quella degli organizzatori, sia stata fatta sulla base di come era organizzato il torneo.
Dico questo perché oggettivamente tirare per la giacca o sfruttare l'occasione per arrivare ad altro, io lo vedo come un qualcosa che - per carità, ognuno fa la sua politica - in questo caso non ha nessun senso. Addirittura uno potrebbe arrivare a dire che dobbiamo sponsorizzare con le stesse cifre tutti gli sport, perché altrimenti discriminiamo tutti gli sport. Allora dovremmo anche finanziare o comunque sponsorizzare tutte le aziende con la stessa cifra, perché altrimenti facciamo delle discriminazioni.
Quando si fanno delle scelte, quando c'è una concorrenza, quando c'è una manifestazione più un'altra, per forza di cose ci saranno dei ragionamenti differenziati, perché purtroppo non sono tutti uguali.
Chi vuole per forza e per necessità rendere tutto uguale poi ogni tanto fa uscire le differenze o crea delle differenze: io sinceramente non riesco a capirlo.
Non me ne vogliano le colleghe ma il "buffetto" che cercate di dare al Governo regionale non mi sembra opportuno, perché il discorso delle buone prassi mi ha fatto pensare a questo. Io penso e mi auguro che le sponsorizzazioni avvengano e vengano fatte al di là dei tag che vogliamo dare o delle assegnazioni ideologiche che vogliamo dare, ma che siano fatte sulla base di comprendere se l'iniziativa ha un ritorno, se è valida, se risponde a determinate caratteristiche. Penso che sia cosa buona e giusta quando si sponsorizza lo sport e soprattutto che si vada a fare delle giuste, in questo caso, discriminazioni rispetto a un evento piuttosto che a un altro, perché stiamo comunque parlando di soldi della comunità, poi se gli organizzatori decidono di fare delle differenziazioni in base agli iscritti e alla tipologia di iscritti, purtroppo questo è il mercato, signori.
Presidente - Consigliere Sammaritani ne ha facoltà
Sammaritani (LEGA VDA) - Intervengo perché, da praticante di questo sport e da appassionato sportivo in generale, quando leggo certe cose davvero comprendo che si tratta di una strumentalizzazione, nel senso che si può poi arrivare a un discorso molto più ampio su quella che è attualmente una delle tendenze che io meno apprezzo, anzi, che mi infastidiscono sempre più, che sono quelle della promozione di questo "politicamente corretto" che ormai decisamente mi sta stufando, perché sta permeando tutta la nostra società.
Questa mozione è un po' l'espressione di questa tendenza ideologica; qui si dice: "C'è un torneo di Padel, ci sono degli iscritti maschi, degli iscritti femmine", ci sono quindi i due tornei, quello maschile e quello femminile; "agli uni si dà 4 mila euro di premio, alle altre soltanto 1.000 euro".
Detto così naturalmente è fuorviante perché è evidente che - come giustamente accennava già da buon esperto del mercato il collega Aggravi - è il mercato che fa le cose, che fa i prezzi e che fa anche i compensi. Questo vale per tutto; è inutile scandalizzarsi, perché effettivamente questo è il tema vero, ma il problema è questa strumentalizzazione.
Si sono scatenati subito; io ho seguito un po' la vicenda ancor prima che il torneo venisse espletato. Leoni e leonesse, soprattutto da tastiera, che hanno cominciato a dire: "Ah beh, allora volete dire che le femmine valgono un quarto dei maschi?". Qualcun altro ha tirato fuori il discorso: "Questo è il capitalismo, è un problema di capitalismo". Anzi, qualcuno ha scritto - tra l'altro sono persone note e meno note - ma questa è più nota: "Se piace di più vedere i maschi che fanno sport, cosa ci possiamo fare?", detto in senso ironico naturalmente, come a dire: "Questa è un'amenità come tante altre che si possono dire ed è gravissimo che la Regione patrocini eventi con queste modalità".
Il concetto è questo: siamo tutti uguali, valiamo tutti la stessa cosa; allora che suonino gli U2 o che suoni una banda di paese, dovremmo pagare tutti 300 euro il biglietto; vorrei vedere poi chi va a vedere la banda di paese!
Il concetto è talmente banale che è piuttosto fastidioso.
Facciamo un poco di chiarezza; questo torneo è importante a livello regionale perché è stato il più importante disputato quest'anno in ambito del Padel. Avevamo 48 iscritti nel tabellone maschile e ne avevamo 16 in quello femminile, quindi tre volte tanto quello maschile. Avevamo quattro giocatori di prima categoria in quello maschile, tra i quali il primo in Italia fra i giocatori maschili, quindi il numero uno in Italia, che poi ha vinto il torneo.
A livello femminile avevamo una prima categoria; ho guardato le classifiche, non l'ho neanche trovata. Sicuramente è una brava giocatrice, ma questa è una classifica aggiornata all'anno scorso e probabilmente è salita dopo; comunque non era la numero uno perché la numero uno la conosco; quindi non era lei sicuramente la numero uno in Italia iscritta.
È chiaro che i due tornei sono due cose diverse l'uno dall'altro, sono due livelli totalmente diversi; come accennava correttamente il collega Aggravi quello femminile si è rischiato addirittura di non farlo per mancanza d'iscritte. Alla fine è stato fatto, ben venga naturalmente per la promozione di questo sport che è in grande crescita anche sul nostro territorio. Nel tabellone maschile avevamo 17 iscritti valdostani, che giustamente si sono iscritti per mettersi alla prova con giocatori più forti di loro, e 31 iscritti non valdostani, mentre invece in quello femminile avevamo 16 iscritte, delle quali la metà valdostane. Non che i valdostani siano meno degli altri; in realtà però il nostro movimento in questo momento è in crescita: è un bel movimento, ci sono tanti giovani ma non è al livello del resto d'Italia.
Di cosa stiamo parlando? Il tema è proprio questo, cioè il mercato fa i prezzi e fa i compensi; è un dibattito che io seguo da tantissimi anni a proposito del tennis; è già stato accennato sul discorso premi uguali per uomini e donne. Nei grandi Slam, dopo tanti anni, a partire dagli anni 70 con le prime battaglie su questo tema delle prime giocatrici, si è arrivati ad avere premi uguali. Però bisogna essere non ipocriti nel dire che, quasi sicuramente, una finale di un grande Slam maschile, che dura tra l'altro molto di più, è più lunga e quasi sempre anche più combattuta - purtroppo sono i fatti che lo dicono, non è che sono questioni di discriminazione, sono molto più combattute- è molto più seguita, quindi ci sono più diritti televisivi, ci sono più sponsor, ci sono più soldi. Io trovo abbastanza ridicolo per esempio - e lo dico chiaramente perché mi piace uscire un po' dall'ipocrisia - quando arrivano le giocatrici di calcio dei mondiali che dicono: "Vogliamo gli stessi premi dei giocatori di calcio dei mondiali".
Adesso non scherziamo, cioè va bene tutto, però si tratta di spettacolo, perché anche lo sport ormai è diventato spettacolo sotto quel profilo, perché, se fai il professionista dai uno spettacolo, dai delle prestazioni, quindi ti guardano e ti pagano per quello; se dai uno spettacolo più competitivo, più bello, più lungo a volte anche, sei pagato di più; se dai uno spettacolo inferiore, sei pagato in modo proporzionale. Tutto qua: non c'è niente di strano.
Perché alimentare queste polemiche e metterla come una questione maschi contro femmine?
Anche il discorso dell'ospitalità, è chiaro, il torneo maschile era più articolato, i giocatori facevano più partite; l'ospitalità è stata data dai quarti di finale, quindi già dal venerdì, mentre per le donne, quelle forti, entravano in gioco di fatto alla fine della settimana, solo il sabato, è stato dato un giorno in meno di ospitalità; ma è normale, neanche dire mercato, è buon senso e basta.
Trovo davvero che questa situazione sia buttata lì tanto per far polemica e tanto per cavalcare ideologicamente i soliti principi di cui dicevo prima. Ormai siamo piuttosto stufi di queste questioni, di cercare di trovare a tutti i costi un conflitto per dire che c'è una discriminazione.
In realtà non c'è stata nessuna discriminazione. È tutto dettato dal buon senso e, come dicevamo prima, da regole, oltre che di mercato, anche delle Federazioni. Questo perché le Federazioni ti dicono che tipo di torneo organizzi, ti dicono quale deve essere più o meno il premio, poi, chiaramente, più alzi il premio più hai partecipazione, su questo non c'è dubbio, però non è assolutamente una questione di discriminazione nei confronti di un sesso piuttosto che dell'altro.
Vorrei chiudere sdrammatizzando un poco, tanto ormai andando per la strada che alcuni partiti e alcuni orientamenti politici vorrebbero, non ci sarà più tanto questo problema a breve. Questo perché ci saranno le donne che potranno iscriversi tranquillamente ai tornei maschili e provare a vincere i premi dei maschi se sono più alti, ma soprattutto andremo a ridere quando ci saranno, e già sta capitando da qualche parte del mondo questa stupidaggine assoluta, dei maschi che partecipano insieme alle donne e che quindi impediranno alle donne di vincere anche quei pochi premi che probabilmente si meriterebbero. Così avremo chiuso questo cerchio demenziale che si sta attuando in quest'assurda situazione, perché la discriminazione non è soltanto trattare situazioni uguali in modo diverso ma è anche trattare in modo uguale situazioni diverse. È chiaro che se tu hai due situazioni diverse è giusto che le tratti in modo diverso e non uguale.
Abbiamo già superato addirittura la disforia di genere; leggevo oggi che siamo addirittura alla disforia di specie, dove c'è qualche cretino in giro il mondo che crede di essere cane, gatto o addirittura renna e fa queste manifestazioni in giro per l'Europa, comportandosi come un animale.
Io credo che, percorrendo questa strada, abbiamo imboccato una via spero non di non ritorno ma di una stupidità assoluta, perché quando l'uomo si mette contro la natura probabilmente prima o poi il prezzo lo paga; non è neanche eccessivo dirlo, trattando questo tema, perché questa è proprio l'espressione di questa ideologia. Lasciamo perdere questo tipo di polemiche assurde montate ad arte; trattiamo le cose con buon senso, commisuriamo le cose alla vera realtà. In questo modo probabilmente rendiamo giustizia a tutti, anche alle donne che, secondo me, devono sentirsi rispettate per quello che fanno e non perché le riteniamo uguali agli uomini a tutti i costi. È un concetto totalmente diverso.
Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Non so se sono in maggioranza o all'opposizione oggi, però due riflessioni su questa mozione sono costretto a farle. Si vogliono mettere in discussione iniziative sportive di livello che hanno portato in Valle d'Aosta campioni da tutta Italia, dall'estero, argentini, spagnoli (mi pare di aver sentito molti Argentini che parlavano negli spalti e Spagnoli). Sono stati nove giorni importanti che hanno creato anche un indotto di carattere turistico molto significativo. Credo che bene faccia l'Amministrazione regionale in genere a sostenere queste manifestazioni che portano audience, turisti, atleti, tutti gli allenatori; c'era un gran movimento, lo si vedeva e lo si avvertiva per chi era presente.
Qui siamo in presenza di uno sport che è in forte rilancio, è in forte tiro in tutta Europa e anche in Valle d'Aosta; non a caso si moltiplicano le richieste d'inserimento di collocazione di campi di Padel che, ahimè, talvolta vanno anche a occupare spazi che sono dei campi da tennis, e questo ve lo dice un tennista che non pratica il Padel.
Per quanto riguarda i compensi (lo hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto) sono commisurati alle partecipazioni, al numero dei partecipanti, ma da sempre è stato in questo modo.
La politica non può, dal nostro punto di vista, entrare nel merito degli aspetti organizzativi che sono già consolidati dalle Federazioni.
È una polemica che noi non possiamo condividere; uomini contro donne, insomma.
Ha ragione il collega Sammaritani: mettiamoci il buon senso e guardiamo avanti. Era buona l'iniziativa e la si doveva sostenere, ci auguriamo che continui a crescere, questo è importante, anche per il futuro.
Presidente - Consigliere Padovani.
Padovani (FP-PD) - Per chiedere una breve sospensione per una riunione dei gruppi di maggioranza.
Presidente - Ne approfittiamo anche per arieggiare i locali. Il Consiglio regionale è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 16:57 alle ore 17:17.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo, siamo al punto n. 8 in discussione generale. Chi vuole intervenire in discussione generale è invitato a prenotarsi. Se non vi sono richieste d'intervento, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Credo che sia il collega Aggravi che il collega Sammaritani abbiano sintetizzato in modo molto puntuale i contorni di questa vicenda; per fortuna non ho avuto modo di seguire le polemiche via social, ma ne ho avuto comunque una rappresentazione, anche per iscritto, da parte anche di organi istituzionali.
Vorrei intanto ripercorrere, a beneficio dei colleghi, la vicenda.
Con propria deliberazione, n. 409/2023, ai sensi della legge regionale 3/2004, la Giunta regionale ha concesso un contributo per un importo massimo pari a euro 3.360 alla società sportiva dilettantistica Tennis Club Courmayeur per l'organizzazione del torneo Valle d'Aosta Padel Open previsto a Courmayeur dal 18 al 27 agosto scorso.
In data 3 agosto, su segnalazione dell'amministrazione comunale di Aosta, che aveva preso visione della locandina dell'evento che indicava un montepremi per il doppio maschile pari a euro 4.000, oltre all'ospitalità dai quarti di finale, mentre di soli euro 1.000, oltre a ospitalità dalle semifinali, per il doppio femminile, gli uffici dell'Assessorato si sono tempestivamente attivati per comprendere le ragioni di tale suddivisione dei premi.
Nella mattinata di quello stesso giorno, gli organizzatori dell'evento sono stati infatti contattati per le vie brevi per le delucidazioni necessarie.
Sempre il 3 agosto, nel pomeriggio, ho sottoscritto una richiesta formale alla società sportiva dilettantistica Tennis Club Courmayeur, non solo per conoscere le ragioni di tale scelta, ma anche per chiedere di voler eventualmente rivalutare in un'ottica di equità i premi previsti dal torneo.
Tale nota - che per ragioni tecniche legate all'attività di protocollazione da parte degli uffici è stata inviata il giorno successivo via posta elettronica certificata - è stata comunque anticipata al Tennis Club alle ore 17:04 del 3 agosto, quindi il giorno stesso in cui era pervenuta la segnalazione.
Sintetizzo la lettera in cui richiedo delucidazioni scrivendo, esaurite le premesse, "Vi chiedo cortesemente di voler motivare tale scelta e di comunicarci quali siano i criteri di norma adottati dalla Federazione Italiana Tennis e Padel per la suddivisione dei montepremi, in considerazione del fatto che il torneo organizzato dal Tennis Courmayeur è inserito nel calendario dei tornei Valle d'Aosta, FIT, FITP, (Federazione Italiana Tennis Padel) ed è a carattere interregionale.
La locandina riporta, correttamente e come richiesto, il logo di "Vallée d'Aoste, Regione europea dello sport" e tra i valori e i principi che lo sport diffonde vi sono quelli dell'uguaglianza e delle pari opportunità con l'intento di rivolgersi a tutti e a tutte senza distinzione alcuna.
La delega allo sport mi offre altresì l'opportunità di lavorare per una diffusione - unitamente ovviamente a tutto il resto della maggioranza regionale - della pratica sportiva, agonistica e amatoriale nella nostra regione ispirata ai valori che ho sopra enunciato.
Per questo motivo vi chiedo di rivalutare la ripartizione del montepremi equamente tra il doppio maschile e il doppio femminile per il Valle d'Aosta Open 2023. Nell'attesa di un vostro riscontro, porgo saluti".
A stretto giro di posta, il responsabile dell'organizzazione ha rappresentato, per le vie brevi, quanto segue: "Siamo a specificare che, quanto rilevato non trattasi di disparità di ripartizione del montepremi, ma di due gare distinte rivolte a categorie diverse e per questo con montepremi differenti.
La informiamo inoltre che in proporzione al numero degli iscritti, preventivabili in 40 coppie maschili e 10 femminili, il premio distribuito alla categoria femminile è quantomeno parificabile a quello maschile, in considerazione del numero delle partite che i partecipanti dovranno disputare.
A fronte di quanto sopra, riportiamo i dati dalle fonti Federazione Italiana Tennis Padel e CONI che rilevano che i giocatori di Padel amatoriali, semi professionisti, professionisti maschi, sono intorno al 65% dei giocatori totali.
Vi rileviamo inoltre che la Federazione approva le manifestazioni valutando i dati inseriti nel regolamento anche in riferimento alla ripartizione del montepremi di gare similari.
Non è possibile quindi, per i motivi sopra esposti, accogliere la vostra richiesta che peraltro non verrebbe accolta dalla Federazione, che cancellerebbe la manifestazione dal calendario procurandoci un enorme danno d'immagine e di credibilità.
Tali delucidazioni sono state poi formalizzate dagli organizzatori nei giorni successivi con la lettera protocollo 5.600 del 7 di agosto.
Rispetto alle sopracitate motivazioni, non entro nel merito, in quanto la suddivisione dei premi attiene a ogni organizzatore anche in base ai propri regolamenti.
Preciso che, ai fini della concessione del contributo ai sensi della legge regionale 3/2004, i richiedenti sono tenuti a presentare una relazione descrittiva dell'evento con relativo preventivo di spesa. Nel caso di specie, la documentazione riportava unicamente il montepremi complessivo della manifestazione, specificando, suddiviso come da regolamenti federali che ho esplicitato prima nella risposta del Presidente del Tennis Club.
La trasmissione di tutta la documentazione relativa alle manifestazioni svolte, ivi compreso il materiale promozionale, è prevista a consuntivo, quindi non vi è in via preventiva la possibilità di controllare come vengono gestite e ovviamente organizzate le manifestazioni: questo per nessuna manifestazione di nessun genere.
L'attenzione dell'Assessorato rispetto alla vicenda è rappresentata dalla tempestività con cui si è attivato a seguito della segnalazione pervenuta rispetto a una locandina che non era ancora stata trasmessa all'ente, non essendosi ancora svolto l'evento e con cui ha chiesto agli organizzatori di rivalutare la suddivisione dei premi.
Respingo pertanto fermamente l'invito a prestare maggiore attenzione alle attività da patrocinare contenuto nell'impegnativa della mozione - proprio per quanto ho appena riferito - nonché nelle premesse, in quanto, nel caso specifico, non vi è stata alcuna discriminazione di nessun genere e per nessun motivo.
Concordo invece in toto rispetto alle necessità di sensibilizzazione e diffusione di buone prassi per favorire la parità di genere e per contrastare ogni forma di discriminazione, anche in occasione di eventi sportivi.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Consigliera di parità che, esprimendo apprezzamento per la tempestività dimostrata dall'Assessorato, ha formulato alcune osservazioni finalizzate alla discriminazione di genere o di altra natura in occasione di eventi sportivi e non ha contestato nello specifico quest'evento, perché ha ritenuto sufficientemente articolate le motivazioni che hanno portato al mantenimento del contributo.
In sede di riforma della legge 3/2004, alla quale stiamo lavorando, tutte le osservazioni saranno tenute in debita considerazione e saranno certamente oggetto di approfondimento e di confronto con gli stakeholders di riferimento.
Per quanto riferito e tenuto conto anche delle premesse della mozione, che forniscono una rappresentazione non veritiera dei fatti accaduti nonché dell'impegnativa che richiama il Governo a effettuare attività che sono patrimonio di questa maggioranza, chiedo il ritiro della mozione o, in caso contrario, ci sarà un voto di astensione.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Grazie all'Assessore per la risposta e per quanto ha fatto a seguito delle segnalazioni che ha ricevuto come Assessorato.
Nessuno mette in discussione l'evento - come ha detto anche il consigliere Sammaritani - di uno sport che vede, fra l'altro, tanta partecipazione da parte della nostra popolazione. Dai dati si evince che, comunque, questa scarsa partecipazione di donne effettivamente non c'è stata, perché comunque 16 rispetto ai 48 maschi vuol dire un terzo rispetto agli altri, quindi non mi sembra che tutta questa mancanza di partecipazione ci sia stata.
Nessuno poi, come dicevo, mette in discussione l'evento e ci stupisce che poco prima ci sembrava ci fosse un'apertura da parte dell'Assessore ma poi, dopo la riunione di maggioranza, tutto è totalmente cambiato; evidentemente chi sta seduto alla nostra destra condivide ormai in maniera preponderante le logiche di mercato che correttamente sono state citate, ma che non ci vedono in questo senso condividere quanto appena espresso dall'Assessore.
Anche rispetto alla questione delle strumentalizzazioni posso dire che, se da una parte di fronte a noi lo si dice, potremmo dire la stessa cosa al di qua dell'aula, perché spesso sentiamo invece le stesse strumentalizzazioni e le abbiamo sentite anche nella mozione precedente, rispetto a questioni che, secondo quella parte, vengono identificate come ideologiche ma che per noi, invece, stanno semplicemente nel buon senso.
Non ritiriamo la mozione e continueremo nella nostra azione.
Presidente - Consigliere Marguerettaz ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Dal punto di vista pratico, noi abbiamo una mozione che descrive in modo puntuale una manifestazione, dopodiché ci sono, nell'ambito delle premesse, due capoversi dove si parla di discriminazioni e poi l'impegno è un impegno al Governo di attivarsi per superare le discriminazioni.
Una persona normodotata dice: "In quelle manifestazioni ci sono state delle discriminazioni", quindi quello che sta dicendo la consigliera Guichardaz è assolutamente fuorviante, perché dice: "Non mettiamo in discussione". Ma come non mettete in discussione? L'avete tacciato di essere un evento discriminante!
Io parlo di discriminazione quando ci sono due attività equivalenti che vengono trattate in modo diverso; è chiaro che, se in una manifestazione ci sono cinquanta persone e dall'altra parte ce n'è quindici, è evidente che sia così; anche nelle gare della bocciofila, ci sono queste cose, nel senso che i premi sono direttamente proporzionali ai partecipanti.
L'assessore Grosjacques è stato chiarissimo e ha detto: "Noi ci attiviamo per far sì che tutte le manifestazioni, che hanno lo stesso peso, abbiano lo stesso approccio. Non ci deve essere nessuna discriminazione".
Ho avuto modo di chiedergli, per esempio, se nelle gare di Coppa del Mondo che avremo l'11 e il 12, piuttosto che il 18 e 19, i premi che verranno riconosciuti a coloro che vincono sono sullo stesso piano.
Voi avete un atteggiamento che è sempre molto interessante, perché dovete trovare il nemico; una volta il nemico è rappresentato dai coscritti e un'altra volta è rappresentato dagli organizzatori, perché dovete movimentare i comitati che vi stanno dietro. Io dico facciamo un ragionamento, qua nessuno è per la discriminazione: tutti cercano di lavorare affinché ci siano delle condizioni dove l'uomo e la donna abbiano le stesse opportunità. Io faccio un plauso a coloro che hanno organizzato il torneo e che hanno messo a disposizione, senza fini di lucro, la loro attività per far sì che ci sia dell'animazione e non delle mozioni che, addirittura, li considerano come dei discriminatori.
Presidente - Altri? Consigliere Restano ne ha facoltà.
Restano (GM) - Per dichiarazione di voto. Ho ascoltato l'Assessore che ha dichiarato l'astensione da parte della maggioranza; io voterò contro perché vedo in questa mozione un tentativo di entrare all'interno delle libere determinazioni di chi - come ha detto il collega che mi ha proceduto - attraverso azioni anche di volontariato organizza degli eventi.
Lo stesso intervento dell'Assessore ha dimostrato l'assoluta correttezza del comportamento posto in essere dagli organizzatori.
È indubbio, da quanto detto, che il numero di atleti maschi è stato nettamente superiore al numero di atlete donne e che quindi il montepremi, così come in tutti gli altri sport, viene tarato, ovviamente, sulla base dei partecipanti ma anche sulla possibilità di attrarre. Se è maggiore il numero degli uomini, in questo caso si andrà ad aumentare un poco il montepremi che riguarda quella categoria.
Direi che, come spesso accade nel mondo dello sport, il comportamento è stato assolutamente corretto ...soprattutto nel mondo di chi attorno allo sport si applica per organizzare degli eventi. Capita a volte di vedere le cose in maniera non corretta, può capitare anche a chi ha presentato questa mozione, però in questo caso ritengo doveroso votare fermamente contro questa proposta.
Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Non vedo richieste, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 2
Contrari: 14
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet e Testolin).
La mozione non è approvata.