Objet du Conseil n. 180 du 9 octobre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 180/XIV - Reiezione di mozione: "Reperimento delle risorse finanziarie necessarie per l'erogazione dei contributi previsti dalle leggi regionali di settore".
Presidente - La parola alla collega Fontana, per l'illustrazione.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Il mio compito è quello di illustrare la mozione, iniziativa che ha l'obiettivo di assegnare alla Giunta regionale un input ben preciso: dare concreta e pronta attuazione ad obblighi assunti sulla base di leggi regionali. Quindi, non si chiede la luna, bensì il rispetto di quanto stabilito nelle promesse, ma obblighi imposti da norme precise. In sostanza, si impegna la Giunta regionale ad erogare contributi, sovvenzioni, agevolazioni in forza di impegni e provvedimenti già deliberati dal Governo stesso.
Permettetemi, però, d'inquadrare questa iniziativa consiliare nell'attuale situazione economica e sociale. Tutti voi, colleghe e colleghi, avete ben chiaro il momento di difficoltà che i cittadini stanno vivendo, della necessità di promuovere il lavoro e, con esso, l'occupazione, sostenendo gli investimenti; momento difficile il nostro, come altri ce ne sono stati nel passato, anche recente, e molti di noi li ricordano bene. Ma oggi, per la prima volta, la Valle d'Aosta sta vivendo un processo di impoverimento finanziario a tutti i livelli: meno soldi per la Regione, meno soldi per l'economia, meno soldi per le famiglie. La crisi che stiamo attraversando è una crisi di sistema che ha bisogno di risposte chiare e di interventi certi. In questi anni, più volte, abbiamo sentito gli amministratori parlare di "razionalizzazione", di "ottimizzazione della spesa"; bene, e allora il settore della concessione di contributi era ed è senz'altro uno di questi. Numerosissime sono le leggi regionali di concessione di contributi e di agevolazioni per la realizzazione di interventi: iniziative promozionali, manifestazioni diverse a carattere sociale, ricreativo, sportivo, culturale, scientifico e sociosanitario, finalizzate al potenziamento delle attività economiche, delle attività artigianali e delle attività agricole.
Ricordo tutto ciò perché la razionalizzazione tanto auspicata, a parole, dai rappresentanti della precedente e dell'attuale Giunta regionale, aveva partorito, fino a venerdì scorso, solo la deliberazione n. 195 del 2012, richiamata nelle premesse alla mozione; un atto amministrativo che ha provocato non poca preoccupazione in molte famiglie ed imprese legate alla decisione del taglio generalizzato dei contributi di varia tipologia, deciso dalla Giunta regionale, ad inizio ottobre dell'anno scorso, in relazione alla necessità di contenimento della spesa per il rispetto del Patto di stabilità; una politica di tosatura generale dei contributi, applicando un taglio lineare di 10 punti percentuali; una decisione precipitata, affannosa e che non conteneva direttive per una vera e necessaria politica riformatrice.
Noi, da subito, abbiamo manifestato le nostre perplessità e la nostra contrarietà. Sapevamo e sappiamo che un ambito molto esteso, se non ricordo male si tratta di 120 leggi di finanziamento di diverso tipo: sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone, associazioni, enti pubblici e privati; un ambito che comprende sia interventi strutturali a favore di enti - parliamo di enti pubblici - e anche di enti come fondazioni che vivono di questo finanziamento, ma anche contributi ad attività economiche produttive, contributi di gestione e di sostegno alle famiglie.
Allora avevamo sollevato un problema di fondo: è giusto o non è giusto dare un'impostazione così lineare ad una situazione consolidata negli anni per la quale, chi presentava domanda, sapeva a che cosa sarebbe andato incontro, quanto avrebbe potuto aspettarsi? La sorpresa, ad ottobre, non è stata indolore, mentre la Giunta sapeva già da alcuni mesi prima che il contenimento della spesa pubblica era diventato realtà e che, quindi, la Regione avrebbe dovuto operare un taglio alle spese. Il criterio avrebbe dovuto essere, invece, quello della programmazione, se ci sono contributi sui quali si può anche non fare affidamento, sui quali si può avere anche la mano più pesante di quanto previsto dalla citata deliberazione, ve ne sono altri che vanno distinti, che sono essenziali, sia per fare girare l'economia, sia per fare quadrare anche i bilanci aziendali o familiari. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: i tagli lineari non funzionano per una politica di revisione della cosiddetta "spesa facile"; l'esperienza dice che al massimo servono a mettere un tappo momentaneo che, prima o poi, salta.
Come ho già detto venerdì scorso 4 ottobre, con la decisione assunta dalla Giunta regionale di sospendere l'accoglimento delle domande per i contributi a fondo perso fino alla fine dell'anno, "Lo stop degli aiuti a fondo perso" così titolava La Stampa...lo abbiamo appreso anche noi, come tutti i cittadini, leggendo i giornali...una scelta, la conferenza stampa della Giunta, che consideriamo francamente poco corretta per quest'aula: anticiparlo in una Conferenza dei Capigruppo sarebbe stato opportuno per quella cortesia istituzionale che dovrebbe essere la base per un sereno confronto tra le forze politiche. Ancora una volta, leggiamo che il Presidente Rollandin e l'Assessore Baccega spiegano che bisognerà rivedere completamente il sistema di aiuto. Dicono ancora che: "Il sistema di contributi, com'è stato fino ad oggi, va certamente modificato, tenendo conto che le priorità saranno sugli investimenti".
A questo proposito credo che sia opportuno ricordare che, a settembre 2012, il gruppo del Partito Democratico, con una specifica mozione, affrontò il problema della razionalizzazione della spesa per tutto il comparto dei contributi, piccoli e grandi. Nella mozione si chiedeva di coinvolgere le commissioni consiliari competenti per iniziare una riflessione seria ed approfondita, nell'ottica di un ripensamento normativo, di una rivisitazione del complesso delle leggi in materia e del contenimento della spesa. La mozione non fu poi votata per l'impegno assunto dalla Giunta di andare in fretta in quella direzione. Il Presidente Rollandin disse che, in tempi brevi, avrebbe portato in commissione tutta una serie di misure e di indirizzi per quel riordino normativo. Gli atti consiliari sono lì a dimostrare ciò che sto dicendo, ma tant'è: oggi siamo invece al totale depennamento! La responsabilità di questa situazione mi auguro sia chiara per tutti i cittadini valdostani. Abbiamo voluto richiamare quegli avvenimenti perché, alle preoccupazioni di allora si sommano, oggi, le difficoltà che sentiamo forti, delle imprese e di tutti i settori: turistico, agricolo, edilizio, artigianale ed industriale; imprese che non capiscono perché la Regione non stia rispettando gli impegni presi.
E qui ritorniamo alla mozione all'ordine del giorno. Che cosa vogliamo dire per chi ci ascolta? Vogliamo ricordare il senso delle leggi regionali di sostegno alle attività economiche che abbiamo richiamato nelle premesse, una piccola memoria delle tante leggi di finanziamento operative nella nostra regione:
- la legge regionale 19 del 2001, "Interventi regionali a sostegno delle attività turistiche, ricettive e commerciali", legge nata con la finalità di favorire lo sviluppo dell'economia turistica e commerciale valdostana, attraverso la promozione di iniziative volte alla qualificazione e al potenziamento delle attività in questi settori particolarmente delicati e sensibili per lo sviluppo economico (ricordo, a questo proposito, l'interrogazione del febbraio scorso del collega Chatrian che chiedeva notizie in merito alle domande già presentate, ma la risposta dell'Assessore Marguerettaz, per la verità, non è stata una risposta positiva);
- la legge regionale 6 del 2003, "Interventi per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane": legge che è stata voluta con il fine di favorire il consolidamento e lo sviluppo dei settori dell'industria e dell'artigianato (la Regione interviene direttamente attraverso un programma triennale con lo scopo di promuovere, di sostenere la realizzazione di investimenti produttivi, la commercializzazione dei prodotti, l'associazionismo di imprese; una legge molto articolata, che disciplina in modo puntuale le concessioni di contributi specifici su progetti presentati dalle imprese per sviluppare la loro attività);
- la legge regionale 3 del 2006, "Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia", una legge che disciplina le procedure finalizzate all'applicazione degli strumenti di pianificazione energetica ed ambientale, con lo scopo di promuovere l'attivazione di iniziative che si propongono di proseguire e di mettere in atto tecnologie che consentano il risparmio dell'energia e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Da una parte, infatti, la legge ha l'obiettivo di promuovere la diversificazione delle fonti energetiche e, dall'altra, quello di rendere più efficiente e razionale l'utilizzo dei fondi convenzionali, riducendo, nel contempo, l'emissione, in atmosfera, di gas inquinanti; anche in questo caso gli interventi sono conseguenti se riteniamo, all'interno di una programmazione attuata, che è l'elaborazione di un piano energetico ambientale (anche qui osserviamo la presenza di una disciplina molto rigida delle procedure per la concessione delle agevolazioni);
- altra legge importante in materia di energia, citata nelle premesse della mozione, è la 26 del 2012, "Disposizioni regionali in materia di pianificazione energetica, di promozione dell'efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili", 58 articoli, quindi una norma pensata - crediamo - con cognizione di causa, per promuovere l'efficienza energetica degli edifici. A questo fine, la Regione concede agevolazioni economiche non solo a soggetti privati per la realizzazione di iniziative nel settore dell'edilizia.
Ovviamente, tutte le leggi richiamano la razionalizzazione e la semplificazione dei relativi procedimenti amministrativi; attraverso il rinvio, delegano alla Giunta regionale il compito di disciplinare, regolamentandoli, i procedimenti, le istruttorie e le concessioni delle agevolazioni. Le leggi, evidentemente, richiamano (altrimenti non sarebbe possibile legiferare), le disposizioni finanziarie ed i relativi oneri a carico del bilancio regionale. Le leggi per aiutare gli operatori economici ci sono, e sono tante, come ricordato, ma mancano i soldi. Le ragioni sono molte: certo, è mancata una corretta programmazione del bilancio regionale, un bilancio pensato più per la campagna elettorale che per la programmazione di una spesa capace di produrre investimenti, occupazione e sviluppo; tema interessante, ma adesso ci interessa approfondire perché i soldi stanziati in bilancio per questi settori non vengono erogati nei tempi previsti dalle stesse disposizioni regionali.
Al di là dell'ultima decisione della Giunta regionale di non accogliere più, da venerdì scorso, le nuove domande, vogliamo capire come mai non vengono liquidati i contributi, le agevolazioni alle persone ed alle imprese che, in questi mesi, hanno regolarmente presentato domanda agli uffici regionali competenti per accedere ai benefici previsti dalle leggi soprarichiamate, domande a cui ha fatto seguito regolare ed attenta istruttoria da parte dei funzionari, istruttoria ritenuta poi positiva, e quindi sottoposta alla Giunta regionale che, successivamente, con atto amministrativo, ha espresso parere favorevole; deliberazione che è un atto pubblico, e che quindi il soggetto beneficiario ha potuto utilizzare anche per accedere a prestiti, a finanziamenti per lo scopo con il quale, mesi addietro, aveva presentato specifica domanda alla Regione.
Passano le settimane, ma i soldi delle liquidazioni non arrivano, e qui cominciano non solo le preoccupazioni, ma i guai per le imprese e le persone. Ecco, il senso della mozione è questo, mozione che vuole essere testimone istituzionale delle angosce, delle paure, della solitudine di tutte quelle persone che, in buona fede, con speranza, hanno visto in una legge regionale la possibilità di migliorare la propria posizione e di sviluppare un'iniziativa imprenditoriale; speranza che per il momento è andata delusa, perché la Regione non è stata ai patti. "Ci sono problemi di cassa", dicono in Regione...ma com'è possibile che un impegno finanziario, assunto dalla Giunta regionale, e quindi ritenuto legittimo anche nella sua parte finanziaria dai componenti dirigenti regionali, non possa essere pagato per problemi di cassa? Altri colleghi, meglio di me, riprenderanno questo tema.
In conclusione, mi auguro che il Consiglio regionale si pronunci favorevolmente, impegnando così la Giunta regionale al rispetto delle leggi regionali, a far fronte agli impegni presi (e relativi alle domande regolarmente concluse positivamente, ma in attesa della liquidazione dei contributi spettanti) e a provvedere alle liquidazioni già approvate. Grazie.
Presidente - Grazie collega Fontana. Possiamo aprire la discussione generale. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie.
Questa mozione ha cercato di tradurre - difficilmente non ci saremmo riusciti - l'urlo di dolore che proviene da gran parte dell'economia valdostana: commercianti, artigiani e piccole industrie. Il primo colpo assestato con il taglio lineare del 10 percento ha colpito molte aziende. Noi abbiamo avuto degli esempi, abbiamo sentito persone che, di punto in bianco, hanno dovuto accorgersi che c'erano 80.000 euro in meno su investimenti di grande entità e che hanno dovuto rivolgersi al sistema creditizio, non senza difficoltà ed oneri supplementari. Bisogna tenere conto che, poi, nel momento in cui un'azienda si rivolge alla Regione per ottenere un contributo, deve sottostare a tutta una serie di criteri e di oneri supplementari, perché il lavoro potrebbe essere fatto, magari, in maniera più economica, ma ci sono delle richieste particolari per l'ammissione; quindi, in quel momento, l'azienda, l'impresa, deve assoggettarsi ad oneri supplementari che non sosterrebbe se la spesa fosse una spesa ordinaria.
Qui ci troviamo quindi di fronte a promesse che non sono state mantenute, ci troviamo di fronte a pratiche che erano già perfezionate e che non possono essere soddisfatte. Ma quello che è più grave - e posso dirlo perché fino a maggio lavoravo all'Assessorato regionale del turismo - già all'inizio del mese di aprile era chiara la cosa che i soldi erano sostanzialmente finiti per quanto riguarda la cassa e, di conseguenza, nessuno si era preso la responsabilità di avvisare che, ormai, la festa era già finita a quell'epoca. È un dettaglio irrilevante...il Presidente della Giunta, dov'è finito?
Ecco, questo per dire che cosa? Per dire che effettivamente adesso richiediamo, con la stessa tempestività con cui sono stati reperiti i 10 milioni di euro per il Casinò, di reperire i fondi necessari per soddisfare le richieste che sono già state istruite completamente e le pratiche sulle quali le persone avevano fatto conto di avere il denaro nel momento in cui la cosa sarebbe stata portata a termine. Questo è un impegno che vi dovete prendere, anche perché, diversamente, sarebbe chiaro che utilizzate due pesi e due misure: i fondi rubati dalla CVA sono disponibili per il Casinò, ma non sono disponibili per le attività produttive! Gli operatori economici devono avere il polso della situazione e capire chiaramente che questa è una scelta politica, una scelta che volete fare, della quale vi assumete la responsabilità. È un ulteriore colpo all'economia: noi abbiamo sentito di "diminuzioni", nel settore artigianale, negli ultimi 6 mesi, del 50 percento, che sono anche il risultato di questa mancanza improvvisa di denaro che era una costante fino ad alcuni mesi fa per quanto riguarda l'economia generale della Valle d'Aosta.
La mozione va nel senso di impegnarvi a dare una data precisa entro la quale potrete soddisfare le richieste; la popolazione che lavora deve sapere entro quando potrà disporre dei fondi che "regolarmente" ha richiesto e che "regolarmente" deve vedere attribuiti.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Una battuta all'Assessore Baccega: chiedo se, gentilmente, potrà fornirci i dati richiesti ieri pomeriggio, anche sulle delibere di Giunta per quanto riguarda i fondi di riserva. Mi spiace che in aula non ci sia il Presidente della Regione.
Ritorniamo alla situazione delle coperture di vari finanziamenti. La politica può veramente annunciare, dire tutto o il contrario di tutto...dico questo perché noi abbiamo redatto questa mozione ben illustrata dalla collega Fontana e dal collega Ferrero il 27 settembre. Il 17 settembre, l'Assessore Baccega, in audizione, in maniera molto convincente e diretta, ad una nostra richiesta rispose così (stiamo parlando di tre settimane fa): "io, sinceramente, probabilmente sono qui ancora da troppo poco tempo, ma non ho ancora detto di no a nessun finanziamento"...vorrei partire da questa riflessione registrata, in audizione, in IV Commissione: stavamo parlando di Casa da gioco, stavamo parlando del finanziamento dei 10 milioni di euro...come per dire: con me dovete rimanere tranquilli, qui la situazione è sotto controllo, sono qui da poco tempo, ma la situazione è sotto controllo, non ho ancora detto di no. Il 27 settembre noi abbiamo presentato questa iniziativa perché, in quest'aula, in questa legislatura e nella passata, diverse volte abbiamo chiesto ai vari Assessori competenti la situazione sulle leggi di settore. E, nel rispondere, diversi Assessori ci hanno detto: ci sono delle criticità.
Venerdì mattina, questo Governo regionale approva una delibera che va a sospendere "...a decorrere dal 5 ottobre 2013 la ricevibilità da parte degli uffici dell'Amministrazione regionale delle domande di contributi concedibili ai sensi delle varie leggi...". Vorrei prendermi qualche minuto: stiamo parlando di "Interventi in materia di sistemazione idraulica e forestali", "Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica", la 19 del 2001, "Interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali", "Disposizioni in materia di allevamento zootecnico e dei relativi prodotti", la 6 del 2003, citata diverse volte in quest'aula dall'Assessore Marquis relativa agli "Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali ed artigiane", "Disposizioni in materia delle politiche regionali del lavoro, di formazione professionale e di riorganizzazione dei servizi per l'impiego", "Nuova disciplina dell'agriturismo", "Nuove disposizioni in materia di obbligo di costruzione del manto di copertura in lose", la 32 del 2007 - più volte citata in quest'aula - "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale", legato al discorso della finanziaria 2008-2010 e "Definizione del criterio per l'accertamento e la valutazione di indennizzo dei danni provocati dagli animali predatori del patrimonio zootecnico e per l'attuazione di misure preventive". Questo è l'atto di tre giorni fa, approvato dalla Giunta.
Noi abbiamo avuto questo atto, Presidente Rollandin, questa mattina, perché lei sa molto bene che noi riusciamo a stampare le delibere di Giunta il mercoledì mattina...voi approvate l'atto amministrativo venerdì mattina...venerdì mattina, sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì mattina, oggi, alle 9 e mezza, noi abbiamo potuto avere l'atto che voi avete deciso venerdì mattina! Questa è la trasparenza...i giornalisti ce l'avevano...no, è una considerazione a voce alta, dato che questo problema è stato più volte rappresentato dalla Conferenza dei Capigruppo al Presidente del Consiglio, cioè il fatto che i Consiglieri hanno le delibere di Giunta 5 giorni dopo, mercoledì mattina! Vorrei informare il Consiglio tutto, dato che le premesse sono molto esplicite su questa delibera di sospensione: "Si informa - così dice l'Assessore Baccega - che, durante i lavori di predisposizione del disegno di legge di bilancio per il triennio 2014-2016, è emerso che le stime sull'andamento delle domande per la concessione di contributi presentate presso gli uffici dell'Amministrazione regionale non potranno essere ragionevolmente soddisfatte interamente, in considerazione delle più limitate disponibilità finanziarie dell'anno 2013, constatata l'impossibilità di procedere con un rifinanziamento delle sottorichiamate leggi regionali per l'anno 2013, senza che questo incida negativamente sull'equilibrio della finanza pubblica", quindi riferisce della constatata e diffusa volontà politica - il 17 settembre l'Assessore delegato non aveva ancora detto nessun no - di dare informazioni chiare ai cittadini: dobbiamo dare informazioni chiare ai cittadini e alle imprese che hanno presentato le domande e, per questo, ritiene necessario procedere con la valutazione di quelle già presentate, in modo da individuare le modalità, pianificare i tempi e programmare le risorse per l'eventuale concessione dell'agevolazione ad esse riferita! Noi ci sentiamo completamente presi in giro, come Consiglieri, all'interno di quest'aula. Primo.
Secondo: nel deliberato, delibera: "di disporre la sospensione a decorrere dalla data del 5 ottobre 2013 - quindi il giorno dopo, sabato mattina - della ricevibilità, da parte degli uffici dell'Amministrazione regionale, delle domande di contributi concedibili ai sensi di..." e poi continua con l'elenco delle leggi di settore. Quindi è sospeso dal 5 ottobre, non c'è...non dal 5 ottobre al 30 di ottobre, non dal 5 ottobre al 30 di novembre, non dal 5 ottobre al 31 dicembre, ma dal 5 ottobre in avanti! Punto 2, scusate..."di incaricare le strutture competenti nelle materie di cui alle leggi regionali richiamate al punto 1 del presente deliberato, di raccogliere - quindi il secondo impegno della delibera - e valutare - raccogliere da una parte, ma anche valutare - le domande ricevute fino al 4 ottobre"...come a dire: dobbiamo fare un po' lo stato dell'arte, la fotografia, e dobbiamo anche verificarne l'impatto finanziario, perché prima dobbiamo capire quante sono le richieste e, poi, capire quanti conquibus dobbiamo mettere sul tavolo..."l'impatto finanziario oggettivo rispetto le attuali disponibilità di bilancio, in modo da individuare le modalità, pianificare i tempi e programmare le risorse per l'eventuale concessione delle agevolazioni ad esse riferibili". Secondo impegno, quindi. Terzo impegno: "di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione".
Noi troviamo questo atto politico molto grave, Assessore Baccega! Solo nello scorso Consiglio, due erano le iniziative che andavano in quella direzione...non so se si ricorda...una era indirizzata all'Assessore Marguerettaz, sulla legge 19, dove l'Assessore Marguerettaz ci ha detto: qui il calderone dice zero, non solo dice zero, ma abbiamo due criticità...cerco di sintetizzare...la prima criticità: abbiamo tantissime domande istruite, c'è l'atto amministrativo, la delibera di Giunta, quindi c'è l'impegno, ma non possiamo liquidare per un problema di Patto di stabilità, per un problema di cassa. Quindi le aziende e le persone hanno ricevuto le lettere in cui si diceva loro che la pratica era a posto, che era stata istruita, era stata impegnata, ma non poteva essere liquidata...questo da diversi mesi. Seconda criticità: "l'istruttoria è stata fatta", quindi gli uffici hanno fatto l'istruttoria, hanno verificato, hanno dato la loro congruità, ma poi, dopo, c'è una letterina mandata a casa che dice: scusateci, abbiamo istruito la pratica, ma qui non c'è trippa per i gatti, e quindi non possiamo approvare la vostra richiesta, aspettate, vi diremo qualcosa! Questo mi sembra sia stato detto durante lo scorso Consiglio, lo scorso 25 settembre. Stessa cosa per l'Assessore Marquis: nel rispondere al collega Nogara, mi sembra che praticamente abbia risposto nella stessa maniera. Allora la situazione si conosceva!
Facciamo un passo indietro. Nell'ottobre 2012, nella scorsa legislatura, l'allora Governo Rollandin, diciamo "Governo Rollandin 1", decise politicamente...l'opposizione si mise di traverso, dove? non essendo in Giunta, si mise di traverso in Consiglio...cercando di dire: qual è la ratio, qual è la scelta di natura politica che vi ha portati a fare un taglio lineare su tutte le leggi di settore? Mi riferisco alla famosa delibera del mese di ottobre 2012. Noi non accettammo quel taglio lineare, innanzitutto perché non si volle approfondire, nella sede opportuna, dove tagliare, come tagliare e quali erano le priorità. Secondo: anche lì si tagliò su richieste già istruite e si avvisarono direttamente le imprese, i cittadini, gli artigiani ed i piccoli imprenditori: questa è la scelta. La riduzione, però - facciamo attenzione - non fu del 10 percento, ma di 10 punti percentuali che sono due cose ben diverse!
Il collega Ferrero, prima, ha fatto un esempio forse di un investimento più importante. Io faccio un esempio più piccolino: 50.000 euro di investimento, la legge di settore finanziava il 20 percento, quindi l'impresa o il cittadino avrebbe dovuto incassare 10.000 euro...con quella scelta ne ha incassati il 50 percento in meno: 5.000! Prima, l'aiuto era del 20 percento, a questo punto, dopo quella delibera, l'aiuto è stato del 10 percento! Così, con quella delibera, si è praticamente trovato in braghe di tela...una piccola delibera di Giunta e l'aiuto è passato da 10.000 a 5.000 euro, senza battere ciglio! Cosa fece l'opposizione? Presentò subito un'iniziativa. Che cosa può fare l'opposizione? Presentare una mozione: fermiamo un attimo il cerchio, andiamo in commissione, cerchiamo di scoprire le carte e, eventualmente, magari, diamoci delle priorità. No! L'Amministrazione così ha deciso, così rispose, e andò avanti, quindi lì il primo taglio.
Secondo...siamo vicini alle elezioni regionali: tutti i funzionari, di tutte le leggi di settore, continuavano - io non so se amichevolmente, quanto meno informavano: potete presentare le vostre richieste, ma le risorse non ci sono...ma no, nessun problema, le risorse ci sono...adesso, ottobre 2013, scopriamo gli altarini? Dobbiamo fare una "operazione verità" anche su tutte le leggi di settore? Ci sembra che questa delibera, Assessore Baccega...io non so come l'ha presa e come ha confezionato questa delibera, venerdì mattina, probabilmente "fuori sacco"...vuol dire che non ha fatto tutto l'iter delle classiche delibere...la delibera fuori sacco arriva giovedì sera o venerdì mattina presto, sul tavolo, e si discute in Giunta. Io non so come l'abbia presa, ma noi sappiamo come la prendono i cittadini all'esterno!
Noi riteniamo questa scelta grave, non quella della delibera, ma tutte le scelte a monte: il fatto di non aver avuto un coordinamento, il fatto di non aver avuto le carte scoperte su tutte le leggi di settore, il fatto di non aver, comunque, sul tavolo gli intrecci... Lei, ieri, ha risposto alla nostra question time riguardo alle domande di contributo e delle risorse finanziarie: "In tal caso gli uffici stanno avviando una raccolta di dati presso tutte le strutture"...cioè non abbiamo lo stato dell'arte! Così ci ha risposto, ieri mattina, alla question time! La Regione Autonoma Valle d'Aosta non ha la situazione sotto controllo! E, a seguito di questa delibera, ha incaricato tutte le strutture di fare il punto della situazione. Ma siamo messi male, Assessore Baccega!
Noi siamo veramente molto preoccupati, e riteniamo grave non solo la scelta e la decisione di questa delibera che avete messo in campo in fretta e furia, probabilmente a seguito o anche grazie all'audizione dell'Assessore Testolin, con cui egli, in tutta sincerità, è venuto in commissione e ci ha detto: l'argent de poche non c'è più...zero! Non so se ringraziare l'Assessore Testolin per il fatto che, quanto meno, ha scaturito un congelamento, ma, dal punto di vista politico, Presidente Rollandin, noi non possiamo accettare questo atto, soprattutto il metodo: fino al 26 di maggio 2013 i problemi sulle leggi di settore non c'erano, le richieste venivano ritirate, le coperture venivano garantite verbalmente e, "caso strano", dopo tre-quattro mesi, ci sono problemi di liquidità! L'atto che avete approvato venerdì va oltre: liquideremo - così ci ha risposto l'Assessore Baccega, ieri mattina - gli aiuti approvati...giusto, Assessore Baccega? Così ci ha risposto ieri mattina? E non ci ha detto nulla - indubbiamente perché non può - su tutte le pratiche già istruite! Quindi c'è ancora un'altra criticità, che è quella di tutte quelle pratiche che sono state istruite, ma che, ad oggi, non hanno ancora copertura.
Un ulteriore passaggio: lo scorso Consiglio, con l'Assessore Marguerettaz, parlando di sostegno e di aiuti alla legge 19, ho fatto degli esempi. Ascoltando attentamente la risposta dell'Assessore Marquis potrei fare altri esempi: pratiche depositate nel mese di maggio 2012 per semplici aiuti del 10-20 percento non sono ancora state evase e, fino al 26 maggio 2013, il tam-tam o quello che si faceva capire all'esterno era che l'Amministrazione pagasse in 5 giorni, in 4 giorni, non appena c'è il visto di congruità, qui, al primo piano, all'ufficio delle finanze. Vorrei sentire la risposta, eventualmente, su queste leggi di settore dall'Assessore Marquis, per sapere se è vero quello che sto dicendo, se ci sono pratiche inevase del mese di aprile, maggio, giugno, luglio del 2012...sono certo, sono certo, ma spero di essere smentito dall'Assessore Marquis.
Termino questo mio breve intervento dicendo che, se vogliamo veramente ridare credibilità a quest'aula, alla politica...forse le "cagne" (traduzione letterale dal patois: "bugie") hanno le gambe veramente corte, ce l'avete fatta ancora per una volta, a fine maggio, ma le bugie hanno veramente le gambe corte! Penso che questo modello sia alla frutta; penso che sia la fine di un'epoca dove, comunque, continuate a prendere in giro il semplice cittadino, le piccole imprese, i piccoli imprenditori, i grandi imprenditori, e continuate a vendere fumo nel momento in cui incaricate, con un atto deliberativo - dato che l'amministrazione pubblica parla solo per atti deliberativi - le strutture competenti per cercare di avere una radiografia globale della situazione, uno stato dell'arte di tutte le leggi di settore. Mi sembra che la situazione probabilmente sia ancora più grave di quello che noi, in questo momento, stiamo cercando di stanarvi e, come ieri sera abbiamo affrontato il "dossier Casinò", io penso che, nelle prossime settimane, dovremo continuare a mettere in campo, subito, una "operazione verità e trasparenza" sullo stato dell'arte di tutto quello che riguarda l'economia e la finanza della nostra Amministrazione pubblica regionale. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 17,28 presiede il Vicepresidente André Lanièce.
Lanièce (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Rosset, che ne ha facoltà.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Non entrerò nel merito specifico di ogni singola legge di settore. La certezza del diritto opera anche rispetto a questa questione delle risorse necessarie per la copertura delle leggi a favore dei diversi comparti produttivi.
Ora, venerdì, un fulmine a ciel sereno è stato lo stop sui contributi a fondo perduto; notizia mai annunciata che tocca chi aveva programmato, chiunque esso sia, impresa o famiglia, di poter contare su una certa cifra...era un argomento su cui si poteva discutere, mi ha già anticipato il mio collega Chatrian. Ovviamente la Giunta Rollandin ha fatto propria, dopo aver taciuto in campagna elettorale, questa circostanza...un provvedimento che riteniamo grave, e che oggi finisce per modificare le ragioni di quelle domande, peggiorandone i contenuti, per ovvie ragioni.
Già nella scorsa legislatura noi contestammo l'uso grezzo e facilone di un ridimensionamento uguale per tutti dei finanziamenti previsti delle diverse leggi a sostegno della nostra economia, come se invece non fosse possibile stabilire delle priorità di intervento e una modulazione intelligente delle riduzioni, valutando l'impatto delle somme spese in un modo o nell'altro, ovviamente attivando una seria concertazione. Questa valutazione riguarderebbe, più in generale, la totale incapacità di valutare ex post l'impatto della legislazione regionale, specie in caso di erogazione di denaro. Chiunque, nel privato, cercherebbe di capire quale sia stato l'effetto di certe misure, mentre il pubblico, specie nell'epoca delle "vacche grasse", è sembrato disinteressato a cogliere i risultati effettivi di certi esborsi.
Oggi certi atteggiamenti diventano impensabili con la stretta della spesa pubblica. Più volte, in questi ultimi mesi, abbiamo ricordato la crisi, una crisi profonda che sta investendo la rete delle piccole e medie imprese, ma anche le famiglie. Tutto ciò sembra cadere nel vuoto e, spesso, le stesse associazioni di categoria sono piuttosto restie ad assumere iniziative forti. Anche in Valle, probabilmente, resiste, talvolta, la paura di protestare, perché certi atteggiamenti possono essere considerati contro il sistema o, magari, come lesa maestà. Significativo è quanto capita nei vari settori: turismo, agricoltura, commercio, industria, che, mai come oggi, soffrono il sovrapporsi di diverse difficoltà, compresa quella evocata nella nostra mozione, e cioè il manifestarsi, per la prima volta, di un buco fra l'azione amministrativa e la reale erogazione delle somme, copiando, in questo modo, comportamenti dello Stato che abbiamo sempre condannato, soprattutto quando riferiti alla nostra autonomia.
Come già nella scorsa legislatura, dicevo, contestammo la logica dei tagli lineari, soprattutto mi rivolgo all'Assessore al turismo che è colui che è stato riconfermato...l'unico, gli altri sono tutti nuovi...a lei già avevamo posto una serie di problemi...come Assessore parlo, ovviamente, il Presidente è riconfermato...ha le lose, è vero, è vero, ha le lose, ma preferisco l'Assessore Marguerettaz! Marguerettaz ride sempre delle cose che dice l'opposizione, nella logica di renderci ridicoli, oppure usa l'arma dell'invettiva, quasi minacciosa, per chi critica le sue decisioni o, molto più spesso, le sue "non decisioni". Vede, Assessore, noi non vogliamo essere i depositari del giusto e del bene, ma, al di là della scelta di mostrare il suo grande ottimismo, nonché quello dell'Assessore Baccega, costi quel che costi, la realtà è che l'economia declina e la normativa regionale di sostegno perde pezzi fra tagli, mancata copertura finanziaria, ritmi di erogazione al rallentatore, in spregio a tutta la propaganda che viene fatta sui tempi di pagamento e di efficacia...chiedo scusa. Mi spiace, sinceramente, che sia così e che si sia costretti, con una mozione, a chiedere quanto dovrebbe essere doveroso. Grazie.
Presidente - Qualche altro collega che intende intervenire sull'argomento? Siamo sempre in discussione generale. Colleghi, non vi è più nessuna richiesta? Se non vi sono altre richieste...Siamo in Consiglio regionale, chiunque si può prenotare, non è che devo aspettare! Uno si prenota...e io gli dò la parola! Comunque, ho invitato tutti, non ho detto "solo la minoranza" o "solo la maggioranza", ho invitato tutti i colleghi a prenotarsi per intervenire, caro Consigliere Chatrian, quindi non facciamo polemica!
Ha chiesto la parola il Consigliere Laurent Viérin, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Vicepresidente, la vediamo particolarmente ringalluzzito dal ruolo che ricopre momentaneamente, e ci fa piacere...
Presidente - È ben da 10 anni, quindi, sono abbastanza...
Viérin L. (UVP) - ...ci fa piacere questa euforia che, di solito, contraddistingue l'ultima frase della chiusura del Consiglio e che, invece, oggi occupa un ampio spazio del pomeriggio che, in effetti, vede una tensione che si è un po' allentata e che, probabilmente, non è proporzionata all'importanza dei temi che stiamo affrontando.
Oggi parleremo - e qualcuno ha già iniziato a parlarne - delle "verità nascoste": questo potrebbe essere uno dei titoli che diamo al film che si sta vivendo in questo momento in Valle d'Aosta. Parliamo della situazione finanziaria della Regione, quindi, di un argomento serio, parliamo di una situazione che, oggi, si manifesta nella sua gravità e la cui verità viene in parte svelata attraverso atti amministrativi, quindi, in parte, attraverso questa delibera di Giunta che è stata citata che, tra l'altro, ci dà forse la possibilità di intavolare un discorso più ampio che, però, si consumerà a breve, in sede di commissione consiliare, nei dettagli del bilancio di previsione e nel triennale e sarà sicuramente l'occasione per incardinare delle discussioni un po' più profonde.
In questa sede cercherò di essere complementare rispetto agli altri interventi, ricordando che questa questione è già stata affrontata in questi ultimi mesi; per quanto ci riguarda, avevamo anche inoltrato un'iniziativa per conoscere la situazione reale dei conti, la situazione di cassa, la situazione delle pratiche che erano evase o meno, di quelle per cui non c'era copertura finanziaria o per la cui evasione, in termini di capienza, si aspettava una copertura finanziaria. E sia in primavera, sia all'inizio di questa legislatura, la percezione è stata quella, al di là di ciò che veniva detto, che ci fosse già una situazione grave, ma che questa non venisse manifestata palesemente, non venisse, in qualche modo, espressa nella sua verità. Questo non è successo solo per i conti, questo è successo per la vicenda del Casinò di cui abbiamo parlato in questi giorni, è successo per la questione dell'integrativo AVIF, è successo per l'agricoltura, che, questa mattina, ha occupato una parte di dibattito. Quando, assieme ad altri colleghi, abbiamo cercato di chiedere quale fosse la situazione, in quel caso, eravamo stati trattati da allarmisti, da persone che andavano ad evocare questioni che non esistevano. Oggi, con questa parte di verità svelata, la situazione, invece, si manifesta. Quella che noi abbiamo definito "polvere sotto il tappeto", piano piano sta emergendo e la situazione che nel periodo pre-elettorale chiaramente si è nascosta, oggi emerge. Ed è su questo che noi metteremo l'accento, cioè sulla "operazione verità", sull'operazione che va nell'ottica di far percepire alla comunità, ma in primis percependola noi stessi, quale sia la reale situazione, perché c'è stata un'accelerazione, un'accelerazione che, molto probabilmente, deriva dalla presa di coscienza dei singoli Assessori e sua, in particolare, della reale situazione.
Oggi noi ringraziamo gli Assessori che hanno avuto l'onestà intellettuale - la riconosciamo nell'Assessore Testolin e anche in lei, Assessore Baccega - di avere probabilmente influito, all'interno del Governo regionale, per porre un limite a ciò che era una situazione paradossale, di persone che venivano rassicurate, anzi, delle quali si accettavano le pratiche per poi dire "tracassa-tè pa, lei penso me" (traduzione letterale dal patois: "non preoccuparti, ci penso io"). Questo delegare a qualcun altro un diritto che dovrebbe essere acquisito attraverso leggi di settore, tra l'altro, attraverso provvedimenti che sono normativi e legislativi ha portato, in questi mesi, anche ad una situazione psicologicamente molto deleteria di persone che, spesso, non avevano la possibilità di affrontare sempre il sistema, proprio perché dal sistema dovevano ancora avere. E quindi non c'era una certezza, perché non si capiva neanche, in base a quei 309 milioni della delibera di fine anno, che avevano vincolato dei fondi a disposizione della Presidenza, e che poi, man mano, durante la primavera, venivano sbloccati, c'era anche una certa discrezionalità nell'erogazione di queste parti. Una parte di fondi sono stati sbloccati, mentre altri meno, e non si capiva che criterio ci fosse. Se non altro, quindi, oggi avete avuto - e lei, Assessore, ha avuto - questa onestà intellettuale di dire che cosa sia successo. Non l'avete proprio scritto nei termini nei quali l'avete poi annunciato alla stampa, nel senso che alla stampa avete detto: "Blocchiamo le nuove pratiche dal 5 ottobre perché dobbiamo evadere quelle vecchie"; invece il comma è un po' più evasivo, nel senso che dice: "Procedere con la valutazione di quelle già presentate in modo da individuare le modalità, pianificare i tempi e programmare le risorse per l'eventuale concessione dell'agevolazione", proprio perché - e ci arriverò - probabilmente non avete la certezza che questi fondi siano in qualche modo presenti e, soprattutto, in che tempi si potranno evadere queste pratiche.
Da un lato, quindi, abbiamo la situazione paradossale tenuta nascosta, il Casinò, l'AVIF, l'agricoltura...ed io aggiungerei anche il settore industriale, che forse meriterà un prossimo approfondimento nei prossimi Consigli (un po' come diceva Chanoux: "c'est le feu qui couve sous la cendre"), perché abbiamo qualche sintomo, qualche iniziativa è arrivata anche da parte nostra, ma, anche lì, si dice che tutto va bene. Quindi, se tutto va bene nella stessa misura in cui andava bene per i settori che abbiamo citato siamo già preoccupati, senza voler peraltro essere come Cassandra che, in qualche modo, era funesta nell'inquadrare previsioni che poi si avveravano. Però, è chiaro che dia da pensare il fatto che anche quel settore, oggi, manifesti qualche sintomo senza però vedere delle risposte strutturali.
Si annuncia quindi il blocco delle leggi di settore, cioè dei finanziamenti, del sostegno cruciale a tutti i settori della nostra economia, in attesa, da mesi, di risposte. Ci si accorge, apparentemente solo oggi, di una situazione che era nota da tempo, ma che non era stata svelata e, in due giorni...il giorno precedente ci si accorge della mancanza di circa 65 milioni - che poi il giorno dopo sono già in misura minore - in termini di mancanza di fondi e, il venerdì, cioè il giorno successivo, viene decretata la fine degli aiuti, o, meglio, della possibilità di accedere a questi aiuti.
In commissione avevamo cercato di parlare di questo aspetto e lei, giustamente, ci aveva manifestato una situazione che non presentava problemi, anche perché la situazione dei conti non era probabilmente ancora nota. Quindi, da un lato, la ringraziamo per avere scoperchiato o, meglio, per avere scoperchiato "in parte" la situazione reale di cui parleremo anche nel bilancio e di cui, come speriamo, ci darà, nella sua replica, pronti chiarimenti sui tempi, sulle modalità ed anche sulla capienza di quante pratiche in proporzione a quelle sospese potranno essere evase.
Che cos'è che contestiamo, al di là delle premesse ed al di là della diagnosi? Intanto noi contestiamo questa mancanza di coerenza e, soprattutto, di trasparenza in questi mesi nel non avere avuto il coraggio o, meglio, nel non aver avuto la volontà di informare la comunità sulla reale situazione, perché si continuava a far sperare, con queste promesse elettorali che...anche nella promessa elettorale qualcuno faceva rientrare, come nella vecchia pratica socialista - mi perdonerà il collega La Torre - della scarpa prima e la scarpa dopo, ecco...no! Non c'è stata né la scarpa prima, né la scarpa dopo, nel senso che la promessa elettorale di avere una pratica che veniva sbloccata si svela, oggi, nella sua falsità. Quindi, sono anche queste cose che allontanano la politica dalla gente, perché la gente si allontana dalla fiducia negli amministratori nella misura in cui la parola data non viene rispettata, ma questo vale per tutti gli eletti, non solo per qualcuno. Quindi, quello che noi oggi contestiamo è, in parte molto considerevole, questa mancanza che noi denunciamo perché ci si è presi gioco della comunità in questi mesi.
L'altro aspetto - e, in questo caso, pretendiamo una verità che non può più essere derogata e non può più essere dilatata - è la verità in merito a queste pratiche, perché voi dite nella delibera - e comunque nell'enunciazione alla stampa - due assiomi che sono leggermente in contraddizione, in quanto voi dite: "noi blocchiamo le nuove domande perché evaderemo quelle vecchie"...ma la domanda è: perché non lo avete fatto prima? Quindi la contraddizione che la gente oggi non capisce - e non lo capiamo neanche noi - è: se c'era effettivamente la possibilità di evadere le pratiche vecchie, perché non le avete evase, al di là del blocco di quelle nuove? E quindi noi le chiediamo e...probabilmente intuiamo anche che ci siano dei problemi anche su questa parte, che non sia proprio vero che le pratiche pregresse saranno evase o, meglio, bisognerà capire in che tempi... L'altro aspetto è quindi di capire se ci siano i fondi, quali fondi, in che tempi e in che misura questo avverrà.
Poi l'aspetto più grave è che oggi, attraverso questo atto - che è un atto, perché, qualcuno lo ricordava, l'Amministrazione parla attraverso atti - ci sono dei riflessi all'interno di questa comunità: la gente, in questo momento, non sta capendo in che direzione l'Amministrazione della Valle d'Aosta stia andando, perché i paradossi che stiamo vivendo in questi tempi sono noti. Ci sono i fondi per certe cose - è inutile continuare a citare le grandi opere, ma così è - come i 90 milioni del Casinò e del Billia, i 200 da una parte e 150...cioè sono centinaia di milioni di euro, circa 500, che, quantificando la capienza proporzionata al bilancio, è chiaro che un terzo del vecchio bilancio sarà probabilmente anche meno rispetto alle nuove previsioni di bilancio...hanno ingessato, attraverso le grandi opere, la possibilità di investire su qualcos'altro. Il piano di indebitamento parallelo è un piano di indebitamento che esiste, l'ultimo prestito di 10 milioni, i 50 di CVA, le partecipate utilizzate come banca - come qualcuno ha già ricordato - sono parallele alla mancanza di fondi ed esiste un piano di indebitamento che indebita ogni valdostano, per i prossimi 20 anni almeno, su decisioni che sono assunte in questo momento. Allora, certe grandi opere, certi investimenti di rilancio strutturali nel settore dell'edilizia, in particolare, vanno bene, ma quando arriva la crisi e se si manifesta in tutta la sua fase conclamata come lo è adesso, forse si potrebbero anche cominciare a bloccare, al di là dei contratti, e al di là di quello che ancora si può bloccare. E poi, invece, mancano i fondi per i settori cruciali (ne abbiamo parlato in questi giorni): gli enti locali, mancano i fondi per la cultura, l'agricoltura, il turismo, l'energia, il sociale, tutti settori strategici della nostra economia e, soprattutto, della nostra piccola economia, quella delle 25.000 partite IVA che abbiamo in Valle d'Aosta a fronte dei 100 grandi imprenditori, per sintetizzare.
Direi quindi che oggi bisogna avere il coraggio di dirci le cose come stanno, ovvero che questa mancanza di fondi fa parte di scelte ben precise che continuano, che avevano forse un'origine anche sensata in un momento di non-crisi, ma, nel momento in cui è arrivata la crisi, queste scelte devono essere fermate, e le dovete e le dobbiamo fermare tutti, proprio perché altrimenti non c'è prospettiva, ma, in primis, non c'è prospettiva per i settori che state gestendo e non c'è futuro e prospettiva per i settori di cui siete responsabili. E certamente avete una responsabilità maggiore, magari, rispetto ad altri che, in quest'aula, stanno cercando di rilanciare quello che è il futuro di questa Valle, però, siamo tutti coinvolti in questa pianificazione futura. Ecco perché noi le abbiamo chiesto di essere presenti in commissione: per condividere, perché, spesso, si cerca di non condividere le scelte, e poi di condividere le responsabilità...questo non va bene! Oggi...noi sappiamo che lei non ha responsabilità su questa vicenda, è arrivato da poco, e quindi...anzi, lei si è beccato pure questa tra le deleghe dei disastri vari che le sono stati appioppati e quello che bisogna dire oggi è che si sapeva benissimo che, facendo certe scelte, altre scelte non sarebbero più state sostenibili! Questo bisogna dire alla comunità, e non bisogna continuare a dire: non ci sono soldi, a Roma ce li hanno tagliati!
È vero: c'è stata una contrazione di risorse, ci sono state manovre, il Patto di stabilità, ma quelle risorse che sono rimaste sono state utilizzate per altro, perché nel giorno dei licenziamenti - non li chiamiamo "licenziamenti", altrimenti qualcuno si altera - degli esuberi del Casinò, si erogano i 10 milioni! Allora, diventa difficile, per la comunità e, in generale, per tutti, capire dove stia il limite tra ciò che è vero e ciò che, invece, non è più sostenibile! Quello che noi chiediamo oggi è questo, e cioè che, una volta fissati i punti fermi, ci sia una prospettiva diversa. Noi diciamo questo perché uno dei motivi di rottura che abbiamo avuto è stato proprio questo sulle scelte strategiche, sugli enti locali in primis, ma sul bilancio dell'anno scorso e di questo abbiamo già avuto modo di parlare tante volte. È stato un bilancio che è stato redatto da una sola persona che ha deciso l'intera pianificazione del bilancio "elettorale", tanto per capirci, ma anche della pianificazione del triennale. E questi si accorge, insieme a noi, che questi fondi "a Roma ci tagliano, ci hanno tagliato...poveri Comuni!" Nella lettera che è stata mandata ai Comuni la responsabilità viene quasi scaricata sullo Stato, quando, invece, le responsabilità derivano dalla Regione!
Noi diciamo quindi semplicemente che questo sistema non reggerà: non reggerà alle sfide del futuro, non reggerà, soprattutto i prossimi anni, che non sappiamo solo in termini economici e finanziari quali saranno, ma saranno anni di sfida per tutta la comunità, e bisognerà capire, da un lato, dove investire, e soprattutto bisognerà farlo percepire alla comunità dove si investe, altrimenti ci si chiede dove stia la crescita. Dov'è la crescita? La crescita risiede nella coincidenza tra quello che è l'indirizzo della comunità, in termine di investimenti...decidiamo che gli investimenti vanno nel settore turistico attraverso la legge che esiste, vanno nel settore agricolo attraverso le leggi di settore, vanno nel settore della formazione e del lavoro...bene, decidiamo prima quali sono questi settori! Dopo, li facciamo percepire alla comunità, questi investimenti in che direzione vanno e, quindi, anche i privati investiranno in questi settori e, forse, i nostri giovani li faremo studiare, li formeremo in quei settori dove arrivano gli investimenti pubblici e privati...ecco dove risiede la crescita! Altrimenti, se c'è una politica che, un giorno dice una cosa, il giorno dopo dice il contrario, 50 milioni da una parte e 90 dall'altra, però non ci sono i soldi per le istituzioni scolastiche, facendo degli esempi...mi scusi, Assessore Testolin, ma, anche da un punto di vista comunicativo, facciamo attenzione a non mettere un settore contro l'altro, perché non risponde al vero quello che è stato detto, anche se era a titolo esemplificativo, il fatto di dire: non ci sono soldi nell'agricoltura perché abbiamo fatto scelte prioritarie per i tetti delle scuole, perché sono stati tagliati anche quelli! Attraverso i tagli agli enti locali abbiamo tagliato i FOSPI, sono stati tagliati anche investimenti scolastici! Quindi non cerchiamo di mettere un settore contro l'altro perché non è il momento! Sappiamo benissimo dove sono andati gli investimenti e, come diceva il giudice Falcone - lo abbiamo ricordato in qualche Consiglio precedente - "segui il denaro" e, seguendo il denaro, si seguiranno tante cose, non solo per i bimodali.
In conclusione, noi, oggi, non riconosciamo una scelta ben precisa. La comunità ha paura, è bloccata perché non riesce a capire in che direzione si stia investendo, ma dal più piccolo investimento sulla stufa a legna o a pellet che una persona non avrebbe comprato, forse, se non ci fosse stato il contributo...ma non per avere il contributo, ma perché, quando una Regione dice: "noi crediamo nel risparmio energetico", non basta dirlo a parole! Se crede nel risparmio energetico, nella legge di settore del risparmio energetico deve mettere fondi...ecco perché uno compra la stufa a pellet! Gli investimenti vanno nella direzione di favorire una certa misura, un certo settore e anche una certa sostenibilità. Quindi se si dà un contributo per la stufa a pellet, lo si dà in quella direzione, perché si vuole che si eviti l'inquinamento piuttosto che altre misure.
Allora, oggi, la comunità che cosa dice? La comunità è terrorizzata! La comunità non capisce più dove deve investire, la comunità non capisce in che direzione si vuole andare...anche se le dà fastidio, Presidente, mi scusi, ma questa è la realtà che, secondo noi...poi lei è libero anche di pensarla in altro modo, anzi...meno male, dico! Quindi, checché lei ne dica e checché lei ne pensi, è un sistema che sta finendo e che non sta dando delle risposte alla comunità. La gente non sta capendo in che direzione voi state conducendo perché non state conducendo la comunità da nessuna parte, se non nella lobby dei grandi interessi, delle grandi opere, dei grandi supermercati, dei grandi costruttori e che, quindi, non va nella direzione di quello che è l'interesse reale della comunità valdostana e verso quei principi e quei valori nei quali noi crediamo.
Gli impegni che noi chiediamo in questa mozione sono chiari: chiediamo un impegno, visti gli annunci, di reale possibilità che queste pratiche non evase vengano liquidate nel minor tempo possibile, e che, al di là degli impegni della mozione, ci sia una "operazione verità", poi, in commissione, per capire i fondi, al di là delle risorse dello Stato, dove sono andati, dove finiranno per l'anno prossimo, per il triennio, quelli rimasti, quelli che non sono finiti dove abbiamo detto, e vi chiederemo di usarli nei settori cruciali come la cultura, il turismo, l'occupazione, l'agricoltura e l'indotto, le imprese, quelle che sono i settori che, oggi, potrebbero rilanciare la nostra comunità. In assenza di questa pianificazione, quindi l'appello è soprattutto alle sensibilità che hanno una capacità, oggi, di essere realmente consapevoli che un mondo è finito e che non bisogna più continuare ad esserne complici. Tutti assieme potremmo, forse, evitare un futuro cupo per questa comunità nella quale noi tutti crediamo. Grazie.
Presidente - Grazie. Aveva chiesto la parola il collega Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Grazie Presidente.
Volevo solo fare un intervento brevissimo per fare una domanda secca all'Assessore Baccega. Noi abbiamo sentito, nell'audizione dell'Assessore Testolin, ed abbiamo capito da tutto quello che è stato detto questa mattina, che assolutamente non ci sono più soldi per i contributi a fabbricati rurali, per gli attrezzi agricoli, per la fauna selvatica in caso di incidenti, per gli impianti, eccetera...praticamente con tutti questi contributi nessuno deve pensare che si possa arrivare a qualcosa. Però io le chiedo: sempre nell'audizione, è stato appunto detto che gli 881.000 euro che sono stati stanziati con questa delibera non sono stati liquidati per mancanza di cassa...io volevo chiedere, Assessore: lei può dare, non solo a noi, ma, soprattutto agli allevatori valdostani, una data più o meno precisa di quando questi soldi possono arrivare agli allevatori? Grazie.
Presidente - Grazie. Ci sono altri colleghi che intendono intervenire? Siamo sempre in discussione generale. Ha chiesto la parola la collega Carmela Fontana, ne ha la facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Ringrazio tutti i colleghi per il contributo che hanno portato a questa mozione. Quello che volevo chiedere alla Giunta, in futuro, è una maggiore trasparenza su questa questione. Non è stato bello apprendere dalla stampa che ci sono stati questi tagli! Penso che il ruolo del Consiglio sia un ruolo molto importante e, in futuro, chiediamo a questo Governo, di fare piuttosto un passaggio in commissione quando ci sono da fare questi tagli, e di valutare insieme dove si può tagliare e dove è meglio lasciare i contributi. È già dal 2008 che, come Partito Democratico, abbiamo capito che questa crisi stava diventando molto pesante; abbiamo fatto tantissime interpellanze e ci è sempre stato risposto di non preoccuparci, che non ci sarebbero stati tagli sui servizi, che i soldi c'erano...automaticamente, man mano che si andava avanti, vedevamo servizi tagliati e non era vero quello che si diceva.
Io non voglio continuare su questa strada. Io chiedo a lei, Assessore, di fare come si faceva nell'altra legislatura: avevamo instaurato un rapporto con l'allora Assessore, ora Consigliere La Torre, per cui ci faceva la cortesia che, quando si presentavano problemi come questi per cui andavano fatti tagli, ci convocava, come Consiglieri, appartenenti a determinate commissioni - e di questo noi lo ringraziamo - e ci diceva veramente come stavano le cose. Automaticamente, noi potevamo anche dire ai cittadini: i fondi non ci sono, succede questo...invece, così, veramente, siamo spiazzati anche noi! Fino all'altro ieri diceva che non c'erano problemi e adesso abbiamo appreso dalla stampa di questi tagli. Facciamo tutti delle figuracce, ed anche la politica! Valutiamo, in futuro, magari, di comprare qualche macchinario costoso in meno, fermo, in ospedale, che non viene adoperato, o magari valutiamo di fare qualche grande opera in meno e valutiamo di mettere questi fondi a disposizione del turismo, delle imprese, e, soprattutto dei cittadini che veramente non sanno come andare avanti!
La situazione è drammatica: noi lo stiamo dicendo da tanto tempo e, finalmente, forse, qualcuno, adesso se ne rende conto! Prima ci prendevano in giro, ci ridevano dietro dicendo che non era vero, questo! Adesso, le chiedo veramente, in futuro, prima di fare questi tagli così lineari, che mettono in crisi tutti i cittadini, di fare almeno un confronto con i Consiglieri, un passaggio in commissione. Valutiamo insieme che cosa si può fare! Grazie.
Presidente - Grazie. Ci sono altri colleghi che intendono chiedere la parola? Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Volevo fare altre due considerazioni: l'Assessore Baccega avrà sicuramente molto chiara la situazione riferita a questa mozione, perché noi abbiamo presentato questa mozione il 27 di settembre e l'atto che avete approvato è di venerdì scorso...noi non eravamo a conoscenza della scelta che avete messo in campo. Quindi distinguerei se possibile, i due passaggi, nel senso che la mozione va a dare delle risposte a tutto quello che è successo ante 4 ottobre. Noi, nell'impegno, andiamo ad impegnare il Governo regionale, a reperire, entro il 15 novembre, le risorse necessarie per far fronte agli impegni relativi alle istruttorie regolarmente concluse, ma ancora in attesa di provvedimento amministrativo riguardo a tutte le leggi di settore (solo per chiarezza) e, al punto 2, a provvedere alla liquidazione delle pratiche già approvate, quelle pratiche che, in questo momento, sono in attesa per motivi di cassa, per motivi di Patto di stabilità. Quindi volevo solo fare chiarezza, nel senso che la nostra mozione parla di tutto quello che è stato fatto ante la vostra delibera del 4 ottobre 2013.
Altra discussione normale che rientra nella discussione generale è il fatto a seguito della scelta che voi avete fatto e, quindi, gli interventi dei vari colleghi andavano nella direzione di avere, a quel punto, tutto il quadro della situazione e, soprattutto, poi, in fase di dibattito sul bilancio triennale, a quel punto, lì e solo lì, si andranno a definire le priorità, i sostegni, gli aiuti, e soprattutto la parte di copertura. Volevo fare questa precisazione perché la nostra mozione va a dare delle risposte, a nostro avviso necessarie ed urgenti, dato che certe pratiche sono state già approvate da atti amministrativi. Quindi, il semplice cittadino o la semplice impresa aspetta delle risposte dirette e, in seconda battuta, invece, quelle aziende che hanno presentato le domande...la pratica è stata istruita, ma non c'è stato l'atto amministrativo per carenza di fondi. Quindi, l'impegno che proponiamo al Governo regionale e siamo sicuri che il Governo regionale dovrà...siamo certi che dovrà trovare delle soluzioni, dovrà, e su questo aspettiamo indubbiamente delle risposte di natura politica ed auspichiamo veramente l'approvazione di questa mozione. Poi, se l'Assessore Baccega ritiene che il 15 novembre è troppo stretto, magari dobbiamo permettere al Governo regionale, per reperire i fondi, di posticipare al 20, al 25 o al 30 di novembre...penso che, da questo lato, l'opposizione sia pronta ad emendare questa mozione, ma dato che stiamo parlando di aiuti diretti, aiuti dovuti - a seguito e a monte ci sono delle leggi di settore finanziate ed approvate con delibere applicative - e dato che, questa mattina, diversi di noi hanno sostenuto, nel momento in cui abbiamo affrontato il tema della mozione sull'AREA...se chiediamo rispetto, i primi a rispettare probabilmente dobbiamo essere noi, l'ente pubblico, l'Amministrazione regionale: per essere credibili, dobbiamo essere credibili fino in fondo. Quindi, se le porte erano aperte a certe condizioni, adesso voi dovete dare risposta e noi, insieme, dobbiamo - speriamo - approvare questa mozione. Grazie.
Presidente - Grazie. Siamo sempre in discussione generale: c'è qualche altro intervento? Non vi sono altre richieste? Chiudo la discussione generale e do la parola all'Assessore Baccega, che ne ha facoltà.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Provo a dare subito una risposta, perché è importante, alla Consigliera Fontana che dice: perché così in fretta? Perché, come avrete letto dal comunicato stampa, evidentemente, abbiamo preso atto, in questo percorso di confronto, di avvicinamento alla predisposizione del bilancio 2014-2016, che c'era una possibile criticità. Convocare la commissione, da lì a dieci giorni, significava dover ricevere ulteriori "n" domande e disattendere ulteriori "n" cittadini. Ecco perché si è voluto andare nella direzione di fare tutto così in fretta; la sospensione, come ribadito, è andata in quella direzione.
Io assicuro la minoranza che mi piacerebbe tanto assentire a questa mozione; anzi, se avessi potuto lo avrei già fatto, perché avremmo evitato tante pagine sui quotidiani, avremmo evitato tante problematiche in Consiglio e avremmo rassicurato meglio i nostri concittadini. Nella responsabilità che mi è stata affidata quale Assessore al bilancio, mi richiamo però ad un atteggiamento più realista e, quindi, vi dirò anche dopo i motivi di legittimità. Vorrei anche mettere ordine nelle tante cose che su questa vicenda dei contributi in sospeso sono state dette ieri, richiamate, rispetto al finanziamento ottenuto dalla Casinò S.p.A., e non sempre in modo così chiaro. Avete tutti avuto modo di prendere atto della risposta, quindi non sto a ribadire che i contributi che hanno avuto un impegno saranno liquidati al più tardi nel mese di gennaio 2014; per tutti gli altri contributi è in atto una sorta di approfondimento e, quindi, stiamo raccogliendo tutti i dati, stiamo facendo una ricognizione approfondita perché, proprio in fase di predisposizione del bilancio, è venuto fuori che, probabilmente, si andava oltre.
Quindi, dalla lettura di questa mozione, voglio sgomberare il campo da un equivoco che mi sembra emergere dal richiamo delle premesse della mozione stessa, dove i firmatari attribuiscono queste sospensioni alla mancata disponibilità sui competenti capitoli di spesa. Da una lettura attenta della mozione, sembrerebbe si voglia dire: "voi avete un sacco di soldi sparsi nei diversi capitoli qua e là ed avete un sacco di domande di contributi in sospeso per mancanza di risorse su altrettanti capitoli, quindi scegliete pure tra i tanti capitoli con soldi inutilizzati e fate una variazione di bilancio, et voilà , trovate le risorse per impegnare e pagare tutto". Non si può fare così...tutto sbagliato! Innanzitutto, le risorse finanziarie libere nei vari capitoli, per il 2013, non ci sono. Molti, appunto, hanno richiamato il mutuo del Casinò-Finaosta, alludendo alla possibilità di fare un mutuo relativamente al pagamento dei contributi: i mutui si possono fare solo per gli investimenti, non si può fare un mutuo per erogare contributi!
Questo ragionamento ci porta direttamente alla seconda osservazione: la mozione non dice né dove, né come reperire i fondi. Da qui al 15 di novembre è assolutamente impossibile avere un ulteriore gettito di entrate che possa consentire di erogare i contributi. Nelle premesse della mozione vengono anche richiamate le leggi regionali - la 19, la 6, la 3 e la 26 - ma, come avete letto, ve ne sono altre nella delibera e, probabilmente venerdì, visto che ne è rimasta qualcuna indietro, ci sarà un'ulteriore delibera che aggiunge due leggi di settore, sull'editoria e un'altra ancora. Il lavoro di ricognizione è ovviamente in fase di svolgimento, però noi, oltre a questo percorso, abbiamo inteso fare di più: con questa delibera, sospendendo l'accoglibilità delle domande di contributo a fondo perso di una serie molto più ampia di leggi rispetto a quelle indicate nella mozione, abbiamo voluto anche garantire una parità di trattamento nella gestione di tutti i casi. Ovviamente la minoranza può stare tranquilla, il Governo svolgerà il suo compito e, compatibilmente con le risorse finanziarie, darà le risposte necessarie.
Avviandomi verso la conclusione, nell'anticipare l'astensione alla mozione presentata dalla minoranza per le motivazioni che ho fin qui espresso, desidero soffermarmi brevemente su un ultimo punto importantissimo, che è quello di cui parlavo prima, la legittimità della mozione: la mozione, così com'è scritta, non è tecnicamente ricevibile. Ragionando per assurdo, l'accoglimento di questa mozione impegnerebbe il Governo a destinare risorse per un importo indefinito e, quindi, potenzialmente infinito - non si sa quale - e senza l'indicazione della fonte. Quindi ora si capisce perché, ad un certo punto, ho detto che mi piacerebbe poter rispondere sì, ma sarebbe un sì irresponsabile e, quindi, un sì illegittimo. Nell'agire della pubblica amministrazione prima si trovano i soldi - e questo sarà il percorso che noi vogliamo seguire - e poi si vanno ad attribuire le destinazioni e le pianificazioni delle spese.
Io, in conclusione, voglio dare nota di quella richiesta fatta ieri rispetto al fondo di riserva, dove le spese impreviste correnti ammontano a 1 milione e 400 mila euro, le spese impreviste per investimenti ammontano a 1 milione 576, le spese obbligatorie per investimenti ammontano a 4 milioni e mezzo e le spese obbligatorie e correnti ammontano a 34 milioni e 300.000, circa 40 milioni di euro, purtroppo, come ben sapete...ma lo sapete, perché lo avete ribadito ieri nei vostri interventi, nei quali molti Consiglieri di minoranza hanno sottolineato che, per il futuro, non sappiamo di quante risorse potremo disporre per scelte pesanti del Governo sul bilancio regionale (lo ha detto il Consigliere Donzel). Qualcuno ha detto: il mondo è cambiato...proprio lei, Chatrian, ha detto: le risorse che abbiamo sono nettamente inferiori, quindi c'è questa consapevolezza, da parte di tutto il Consiglio...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...e voglio dare un ultimo dato che, in qualche modo, sottolinea il perché certe risorse, che sono disponibili, non ci è consentito spenderle ed altre risorse sono venute meno per via del Patto di stabilità. Noi, nei contenimenti della spesa che lo Stato ci ha richiesto per il 2013, avremo una minore entrata di 327 milioni. Il contributo che dovremo versare allo Stato per il 2013, per tutte le leggi "salva-Italia", spending review, spending review sanità, "salva-Italia" a carico della Regione, eccetera, eccetera, ammontano a 167 milioni. Queste sono cifre importanti che hanno deturpato il nostro bilancio che, se ricordo bene, nel 2009 ammontava a 1 miliardo e 700 milioni, ma che suppongo sarà appena sopra il miliardo e 100 nel 2014. Questo è il frutto di un rapporto con uno Stato che è stato assente, soprattutto nell'ultimo anno, in cui l'attuale e la precedente amministrazione hanno dovuto lavorare a spanne, andando avanti senza avere delle certezze, e quando non si hanno certezze nel fare un bilancio in economia, diventa difficile e complicato. Uno Stato assente che ha visto, prima, il Governo Monti picchiare fortemente in testa, per usare un termine forte, le Regioni a Statuto speciale, ma soprattutto la Valle d'Aosta e, poi, successivamente, ci aspettavamo qualche risposta dal Governo PD-PdL...ma in questo momento l'impegno era tutto concentrato nel "salva-Berlusconi" o "salva-Letta": erano queste le questioni che fortemente impegnavano il Governo nazionale. Alle risorse della piccola Valle d'Aosta, forse, non è stata data attenzione.
Voglio poi concludere questo breve intervento ricordando che, nel mese di agosto, ebbi la possibilità di fare un'intervista su una delle testate locali, in cui l'articolista...aveva recepito quale fosse la preoccupazione, cioè quella dei contributi: in quell'articolo affermavo che, forse, era necessaria una revisione complessiva di questo sistema che eroga contributi in modo significativo. Forse questo dibattito comincia adesso con questa operazione chiamiamola "trasparenza", perché per noi vuole essere trasparenza, per noi vuole essere verità nei confronti dei cittadini; quindi questo è il percorso ed è per questo che proporremo un voto di astensione a questa mozione.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola la collega Carmela Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Vede, Assessore, con il suo intervento ha creato confusione anche fra noi del Consiglio, per quello che i cittadini, fuori, non capiscono niente! Prima, dice che se avesse potuto, avrebbe condiviso la nostra mozione, ma dopo l'ha smontata punto per punto. Di certo non è la maggioranza che deve andare reperire le risorse, ma è compito dell'Assessore che deve andare a vedere, perché penso che questo sia un suo compito.
Noi siamo ben consapevoli dei bilanci regionali: non abbiamo mai detto che occorre fare le stesse cose che si facevano in passato, perché sappiamo che i tagli effettuati dal Governo nazionale non sono stati indolori per la nostra Regione, ma riteniamo di avere ancora un bilancio molto importante. Bisogna sapere spendere i soldi che ci sono dove sono più utili.
Per quanto riguarda la questione per cui non si poteva convocare la commissione perché passavano troppi giorni, noi della minoranza - e penso di parlare a nome di tutta la minoranza - siamo qui per lavorare, siamo qui tutti i giorni, e siamo disponibili a qualsiasi ora del giorno quando ci sono queste problematiche, perché questi problemi vengono prima delle altre cose. Lei sappia che se c'è qualcosa ci può chiamare, perché noi siamo disponibili a lavorare insieme per vedere che cosa si può fare, per non dare questi risultati affrettati e tagliare i fondi dove non si dovevano tagliare: già il mondo del lavoro è in ginocchio e noi gli abbiamo dato una spinta per affossarlo! Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero, ne ha facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie.
Prendiamo atto che l'aula del Consiglio regionale si è trasformata in una specie di "Muro del Pianto" di Gerusalemme. Ormai il ritornello è: "a Roma ce li hanno tagliati, a Roma ce li hanno tagliati, a Roma ce li hanno tagliati". Ce ne siamo accorti che ve li hanno tagliati, per carità! Bisognerebbe avere la sincerità - purtroppo l'Assessore Baccega è arrivato da poco - di dire, come abbiamo già detto precedentemente, che già all'inizio del mese di aprile si sapeva che la situazione era questa. Quindi tutta questa fretta nell'adottare questo provvedimento, senza nemmeno interpellare, senza nemmeno portare in commissione la questione è una fretta che, secondo noi, non sta né in cielo, né in terra. Ormai, il ritornello ci ha sinceramente stancato e ha stancato anche i valdostani. Sappiamo bene - l'Assessore Baccega ci parla di travasi da capitolo a capitolo - che ci sono un sacco di spese: potremmo farvi l'elenco di spese che sono sostenute da alcune partecipate regionali per iniziative che sono completamente inutili, ma che, ovviamente, vanno a foraggiare alcuni personaggi che sono "funzionali" al sistema, però, ovviamente, non ci sentite da questo lato!
Una battuta sola sul "fuorionda" dell'Assessore Marguerettaz nei confronti di una supposta preparazione del testo dell'intervento del Consigliere Rosset da parte di un mio ex collega: dato che siete molto attenti alla forma...beh, questa è una caduta di stile, ma sappiamo bene che nel suo Assessorato ci sono le black list con le persone inserite, e quindi questo non ci stupisce. Sappiamo anche altre cose...magari qualche piccola registrazione inserita su You Tube farà poi ridere qualcuno! Grazie.
Presidente - Qualcuno vuole intervenire per dichiarazione di voto? Non vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? Se non vi sono richieste...ha chiesto la parola il Consigliere Donzel, per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Innanzitutto, una premessa politica necessaria perché, dopo le morali fatteci in questa giornata dal Consigliere Restano, assistere ad uno spettacolo di basso livello politico come quello cui ho assistito adesso, è veramente indecoroso nei confronti dei cittadini valdostani: dimenticare che il Senatore Fosson votò a favore del Governo Monti, votò la fiducia a Monti, ed è seduto lì, in Giunta con lei...dimenticare che un Onorevole...beh, una volta l'ha votata! Una volta l'ha votata! Stia tranquillo Senatore Fosson! Non si preoccupi, dico le cose molto giuste. Se vuole, intervenga poi per fatto personale per dirci quante volte ha votato la fiducia al Governo Monti, ma intanto l'ha votata!
Secondo punto: l'Onorevole Marguerettaz della Stella Alpina ha votato "più volte" la fiducia al Governo Letta, certo! Allora, che cosa dice? Questi governacci...vota la fiducia! Se il suo partito vota la fiducia che cosa viene a perorare qua? Dio mio, che disastri! Avete condiviso una parte di quei tagli con quei governi se avete votato la fiducia! Prendetevi la vostra parte di responsabilità, non giocate al facile gioco dello scarica barile sul livello nazionale, sennò vi assumete la linea dura: votate contro i governi nazionali se non volete quei tagli, tanto per parlare! Avete firmato accordi con il Governo Berlusconi e poi giocate la partita degli autonomisti quando siete qui, perché pensate che tutti vi ascoltino da casa! No, non ci sto a questo giochetto! Vi prendete la vostra parte di responsabilità quando votate la fiducia ai governi! Troppo comodo fare gli autonomisti e votare le fiducie sottobanco ai governi, sperando che la gente non capisca, la gente capisce benissimo! Questa è la parte politica.
Veniamo alla cosiddetta "parte tecnica". Per la quarta, quinta, sesta volta, in questa discussione di questi due giorni, la mozione non va bene per un inghippo tecnico: ma sono mozioni di indirizzo politico! Sono mozioni di indirizzo politico! Sono mozioni di indirizzo politico! C'è un problema per i 15 giorni? Vuole fare 16? Vuole fare 20? Ci dica lei, ma non è una questione di giorni. Non giochiamo su queste cose: sono mozioni di indirizzo politico. Quindi, in queste mozioni, si dice: bisogna, per stare vicino alla microimpresa valdostana, all'artigiano, all'agricoltore, all'albergatore, intervenire in modo puntuale sulle leggi di settore. Ci dice: non c'è il picco di un quattrino. Ma non può essersi svuotata di colpo la cassa così! Allora erano vere quelle cose che dicevamo noi negli ultimi anni: qui, c'è una gestione scellerata del governo pubblico!
Noi abbiamo presentato questa mozione nella "operazione verità" - di cui parlava prima il collega Viérin - che noi tutti, gruppi di minoranza, stiamo conducendo in questi giorni. Una "operazione verità" - tra l'altro, questa "operazione verità" era già dell'altra legislatura - per dire che vogliamo puntualmente fare emergere come sia stato mal gestito il bilancio pubblico. E quindi i vecchi trucchetti di venire qui a dire: "No, ma qua c'è un taglio dell'ultima ora del Governo nazionale"...no, non è così, non è così! Sono stati indirizzati fondi in una certa maniera; sono stati rinviati, nel 2013, alcuni pagamenti perché c'era il Patto di stabilità che bloccava la cassa all'inizio di gennaio, e questo determina lo svuotamento ed il blocco dei finanziamenti, almeno in parte è così. È un'operazione elettorale, lo avete fatto per vincere le elezioni, e ci siete riusciti per quei 200 voti! Adesso è un guaio, adesso è un guaio, questo è il punto. Certo che non può votare questa mozione se non riesce a reperire i soldi! Non si può continuare con le finzioni, ma qui è un disvelamento, è il disvelamento di soldi che continuano ad esserci nelle partecipate e che non riuscite a riorganizzare. Allora, lei mi dice: non è vero che i soldi di Finaosta possono andare nel bilancio regionale...ma lo so, lo sappiamo anche noi, non è che siamo proprio analfabeti! Semplicemente quei soldi possono andare comunque a finanziare dei mutui, quei 10 milioni di Finaosta, tanto per parlarci chiaro. Quindi, non è vero che possono non essere indirizzati verso le imprese, verso gli alberghi e quant'altro. No, eh no, eh no! Non giochiamo...
Si dà atto che dalle ore 18,37 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.
Rini (Presidente) - Colleghi! Concluda, collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...non giochiamo attorno alle parole...quei soldi, i 10 milioni di Finaosta al Casinò possono essere indirizzati verso la piccola-media impresa valdostana, comprese le aziende agricole, assolutamente! Allora, voi li avete indirizzati al Casinò e noi non li vogliamo indirizzare lì: questo è il punto, la differenza che ci fa votare queste mozioni!
Presidente - Grazie, collega. La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Io non volevo intervenire perché con voi è come sparare contro l'ambulanza. Quindi, sembra veramente di avere a che fare con...non lo so io...non vorrei dire un'armata Brancaleone, ma quasi.
Mi chiedo: ma dove eravate fino a maggio? Dove eravate fino a luglio? Ma li leggete i vostri programmi elettorali o li fate scrivere da qualcuno e poi li dimenticate? A voi disturba, vero, richiamare i vostri impegni? Ma io vi ricordo che quando voi scrivete un programma di legislatura...perché io credo che ai cittadini vadano dette le cose come stanno, e scrivete: "sviluppare percorsi di educazione ambientale, favorire la diffusione, continuare a sostenere la riduzione di..., sviluppare adeguate ed innovative politiche di formazione del personale, sostenere la produzione a basso impatto, investire nella ricerca e nei progetti innovativi, investire nella conservazione e nella valorizzazione del paesaggio, sviluppare una politica culturale, realizzare mostre, promuovere e sostenere gli eventi culturali, castelli, Forte di Bard, siti minerari, promuovere la famiglia... - con che cosa? - ...valorizzare il micro-credito, razionalizzare la spesa nei servizi, nell'ottica di mantenere alti standard qualitativi, realizzare adeguate politiche di prevenzione, sostenere l'accesso all'abitazione, continuare nell'opera di manutenzione del territorio, definire un programma di interventi, ottimizzare il funzionamento, completare l'infrastrutturazione...con che cosa? Ma con che cosa fate tutta questa roba? Ma queste sono promesse o è un programma? Allora, o le risorse ci sono o non ci sono! Non è che vi accorgete adesso, a distanza di tre mesi, che non ci sono i soldi per fare tutte queste robe! Io le ho lette in fila, una dietro l'altra, queste sono promesse! Queste sono solenni promesse che avete fatto davanti ai cittadini, davanti alle persone nel momento in cui "vi siete votati"! Allora, se non ci sono i soldi, ma perché continuate a scrivere delle baggianate del genere? Come fate a sostenere gli investimenti se non c'è una lira?
Adesso ci venite a dire che ci saranno 1.100 milioni di euro, l'altro giorno ce n'erano 1.700...ma lo sapevano tutti! Si sa da anni che ci sono degli interventi che vengono fatti dal livello centrale e oggi venite qua, a piagnucolare? Mi sembra veramente, quando si sentono queste cose...io ci scommettevo, non sono intervenuto...dicevo ai miei colleghi: vuoi vedere che tirano fuori di nuovo questa storia del livello centrale, Roma ladrona, Roma cattiva? Intanto, i vostri sono lì e continuano ad appoggiare questi cattivoni e poi, voi, dopo, venite da noi e dite le manfrine, sostenere Letta, non sostenere Letta, queste cose che ve le state suonando e ve le state cantando! Quindi siete voi da quella parte e siete voi che state conducendo le trattative a livello nazionale! Voi avete fatto delle promesse ed oggi ci venite a dire che queste promesse non sono realizzabili!
Président - La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Come vede, collega Restano, non stiamo perdendo tempo, stiamo lavorando. Giorno dopo giorno, Consiglio dopo Consiglio e, peggio ancora, punto dopo punto e, peggio ancora, mozione dopo mozione, presentata dall'opposizione, stiamo smascherando il bilancio elettoralistico che avete messo in campo per tutto il 2013, pezzo dopo pezzo! È stato chiarissimo il nuovo Assessore Baccega, chiarissimo, limpido! Più chiaro di così...penso che non potevamo chiedere di più, Assessore Baccega!
Ieri abbiamo discusso di Casinò: situazione drammatica e non più sostenibile. Mercoledì scorso abbiamo parlato di agricoltura: copertura zero! Abbiamo parlato di zootecnia questa mattina: copertura zero! Investimenti sull'agricoltura: copertura zero! Adesso stiamo parlando di leggi di settore...ma di che cosa stiamo parlando? Parliamo di alberghi, parliamo di sostegni alle attività commerciali, parliamo di affittacamere, parliamo di agriturismi, parliamo di artigiani, parliamo di imprese artigiane, parliamo di piccola industria...parliamo, Assessore Marquis, di risparmio energetico, parliamo...mi sembra questa mattina...no, ieri, ieri abbiamo parlato di enti locali, piccoli, grandi e medi Comuni.
Non è accettabile, Assessore Baccega, non è accettabile! Lei fa un ulteriore passo avanti, oggi, un'ulteriore "operazione verità": colpa dello Stato, colpa degli altri... Tecnicamente, ci ha spiegato - e se devo dire, neanche troppo bene - che, secondo lei, questa mozione non è accettabile. Mi spiace, ecco, non aver anticipato, come ho fatto questa mattina con il collega Testolin: non metteteci davanti il discorso tecnico! Spiegate ai valdostani che avete messo in campo solo ed esclusivamente un bilancio elettoralistico per prenderli in giro e per prendere il loro voto! E adesso le casse sono vuote, sono vuote! E poi lei viene a spiegarci che abbiamo sbagliato a redigere la mozione? nel momento in cui, a seguito della nostra mozione, voi approvate un atto amministrativo, una delibera di Giunta, il 4 di ottobre, 4 giorni dopo la nostra presentazione? Vergognatevi! Si vergogni, Assessore Baccega! Dal punto di vista politico io dico questo, politico! Perché voi avete approvato questa delibera a seguito di stimolo, a seguito di "operazione verità" di questa opposizione che vi chiede i conti! E anche noi rappresentiamo i valdostani all'esterno! Li rappresentiamo, e cerchiamo di rappresentarli degnamente, anche se il collega Restano, questa mattina, ci ha detto, tranquillamente, nel suo intervento importante, che facciamo perdere tempo!
A mio avviso, a nostro avviso, non vogliamo fare perdere tempo, anzi: noi vogliamo continuare, come dei trattori, a mettere fuori dal segreto delle stanze una "operazione verità", in modo che i valdostani sappiano fino in fondo che avete raccontato balle, prima di queste elezioni regionali, che li avete presi in giro e, peggio ancora, avete messo in campo un bilancio elettoralistico...e, al 9 di ottobre, state dicendo che non potete mantenere gli impegni che avete gentilmente messo, nero su bianco, in campagna elettorale! Molto grave! Brutta situazione, brutta pagina politica per la Valle d'Aosta! Grazie.
Presidente - Altri?
Il y a quelqu'un d'autre qui souhaite intervenir? Il n'y a pas d'autres? La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Ho ascoltato con attenzione gli interventi che sono stati fatti per illustrare questa mozione. Sicuramente questa mozione si inserisce in un momento in cui si sta preparando il bilancio e l'Assessore, giustamente, ha fatto riferimento a quelle che sono le necessità di mettere insieme le disponibilità, oggi, esistenti, tendendo conto dei vincoli che ci sono per presentare il bilancio in tempo utile; se si riuscirà a fare il calendario in tempo utile, sapremo anche quando ci sarà il bilancio e sapremo anche quando potremo discutere di questo progetto che, di solito, avveniva a fine novembre-inizio dicembre. Oggi siamo ad ottobre: per presentare questo, naturalmente noi abbiamo bisogno di una serie di tasselli e, in quell'occasione, credo che avremo finalmente la possibilità non tanto di fare quella che voi chiamate "operazione verità", quanto di dire come e perché si fanno certe scelte.
La difficoltà che era già stata sottolineata, nell'ambito di quelle che sono le disponibilità, l'anno scorso...è stato sottolineato, prima delle elezioni con quella delibera che non è piaciuta a nessuno (non piaceva nemmeno a noi, ma è stata obbligatoria) del -10 punti percentuali fatta prima delle elezioni...non dopo, prima! E quella ci è stata contestata, e si è detto: non potete fare questo. Noi abbiamo detto: dobbiamo per forza dare un segnale che la situazione deve essere rivista. Poi abbiamo detto in modo chiaro che una serie di documenti dovevano poter essere confrontati con lo Stato che ci ha chiamati - ed avremo tempo, oggi non possiamo farlo, ma avremo tempo di discuterlo - su tre oggettivi problemi che non sono ancora risolti: il riparto tra Regioni a Statuto speciale, che vuol dire passare o da 59 milioni o a 165 milioni; l'attuazione del federalismo fiscale, che vuol dire sapere come si tiene in considerazione quello che è stato fatto, quello che la legge dice e i tagli, le riserve erariali, che, di volta in volta, vengono programmate; il Patto di stabilità: a seconda di quello che il Patto di stabilità ci dà, noi possiamo svincolare, possiamo utilizzare i fondi che abbiamo, che è il vero inghippo che è diventato gravissimo nel momento in cui...noi, è da maggio che chiediamo di poter discutere di questo fatto...
Poi, daremo le prove, diremo gli incontri che abbiamo fatto laddove il Sottosegretario di turno ci diceva che non era possibile perché non c'era, di fatto, la necessaria possibilità di dare le risposte politiche perché, tecnicamente, la cosa era dimostrata. Su questi tre fatti la situazione è diventata sempre più grave perché, logicamente, c'era l'attesa di sapere come noi potevamo chiudere il Patto, cosa che interessava anche i Comuni, e interessa ancora i Comuni, perché noi abbiamo garantito per i Comuni, ma per garantire il Patto di stabilità noi dobbiamo avere delle risposte politiche, perché noi abbiamo chiesto tutta una serie di provvedimenti e di scorporo da quello che è il Patto di stabilità. Altri hanno fatto nello stesso modo e sono in attesa di avere delle risposte. Questo ha portato a dover prendere dei provvedimenti che, come l'Assessore ha detto, a questo punto, diventavano improrogabili, perché non avevamo risposte.
L'ultima crisi a livello nazionale la conosciamo, risale ad una settimana fa: abbiamo chiesto, immediatamente, di poter avere un incontro per chiarire queste tematiche, perché, senza questo, non possiamo dare risposte poiché non ci sono i numeri. Se stiamo ragionando in termini minimali anche per il bilancio, è perché, se non abbiamo queste risposte, non possiamo venire qui, in questo consesso, e chiudere questa discussione che non può essere letta come qualche cosa che è legata ad un passaggio elettorale. Non è così e lo dimostreremo!
Come sapete, c'è stato il bilancio 2013 che era annuale e pluriannuale: andremo a vedere che cosa abbiamo scritto per il 2014 e che cosa possiamo mantenere, tenendo conto dei tagli. Mi spiace che qualcuno legga male i tagli! Una volta, c'erano alcune forze politiche, quando ancora c'era l'IVA di importazione...non sono passati secoli...che, qui, in quest'aula, dicevano: ci sono troppi soldi! Quando spariranno questi soldi? Bisogna ricordarlo, perché...lo so che non piace questa musica, ma la voglio ricordare, perché la gente, fuori, deve capire dove siamo andati a parare con questa logica per cui la Valle aveva troppi soldi, la Valle doveva essere sgrassata perché non li finalizzava! Oggi, siamo a dire: come facciamo? Poi, vedremo! Non solo è in tema, ma è la ragione per cui, nella discussione del federalismo, noi abbiamo avuto una decurtazione che è stata per tutti di 352 milioni...non so se mi spiego!
Oggi siamo passati...quelle che presenteremo al bilancio...non voglio anticipare nulla...finalmente avremo l'opportunità per chiarire tutti i punti e sul perché noi abbiamo bloccato alcune leggi con i contributi, il che non significa che abbiamo fermato l'economia o quelli che sono gli interventi che faremo e che continueremo a fare per gli investimenti, quindi, per quelle che sono le possibilità di operare nei singoli settori. Lo daremo come risposta nel momento in cui presenteremo il bilancio: questa è la logica con cui si vuole operare. Quindi, non è oggi il momento di garantire che vengano...quello che noi, oggi, riteniamo indispensabile è l'avere queste risposte. E, quando saremo qui, vedremo come si spostano certi beni, perché quando si ha 10 o li metti da una parte o li metti dall'altra! E non sono i 10 milioni che ogni tanto qualcuno ripete...perché noi, se ogni tanto ci permettiamo di ripetere qualcosa...ma voi lo avete ripetuto per giorni e giorni dei 10 milioni dati al Casinò! Quei soldi del Casinò non potevano essere dati per i contributi! Vorrei che fosse chiaro, perché se la gente, fuori, pensa che sia un peccato, che potevano essere usati per garantire i soldi per i contributi...ma è un mutuo! Non è così ed è dimostrato che non è così! Quindi sono due cose che non c'entrano nulla, non c'entrano nulla! Allora io credo che sia giusto avere un po' di pudore anche su quello che ci diciamo.
Il programma di legislatura, che a qualcuno si vede piaceva molto. Il programma di legislatura, quello a cui ha fatto riferimento qualcuno in quest'aula, ripetendo tutti i punti: qui, noi siamo tranquilli e vi dimostreremo che lo teniamo in alta considerazione, non si preoccupi! Quando verremo qui diremo quello che facciamo e quello che si può legittimamente fare o quello che deve essere rivisto, lo faremo tranquillamente, non abbiamo paura del confronto. È un programma a cui teniamo molto, lo abbiamo portato qui e lo abbiamo presentato. È un programma che noi vogliamo mantenere e credo che ci siano tutte le disponibilità per fare un confronto su tutti questi temi. Però, chiedere oggi che si faccia, attraverso questa mozione, che si garantisca, questo è un discorso che...quando presenteremo il bilancio, a quel punto, avremo tutti gli elementi per dire che cosa faremo, cosa e dove, perché si dovranno fare delle scelte, com'è giusto! Quindi faremo il possibile per riuscire a dare una giusta ripartizione di fondi tra tutte le esigenze che ci sono a livello della nostra comunità.
Sul perché non si sia ricorsi prima al blocco: questo è dovuto al fatto per cui noi abbiamo dovuto intervenire, in quel momento, perché il tempo passava. Noi speravamo di fare questo già a luglio, perché se avessimo avuto delle risposte avremmo saputo se avevamo bloccati 200, 100 o 50 milioni di euro, avremmo saputo che cosa avremmo potuto utilizzare, non di quel fondo, che non era a disposizione di qualcuno, ma quel fondo era solo legato al sistema che giustamente le finanze devono avere per controllare il flusso che deve esserci a livello di disponibilità finanziarie, in modo da non sforare dal Patto. Perché noi, se non abbiamo certe deleghe, rischiamo di non rientrare nei limiti del Patto di stabilità con tutte le conseguenze che ne derivano, vedi alcune Regioni, a cui, a livello centrale, non vengono più erogati soldi: questa è la conseguenza! Io credo che occorra anche rendere conto di quelli che sono meccanismi difficili. Io mi rendo conto che sia più facile dire: ah, peccato, avete detto questo e non lo avete mantenuto! Certo, è più facile, me ne rendo conto. Spiegare perché, pur avendo i soldi, non si possa pagare, è molto più difficile. Io credo che questa sia un'operazione molto difficile. E qualcuno ci ha anche provato...devo dirlo, onestamente, anche da parte di chi siede in questi banchi e che, onestamente, l'ha detto, ma non è così facile farsi capire, eppure la realtà è questa!
Noi, oggi, se avessimo la possibilità di utilizzare il riparto fiscale, com'è scritto, senza i tagli che ci sono stati imposti, noi non avremmo problemi. Non avremmo certo fatto questa delibera, né avremmo difficoltà a pagare tutto quello che c'è da pagare, e a pagare nei tempi come abbiamo sempre pagato, tranne la fine dell'anno 2012, quando - sempre per il Patto di stabilità - abbiamo dovuto stoppare per 20 giorni, altrimenti abbiamo sempre pagato a 5-8 giorni, quindi non era propaganda, era quello che succedeva, perché c'era la disponibilità! Poi non si è più potuto per queste contingenze. Credo che la vediate anche voi questa contingenza e vediate quello che succede nelle altre Regioni...ne parleremo a livello di discussione del bilancio.
Noi, oggi, ribadiamo che, in quella sede, avremo la possibilità di vedere ed anche di valutare quali siano le scelte. Noi proporremo delle scelte: vediamo dove e come spostereste questa disponibilità, tenendo conto che ho 10, perché se avessi 20 sarebbe tutto più facile! Questo è un calcolo che è molto...ma perché non diamo anche questo? Benissimo! Vediamolo! Guardi, il bilancio arriverà a breve, non manca più molto. Benissimo! Noi, su questo, siamo sicuramente in grado di dimostrare le scelte che sono state fatte, scelte anche coraggiose, difficili, che però abbiamo dovuto operare in questo momento, proprio per rispetto verso chi ha un rapporto con le pubbliche amministrazioni. Su questo quindi siamo sicuramente disponibili a fare un confronto, sia in commissione, sia in aula, per dimostrare che quello che stiamo dicendo è una cosa seria che, purtroppo, ha creato grosse difficoltà a tutte le amministrazioni. Non più tardi dell'altro giorno c'è stata una nuova riunione con le Regioni a Statuto speciale in cui il Ministro delle finanze ha annunciato che, probabilmente, ci saranno altre manovre in corso. Certamente questo non suona come musica per le nostre orecchie, ma è la realtà di tutte le Regioni a Statuto speciale. Con questo, noi ribadiamo la nostra disponibilità ad intervenire in tutti i momenti necessari per garantire gli impegni che sono stati presi.
Président - Merci Président. A demandé la parole, pour déclaration d'intention, le collègue Gerandin.
Ci sono dei problemi con la postazione. Facciamo spostare, magari provvisoriamente...collega Gerandin, se intanto può spostarsi...scusate l'inconveniente tecnico...perfetto. Non funziona? Scusi, collega Gerandin, ha la parola.
Gerandin (UVP) - Può darsi che io vada oltre i cinque minuti; prima volevo prenotarmi, ma non sono riuscito per problemi legati alla prenotazione.
Allora, semplicemente per riprendere un po' i contenuti di questa mozione e sottolineare alcuni aspetti, alcuni passaggi, legati al fatto che noi avevamo avuto già percezione delle difficoltà in aula, seppure con tutta la buona volontà e lo spirito di squadra nel rispondere da parte di alcuni Assessori: l'Assessore Baccega, l'Assessore Marquis, altri che sono intervenuti. E abbiamo avuto la percezione di questa difficoltà...è legata al fatto di quando noi ponevamo dei problemi o sollevavamo delle questioni molto pertinenti: ci si continuava a ripetere che bisognava ancora acquisire tutte le pratiche, bisognava fare le verifiche del caso. Mi limito al discorso dei contributi dell'energia elettrica alle famiglie valdostane, al piano delle politiche del lavoro e altre richieste che avevamo fatto in merito alla situazione su quelli che erano i pagamenti.
Ma voglio provare a leggere in una maniera un po' diversa, anche a seguito di quanto ha detto il Presidente prima e anche a quanto - e io lo riconosco - molto onestamente l'Assessore Baccega ha detto nella propria relazione. Lei nella replica, Assessore, ci ha detto che nel 2013 purtroppo non ci sono risorse disponibili. Io voglio dare credito alle sue parole e, ricostruendo un po' quella che il collega Viérin ha chiamato "operazione verità"...io la chiamerei anche "operazione trasparenza", ecco, perché se analizziamo bene quelli che sono i contenuti di quest'atto che voi avete approvato, la parte importante è l'ultima parte della delibera di Giunta regionale, la parte importante è quella sicuramente dove voi dite che chiudete, diciamo, le possibilità di fare ulteriori richieste di contributi. C'è però una parte finale che preoccupa molto: è quella nella quale voi dite che, dopo le varie ricognizioni, ci sarà l'eventuale concessione..."eventuale", voi l'avete scritto questo, eventuale concessione di questi contributi per coloro che già hanno fatto domanda.
E, allora, leggendo questa delibera, mi vengono in mente alcuni passaggi che possono creare un po' di allarme, perché la situazione che lei ci ha dipinto è anche quella che il Presidente ci ha sintetizzato: le difficoltà di relazionare con lo Stato. Noi lo sappiamo che le risorse non sono più le stesse, sappiamo delle difficoltà che ci sono, però la situazione che è stata dipinta, è una situazione un po' diversa, una situazione molto grave! Il messaggio che passa è un messaggio molto grave! Io ero seduto a tavola, quando lei, Presidente, ha presentato il piano anticrisi, dove c'erano le varie categorie: dagli agricoltori...non stiamo ad elencarle, perché supererei abbondantemente i cinque minuti...ma in quell'occasione è stato presentato questo piano anticrisi dicendo che noi dobbiamo aiutare l'economia valdostana, noi dobbiamo rilanciare l'economia valdostana. Io vorrei capire che cosa comporta una delibera del genere nei confronti...quali sono le ripercussioni riferite al piano anticrisi. Ma non è così Presidente, abbia pazienza! Non può essere così, perché noi abbiamo avuto operatori, imprese che chiedevano: mantenete almeno i contributi...chi non chiedeva addirittura...e mi ricordo gli albergatori che chiedevano, se è possibile, la seconda rata. No, adesso noi diciamo loro: non solo non vi abbiamo riconosciuto...e probabilmente non era possibile riconoscere la sospensione della seconda rata...noi diciamo pure che non diamo loro i contributi su spese già fatte o su spese, comunque, già preventivate! Oh, ma sa, Presidente, tanti hanno comunque programmato per un minimo quella che è l'attività imprenditoriale, per cui, dalle spese di progettazione o quant'altro, ci sono delle spese che comunque vengono fatte.
Allora, io capisco, Assessore, che lei molto coerentemente ha detto che non potrà votare questa mozione, lo capisco certamente, malgrado la buona volontà, ma non basta. Io prendo...guardi, mi prendo una responsabilità di fronte a tutta la minoranza, la prendo a costo di essere smentito. Io sono disponibile a fare una proposta: lo togliamo il termine del 15 novembre, mettiamo il termine al 31 dicembre...voi non la voterete lo stesso, perché la difficoltà è legata alle risorse 2013! È questa la verità! Per cui la vera verità, è che voi dite 2014, perché voi pagherete il dovuto 2013 sul bilancio di pertinenza 2014, come avete già fatto nel 2012! L'unica differenza, mi permetta, è che nel 2012 eravate in sofferenza negli ultimi due mesi. La gente non se ne è accorta, perché quello che voi dovevate pagare, gli ultimi due mesi, li avete pagati a gennaio! Quest'anno la sofferenza è nata ad agosto-settembre, per cui noi pagheremo cinque mesi nel 2014 e lei, Assessore, si troverà a gestire il bilancio regionale 2014, con...ad aprile, lei sarà un ministro senza portafoglio! Lei sarà...no, no, ma è così! Lei sarà un Assessore senza portafoglio! Lei non avrà più nessuna risorsa! Questa è la verità, noi dobbiamo dirlo, dobbiamo dirlo a tutti! È così!
Presidente - Adesso deve concludere.
Gerandin (UVP) - ...concludo, concludo semplicemente dicendo: guardi che queste cose si sapevano già prima. Voi siete entrati in difficoltà già nel 2012, avete pagato nel 2013, avete volutamente, "avete volutamente" fatto un bilancio che non è un bilancio di competenza, di cassa; avete fatto un bilancio - come qualcuno ha detto - pre-elettorale. Avete fatto un bilancio tenendo conto di risorse che non avevate disponibili, pur sapendo di queste difficoltà. È su questo che io vi dico che voi avete mentito! Avete mentito ai valdostani, su queste cose avete mentito...
Presidente - Concluda.
Gerandin (UVP) - ...non sulle difficoltà...le difficoltà, chiunque ci sia ad amministrare, sono difficoltà oggettive, su questo io non voglio far polemiche, perché è questa la situazione, ma voi dovevate dire la verità! E la sfida...davvero, mi prendo la responsabilità: spostiamo la data al 31 dicembre e poi vedete se la votate! Grazie.
Presidente - Collega Gerandin, la invito a stare in quella postazione.
Altri vogliono intervenire? Qualcuno vuole intervenire? Colleghi, ci sono ancora richieste di intervento? Se non ci sono richieste di intervento possiamo mettere in votazione. Prima della votazione vi chiedo...però, vi invito, vi prego davvero...ho capito, però quando vi chiedo...perché poi dobbiamo chiudere, sennò su tutti i punti la tiriamo per le lunghe. Io ho chiesto se volevano intervenire...
Collega Chatrian, per...? perché ha già effettuato la sua dichiarazione di voto...grazie.
Io, invece, devo solo fare una richiesta di tipo tecnico: dobbiamo solamente spegnere e riavviare il sistema per il problema che c'è stato alla postazione...qualche minuto, e poi procediamo alla votazione.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,15 alle ore 19,23.
Rini (Presidente) - Bene, colleghi, dovremmo esserci. Vi chiedo scusa per l'inconveniente tecnico, purtroppo non dipende da noi, è il sistema. Ha chiesto la parola il collega Viérin.
Viérin L. (UVP) - Oui, Madame la Présidente, seulement pour demander si ce problème technique a des conséquences aussi sur la question du vote secret, dans le cas échéant on demanderait le vote dans la cabine, car il est prévu, au moment où il y a des problèmes sur le système informatique. Nous avons déjà parlé de ce sujet à différentes reprises, et nous croyons que le fait d'avoir aujourd'hui des problèmes qui sont partis d'une position, mais qui sont en train, d'une façon virulente, de passer aussi à d'autres positions, il pourrait y avoir des problèmes sur...influencer le vote secret.
Presidente - No, abbiamo chiesto, non c'è nessun problema di tipo tecnico, è solo al momento della prenotazione che possono esserci problemi; quindi procediamo al voto al banco. Procediamo alla votazione segreta, al banco. Colleghi, la votazione è aperta. Bene, tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18
Il Consiglio non approva.
On peut passer maintenant au point 18 à l'ordre du jour.