Objet du Conseil n. 166 du 8 octobre 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 166/XIV - Approvazione della riprogrammazione, a seguito di aggiornamento, del programma attuativo regionale (PAR) FAS Valle d'Aosta 2007/13, cofinanziato dal fondo per le aree sottoutilizzate.
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Il provvedimento che è all'attenzione, che è stato oggetto di approfondimento nelle commissioni competenti, si riferisce in questo caso a una rimodulazione dei fondi a suo tempo impegnati nella programmazione 2014 (che è in scadenza), tenendo conto che su questa situazione, soprattutto per i PAR FAS a livello nazionale, c'è stata una decurtazione progressiva dei fondi a disposizione delle Regioni, per cui rispetto all'inizio sono stati tolti i finanziamenti. Nell'insieme, con questa rimodulazione, si tiene conto - come è detto nella relazione, che credo conosciate perfettamente - della possibilità di utilizzare una parte dei fondi che non sono stati indirettamente impegnati e i fondi messi a disposizione con il "decreto del fare", i 27 milioni che facevano già parte di un impegno iniziale per l'ammodernamento del sistema ferroviario, in particolare per quanto riguarda la "lunetta" di Chivasso, progetto che, come abbiamo avuto modo già di dire nella precedente riunione e che l'Assessore Marguerettaz aveva spiegato nei dettagli, che cosa è successo, perché questi soldi non sono mai stati utilizzati e rischiavano il disimpegno...sono già stati tolti come disimpegno l'anno scorso, sono stati reinseriti adesso nel "decreto del fare", con l'impegno naturalmente di utilizzarli, e di utilizzarli subito. Questa è la ragione per cui, assieme ai 27 milioni, è qui proposto il riutilizzo di fondi degli altri settori del PAR FAS che non sono stati utilizzati, sia nell'ambito della parte della tratta ferroviaria fino ad Aosta, sia nel progetto che prevedeva l'Aosta/Pré-Saint-Didier con alcuni interventi che non è stato possibile realizzare e che sono qui stati spiegati, credo, e che sono specificati. Il totale porta a quei 50 milioni e 600, che sono disponibili e che saranno disponibili per i treni bimodali, cosa che è già stata detta nella precedente riunione del Consiglio regionale...e quindi come disponibilità per riuscire a superare attraverso i bimodali che, come abbiamo detto, non è la soluzione della ferrovia, lo vogliamo ribadire anche in questo momento, cosa che ha già detto l'Assessore nelle precedenti riunioni: qui si tratta di una rimodulazione dei fondi che ci permette di arrivare a questo risultato, che è quello di togliere le due difficoltà che ci sono a Ivrea e a Porta Susa, quindi di scendere e di risalire, di questa interruzione nel viaggio che comporta disagi e altre difficoltà, di avere dei treni che siano all'avanguardia, che siano funzionali a quelle che sono, a oggi, le possibilità, tenendo conto della ferrovia che abbiamo, il problema della ferrovia rimane.
Sull'elettrificazione è già stato detto in precedenza quali sono le controindicazioni rispetto anche ai fondi che sono necessari, quindi questa rimodulazione, che è stata specificata nel quadro riassuntivo con le rispettive cifre che vengono riprese e rimodulate, credo che dia quella disponibilità per il successivo appalto dei treni bimodali, con la possibilità di avere subito cinque treni e con la prospettiva di avere il sesto che darebbe quindi questa possibilità di migliorare nell'insieme quello che è la possibilità del raccordo Aosta/Torino con il treno.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento? Non ci sono richieste? La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Merci et bonjour à tous.
Riguardo a questo punto, credo che oltre all'altro Consiglio, abbiamo anche avuto occasione di approfondirlo nelle commissioni, e ieri - come comunque è già stato ribadito - noi abbiamo comunque ritenuto insufficiente...o comunque non siamo soddisfatti di questa ridefinizione dei fondi. La nostra posizione, nonostante ieri si sia riusciti a sentire in audizione l'Assessore Marguerettaz, che è stato molto preciso in alcune parti e in altre molto vago... non abbiamo comunque nessuna novità, e diciamo nessuna nuova posizione o nessuna nuova informazione che ci faccia cambiare idea.
Si confermano le posizioni di questa maggioranza ad una soluzione a breve termine, che in parte possiamo capire, ma che per noi non è assolutamente motivo di programmazione futura e non guarda soprattutto al lungo termine, alla risoluzione del problema effettivo, che è quello della Valle d'Aosta per quanto riguarda il trasporto ferroviario, quello di riuscire a rimodernare tutta l'infrastruttura e, quindi, non solo di mettere una toppa. Voi confermate la posizione già presa dalla vecchia maggioranza nel novembre 2012...allora c'era un'altra maggioranza che aveva fatto una certa scelta.
Noi abbiamo chiesto, in questo inizio di legislatura, in qualche modo di rivedere questa decisione e, ripeto, di rivedere se possiamo capire come bypassare il problema di Ivrea, cioè questa rottura di carico, ad Ivrea poi a Chivasso, risolvere il problema di Torino Porta Susa. Se da una parte possiamo capire, come dite voi: "siamo andati incontro ai Pendolari Stanchi per i disagi del treno e per il confort di questi treni", non le riteniamo motivazioni che possano giustificare questa rimodulazione, che comunque consideriamo abbastanza sostanziosa: 55 milioni di euro che vengono messi per dei treni, del materiale rotabile, ma non risolve il problema invece dell'infrastruttura, che, secondo noi, invece doveva avere la priorità.
Ci dispiace quindi di questa non disponibilità a provare veramente a risolvere insieme, in modo corale, questo problema che, secondo noi, non riguarda solo una parte della popolazione della Valle d'Aosta, ma riguarda tutti. Abbiamo insistito in questi giorni, in audizione, sul fatto almeno di tenere la doppia dicitura sia per l'infrastruttura che per il materiale rotabile. Avete detto: "la scelta è presa con lo Stato, e soprattutto per la "legge del fare", per il "decreto del fare", abbiamo deciso di mettere proprio la dicitura "materiale rotabile" e basta. Non avete accettato quest'apertura che avevamo chiesto, ne prendiamo atto. Non possiamo chiaramente essere soddisfatti e, ripetiamo, riteniamo che sia comunque una scelta ottusa, soprattutto per il futuro della Valle d'Aosta. Chiudere adesso questo vuol dire probabilmente decretare la morte della ferrovia valdostana, perché se adesso siamo a livelli di Far West, avremo dei bei treni che viaggiano su una ferrovia vecchissima, quindi saranno dei bei treni fermi sulla ferrovia da far West!
L'altro passaggio che mi permetto di fare - perché l'abbiamo comunque sottolineato anche in commissione - è quello riguardante la ferrovia di Pré-Saint-Didier, che mi pare che in qualche modo rientri, anche quella, nel "decreto del fare" e non ci pare aver visto, neanche qui, pur essendoci per ora la disponibilità eventualmente a uno studio di fattibilità per l'adeguamento e il miglioramento...quindi, non essendoci neppure delle cose definitive sotto questo aspetto, mi pare che però siate intenzionati ad andare nella stessa direzione... Ecco, questo è un altro passaggio ancora! Neanche lì non è stato deciso comunque di provare a fare un passo in avanti. Quindi tutte e due le tratte, Aosta/Pré-Saint-Didier e Torino/Aosta o Aosta/Torino come le vogliamo prendere, consideriamola dalla parte che vogliamo, rimarranno con treni bimodali e senza nessuna possibilità.
Ribadisco, a nostro avviso...avevamo visto, nel programma di legislatura che avete presentato, sia nel programma per le elezioni, sia poi nel programma di legislatura, avevamo visto un piccolo passettino in avanti, almeno allora...forse era un tentativo di facciata, non lo so...però avevamo visto un tentativo di andare verso questa direzione, nel senso di dire: dobbiamo risolvere adesso, nell'immediato, un problema, ma c'è la disponibilità a... A noi dà l'idea che in questo momento... (lei, Presidente, fa cenno di sì...io mi auguro che lei abbia molto più...una visione più ampia della mia), ma mi dà l'idea che in questo momento di grave crisi, andare ad investire su cinque bimodali non lasci aperture per prevedere altre migliorie per la ferrovia, soprattutto a conferma di quanto ha detto... (ce l'ha confermato ieri l'Assessore Marguerettaz dicendo) questi treni hanno una durata di 25-30 anni e quindi per dieci anni di sicuro non si parlerà più di investire sulla ferrovia.
La nostra posizione, la posizione di ALPE, è chiara da sempre, e quindi ci dispiace e non crediamo che siano state sentite nel modo adeguato tutte le componenti della società, perché ieri ci è stato detto: noi abbiamo fatto riunioni con pendolari, con questi e con quelli non diciamo che non sono state fatte le riunioni, ma non sono stati forse ascoltati nel modo adeguato gli interlocutori! Grazie.
Président - Il y a d'autres? Quelqu'un d'autre? A demandé la parole le collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Un atto amministrativo molto delicato, iscritto con urgenza, come spesso capita alle cose più importanti che noi apprendiamo in Valle d'Aosta...quando c'è qualcosa che meriterebbe una riflessione, quando parliamo di cifre molto importanti, 27 milioni, 50 milioni e quant'altro, noi arriviamo con urgenza, e non attraverso quei percorsi che sarebbero indispensabili per spiegare alla nostra comunità come si gestisce con oculatezza il denaro pubblico.
Tengo a precisare che il cronoprogramma, richiesto con mozione votata a maggioranza in quest'aula di Consiglio regionale, non è stato consegnato ai membri della commissione. È stato fatto un intervento dell'Assessore, dei suoi soliti, in cui parla...è anche un simpatico - se non parlassimo di denaro pubblico - oratore, ha modi anche conviviali e quant'altro...ma ragazzi, quando si chiede una cosa in Consiglio regionale, si chiede un cronoprogramma, cronoprogramma ha da essere, oppure si dice, come giustamente cercava di dire l'Assessore: no, no, il cronoprogramma...toglietelo dalla mozione, vi voto tutto, vado tutti i giorni in audizione a fare il mio show, ma non voglio mettere il cronoprogramma! Noi abbiamo imposto che rimanesse il cronoprogramma nella mozione, la mozione è passata a maggioranza, e l'Assessore non ha presentato alcun cronoprogramma in Commissione! Questo è il punto di partenza della discussione, questo è il punto di partenza della discussione.
Poi, c'è un secondo ragionamento, che non mi piace che lo faccia il Presidente della Regione, che so, almeno in passato, essere stato un uomo che aveva dimostrato capacità di gestire il denaro pubblico: abbiamo dei soldi, non li possiamo perdere, allora qualcosa dobbiamo pur comprare... Ma qual è la famiglia che fa un ragionamento di questo tipo? Ma questi ragionamenti qui non li fa più nessuno! Ho quattro soldi in tasca, allora, piuttosto che lasciare che li spenda lo Stato, magari per un asilo nido, una cosa importante, li spendo io per una stupidaggine? Ma si può fare un ragionamento così con 20 milioni? Rischiamo di perdere questi soldi, qualcosa bisogna pur fare! Allora, "qualcosa bisogna pur fare"...noi diremo anche che cosa avremmo fatto noi, diremo anche che cosa avremmo fatto noi! Sicuramente non avremmo comprato i treni bimodali al buio! Perché, attenzione! Non stiamo dicendo investiamo questi soldi in un progetto, cronoprogramma molto chiaro, dieci treni faranno questo servizio, copriranno esattamente le funzioni attuali, forse cinque, forse sei treni, non si sa, la potenza, la lunghezza, l'assetto...tutto ancora da inventare! Sono ancora da costruire, magari, non lo so, magari anche da progettare e da calcolare nella loro dimensione, magari qualcuno, siccome sono così lenti, dirà: ma mettiamoci su anche una S.p.A. in un vagone, così uno fa la sauna mentre sta arrivando in Val d'Aosta, due-tre ore! Questo è il ragionamento...non lo so, che cosa verrà ordinato non lo sa nessuno!
Noi votiamo, come al solito, provvedimenti alla cieca! Guardo i colleghi di maggioranza, sfido chiunque...se ci fosse qui qualche giornalista, alla reporter che gli va a chiedere: ma lo sa, lei l'ha visto il treno che sta per votare l'acquisto? No, gli direbbe, no, non lo so, non ho nessuna idea! Però qui vige la regola che si danno otto colonne all'Assessore per raccontare la sua storia dei bimodali sulla stampa, questo vige in Valle d'Aosta, questo è il criterio con cui si fa la politica in Valle d'Aosta! E noi siamo qui a votare un provvedimento che avrà, tanto per capirci, il costo di 50 milioni di euro, in un momento in cui non riusciamo a trovare due lire da dare a chi alza la mano, in Valle d'Aosta, e dice: io vorrei lavorare, mi date una mano? Non li abbiamo! Abbiamo 50 milioni per comprare una cosa di cui nessuno sa nulla! Nessuno di noi sa che cosa andiamo a comprare, solo una parola evocativa: "bimodale". Cosa c'è dietro, non si sa, perché di questo non ci è stato dato; questo è il ragionamento, la premessa.
Altro ragionamento, naturalmente, non si può negare che la linea, l'infrastruttura non è funzionale, non è adeguata. Allora si dice: ma certo, anche noi siamo per adeguare le infrastrutture...ma per non farlo si deve trovare una giustificazione...allora si dice: il punto più delicato di questa infrastruttura...guardate che queste cose le ho apprese dai documenti dell'Assessorato, eh, non è che sono invenzioni...il punto più delicato dell'infrastruttura è la serie di gallerie soprattutto nel tratto da Montjovet a Saint-Vincent. Per mettere a posto quelle gallerie servono 400 milioni, non li abbiamo, e quindi non interveniamo sull'infrastruttura. Falso! Perché ci sono tanti altri interventi che si possano fare; falso, perché ci sono tanti altri interventi che si possono fare! Dall'abolizione dei passaggi a livello...ma perché non potremmo dare lavoro a delle imprese locali, valdostane, italiane, togliendo dei passaggi a livello con questi soldi? Non è un intervento infrastrutturale, non serverà anche per il futuro? Si! Ah, no, ma quello di Tavagnasco teniamocelo, perché è in Piemonte, quello lì lo teniamo perché è in Piemonte! Poi comunque il treno valdostano regolarmente si ferma al passaggio a livello di Tavagnasco che non funziona, ma quello teniamocelo, non usiamo quei soldi, perché quel pezzo lì è in Piemonte! Non elettrifichiamo da Ivrea a Pont-Saint-Martin, dove c'è, guarda caso, una Pepinière d'entreprise a Pont-Saint-Martin...non elettrifichiamo, lasciamo che sia elettrificato fino a Ivrea e che lo Stato investa per aumentare i binari nella stazione di Ivrea! Che importa a noi di portare un po' di elettrificazione, di avvicinare l'elettrificazione alla Valle d'Aosta! Noi vogliamo o tutto o niente! Signori miei, questo è quello che ci presentano! Ci vuole la bellezza di un miliardo di euro per la fare la ferrovia che vogliamo noi, quella bella, tutta dritta, con le gallerie bellissime... Lo Stato non ci dà un miliardo di euro? E allora noi non facciamo nulla! Noi compriamo treni bimodali. Ma questo ragionamento non si regge! Non ha nessuna ricaduta sull'economia locale, sulle imprese locali, è una scelta scellerata, di abbandono dell'infrastruttura ferroviaria al suo destino.
Altro argomento, sempre citato dall'Assessore, è la durissima opposizione dei Comuni valdostani all'elettrificazione. Ben quattro Comuni hanno scritto delle note durissime per dire: mah, abbiamo dei dubbi, la stazione dell'elettrificazione...vedremo, vedremo nella mozione su Terna, se c'è l'attenzione di quest'Amministrazione, perché fra poco parleremo di un'altra mozione, ma vedremo se c'è questa sensibilità a quello che dicono i Comuni e i cittadini. No, no, la stazione non...vedremo se su Terna siete così sensibili, come siete sensibili a citare ogni volta l'opposizione dei Comuni, a dire vostro, alle installazioni delle stazioni dei treni! Che cosa fa un'amministrazione? Va da queste Amministrazioni comunali e cerca di spiegare che l'infrastruttura è indispensabile per la Valle d'Aosta, cerca di evitare che si crei in una piccola linea ferroviaria come la nostra, una situazione quasi quella descritta alle volte dall'Assessore, quasi fossimo a una sorta di NO TAV valdostana, i Comuni in Valle d'Aosta non vogliono che la ferrovia arrivi perché devasterebbe il territorio! Non è assolutamente questa la realtà.
Noi sappiamo, proprio dai tecnici citati dallo stesso Assessore, che queste stazioni si possono in qualche modo gestire molto meglio, si possono spostare più avanti o indietro; ci sono dei Comuni che hanno detto no, ma che hanno trovato loro, senza l'ausilio dell'Assessore competente, delle soluzioni alternative, hanno dato delle proposte alternative, quindi non si sono limitati a dire di no. E quindi, come dire? anche questa obiezione ai lavori e a quant'altro è un'obiezione, dal nostro punto di vista, fragile. Poi resta, come dire? uno sguardo un po' più in là.
Giustamente, nella vecchia delibera, nella vecchia mozione approvata dalla maggioranza, si disse: noi abbiamo come prospettiva l'Aosta/Martigny. Bisogna dire ai valdostani: beh, vedete di campare fino al 2100, perché se parli, forse, dell'Aosta/Martigny...quindi un programma addirittura, cioè veramente una legislatura di lungo respiro, cioè guarda ai prossimi 100 anni, per i prossimi 100 anni guardiamo lì. Oppure c'è la prospettiva, appunto, quella che dicevo, la prospettiva del miliardo di euro per ristrutturare la ferrovia, e credo che questa si collochi, anche questa, fra i 100 e i 200 anni, fra 100 e 200 anni avremo quel miliardo. Allora questa è la prospettiva: abbiamo dei soldi, in qualche modo li spendiamo, senza nessuna ricaduta per il territorio, per l'economia valdostana, e del resto ne parleremo fra 100-200 anni, chi lo sa, chi vivrà, vedrà!
Ecco, io mi sento con il gruppo del Partito Democratico-Sinistra VdA ad esprimere un voto veramente contrario a questo provvedimento, perché è un provvedimento di piccolo cabotaggio, di bassissimo profilo politico che mira unicamente a togliere dall'aula di questo Consiglio regionale uno dei temi più spinosi di questi ultimi anni, cioè il sistema di collegamento e di relazione tra la Valle d'Aosta e il resto del mondo. Siamo prigionieri di un'autostrada costosissima, siamo bloccati da scelte pavide, timorose, sulla ferrovia, non abbiano l'aeroporto funzionante, è una situazione di disastro che si coltiva ad hoc per chiuderci nel nostro guscio. Noi stiamo morendo, il nostro sistema produttivo sta morendo da questa situazione. Se c'è una cosa che ha aperto la Valle d'Aosta, che ha lanciato la Valle d'Aosta nel futuro, fu la realizzazione della linea ferroviaria, e questa cosa si è potenziata con la scelta dell'autostrada, carrefour d'Europe. Ora siamo isolati, abbandonati a noi stessi, schiacciati da scelte miopi che rinviano a un futuro inesistente la possibilità di tornare a essere parte dell'Europa che produce. È inutile dire siamo il cuore dell'Europa! Siamo abbandonati nel cuore dell'Europa, in una condizione di isolamento, mentre altri, più lungimiranti di noi - vedi nelle Regioni, nelle Province di Trento e dell'Alto Adige - hanno, invece, in questi anni, coltivato la cultura dell'identità dell'autonomia, che però, per quanto si tratta di collegamenti anche autostradali e ferroviari, sa stare nel mondo, sa stare con gli altri.
Président - Merci. Il y a quelqu'un d'autre? La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Ho seguito con attenzione gli interventi dei miei colleghi e anche l'introduzione iniziale del Presidente. Permettetemi però un breve preambolo per spiegare un attimo qual è la nostra posizione rispetto a questo provvedimento. Ho avuto modo di ascoltare, in questi ultimi tempi, già cinque Assessori nelle varie commissioni e devo dire che, a parte l'Assessore Testolin, che ringrazio per l'esposizione, per la chiarezza con la quale ci ha dato i dati, gli altri quattro, e cioè Baccega, Farcoz, Bianchi e Marguerettaz, di fatto non ci hanno dato risposte nelle commissioni.
Veniamo quindi un attimo all'audizione di ieri dell'Assessore Marguerettaz. L'Assessore Marguerettaz ci ha parlato per un'ora e quarantacinque, cioè esattamente centocinque minuti; "ha parlato" non è proprio corretto, perché, insomma...la prossima volta l'audizione dovremmo farla al Teatro Splendor, all'ex Splendor, così diventa proprio uno spettacolo, facciamo anche pagare il biglietto e recuperiamo qualche soldo...e, dicevo, in questi centocinque minuti ci ha detto di tutto, tutta la storia della ferrovia, da quando hanno messo giù il primo binario della Napoli-Portici fino a ieri. Ci ha raccontato effettivamente qualsiasi cosa, e anche il contrario, però c'è un piccolo problema: è che noi dovevamo parlare della mozione approvata il 26 luglio di quest'anno, nella quale...mozione approvata all'unanimità da questo Consiglio, tengo a precisare...dicevo, nella quale noi impegniamo la Giunta, e quindi l'Assessore, a produrre il cronoprogramma delle azioni previste per il trasporto ferroviario e, in particolare, il business plan, e/o le valutazioni politiche, tecnico-economiche che hanno consentito all'Assessore di considerare la soluzione dei treni bimodali come "soluzione conveniente".
Ora, io ieri ho ascoltato per i famosi centocinque minuti tutto quanto l'intervento - non interrotto da nessuno per centocinque minuti, tengo a precisare - e alla fine ho fatto una domanda, ho chiesto: Assessore, ma questo cronoprogramma, questo business plan dov'è? Primo attimo, così, di "deviazione del treno"...poi si sono raccolte le domande ed ho ricevuto la risposta; la risposta ce l'ho qua, ed è stata: allora, ci sono dei documenti, c'è l'intesa di programma del 2004, c'è l'accordo di programma del 2006, c'è l'accordo quadro del 2008, poi c'è il documento dell'ingegner Della Noce del 3/2/2012 e lei si fa...proprio così ha detto, "lei si fa" la sintesi e lì trova la risposta. Grazie Assessore! Meno male che me l'ha detto lei che dovevo fare appunto il business plan e il cronoprogramma, perché sennò, noi, come dire?... Mi sono chiesto tra di me se aveva capito bene la domanda e, in effetti, ho rifatto la domanda e ho detto: ma dove lo devo guardare? è quello dell'ingegner Della Noce? no, no, no, deve guardare questi quattro documenti...allora ho chiesto: guardi, io non li ho, per cortesia mi può fare una mail? così mi faccio la sintesi, visto che lei non la fa, non ce la fa, me la faccio da solo...vediamo se ci riesco! E ieri mi arriva la mail, e io ringrazio per la mail perché è anche stata sollecita, nel senso che nello stesso giorno mi arriva la mail...meno male! La mail dice: "Con riferimento ai documenti richiesti, comunico che i tre APQ, cioè quelli di cui ho parlato prima, sono scaricabili dal sito della Regione... - vatteli a leggere! - ...Per quanto riguarda la documentazione predisposta dall'ingegner Della Noce, a seguito di alcuni approfondimenti, pare emergere che, purtroppo, non possiamo metterla a disposizione, trattandosi di documentazione che sarà utilizzata per la gara d'appalto per l'acquisto dei treni". A questo punto, non posso più fare la sintesi e neanche il business plan, non posso fare più nulla! Allora io ho ascoltato, dicevo, per centocinque minuti tutto ciò che ci ha detto senza darci una risposta, senza darci uno straccio di foglio, senza dire assolutamente nulla!
Oggi, veniamo qua, e dobbiamo votare il fatto che spostate i fondi da una parte all'altra...per carità, che vuoi dire? Non puoi dire nulla, perché sennò perdiamo i fondi! Oddio, c'erano cinque anni per gestirli, ma noi ce li siamo scordati, chi se ne frega! Adesso arriviamo che se non lo facciamo subito...ragazzi, perdiamo i soldi! "Noi" perdiamo i soldi? E "voi" che non li avete gestiti, invece? Perché poi, quando venite a parlare, sempre "noi", noi del Consiglio. Vi dovete mettere in testa che dovete dire "voi" della maggioranza avete deciso, chiaro? Voi della maggioranza non gestite, voi della maggioranza siete quelli che fate, disfate, vi scordate che i soldi non ci stanno e non lo dite a nessuno! E poi dite: porca miseria, guarda qua, adesso se non lo facciamo siamo fregati, niente più treni!
Ritornando all'inizio del mio breve intervento, in cui appunto dicevo quali sono gli Assessori che avevano risposto e quali no, mi è venuto poi da fare una similitudine, non vorrei che si offendesse il sindacato degli Assessori, per carità, mi scuso già fin d'ora, però se io devo considerare, come cittadino, qual è la vostra capacità di giudizio e qual è la vostra capacità di decisione...ebbè, ragazzi qua non c'è nient'altro da dire che: se ve ne andate, è meglio! Cioè, ci avete propriamente fatti a pezzi, eh! Voi ci state proprio distruggendo, in quanto non riuscite a gestire nulla, e soprattutto siete i maestri della supercazzola. Che cos'è la "supercazzola"? La supercazzola è perdere tempo a parlare, parlare, parlare senza dire niente! È un termine di uso comune, eh...lo dico perché non vorrei che mi arrivasse una lettera per aver usato un termine sbagliato...
Quindi, per concludere, dicevo: che cosa dobbiamo votare adesso? Dobbiamo votare la vostra inefficienza, noi dobbiamo votare qui tutto ciò che voi non siete capaci di fare, voi non siete capaci di programmare niente, voi non siete capaci di avere nessuna idea, e soprattutto siete stati solo capaci a sprecare un mare di soldi e a ridurci come siamo adesso, perché questo è solo l'inizio della nostra discesa, questo è soltanto l'inizio! Grazie.
Presidente - Altri? Ci sono altre richieste d'intervento? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Merci Présidente.
Qualche considerazione. La collega Certan ha già espresso la posizione di ALPE, posizione che, penso, nella scorsa legislatura più volte avevamo affrontato in quest'aula, più volte avevamo stimolato il Governo regionale a prendere certi impegni, a prendere una posizione. Oggi mi sembra che si chiuda definitivamente il cerchio, e questa maggioranza risicata mi sembra che si chiuda come un riccio su una posizione di comodo.
Questa mattina, di prima mattina, abbiamo ascoltato attentamente le risposte dell'Assessore Baccega, superficiali, ma oltre che a essere superficiali, è che lo stato dell'arte, la ricognizione, la situazione economico-finanziaria del bilancio regionale non c'è ancora per quanto riguarda le leggi di settore; però affrontiamo invece questo documento, a nostro avviso capitale dal punto di vista programmatorio, di pianificazione, e così, en souplesse, stiamo parlando di 51 milioni di euro e...come dire? quando cerco di declinare questa posizione come una posizione di comodo della maggioranza, è perché tutto era già stato scritto nero su bianco.
Ieri l'Assessore Marguerettaz ci ha illustrato per l'ennesima volta...io dico "ennesima" perché nella scorsa legislatura sono state tante le ore in IV Commissione su questo tema, ma il 19 dicembre 2012, l'allora Consiglio, nella scorsa legislatura, si posizionò su investimenti del trasporto ferroviario. Si posizionò...indubbiamente non ebbe il nostro voto...si posizionò impegnando il Governo regionale sui seguenti argomenti: "proseguire le attività al fine di poter utilizzare i fondi statali della legge finanziaria e dei PAR FAS per l'acquisto dei treni bimodali - scritto nero su bianco il 19 dicembre 2012 - che permetteranno sia di rinnovare il parco del materiale rotabile, che oggi risulta obsoleto, incapace di svolgere un adeguato servizio...la proprietà dei treni in capo alla Regione consentirebbe inoltre lo svolgimento di un vero appalto per l'assegnazione del servizio"...come dire? la partita, il primo tempo era già stato giocato nel dicembre 2012, perché si dava mandato...l'allora maggioranza aveva dato mandato al Governo regionale di proseguire queste attività e dirottare le risorse finanziarie del PAR FAS per acquistare i treni bimodali. Nell'impegno, dato che l'allora opposizione presentò una risoluzione, un'altra mozione che andava in una direzione opposta...non è il caso, forse, prima di ripensare a un grande investimento sulla macchina, sulla motrice, sul materiale rotabile, magari, fare qualche ragionamento sugli investimenti necessari? Sì.
Sulla mozione approvata dalla maggioranza c'era un piccolo trafiletto anche sulla necessità di intensificare l'azione e in quella mozione l'impegno del Governo regionale era di proseguire e intensificare l'azione per ottenere dallo Stato la piena attuazione. Piena attuazione, come i nostri cugini primi nel Sudtirolo hanno fatto da diversi anni, vorremmo ribadire, soluzione che hanno messo in campo nel 2005, nel 2008 e anche nel 2010, perché nel momento in cui hanno concluso l'operazione sulla tratta Merano-Malles, terminata nel 2005, inaugurata nel 2005, che oggi ha comunque più di tre milioni di passeggeri l'anno, hanno continuato a mettere in campo azioni per ottenere dallo Stato la piena attuazione delle competenze, dove nella Val Pusteria i primi risultati penso che siano sotto gli occhi di tutti. Due anni fa, grandi sono stati gli investimenti della Provincia, senza l'aiuto dello Stato, e i primi risultati si vedono già anche nella Val Pusteria. Nel 2012 inaugurata un'altra tratta, di competenza a questo punto provinciale, con risorse provinciali, e si è fatta una scelta: quella di investire sulle infrastrutture.
Voi, invece, decidete con questo atto amministrativo di spostare completamente la partita solo ed esclusivamente sulla parte rotabile, sul materiale rotabile, e si prevede proprio la ridefinizione nell'ambito dell'Asse 1, per non intervenire sulla linea ferroviaria Aosta/Chivasso e su quella di Aosta/Pré-Saint-Didier, stralciando completamente gli interventi infrastrutturali e concentrando tutte le risorse finanziarie sulla linea di azione per l'acquisto di treni bimodali.
Io dico: i nostri primi competitor turistici, le Alpi e il turismo non solo invernale, ma anche quello estivo, stanno andando in un'altra direzione, che è quella, vista la situazione delicata, vista la mancanza di fondi com'è stato detto questa mattina, vista la delicata situazione dal punto di vista finanziario, visto che la coperta è sempre più corta, i nostri primi competitor cosa stanno facendo? investendo sulle infrastrutture! Voi oggi decidete che la scelta, questi 51 milioni di euro, invece, devono essere dirottati esclusivamente solo sul materiale rotabile. Penso che non ci sia niente da aggiungere. È una toppa che probabilmente arriverà a fine 2016-inizio 2017, mi sembra che questo sia il cronoprogramma che l'Assessore Marguerettaz ieri ci ha dato con le sue parole, ieri, in aula; quindi parliamo dell'inizio 2017 su nuovi materiali rotabili, per poi non avere un euro per investire sulla tratta ferroviaria dal punto di vista delle infrastrutture. Continuiamo a dire che sarà sempre peggio, ci saranno sempre meno risorse per il prossimo futuro. La scelta di questa maggioranza è: tant pis, noi per adesso decidiamo di acquistare cinque e, se ci sarà un piccolo ribasso d'asta, sei treni bimodali e, poi, chi vivrà, vedrà! Ecco, noi non ci stiamo, l'abbiamo detto nella scorsa legislatura, abbiamo cercato di proporre e stimolare l'allora Governo regionale, l'allora maggioranza di mettere in campo delle azioni forti verso lo Stato, ma soprattutto per prendersi in carico, sì, la responsabilità, le competenze e, anche, per mettere mano al portafoglio. Dal punto di vista regionale, siamo alle solite: non dobbiamo perdere i soldi, quindi dobbiamo impegnarli, dobbiamo utilizzarli, acquistiamo quanto meno i motori, e poi vedremo. Ecco questo penso che non sia la soluzione del buon padre di famiglia, noi pensiamo e riteniamo che basta solo copiare, forse chi è un po' più bravo di noi sta facendo investimenti prima sull'infrastruttura e, poi, sul materiale rotabile.
Président - Merci. Il y a d'autres? La parole au collègue Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Su questo tema ormai siamo già tornati in Consiglio varie volte; ieri abbiamo avuto l'occasione di parlarne in audizione e direi che ormai la situazione è chiara, quanto meno nelle intenzioni e nelle scelte che le forze politiche vogliono fare, ecco. La scelta di andare verso i treni bimodali è una scelta che ha una valenza rispetto a una scelta d'investimento completamente differente, ecco. Oggi si va nella direzione di garantire sicuramente un servizio migliore di quello attuale, ma non si va nella direzione di investire definitivamente sul futuro dell'infrastruttura, e questo è l'elemento che credo ci divida in questo momento, il fatto di trovare...avessimo risorse a disposizione per fare tutto è chiaro che sarebbe andare a velocità pari. Così utilizziamo tutte le risorse per questa scelta, lasciandoci completamente scoperti rispetto al futuro dell'infrastruttura, e ricordando che su questa scelta comunque la Regione metterà 11 milioni di euro, perché il completamento del programma prevede che ci sia un investimento anche da parte nostra, su tutto il programma PAR FAS, in questo specifico programma rispetto all'investimento della struttura ci sono 11 milioni di euro.
Allora, la scelta di andare in questa direzione migliora una via di percorrenza, per qualche minuto, non migliora sicuramente l'accessibilità rispetto alla grande velocità e lascia inalterate tutte quelle situazioni che fino ad oggi...sicuramente difficili, complesse, ne hanno parlato tutti, quindi è inutile ripetersi, però la norma di attuazione è da discutere, il sistema nel suo complesso rimane debole, abbiamo poca forza contrattuale nei confronti di un servizio che comunque sta diventando importante, ce lo siamo detti tante volte, non solo per uscire dalla Valle d'Aosta, ma anche per viaggiare in Valle d'Aosta, visto il costo che ormai ha frequentare e utilizzare il trasporto su gomma.
Allora, la richiesta di ieri era una richiesta che poteva essere, secondo me, accolta almeno nelle intenzioni, il fatto di poter mantenere aperta una finestra sul discorso infrastrutturale, sul discorso degli investimenti, almeno per dare delle prime risposte a certi problemi puntuali che sappiamo esserci. La chiarezza non c'è sui costi di questa elettrificazione; l'elettrificazione, lo ribadisco, è l'investimento per il futuro definitivo nel tempo, si però si continuano a confondere i piani degli aspetti più tecnici, progettuali, gli 81 milioni di euro del progetto RFI sono attuali, non sono attuali, non sono attuali rispetto alle norme di attuazione perché vanno fatti investimenti che noi abbiamo richiesto, quindi manca quella chiarezza che chiaramente ci siamo trascinati dietro per questo tutto questo tempo, per compiere una scelta definitiva, perché, in ogni caso, i treni bimodali non saranno una scelta definitiva, saranno una scelta nel tempo, no?
È un peccato a nostro avviso, anche se in termini amministrativi siamo in questa situazione, è un peccato a nostro avviso non avere la possibilità di investire tutte queste risorse in primi progetti importanti d'investimento sulle infrastrutture. La posizione nostra rimane questa, ed è su questa posizione che avremmo avuto il piacere di continuare a sviluppare e dare il nostro contributo, ricordando che, come ho detto ieri in commissione, la questione degli Enti locali è una questione legata a una semplice mancanza di concertazione che c'è stata, non tanto da parte della Regione, in questo caso, ma da parte proprio di RFI che ha calato dei progetti forti sul territorio, senza la necessaria attenzione...però, voglio dire, i pareri erano pareri circostanziati, e si capiva bene che l'intenzione non era quella di bloccare l'elettrificazione, ma di considerare i problemi che questa elettrificazione comportava sul territorio. Io, se volete, la delibera degli Enti locali, del mio Ente locale, la so, la conosco...
Quello che è importante è ribadire che non c'è da parte delle amministrazioni un "no" a questa idea, che è un'idea di sviluppo che toglie anche nel tempo tutta una serie di problemi di tipo ambientale, però va unita a un discorso "progetto Valle d'Aosta" nell'insieme, deve diventare questa la forza per sviluppare insieme un progetto duraturo nel tempo e che dia le risposte alla popolazione. E con chiarezza bisogna aprire un tavolo di confronto con le Regioni confinanti, soprattutto con la Regione Piemonte, per sviluppare gli investimenti insieme, fare una strategia insieme, non solo una strategia di chi usa e di come vogliamo usare i soldi del "decreto del fare", perché quella è una cosa un po' diversa. Quindi in questo momento ribadiamo la nostra ferma volontà di andare incontro...a sviluppare un progetto d'investimento forte sull'infrastruttura, che duri nel tempo e che dia sviluppo alla nostra regione.
Président - Merci. La parole à la collègue Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Il mio sarà un intervento a completamento di quanto hanno già detto, bene, i colleghi che mi hanno preceduto, sarà un intervento un pochino localista, perché io mi concentrerò in particolare sull'Aosta/Pré-Saint-Didier; d'altra parte in questo Consiglio regionale a rappresentare l'Alta Valle siamo in due: l'Assessore Testolin - che però rimane un po' scostato rispetto alla linea ferroviaria - e la sottoscritta. E voglio ricordare, con il mio intervento, quando nella scorsa legislatura peroravo la causa dell'Aosta/Pré-Saint-Didier ed evocavo la mancanza di investimenti sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier, e come l'Assessore Marguerettaz regolarmente mi rispondeva un po' piccato, un po' spazientito: "ma collega Morelli, abbiamo previsto i soldi nel PAR FAS! - questa era la classica risposta dell'Assessore Marguerettaz - abbiamo previsto 5.750.000 euro destinati all'eliminazione dei passaggi a livello e al potenziamento delle stazioni di Morgex e di Pré-Saint-Didier". Ebbene, di questi 5.750.000 euro, 239.616 euro sono stati spesi per uno studio fantasioso che proponeva di trasformare la ferrovia in una ciclabile percorribile anche da non meglio identificati mezzi elettrici su gomma. E comunque anche quello studio prevedeva, naturalmente, l'eliminazione dei passaggi a livello, che sono propedeutici a qualunque intervento si voglia fare sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier, e ricordiamo che c'erano ancora a disposizione 5.510.384 euro per iniziare quel tipo di intervento.
Oggi vediamo, in questa proposta di modifica del PAR FAS, che i 5.510.000 euro vengono tranquillamente trasferiti per l'acquisizione di sistemi di trasporto ferroviario innovativi per la linea ferroviaria Aosta/Torino, con buona pace delle Amministrazioni comunali dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, con buona pace del migliaio di utenti dell'Aosta/Pré-Saint-Didier. Ma non ci stupisce più di tanto questo cambio di direzione, perché, lasciatemi concludere l'intervento citando quanto diceva l'Assessore Marguerettaz in Consiglio, in risposta al collega Donzel, che aveva ventilato questa "idea" dei treni bimodali, se ne era sentito parlare, e quindi aveva così, in Consiglio regionale, avanzato che si prendesse in qualche modo in considerazione anche questa possibile opzione. L'Assessore Marguerettaz rispondeva: "non si lasci ingannare dalle favole sui treni bimodali, perché ad oggi di treni bimodali omologati, per circolare sulle ferrovie italiane non ne esistono! Anche lì chi le parla dovrebbe prendersi la briga di essere più documentato...io ho visto anche un comunicato degli utenti di Torino che parla dei bimodali...ma sanno di cosa parlano? Ad oggi intanto di bimodali non ne esistono, ma poi non sono omologati, quindi il percorso di omologazione è molto lungo; anche noi abbiamo tutti i difetti di questo mondo - dice Marguerettaz - ma riteniamo di essere persone serie". Non importa quando, non importa quando, questo ha detto lei, in questo Consiglio, nella scorsa legislatura, da Assessore ai trasporti com'è adesso! E io ricordo...e io ricordo avevo fatto un articolo ironico, sul fatto che anche l'Assessore forse è un po' bimodale! Grazie.
Presidente - Grazie collega. Ci sono altri iscritti? Qualcun altro vuole intervenire? Se non ci sono altre richieste...la parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Oggi siamo qui a discutere l'approvazione del programma attuativo regionale PAR FAS 2013. Prendiamo atto che la maggioranza ha fatto la scelta di investire 51 milioni di euro per comprare 5 treni bimodali e non investire sulla linea ferroviaria.
Per quanto ci riguarda, non siamo d'accordo su questa scelta per il semplice motivo che non risolve il problema della ferrovia, visto che c'è un progetto preliminare per l'elettrificazione di circa 81 milioni di euro che poteva essere tenuto in considerazione. Si è mai visto che prima si comprano i mobili e poi si fa la casa? Penso che non c'è stata la volontà politica di investire sulla ferrovia. Più volte il Partito Democratico ha fatto notare che la stazione di Aosta è sprovvista di barriere architettoniche, ma la risposta dell'Assessore è stata che non è competenza della Regione ma di RFI. Vede Assessore, ieri in commissione era euforico, convinto della scelta che avete fatto. Fossi in lei, un po' più di umiltà e meno arroganza non guasterebbe! Dovrebbe fare una riflessione su quante risorse si stanno investendo - penso all'aeroporto, al turismo, ai trasporti - per avere questi risultati.
Il nostro voto sarà contrario proprio per convinzione, perché vediamo che le cose non funzionano. Grazie.
Presidente - Grazie. Non ho altri iscritti, possiamo chiudere la discussione? No.
La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Ma intanto per ricordare ai colleghi della maggioranza, giusto per far loro ritornare un po' la memoria, che cos'hanno scritto nel loro programma di legislatura. L'ho già letto in commissione, è interessante che il programma venga letto anche in quest'aula, anche perché sembra un programma in parte scritto dall'opposizione, perché come al solito - siccome i programmi si lasciano scrivere e generalmente non si leggono - i nostri colleghi della maggioranza hanno scritto di tutto e di più, ma alcune cose sono interessanti.
Allora, riguardo all'ambiente, energia e territorio, scrivono...questo è un programma di legislatura, non è un programma elettorale; questo lo dico per un collega che mi diceva: ma i programmi sono delle linee di indirizzo...no, no, questo è proprio il programma su cui voi vi siete impegnati con i cittadini valdostani. Ambiente, energia e territorio...a parte lo sviluppare percorsi di educazione ambientale diretti principalmente ai giovani, ma anche a tutti i valdostani, scrivete: "in genere - non so perché "in genere", che cosa voglia dire e qual è il collegamento - contenere ogni forma di inquinamento possibile e realizzare attività di recupero, riqualificazione delle situazioni eventualmente compromesse, anche per quanto riguarda le grandi infrastrutture di trasporto elettrico". Questo non l'ho scritto io, non l'han scritto i Pendolari Stanchi, ma l'avete...evocato voi, in Consiglio regionale, durante la presentazione del programma su cui vi siete fatti votare, su cui vi siete votati voi stessi. Scrivete ancora: "favorire la diffusione di veicoli a basso inquinamento elettrico" e si collega con quello che abbiamo detto prima riguardo alle grandi infrastrutture di trasporto elettrico. Dopodiché parlate di sostenere la riduzione dei consumi energetici attraverso forme di incentivazioni regionali...questa cosa fa un po' ridere, se messa in relazione con le ultime novità in materia di taglio dei contributi, alle forme di riqualificazione energetica. Scrivete ancora: "sostenere le produzioni a basso impatto, in una logica di green economy, che rispetti ambiente e risorse nel produrre ricchezza e benessere. Investire nella ricerca dei progetti innovativi".
Poi, riguardo ai treni, è vero che scrivete: "l'acquisizione e la messa in opera di treni bimodali rappresenta a breve termine la soluzione migliore...ma vi prendete anche l'impegno...altre ipotesi verranno esplorate, quali il raddoppio selettivo del binario o la realizzazione di una nuova e più moderna linea ferroviaria". Allora, il tutto messo insieme significa che il programma di legislatura mira fondamentalmente all'elettrificazione della linea, mira fondamentalmente a riqualificare la linea ferroviaria, cioè a dargli una prospettiva di lungo termine. L'acquisto dei treni bimodali - l'abbiamo detto in commissione - significa mettere una pietra sopra, una pietra tombale sopra ad ogni progetto di elettrificazione della linea, significa condannare la Valle d'Aosta a tenersi le motrici diesel, perché di fatto fino ad Ivrea avremo l'alimentazione diesel, malgrado la Valle d'Aosta produca un sacco di corrente elettrica. Ci vantiamo di essere produttori di corrente e di venderla ovunque, avremmo potuto tranquillamente, come dice il collega Cognetta, prendendoci per tempo, progettare, anche secondo le vostre indicazioni e il vostro cronoprogramma, progettare una linea più moderna e una linea che non ci confini a margine del mondo. Grazie.
Président - Merci. Il n'y a pas d'autres? On peut fermer la discussion générale? La discussion générale est fermée. Pour la réplique, la parole à l'Assesseur Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Sì, grazie Presidente.
Ascolto con grande attenzione gli interventi dei colleghi e devo constatare che, probabilmente in buona fede, i colleghi dell'opposizione sono convinti di essere depositari del bene e del giusto. E quindi tutto quello che dicono è ovviamente qualche cosa che va nella direzione di dare una soluzione ai problemi della gente, mentre, chissà per quale meccanismo, quello che viene proposto dal Governo e dalla maggioranza è fatto in danno alla nostra comunità.
Le parole dell'amico Guichardaz sono significative: è andato a prendere una parte delle cose che abbiamo scritto nel programma di maggioranza, e siccome le ritiene positive dice che è come se le avesse scritte l'opposizione, perché è solo l'opposizione che scrive le cose giuste, noi dobbiamo scrivere delle cose sbagliate! Allora, mi permettete, in termini di presunzione io dico: facciamo tutti un passo indietro, non è che c'è il depositario del bene o del male. Qua, se alla fine la parte politica piuttosto che la parte tecnica fanno delle proposte, ma io mi chiedo: come può non sorgere il dubbio, ma queste proposte sono fatte per risolvere dei problemi? Allora, quando io mi confronto con dei pendolari, e credetemi mi confronto sovente con pendolari, organizzazioni sindacali, associazioni dei consumatori, quelli che realmente hanno dei fabbisogni - ancora ieri sera abbiamo fatto proprio una riunione su questo argomento - a loro interessano tre cose: che gli orari vengano rispettati, che il tempo di percorrenza - per quanto possibile - diminuisca e la qualità del servizio migliori. Tutto il resto è un argomento che all'utente interessa poco.
Ora, quando sono andato in commissione, ho voluto, sicuramente con un'esposizione direi lunga, ma questo tema credo non possa essere affrontato a battute o a slogan, richiamare i documenti che erano a disposizione dei Consiglieri, perché ovviamente io do per scontato che se i documenti sono del Consiglio qualcuno che vuole argomentare li vada a leggere, allora, quando parlavamo della mozione, le mozioni vanno lette fino in fondo, perché si dice: "in particolare il business plan e/o e valutazioni politiche, tecniche ed economiche", capite, non è un "o" o un "e", è un "e/o". E rispetto a questo tutte le valutazioni di natura politica le ho definite ricordando tutti gli atti che sono stati approvati da questo Consiglio. Quando abbiamo parlato di questioni tecniche ho parlato delle valutazioni che sono state fatte con un soggetto molto importante, il proprietario della linea! Perché non è che noi ci mettiamo a fare delle progettazioni sulla ferrovia che è di proprietà di RFI, e quindi in allora il percorso fu fatto in una certa direzione.
Allora, all'amico Donzel, che ieri purtroppo non era in commissione e quindi non ha potuto ovviamente dialogare e queste affermazioni le fa oggi, non abbiamo avuto l'occasione di farle ieri in commissione, avrei avuto modo di ricordarle che gli interventi che devono essere fatti hanno una priorità, non sono tutti argomenti che sono interscambiabili, quindi quando qualcuno dice - e io credo, che state facendo un grande torto alla nostra comunità - che la soluzione dei problemi della nostra ferrovia passa per l'elettrificazione, l'elettrificazione è l'ultimo dei passaggi! Prima bisogna sistemare la linea, che è una linea caratterizzata da tante fragilità, e soprattutto dal binario unico: ecco perché nel programma di maggioranza vi sono delle indicazioni.
Qua io nego e contesto tutto quello che avete detto, quando dite che noi vogliamo abbandonare la ferrovia. Noi vogliamo dare una soluzione nel breve tempo, nel breve termine, per dare delle certezze ai nostri pendolari. Quando abbiamo parlato dei tempi, di un cronoprogramma - e poi l'avete detto nei vostri interventi - siamo stati chiari: entro la fine dell'anno, anche per le questioni legate al "decreto del fare" noi dobbiamo arrivare in fase di appalto, e abbiamo tre anni per avere la consegna dei treni, quindi abbiamo una proiezione di tre anni per arrivare. Questi sono dati e sono numeri, anche perché nel "decreto del fare" l'intento è quello di mettere subito in moto delle attività, e dall'altra parte ci sono dei tempi precisi, sia per l'omologazione, sia per la consegna.
Nell'ambito dell'appalto che ovviamente ha tutta una serie di caratteristiche, vi sono sia gli impegni per le manutenzioni e, dall'altra parte, gli impegni di Trenitalia per gestire il materiale rotabile. Allora, quando parlate dell'elettrificazione è ovvio che mi portate ad analizzare i documenti che sono su questo dossier. Nessuno ha detto che i Comuni si sono espressi negativamente perché hanno una posizione ideologica contro la ferrovia! Il Consigliere Bertschy ha ricordato il Comune di Hône: il Comune di Hône, nella sua delibera, non ha detto perché RFI non ci ha contattato prima, ha detto: siamo contrari perché il nostro territorio è già invaso di infrastrutture tecniche che stanno invadendo il nostro territorio, quindi riteniamo, noi, Comune di Hône, di aver già dato, e riteniamo che quegli unici spazi che abbiamo non vengano occupati da una sottostazione che è grande 5 mila metri. Dopodiché è chiaro che dice: io sono anche d'accordo ad analizzare altre soluzioni, ma quella soluzione non mi va bene, così come gli altri Comuni, così come gli altri proprietari. Allora, di fronte a un progetto c'è o un "sì" o un "no". Di fronte all'elettrificazione proposta da RFI queste comunità hanno detto "no". Non hanno detto "no" per sempre, su quel progetto hanno detto "no": trovare un'altra soluzione sarà tutto da definire.
Non voglio "stressare" questo argomento, voglio semplicemente dire che i tempi, i costi, il progetto stesso dell'elettrificazione è assolutamente in alto mare, non è una soluzione a breve termine. In più aggiungiamo che il problema nostro non è l'elettrificazione, io lo voglio dire: si smetta di fare una campagna pubblicitaria su questo argomento! Il problema della nostra ferrovia è rappresentato dal binario unico, è rappresentato dal fatto che i treni non hanno scambi, è rappresentato dal fatto che il percorso è assolutamente tortuoso, pieno di gallerie e va modificato: questo lo scriveva nero su bianco il Ministro Di Pietro nel 2006, quando parlava degli investimenti. Faccio questi ragionamenti per evitare che si dica che i ragionamenti li facciamo noi. Il Ministro Di Pietro elenca una serie di priorità, l'elettrificazione la mette in fondo! Dice: prima dovete fare altro! L'ingegner Giraudo, in quest'aula, ha detto: non andate a fare l'elettrificazione su un percorso che dovrà essere cambiato, perché sennò buttate via i quattrini!
Allora, detto tutto questo, la proposta dei treni bimodali è una proposta che è emersa in corso d'opera. Sicuramente, collega Morelli, ho avuto modo di dire questo, però l'ho detto all'inizio della legislatura e dopo abbiamo fatto degli approfondimenti e, nell'ambito di questi approfondimenti, sono maturate delle certezze che ci portano a dire che questa è la soluzione per risolvere il grave problema che hanno i nostri pendolari, dove, con la rottura di carico a Ivrea, rischiano di perdere coincidenze, viaggiano in una situazione di grande scomodità, devono scendere e salire dal treno, salgono ad Ivrea e il treno è quasi sempre occupato, non sanno dove mettere i bagagli! Ancora ieri sera un utente diceva: io lo prendo spesso, ad Ivrea non sempre i treni sono affiancati, devo andare nel Movicentro, sono anziano, devo portare delle valige...insomma, è una situazione difficile per i nostri utenti. Allora, se vogliamo continuare a fare filosofia e non dare una risposta continuiamo a parlare di cose che sono assolutamente da definire; se vogliamo dare una risposta concreta, prendiamo le cose, cerchiamo di dare una risposta in un arco ragionevole: abbiamo detto tre anni, se poi saranno meno, ben venga, ma abbiamo dato delle finestre abbastanza larghe, e quindi da questo punto di vista, si farà un percorso corretto.
Per quel che è della linea, ricordo a tutti che, nell'ambito della nostra norma di attuazione, abbiamo un capitolo dove si dice che la Valle d'Aosta prenderà la competenza nel momento in cui lo Stato definirà una serie di interventi per assicurare alla Regione Valle d'Aosta l'esercizio di una ferrovia in linea con i livelli di servizio delle Regioni vicine. Allora, dall'inizio dell'altra legislatura, se andate a prendere i documenti che il Presidente Rollandin ha inviato al Governo dicendo quali sono le priorità, troverete che la ferrovia è sempre presente, quindi scordatevi il fatto che la ferrovia interessa solo a voi, interessa a tutta la Valle d'Aosta, interessa anche a noi e l'abbiamo messo nero su bianco negli atti ufficiali! Dopodiché la situazione che abbiamo oggi con l'Italia è sotto gli occhi di tutti, ma non possiamo essere rinunciatari rispetto alle richieste che dobbiamo fare. Lo Stato si è impegnato, in un decreto legislativo approvato e pubblicato, a fare degli interventi per rendere questo servizio a livelli simili a quello delle altre Regioni, tant'è che l'elettrificazione fino a Ivrea è stata fatta dallo Stato, tutta una serie d'interventi sono fatti dallo Stato, deve farli anche qua! È chiaro che noi dobbiamo modificare il tracciato, perché questo tracciato ha una debolezza che assolutamente ci impedisce di avere delle prospettive di lungo termine, dobbiamo immaginare di risolvere i problemi delle gallerie, della galleria di Ivrea, quindi non possiamo semplicemente dire che con l'elettrificazione abbiamo risolto il problema, è un inganno!
Mi congratulo anche con i commissari che hanno fatto domande puntuali, al di là delle battute che possono essere fatte dall'opposizione piuttosto che dal sottoscritto, ma la commissione credo abbia avuto tutti gli elementi che le hanno consentito di votare positivamente e, in virtù di questo lavoro, chiedo anche al Consiglio di votare positivamente questo atto. Ovviamente non è una fine della ferrovia, ma è una soluzione a dei problemi attuali con l'impegno di proseguire nel dossier.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Donzel, per dichiarazione di voto. No, abbiamo chiuso la discussione generale ed ha replicato l'Assessore. Dichiarazione di voto, collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Sì, devo dire che è stato molto utile l'intervento dell'Assessore perché ci ha convinto ancora di più della nostra posizione, cioè nel senso che l'esordio è stato molto chiaro. All'inizio ha cercato di confondere le acque andando a quisquiliare se una "o" era un aut o un vel, come si dice in latino, era una "o" oppositiva o...veramente di una pochezza minimale, perché chiunque legge quel testo, possiamo passare...sì l'ho capito, Assessore, lei vuole dedicare la mattinata all'esegesi...io lo interpreto in modo diverso quel testo...no, non abbia quei gesti, non mi mandi a quel paese, visto che il Presidente di questo Consiglio continua a scriverci lettere di comportarci correttamente, allora, siccome la gente non vede il video, io la invito a non mandarci a quel paese! E non scriverò lettere, e non scriverò lettere in questo senso! Sia educato lei, invece di invitare appunto gli altri ad essere educati! Punto primo.
Secondo punto di bellezza del suo argomentare è cominciare con gli attacchi personali. Dice: Donzel non era presente alla commissione, perché il pubblico non sa come funzionano le commissioni... Era presente la Consigliera Carmela Fontana, che è l'unica del PD titolare della IV Commissione con diritto di voto ed era presente, in aggiunta, anche, volontario, il Consigliere Guichardaz! Dopodiché le voglio comunicare questo: che sono i "suoi colleghi" di maggioranza che hanno rappresentato una certa preoccupazione perché le persone non titolari di commissione vanno a seguire i lavori, non c'è neanche lo spazio fisico per sedersi in commissione! Quindi non giochi sulle presenze e sugli assenti! Chi doveva esserci del PD-Sinistra VdA c'era e, anzi, la inviterò a seguire una riunione del Regolamento e a prendere atto del fatto che "voi" di maggioranza continuate a impedirci la modifica del Regolamento, che impedisce il doppio voto ai vostri assenteisti, ai vostri assenteisti...adesso, adesso vi aspetto!
Presidente - Collega Donzel, stia sul tema, stia sul tema!
Donzel (PD-SIN.VDA) - È sul tema...devo replicare all'Assessore.
Presidente - Non ha parlato di Commissione per il Regolamento, stia sul tema!
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...ha parlato, ha fatto un'allusione non molto velata, anzi molto chiara, quindi su questo tema poi ci rivedremo, caro Assessore!
Quindi lei ha iniziato cercando di portare, come fa suo solito, fuori dall'alveo, ha cercato di dire che non è in grado di consegnarci i documenti cartacei, ma le sue ricostruzioni fantasiose sarebbero un cronoprogramma. Guardi che chiunque legge la parola "cronoprogramma" sa che ci sono date, numeri e cose precise e non chiacchiere al vento come sta facendo lei, da cinque anni a questa parte! Chiacchiere al vento in cui dice: cambio idea, ci ripenso, vado di qua, vado di là... Allora, come dice lei, ci sono idee diverse, e vanno rispettate! Non dia dei "filosofi" alla minoranza o dei "detentori del vero".
Noi abbiamo un'altra idea, è quella che abbiamo costruito con i nostri elettori, con una parte della comunità valdostana. Voi, nonostante abbiate anche - l'ho già detto - ridotto il vostro diciamo patrimonio elettorale, insistete nel voler portare su una strada sbagliata l'azione per quanto riguarda i trasporti e la ferrovia in Valle d'Aosta. Quindi la sua replica ci fa soltanto più convinti che questo progetto che volete portare non sta in piedi. Arrivare qui e dirci: ragazzi, non c'è tempo, rischiamo di perdere questi soldi...ma vuole che le andiamo a ripetere, a rileggere le interpellanze che abbiamo fatto per cinque anni dicendo: andiamo a cercare di prendere in mano l'accordo quadro col Piemonte, ci sono dei soldi lì, rischiamo di perderli, andranno via? In cinque anni non ci avete dato retta, non avete ascoltato i nostri consigli, e adesso ci dite: o votate quello che diciamo noi oppure voi mettete a rischio dei finanziamenti per la Valle d'Aosta...ma stiamo scherzando? Lei pensa che nessuno si ricordi di quante volte abbiamo detto: incontriamo il Piemonte, siamo titolari dell'accordo quadro che aveva messo le risorse per l'ex "lunetta" di Chivasso poi non fatta? Una parte di quei soldi è stata spesa, una parte...potevano essere spesi in altri interventi che io le ho detto e che sono propedeutici anche a quella famosa elettrificazione.
Avete fatto una scelta che non condividiamo, di cui ve ne assumete la responsabilità e, ahimè, tre anni per avere i bimodali sono una fantasia di cui ci troveremo a parlare fra tre anni con grande rammarico!
Presidente - Colleghi, sono state depositate alla Presidenza la relazione del Consigliere La Torre, un emendamento presentato dai Consiglieri Cognetta, Viérin, Ferrero e Guichardaz, un emendamento presentato dai Consiglieri Bertschy, Morelli, Donzel e Ferrero. Invito gli uscieri a distribuirne copia.
Ci sono altri per dichiarazioni di voto? La parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Credo che sia giusto tornare su quelle che sono le principali osservazioni fatte in quest'aula, ho ascoltato con molta attenzione i colleghi...che si possono riassumere in alcuni punti. Qualcuno ha voluto ricordare dall'inizio il programma di legislatura, dove si è detto specificatamente: al di là delle grandi infrastrutture di trasporto elettriche, che - vorrei ricordare - noi alludevamo a Terna, non c'entrava con l'elettrificazione. Tanto per intenderci, perché non ci siano equivoci. E dicevamo proprio di fare un approfondimento o sul raddoppio o su una linea nuova, su cui noi abbiamo già detto, credo, che la soluzione passi attraverso una linea nuova, bisognerà fare degli studi per approfondire che cosa si vuole, quindi è una linea moderna...che sia tale.
A livello di infrastrutture, partendo da qui, vorrei ricordare che mentre qui si è detto che arriviamo con urgenza, con questo atto voglio sottolineare che come giustamente è stato ricordato il 19 dicembre 2012 quest'aula ha dato mandato alla Giunta precedente di lavorare sul bimodale. Quindi non è un'urgenza! Non è, oggi, di colpo, che ci svegliamo e abbiamo scoperto il bimodale! Abbiamo lavorato da allora per arrivare ad una conclusione che ha portato oggi a questo provvedimento che si inserisce in una modifica dei PAR FAS, che è solo parziale, perché la modifica dei PAR FAS è per 16 milioni di euro, mentre il contributo vero all'utilizzo di questo fondo è di 27 milioni, fondo di 27 milioni che giace da 10 anni e che è già stato messo in dismissione da parte del Governo precedente, si riferiva a un accordo specifico, accordo quadro Regione-Ministero, con l'accordo anche del Piemonte, per interventi sulla tratta Aosta/Torino/Chivasso.
Tutto, come sapete, è stato fermo e non si è mai mosso da quella che era l'intenzione di far cambiare idea a Chivasso, cosa non riuscita né alla Valle d'Aosta, né al Piemonte. Voglio sottolinearlo. E quindi fino all'ultimo si è cercato di far cambiare i progetti. La "lunetta" di Chivasso è stata riscritta tre volte, bocciata tre volte; ora, se questo è perdere tempo...il tempo l'ha perso chi su questi investimenti strutturali non ha ceduto e non ha voluto accedere a questa possibilità finanziaria. Quindi il risultato era che questi soldi andavano via, in quanto la dismissione era scontata. Abbiamo cercato di recuperarli dicendo che almeno si utilizzi per migliorare quello che è il servizio ferroviario, e il ministero ha ceduto in questo mettendo nel "decreto del fare" i soldi di cui oggi stiamo parlando. Quindi, quando parliamo di infrastrutture non è che con questo confondiamo i mobili con la casa o l'infrastruttura con qualcos'altro, alle infrastrutture noi non solo ci teniamo, ma vorrei ricordare, sulle infrastrutture (qualcuno l'ha ricordato a livello regionale), che se non era per la Regione che interveniva l'autostrada da Aosta a Courmayeur non sarebbe stata ancora fatta, e su questa autostrada, voglio dire, quante forze politiche allora erano addirittura contrarie? Allora ci hanno fatto opposizione, allora ci hanno fatto perdere dei mesi di lavoro; oggi, se la Regione Valle d'Aosta non interveniva direttamente col finanziamento, quell'autostrada non sarebbe ancora fatta!
Quindi, se c'è una cosa che non possono dire su quella che è l'attenzione all'infrastrutturazione da parte della Regione, credo che è proprio su questo tema, e voglio ricordarlo, perché qualcuno forse dimentica questi passaggi che sono stati essenziali. Oggi, se non ci fosse l'autostrada...lasciamo perdere che sia troppo cara...se non ci fosse l'autostrada vorrei capire che cosa sarebbe della Valle d'Aosta! E anche quando avevamo parlato dell'Aosta/Martigny, che qualcuno giustamente ricorda...e anche qualcuno che è qui ricorderà il dibattito che era stato fatto sull'Aosta/Martigny...era perché questa ferrovia, se purtroppo non ha uno sbocco come difficilmente avrà, visti i tempi con l'Aosta/Martigny, difficilmente troveremo chi investe nella Torino/Aosta con una ferrovia nuova, quindi bisognerà sicuramente fare degli sforzi non indifferenti per riuscire a vincere questa difficoltà, che è oggettiva, perché nessuno, con quello che è il resoconto finanziario di oggi, potrebbe andare in questa direzione. Ora, credo che sotto questo aspetto...non si debba metterla sul fatto: "ah, primo, di colpo, decidete di utilizzare questi soldi"...credo che la storia dica che è esattamente il contrario..."perché non sapete cosa farne"...non è che non sappiamo cosa farne, perché vogliamo almeno migliorare, come correttamente è stato detto, la percorrenza, il sistema di trasporto e togliere le rotture di carico. Quindi c'è un progetto preciso che risponde a delle esigenze di chi viaggia su questa tratta ferroviaria. Credo che su questo non ci siano dubbi.
Ora, voglio ricordare che qualcuno ha detto: ma voi andate a privilegiare i mezzi di trasporto, non la ferrovia. Voglio ricordare che non sono passati secoli da quando sono stati comprati i Minuetto...non credo che sia tanto che sono stati comprati, eppure abbiamo comprato dei treni, anzi, abbiamo dato un contributo...non è una novità, non è che ci siamo svegliati adesso per fare qualcosa di strano! Io non voglio ricordare chi c'era, qui, a fare queste scelte...comunque sono state fatte correttamente, perché si riteneva che migliorava il trasporto e oggi si fa la stessa cosa, perché non si può fare altro, oggi! Questo non vuol dire rinunciare a prevedere una ferrovia più moderna, anzi, noi siamo convinti che questo sia l'obiettivo di tutti. E, ancora, sulla norma di attuazione...non è che non ci sia la norma di attuazione, non riusciamo a fare l'accordo conseguente alla norma di attuazione, la norma di attuazione c'è già! Il discorso è aperto, purtroppo non si riesce a chiudere quello che è l'accordo per attuare questa parte.
Quindi credo che, nella sostanza, quello che non può apparire è che questa è una scelta azzardata, che non è una scelta convincente dell'ultima ora. Questa è una scelta meditata, che viene a completamento di un programma portato avanti con coerenza, che darà delle risposte positive, e che sicuramente porterà beneficio per chi viaggia. Quindi non vorremmo che venisse portata all'esterno come una scelta che non è stata giustamente meditata. Lo è stata, lo è stata per tempo. Sul discorso delle infrastrutture ci dovremo tornare, questa non è una rinuncia alle infrastrutture, perché il progetto delle infrastrutture deve essere portato avanti con un progetto, con un approfondimento che vada nella logica che stiamo dicendo. Grazie.
Presidente - Grazie. Altri? La parola alla collega Certan, per dichiarazione di voto.
Certan (ALPE) - Sì, al di là delle varie battute e degli slogan, credo che l'Assessore Marguerettaz abbia ben sintetizzato, prima: è una soluzione a problemi attuali. È questo che noi contestiamo ed è questo che noi riteniamo essere motivazioni deboli e motivazioni superficiali, come ho detto ieri; sicuramente sono problemi da affrontare, ma non possono essere motivazioni uniche per giustificare questa rimodulazione e, soprattutto, la cosa grave è che si sceglie di prendere dei soldi e si sceglie di investire solo su un materiale rotabile. Queste sono probabilmente delle posizioni sulle quali veramente non concordiamo, ma è proprio questo: il fermarsi alle soluzioni e ai problemi solo "attuali". Da una parte il Presidente Rollandin ha cercato di confortarci dicendoci: non rinunceremo all'infrastruttura, è necessaria una linea moderna e nuova. E questa non sappiamo se è una nuova programmazione, che arriva adesso, un po' sibillina, anche...sì, sì, però, sicuramente, se non è stato possibile...e non credo siano solo i problemi della norma di attuazione, perché i problemi della norma di attuazione, lo sappiamo, non si vogliono risolvere, probabilmente non si vuole cedere su alcuni passaggi, e non si chiudono perché la Regione non vuole chiuderli. Quindi, se non ci sono stati i soldi finora per investire sul raddoppio selettivo, se non ci sono stati i soldi per fare degli interventi sulla linea in questo periodo, non crediamo che sarà a breve termine ripresa questa progettazione. Lo riteniamo un atto, quindi, scellerato, veramente, portare via e deviare tutti i fondi solo sul materiale rotabile.
Il nostro voto sarà quindi contrario.
Presidente - Grazie. Se non ci sono altre richieste...la parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Intanto nel dichiarare il nostro voto contrario; solo per evidenziare all'Assessore Marguerettaz un fatto accaduto una ventina d'anni fa: un suo ex collega, l'Assessore alla sanità di allora - l'ho già detto in commissione, ma lo ripeto qua -, nel dichiarare che era opportuno anticipare la realizzazione di un nuovo ospedale con un'opera di ristrutturazione e di ampliamento, disse: non sono contrario al nuovo ospedale...vent'anni fa, l'Assessore Vicquéry...ma siccome devo dare risposte rapide ai cittadini, e visto che un nuovo ospedale comporterebbe almeno dieci anni di lavori, dobbiamo procedere alla ristrutturazione e all'ampliamento del vecchio. Questo fu detto vent'anni fa, a dimostrazione che non sempre i politici, quando danno delle garanzie, si comportano in maniera coerente rispetto a ciò che dicono; fu, diciamo, un po' "una sparata", quella. Oggi non siamo né con l'ospedale ampliato e ristrutturato, e nemmeno siamo con un nuovo ospedale.
Io temo che oggi le promesse dell'Assessore, le promesse del Presidente Rollandin siano un po' delle promesse da marinaio, nel senso che acquisteremo i bimodali...poi mi piacerebbe anche capire, visto che nessuno lo ha spiegato, che bimodali intendete acquistare, se sono i bimodali francesi, se sono bimodali tedeschi da 8 milioni di euro l'uno, se sono quelli da 11 milioni, non si sa nulla! L'unica cosa certa è che oggi si stanziano dei soldi, si spostano dei soldi da altri capitoli per acquistare qualcosa che solo voi conoscete. Questa è la prima cosa.
Riguardo, poi, all'annotazione un po' ironica del Presidente, imparate a scrivervi i programmi di legislatura! Perché, visto che qualcuno mi scrive e mi dice, qualcuno dei vostri Assessori, che non tutte le domande implicite sono chiare...allora anche voi, quando scrivete, e scrivete: "in genere contenere ogni forma di inquinamento possibile, realizzare attività di recupero, riqualificazione delle situazioni eventualmente compromesse, anche per quanto riguarda le grandi infrastrutture di trasporto elettrico...favorire la diffusione di veicoli a basso inquinamento o elettrici, anche attraverso mirate iniziative di infrastrutturazione e di riorganizzazione degli assi viari"...se intendete Terna, scrivete Terna! Se intendete le infrastrutture di trasporto di energia elettrica, scrivete le infrastrutture di trasporto dell'energia elettrica! Perché la politica deve finire di parlare con un doppio codice, un codice per voi e un codice per i cittadini! Forse sarebbe il caso che si cominciassero a dire le cose chiare! Le uniche cose chiare che avete scritto su questo programma è che continuate con i contributi all'agricoltura, che continueremo con i contributi per favorire il rilancio del risparmio energetico, della riqualificazione energetica, tutte cose che avete smentito in questi ultimi giorni con un semplice comunicato stampa della Giunta! Quindi, vi pregherei di tenervele per voi, queste annotazioni! Grazie.
Presidente - Grazie. Non ci sono altri? La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Rapidamente, non abbiamo avuto i chiarimenti da parte dell'Assessore e da parte della Giunta, non abbiamo avuto la documentazione, perché sembra che sia secretata, e quindi voteremo tranquillamente contro, e/o non favorevolmente.
Presidente - Grazie. Altri? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - La nostra posizione rimane quella annunciata, anche perché, rispetto alla risoluzione che viene citata e che correttamente viene citata per quello che riguarda i treni bimodali, gli impegni nella risoluzione, però, prevedevano anche di proseguire e intensificare l'azione per ottenere dallo Stato la piena attuazione, definire le more del trasferimento delle competenze, ecco.
Oggi, rispetto a questi impegni, è chiaro che c'è il vuoto in termini...corretto, per carità, ma in termini economici c'è il vuoto dopo questo impegno così forte verso i treni bimodali. Quindi, nella speranza che ci sia veramente un impegno futuro, noi continueremo a insistere e ripetiamo che lo svincolo completo, da almeno alcuni milioni di euro per interventi immediati e urgenti che sappiamo esistere sulle infrastrutture, l'avremmo visto come un segno quanto meno di apertura verso una posizione politica completamente diversa, ecco. Quindi la volontà è quella di andare nella direzione di un investimento che duri nel tempo e che dia una soluzione un po' definitiva, visto che le risorse per il futuro non sappiamo quali possono essere.
La nostra posizione rimane quella annunciata, in piena chiarezza, e con voglia di dare un contributo allo sviluppo della nostra regione. Grazie.
Presidente - Grazie. Non ci sono altre richieste d'intervento? Se non ci sono...la parola al collega Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Solo alcune puntualizzazioni e un'aggiunta al dibattito che oggi si è sviluppato, solleticati e anche sollecitati da qualche intervento, su posizioni che oggi sono chiare, che sono state ben annunciate dal nostro Capogruppo per un atteggiamento che ha spesso la tendenza a sollevare questioni inerenti al passato. Senza andare a citare i Minuetti, che mi pare fossero dell'epoca di Pastoret, se non vado errato, mi ricordo l'inaugurazione di questa parte che allora fu pensata come, credo, poi, nello svilupparsi del dibattito, sempre per cercare di dare soluzione ad un dossier che purtroppo non sta vedendo grandi interventi organici che possano vedere uno sbocco. Ed è una delle motivazioni per le quali noi oggi siamo qui a rappresentare in Consiglio una posizione che è stata chiara in campagna elettorale. Noi abbiamo un programma elettorale che deriva dal lavoro, dal lavoro di persone che all'interno degli organi del nostro movimento hanno elaborato strategie per il futuro di questa questione inerente i trasporti in generale. Quindi noi non siamo qui semplicemente a rappresentare noi stessi, ma abbiamo una posizione che è chiara, che oggi, all'interno di questo atto, e se pur riprendendo questa parte di risoluzione...ecco, vediamo che le risoluzioni assieme alle mozioni, quando si vogliono rispettare, si rispettano...
Ma, oggi, se noi abbiamo un'idea diversa rispetto al futuro di questa ferrovia, forse è proprio a causa di questa inerzia! Se abbiamo oggi un'idea, un approccio diverso e noi siamo favorevoli alla questione dell'elettrificazione, è proprio perché non abbiamo visto soluzioni che in questi anni ci sono state prospettate. Noi non vogliamo rivangare altre questioni di chi ha cambiato idea su altri dossier...ricordo che si è pensato al trenino di Cogne, poi le stesse persone che le hanno pensate, queste opere, le hanno chiuse... Quindi noi crediamo che oggi, il fatto di non vedere un intervento organico sulla questione della ferrovia, sia una preoccupazione che noi esprimiamo e sia una preoccupazione che noi crediamo sia forte nella comunità.
Questo nostro voto contrario, quindi, non va a rinnegare ciò che è stato fatto, ma crediamo che se oggi abbiamo una leggera prospettiva che però non vediamo, la possiamo vedere attraverso la questione inerente all'elettrificazione di questa linea. E chiaramente il nostro voto va nel senso indicato, proprio perché all'interno di questo utilizzo dei fondi non vediamo un progetto di ristrutturazione generale di questo "dossier trasporti". Ma, ripeto, il fatto, oggi, di avere un'idea, una sensibilità diversa sul tema della ferrovia, deriva proprio dall'inerzia che è stata manifestata su questo dossier.
Presidente - Non ci sono altre richieste d'intervento? La parola al collega Restano.
Restano (UV) - Grazie Presidente.
Vorrei ringraziare l'Assessore e il Presidente per le delucidazioni date prima in commissione e poi in quest'aula, perché personalmente non ero riuscito a comprendere parecchie cose, anche se non ho potuto nel breve tempo consultare tutti i dossier scritti, come ha segnalato precedentemente la minoranza. Però ho capito l'utilità di quest'opera, e ritengo che non si tratti di una scelta scellerata, bensì di una scelta di buon senso, di una scelta che, considerato che qui rappresentiamo tutti i valdostani - e mi onoro di rappresentarli tutti - una scelta che voglia dare una risposta pratica, rapida, nell'immediato, ma guardi anche verso il futuro, perché ricordo all'Assemblea che, come è stato detto, i bimodali funzionano sia con un motore a scoppio, sia anche in un'altra maniera, una maniera elettrica, rispettando quello che sono stati i nostri programmi. E ritengo che questa scelta guardi anche quella che è l'attuale situazione economica, appunto nel dare una risposta immediata e nel cercare in futuro i fondi per andare avanti verso quello che è il nostro programma e che sia anche, in parte, un programma condiviso, su questo punto, dalla minoranza, perché non abbandoniamo la scelta dell'elettrificazione. In commissione ci è stato ben rappresentato quelli che sono stati i problemi e quello che si dovrà fare per raggiungere l'obiettivo finale.
Pertanto io mi vedo soddisfatto dalle spiegazioni date e annuncio un nostro voto positivo.
Presidente - Grazie. Altri? Possiamo passare alla votazione? La votazione è aperta. Avete votato? Possiamo chiudere la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 18
Contrari: 17
Il Consiglio approva.
Punto 5 all'ordine del giorno.