Objet du Conseil n. 179 du 9 octobre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 179/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno del Presidente della Regione e dei dirigenti delle strutture competenti a riferire alla commissione consiliare competente in merito alla situazione programmatoria dei fondi europei 2014-2020".
Président - Pour l'illustration, la parole au rapporteur Rosset.
Rosset (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Presidente, cari colleghi, come di certo tutti voi saprete, alla fine di quest'anno, si concluderà, almeno da un punto di vista programmatico e di spesa, il periodo di programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari. Certo, i progetti in cantiere potranno concludersi anche nei prossimi anni; tuttavia, in una logica di pianificazione delle attività dell'Amministrazione regionale e degli enti territoriali, ciò che contraddistinguerà questi mesi saranno le scelte europee, nazionali e regionali, scelte che riguarderanno l'allocazione delle risorse dei prossimi 7 anni.
Sappiamo l'importanza, per quanto riguarda la Regione Valle d'Aosta...che cosa hanno significato le risorse comunitarie: programma di sviluppo rurale, quindi agricoltura e risorse naturali; Fondo sociale europeo, cioè formazione e politiche del lavoro; programma competitività, quindi crescita, sviluppo economico e innovazione; programmi di cooperazione territoriale, noti, ai più, come fondi Interreg che, in questi anni, hanno sostenuto iniziative in tutti i settori di competenza dell'Amministrazione regionale: dal turismo alla cultura, dall'istruzione alla sanità, agli enti locali, e molto altro ancora. In questi mesi dovrebbero concludersi le trattative per l'elaborazione dei programmi che interessano il prossimo periodo di programmazione 2014-2020. Ebbene, in una delicata fase economica come quella attuale, le scelte relative alle priorità programmatiche regionali cui allocare le risorse europee, stante l'impatto a 360 gradi che queste hanno sul bilancio regionale, ma anche su quelli degli enti territoriali, è di importanza strategica, per la costruzione delle politiche e delle azioni di sviluppo per i prossimi anni. Veniamo da governi, prima, quello di centro-destra, guidato da Berlusconi, poi, quello tecnico di Monti e, infine, la grande coalizione attuale, una coalizione scricchiolante, per non dire litigiosa, che hanno sacrificato sull'altare dei conti pubblici l'autonomia delle Regioni e degli enti locali ed hanno bruciato, in goffi tentativi di risanamento, le risorse finanziarie ad essi destinati.
Ora la preoccupazione circa le scelte che verranno quindi operate a livello nazionale nell'allocazione delle risorse dei fondi strutturali europei è, al tempo stesso, urgente e grave, perché il rischio di vedere sfumare quanto ci spetta in programmi operativi nazionali di dubbia utilità è reale. Questi mesi, in cui l'instabilità politica nazionale rischia di farci arrivare in ritardo all'appuntamento con l'Europa, devono essere quindi utilizzati al meglio da questa Amministrazione che, in linea con le previsioni e le indicazioni fornite dalla normativa europea, deve cercare di condurre tutte le azioni necessarie ad arrivare ad una seria e ponderata programmazione dei fondi, oltre che a scelte programmatiche e di sviluppo che riescano a conciliare le finalità dei programmi con le necessità del nostro territorio. Questo in una logica politica che deve andare oltre i semplici adempimenti amministrativi. Bene, per tale ragione riteniamo indispensabile che il Consiglio regionale, per il tramite della commissione consiliare competente, venga informato sulle azioni di concertazione condotte sinora, sugli indirizzi programmatori identificati e sulle destinazioni delle risorse che già sono state individuate.
Riteniamo indispensabile conoscere il punto della situazione della concertazione e lo stato per la distribuzione delle risorse e le stime degli importi che saranno gestite nei singoli programmi. Questo perché, ancora una volta, come per la predisposizione del bilancio annuale e pluriannuale, è necessario evitare scelte verticistiche, oltre che arretrate e troppo spesso prive di logica, di crescita e di sviluppo reale. La circostanza non ci stupisce, rientra in una concezione del potere che evita la condivisione su scelte strategiche. E questo ancora nei mesi passati o nei giorni attuali, ha comportato - l'abbiamo visto - lo spostamento di ingenti somme: pensiamo ai treni bimodali, all'ultimo minuto, oppure mi riferisco ai fondi per l'occupazione, fondi che si sono dimostrati un flop in un periodo di particolare delicatezza per l'economia valdostana. Queste sono le motivazioni per cui chiediamo di sostenere questa mozione sui fondi europei.
Président - Merci. J'ouvre la discussion. La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Due considerazioni. Il collega Rosset ha ben illustrato la mozione, una mozione che chiede innanzitutto di conoscere lo stato dell'arte. La prima richiesta, quindi, è di riferire alla commissione le azioni di concertazione condotte sinora. Andava nella stessa direzione una nostra iniziativa fatta qualche settimana fa, per quanto riguarda il PSR 2014-2020.
Seconda volée su questo impegno e su questa mozione sono, indubbiamente, gli indirizzi programmatori. Riteniamo che la partita in gioco sia alta, riteniamo che sia un momento dove la partecipazione e il dibattito debbano trovare, cercare delle azioni e degli obiettivi ben chiari, mettendo in risalto le priorità e le strategie. Quindi ribadiamo l'importanza di questi fondi, ribadiamo l'importanza del confronto, ribadiamo l'importanza, in un momento di minori risorse, di aver la possibilità di conoscere - come dicevo prima - innanzitutto la situazione ad oggi e, poi, la volontà, le indicazioni e, soprattutto, come dicevo prima, le priorità progettuali. Non mi dilungo perché vorrei ascoltare la posizione del Governo regionale per poi eventualmente ritornare su questo tema. Auspico veramente che ci sia la possibilità di confrontarci o, quanto meno, di conoscere, come dicevo prima per il punto 1, e, invece, sulla seconda parte...di un confronto più concreto. Grazie.
Président- Il y a quelqu'un d'autre? La parole au collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Naturalmente, ringraziando i colleghi per la presentazione, tengo a rappresentare le due preoccupazioni maggiori rispetto allo stato attuale del nostro livello di conoscenza; poi, naturalmente, se ci verrà dispiegata una serie di risposte e se saremo coinvolti in questi percorsi, io spero che, sicuramente, queste preoccupazioni verranno a scemare grazie all'intervento della maggioranza.
La preoccupazione che in questo periodo sentiamo più forte, e che emerge anche da una serie di interventi che sono stati fatti in quest'aula - casinò, treni, e quant'altro - è l'assenza di una visione strategica complessiva. Siccome andiamo a programmare fondi che hanno un lungo respiro nel tempo, bisogna proprio avere una fase che si chiama politica, preparatoria, strategica e di visione, per dire: dove vogliamo arrivare come Valle d'Aosta? Qual è la Valle d'Aosta che vogliamo avere fra 7 anni? E questa cosa deve essere esplicita, deve essere messa in un documento. Uno dice: ma saranno chiacchiere politiche...non lo penso affatto, perché, senza questo documento strategico, politico, regionale, noi abbiamo la mancanza di obiettivi coordinati fra i vari settori, cioè i gruppi di lavoro tecnico che sicuramente stanno già lavorando - poi dirò delle cose in tal senso - faticano a coordinarsi, perché non hanno la visione di dove dove devono arrivare. Quindi nel mondo artigianale, nel mondo industriale, nel mondo turistico, nel mondo agricolo bisogna sapere che vogliamo arrivare in una certa direzione e che quindi tutti si lavora per raggiungere determinati obiettivi, a meno che non ci sia, appunto, come dicevamo in altre situazioni, una visione per cui c'è qualcuno che ha la visione d'insieme, ma se la tiene per sé e decide lui. Ma come fanno gli attori che collaborano a costruire i progetti a operare? Arriva qualcuno dall'alto a dettare loro il compitino da fare? Lavorano nel nulla?
La seconda preoccupazione è appunto - ma può essere una percezione mia, quindi sarei davvero lieto, in questo caso, di essere smentito - di un affannoso avanzamento di quelle che sono le elaborazioni. Ci sono tante idee in ambito tecnico, ma mi sembrano un po' sospese in aria, com'è successo nell'ultimo periodo per le correzioni che abbiamo fatto in aula rispetto ad alcuni utilizzi finali del piano PSR: c'erano dei soldi e bisognava spenderli. C'è stata scarsa capacità di riuscire a innescare questi meccanismi...penso all'operazione rifacimento muri in pietra nella viticultura eroica che non mi pare abbiano, in qualche modo, sfondato o aperto prospettive davvero nuove, seppure l'idea fosse, in sé, assolutamente valida ed interessante. Attenderò quindi con attenzione la risposta che ci verrà darà dalla maggioranza.
Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste d'intervento? Chiudiamo la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci Madame la Présidente.
Je crois que le thème qui a été évoqué par le collègue Rosset et qui a été mis à l'ordre du jour de ce Conseil mérite toute l'attention de la part des collègues et, évidemment, du Gouvernement. À ce propos je crois qu'il est important de souligner, avant tout, que les aspects qui ont été énoncés, c'est-à-dire l'importance du nouveau programme qui va dans la direction de donner, en quelque sorte, des disponibilités financières qui - comme nous le savons - seront de plus en plus non seulement utiles, voire indispensables, dans toute une série de secteurs...je crois que, en même temps, comme le collègue a dit, il y aura l'effet qu'il ira jusqu'à 2015 pour les programmes encore en cours, mais, pour le restant, évidemment, il a été nécessaire de prévoir d'activer toute une série de mécanismes qui ont donné la possibilité déjà de perfectionner une série d'aspects.
Je crois que le cadre financier pluriannuel de l'Union européenne et les nouveaux règlements qui vont faire la discipline de l'utilisation des fonds structurels communautaires pour la période 2014-2020 sont encore - comme vous le savez - en cours de négociation: il n'y a pas encore un point final, ce qui n'empêche qu'il y ait ce débat, tout au contraire. Cela pour dire que nous sommes encore dans une phase d'étude. L'État, en même temps, a démarré, le long de cette année, avec une série de propositions, voire suggestions, pour l'accord de partenariat qui peuvent représenter un cadre de référence pour ce qui est de l'activité. Et, sur certains thèmes, il y a eu un débat fort serré avec l'État car, suite au fait que toute une série de Régions n'avaient pas la possibilité d'utiliser tous les fonds européens, l'État a dit: alors c'est l'État qui va se mettre à la tête d'une réorganisation des POR (qui deviennent les POS). Alors, en quelque sorte, on mine ce qui est la décision des Régions et, en effet, les Régions, lors de la dernière rencontre, ont déclaré qu'elles n'étaient pas d'accord sur cette nouvelle suggestion, c'est-à-dire de ne pas avoir la programmation régionale, mais d'avoir une programmation plus élargie au niveau des différentes Régions, surtout du sud. Cela avait un sens pour utiliser les fonds comme il a été fait dans ces derniers temps, mais ça ne peut pas être un programme pour l'avenir. Après, qu'il y ait des ententes entre les Régions, c'est possible, il y a des programmes qui marchent dans ce sens.
Je crois donc que, pour ce qui est de notre proposition, je ne peux qu'accueillir cette requête qui a été présentée. Je croix que ce n'est pas le moment maintenant de faire le débat, il y aura la possibilité de le présenter dans la commission, surtout pour dire ce qui a été fait jusqu'à présent, donc voir les résultats, le fait que par exemple toute l'Administration a déjà pris en charge cette échéance, afin que les coordinateurs, tous ceux qui ont déjà développé les programmes précédents...pour voir les programmes qui sont en cours, car il y a des échéances, et d'autres qui continuent. Je cite...surtout dans le secteur culturel, il y a des programmes pluriannuels: il y a le château de Quart, il y a Saint-Martin-de-Corléans et toute une série de sites qui ont des programmes qui peuvent continuer (voir les programmes pour le Fort de Bard, et d'autres). Alors, là, justement, toute cette action a déjà été faite, soit l'analyse des prévisions, soit les nouveaux sites qui pourraient être objet de cette programmation. Donc, pour ce qui nous concerne, en appréciant le fait qu'il y ait cette possibilité d'échange d'informations, on est disponible, avec les techniciens - car là il y a aussi des aspects plus techniques - de participer à une rencontre quand elle sera demandée pour faire un compte rendu de ce qui a été fait, de la préparation qui a été proposée, et de ce qu'on veut partager pour le futur, donc pour achever le programme que nous sommes en train de réaliser.
Président - Merci. La parole, pour la réplique, au collègue Rosset.
Rosset (UVP) - Merci Monsieur le Président.
È vero, Presidente, oggi vige ancora incertezza su alcuni punti cardine, ma l'impressione che avevamo e che abbiamo è un po' nella direzione che aveva anche il collega Donzel, ad oggi: questa mancanza di gruppi coordinati evitava un po' la concertazione preliminare e, quindi, emerge questa debolezza e questa insufficienza, oltretutto per rimarcare che la determinazione dei progetti futuri implichi un vasto dibattito nella nostra comunità, evitando un uso capriccioso di questi soldi, di questi fondi che saranno a disposizione della Valle d'Aosta. Questa disponibilità, quindi, ci permette di andare in commissione per dibattere. La ringrazio per la disponibilità.
Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione? Colleghi, la votazione è aperta. Votate colleghi! Possiamo chiudere la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Punto 17 all'ordine del giorno.