Objet du Conseil n. 3461 du 8 avril 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3461/XII - Rigetto della proposta di legge: "Modificazioni alla legge regionale 30 novembre 2001, n. 36 (Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent)".
Articolo 1
(Modificazioni all'articolo 6)
1. Il comma 1 dell'articolo 6 della legge regionale 30 novembre 2001, n. 36 (Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent), è sostituito dal seguente:
"1. La Casino de la Vallée s.p.a. è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, due dei quali nominati dal Consiglio regionale.".
2. Il comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 36/2001 è sostituito dal seguente:
"3. Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi. La durata del mandato è stabilita di volta in volta all'atto della loro nomina.".
Articolo 2
(Inserimento dell'articolo 6bis)
1. Dopo l'articolo 6 della l.r. 36/2001 è inserito il seguente:
"Articolo 6bis
(Amministratore unico)
1. In alternativa a quanto previsto dall'articolo 6, la Casino de la Vallée s.p.a. può essere amministrata da un amministratore unico nominato dal Consiglio regionale.
2. L'amministratore unico non può essere nominato per un periodo superiore a tre esercizi. La durata del mandato è stabilita di volta in volta all'atto della nomina".
Articolo 3
(Modificazione all'articolo 7)
1. Al comma 4 dell'articolo 7 della l.r. 36/2001 sono inserite, all'inizio, le seguenti parole: "Nell'ipotesi di cui all'articolo 6".
Articolo 4
(Disposizioni transitorie)
1. Il Consiglio di amministrazione in carica alla data di entrata in vigore della presente legge continua ad esercitare le proprie funzioni sino all'insediamento del nuovo organo di amministrazione nominato ai sensi della presente legge.
Articolo 5
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (PdL) - Diamo per letta la relazione.
Presidente - Viene data per letta la relazione del collega Tibaldi. Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (PdL) - Cercherò di essere sintetico su questo argomento, che non ha bisogno di grandi presentazioni, soprattutto se la memoria dei Consiglieri - in particolare di maggioranza - non tradisce l'evento di una serie di vicende che hanno portato a bruciare in questa legislatura 2 Consigli di amministrazione e ad insediarne recentemente un terzo. È evidente che 2 Consigli di amministrazione che abbiano fallito rispetto al loro mandato politico lasciano spazio per alcune riflessioni su quali possano essere le cause di questo fallimento.
Non vorrei ricordare, andando a rileggere le dichiarazioni ottimistiche fatte dall'Assessore Marguerettaz e dai Presidenti di Giunta che si sono susseguiti: l'allora Presidente Perrin e l'attuale Presidente Caveri, in merito alle aspettative riposte nei nuovi Consigli di amministrazione ogni qualvolta gli stessi venivano nominati. Una volta si puntava sui professionisti locali, sostenendo che erano quelli che meglio potevano interpretare la realtà del casinò, e dopo averli liquidati senza molti convenevoli a seguito anche di risultati gestionali disastrosi, si è puntato sui professionisti di fuori Valle, sostenendo che bisognava avere dei nomi autorevoli per poter rilanciare la casa da gioco e, preso atto del secondo fallimento, la stessa maggioranza politica è tornata a fare la scelta dei candidati di casa; così, questo terzo Consiglio di amministrazione è una riedizione del primo rispetto alla scelta di privilegiare le professionalità locali.
Siamo convinti che il problema non sia tanto nei soggetti che vengono individuati, quanto e soprattutto nel metodo con cui si procede, metodo che è l'oggetto di questo disegno di legge: cambiare sistema nella definizione delle nomine per il funzionamento della casa da gioco. Allora cosa proponiamo? Proponiamo di fare anzitutto una riflessione sui costi e sulle esigenze di gestione di una casa da gioco; per gestire una casa da gioco serve una struttura dirigenziale e un Consiglio di amministrazione che non necessariamente deve essere una pletora di 5 persone che hanno sempre rappresentato l'estrema difficoltà di mediazione - per non dire di lottizzazione - nell'ambito della maggioranza. Cinque nomine che dovevano dare garanzia alle varie anime componenti politiche della maggioranza, con quelle che poi sono le predominanti esigenze del partito di maggioranza relativa, l'"Union Valdôtaine", che ha l'esigenza di dare spazio non solo alla rappresentanza politica della sua area, ma anche alle sue anime molteplici interne al movimento stesso.
Prendiamo atto con rammarico che oggi arriva in aula, ormai a chiusura della legislatura, una proposta di legge che porta la data del 23 gennaio 2008, senza che abbia avuto la possibilità di essere discussa quando aveva senso discuterla, ossia prima che venisse nominato l'ennesimo Consiglio di amministrazione, anche perché c'era stato un mezzo impegno in questo senso da parte del Presidente Caveri, il quale poi ha argomentato che il suo impegno era riferito all'esame in commissione e non all'approdo in aula del disegno di legge. Se così fosse stato quell'impegno, era un impegno privo di senso, Presidente, perché lei sa bene che il fatto di subordinare le nomine al passaggio in commissione è ininfluente, perché il senso era di mettere l'aula in condizione di fare una valutazione politica. Valutazione politica che, ammesso e non concesso che si abbia mal capito quanto lei aveva detto, era stata da lei condivisa sull'esigenza di ridurre il numero dei componenti quel Consiglio di amministrazione.
Andando a discutere... non di questa, ma della precedente finanziaria regionale, lei si era impegnato a ridurre il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione del casinò, tanto che il disegno di legge che oggi presentiamo riduce da 5 a 3 i componenti del Consiglio di amministrazione, e lascia la possibilità in alternativa alla nomina di un amministratore unico; amministratore unico che aveva caratterizzato la vita della gestione speciale della "Casinò S.p.a.". Un periodo sicuramente infausto quello della gestione speciale, ma raffrontato alle vicende successive, meno infausto di quanto non lo sia il periodo attuale; è il caso di dire che al peggio non vi è mai fine!
Che dire? Dire che molte volte l'ostruzionismo lo fa la maggioranza mi sembra il minimo, perché quando una legge che è stata licenziata dalla Giunta il 13 marzo ed è il disegno di legge n. 216, che ridefinisce le tematiche delle linee funiviarie, viene approvata 20 giorni dopo il suo licenziamento in Giunta, mentre un disegno di legge depositato il 23 gennaio viene portato in aula solo 3 mesi dopo, è evidente che l'ostruzionismo è più brava a farlo la maggioranza di quanto non lo sia l'opposizione: sicuramente non la nostra opposizione, che si è basata su proposte concrete, come quella che stiamo illustrando. Una proposta che durerà lo spazio della votazione del primo articolo, perché non avendo trovato un accordo in merito siamo consapevoli che questa proposta decadrà alla votazione del primo articolo, ma siamo convinti che i principi e le idee vadano affermati anche quando sono ancora maturi i tempi per vederne concretizzare i risultati auspicati. Con questa consapevolezza, ma con questo spirito consegniamo al giudizio politico dell'aula un'esigenza che, a parole, tutti avevano condiviso: la riduzione dei costi della politica, la riduzione dei componenti del "Cda", ma che poi, come spesso accade in politica, alla prova dei fatti le parole rischiano di essere smentite dalle azioni politiche.
Pensiamo di poter chiudere questa legislatura con la coerenza del messaggio che nel 2003 avevamo speso nei confronti degli elettori che ci avevano dato fiducia. Dubito che questa maggioranza possa ripresentarsi al proprio elettorato con la stessa coerenza rispetto al messaggio politico che aveva voluto lanciare, e mi riferisco all'"Union Valdôtaine" - ma non solo -, alla quale mi sembra evidente come quella maggioranza assoluta acquisita nel maggio 2003 non abbia portato bene, in quanto ha segnato l'inizio di una lunga vicissitudine e di una faida interna che ha paralizzato questa Amministrazione. Una faida interna che ha preso ad ostaggio le istituzioni con un'alternanza di Presidenze, con un rimpasto di alcune cariche istituzionali che, alla fine, hanno reso questa legislatura come la legislatura più inutile della storia di questo Consiglio e sicuramente la più problematica. Coerenza che sarà difficile anche per gli amici della "Stella Alpina", che si erano presentati con una coalizione inedita insieme ai loro cugini - dal punto di vista politico - di "Fédération" e che avevano intonato l'altra Valle d'Aosta. Vediamo bene qual è l'altra Valle d'Aosta! L'altra Valle d'Aosta, a distanza di 5 anni, è la ritrovata unitarietà di intenti con soddisfazione di governo da parte di "Fédération", che esprime un assessore, e con il solito invece fare prono, supino, e... qui mi fermo, altrimenti dovrebbe intervenire la censura di chi presiede l'aula, di "Stella Alpina", che in assenza di alcun ragionamento politico ha deciso di andare a servir messa all'altra Valle d'Aosta, perché l'altra Valle d'Aosta, paradossalmente, è quella dell'"Union"! L'altra Valle d'Aosta è quella alla quale "Stella Alpina" sta servendo in questo momento messa, è la stessa Valle d'Aosta, è la Valle d'Aosta di sempre!
Per tornare al tema, vorrei che su questo disegno di legge ci fosse un confronto e che qualcuno avesse il coraggio di sostenere che scherzava quando parlava di "altra Valle d'Aosta", che scherzava quando parlava di gestire il casinò in una maniera diversa, che scherzava quando diceva che si dovevano tagliare i costi della politica. Presidente Caveri, lei prima ha parlato di fatti ai quali non è stato presente e in maniera provocatoria ha detto: ci sembra di poter dire che l'esponente di "Alleanza sociale" o di "Azione sociale" avesse ragione nel sostenere che il candidato Gambardella...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... questo lei ha detto... noi le diciamo, pur non essendo presenti, che da telespettatori abbiamo avuto un'altra sensazione, ma le diciamo che per quanto riguarda il casinò parliamo di cose che conosciamo, che abbiamo visto, che abbiamo sentito e che avevamo concordato fino a qualche tempo fa, ovvero durante la riunione dei Capigruppo dove maggioranza e opposizione avevano concordato di trovare un accordo che tagliasse i costi e i numeri del Consiglio di amministrazione della "Casinò S.p.a.".
Prendiamo atto che quell'accordo nel volgere di questo fine settimana è saltato, prendiamo atto che fino alla prossima legislatura il "problema casinò" rimane sul tavolo delle tante questioni incompiute e non affrontate, ma riteniamo di non sottrarci al giudizio dell'aula, anche perché quello che ci interessa di più è il giudizio della comunità valdostana, rispetto alla quale effettivamente iniziamo ad avere qualche difficoltà a capire gli atteggiamenti di altre forze politiche che stanno all'opposizione... mi riferisco al "PD", che fa delle proposte per poi ritirarle e rinviarle in commissione sapendo che, con domani, finisce l'attività istituzionale!
Noi non abbiamo il timore di proporre al voto dell'aula una proposta che riteniamo non solo coerente, ma fatta nell'interesse della Valle d'Aosta e della "Casinò S.p.a.", che è una realtà importante della nostra regione. Mi piacerebbe che qualcuno spiegasse dai banchi della maggioranza quali sono i motivi politici e sostanziali che vi hanno impedito negli ultimi 2 anni - parto da quella famosa legge finanziaria nella quale il Presidente Caveri si era impegnato a fare quello che abbiamo concretizzato - di andare a modificare i meccanismi di nomina della "Casinò S.p.a.", perché se quello che ve lo ha impedito è il collante che vi ha portato faticosamente a concludere questa legislatura, non abbiamo timore di dire che sarebbe stato di gran lunga migliore per i destini della "Casinò S.p.a." e della comunità valdostana che quel collante fosse venuto meno 2 anni fa!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Sarò breve, ma molto duro. Siamo stufi di passare il tempo qui dentro a chiedere, prima per 2 anni, le dimissioni di un Consiglio di amministrazione del casinò, e... ci sono voluti 2 anni per capire che erano incapaci e incompetenti; poi abbiamo chiesto tramite questi 2 provvedimenti di legge in una riunione dell'opposizione la possibilità di nominare un commissario e non un nuovo Consiglio di amministrazione, un commissario che traghettasse il casinò dopo le elezioni regionali con 4 compiti precisi: applicazione totale del disciplinare, telecamere, contratto unico, definire le vertenze in corso. Tutto questo non è stato fatto ovviamente perché questo Consiglio di amministrazione nominato come forma di lottizzazione non è in grado di porre fine e risolvere questi problemi; quindi all'Assessore va bene, perché siamo a fine legislatura, perché abbiamo iniziato il Consiglio regionale precedente a questo a chiedere le sue dimissioni. In questo chiediamo le sue dimissioni, perché ancora una volta è responsabile di non averci ascoltato, non aver risolto un problema del casinò, aver nominato un nuovo Consiglio di amministrazione lottizzato, ripetendo lo stesso errore del vecchio Consiglio di amministrazione, con il casinò che si sta affossando, con 750 posti che cominciano ad andare a rischio! Ripeto: all'Assessore va bene perché siamo all'ultimo Consiglio regionale, perché avremmo iniziato la "solfa" non solo di chiedere le dimissioni a questo Consiglio di amministrazione, ma anche le dimissioni a questo Assessore!
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Visto il silenzio assordante dai banchi della maggioranza, mi sembra opportuno di non lasciar passare sotto silenzio questo provvedimento, ma di fare una breve riflessione che vorrei rimanesse agli atti della politica, visto che siamo alle ultime battute di questa legislatura e su questa vicenda del casinò sono state spese molte ore del nostro lavoro. Sapevamo che questo provvedimento avrebbe avuto qualche difficoltà a passare, né ci siamo illusi quando la maggioranza qualche giorno fa, preoccupata dell'ostruzionismo, aveva lasciato intendere che si poteva trovare un accordo...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... abbiamo preso atto che con la sinistra avete un "feeling" maggiore che con il Centro-Destra, che con il Consigliere Sandri una quadra la si trova... basta presentare 1.200 emendamenti che vi facciano venire un po' di paura e qualcosa si molla!
Noi non volevamo portare a casa un rinvio di un problema che dovrà essere affrontato e il termovalorizzatore saremo a votarlo perché ci sia, avete sbagliato a rinviare una cosa che prima o poi bisognerà accettare. Capisco l'imbarazzo elettorale, voi che non avete mai deciso di stare né a Destra, né a Sinistra su tali questioni... non è una questione neanche di tipo politico, il termovalorizzatore è una questione di tipo risolutivo di un problema, qualcuno prima o poi ci spiegherà, se avete l'idea di stare al Governo per i prossimi 5 anni, cosa fate dell'immondizia di Brissogne. Siccome ve lo siete già detti: faremo il termovalorizzatore, ma avete sotto ricatto del Consigliere Sandri mollato sulla questione, capisco che le vostre convinzioni durano il battito di un ciglio!
Le nostre convinzioni continuano invece ad essere ferme, cioè che è vero, forse l'amministratore unico poteva non essere la scelta risolutiva, ma almeno limitava i danni ai bilanci della "Casinò", perché il fatto di nominare un solo amministratore unico/commissario invece che 5 mangiatori di parcella, avrebbe alleviato i conti del futuro bilancio 2008 della "Casinò" che saranno in perdita, nonostante le riqualificazioni dei parametri, perché non avete compreso ancora - o forse avete compreso, ma non ve ne frega nulla... - che non è dando più soldi alla gestione che risolvete i problemi. Infatti, i soldi che ha avuto la gestione in questi anni, non li ha avuti mai nessuno, le tonnellate di miliardi che hanno divorato quei Consigli di amministrazione che avete nominato, non li ha divorati nessuno!
Sapevamo perfettamente che questa legge era un palliativo, evidentemente andava a limitare i danni finanziari che sono i denari dei nostri cittadini; ma la soluzione... lo abbiamo detto per 10 anni qual è: è la privatizzazione della casa da gioco; quindi l'amministratore unico aveva l'opportunità di ridurre i costi di gestione... tanto, vista la qualità delle gestioni, bastava metterne uno, che avrebbe fatto meno danni che 5, che non pensano e non fanno: non solo questi, anche quelli di prima e di prima ancora, i grandi "baroni dell'Amministrazione" che avete sempre nominato e che erano assolutamente fuori luogo, in quanto persone che nel loro campo avevano espresso grandi professionalità, ma che come amministratori di una casa da gioco non potevano esprimere che il nulla!
Ribadiamo, a fine legislatura, che la soluzione per la casa da gioco è che la politica e questo palazzo facciano un passo indietro sulla gestione, perché non c'è azienda sul mercato che possa resistere quando al Consiglio di amministrazione di una s.p.a., che dovrebbe essere un ente che anche se pubblico - abbiamo visto recentemente "Autostrade" - ha il dovere civile di fare utili o di mirare a fare utili, subentrano le pressioni di tipo politico (assumi quello o non cacciare quello perché è amico mio). Questo è il cancro che sta facendo morire la casa da gioco e le metastasi sono ormai sparpagliate in tutta la casa da gioco e si sono allungate anche sul "Billia" - come ieri mi sono permesso di far vedere al Presidente Caveri -, perché quando i dipendenti di quella struttura sono diventati dipendenti regionali l'encefalogramma è piatto! E se tu devi andare a fare un rinfresco e chiedete un preventivo, andrete a ridere, così come quando dovete organizzare una manifestazione al Casinò di Saint-Vincent andate a ridere perché il dilettantismo burocratico è allo stato puro! Potete veramente avere l'elenco di tutto quello che un'azienda non deve fare per stare sul mercato, e l'elenco invece di quel che deve fare per fallire, ma qui non fallisce, perché voi, per conto e in nome di una parte di Valdostani, continuate a rimpinguare le casse dissanguate del casinò, adesso avete modificato anche le percentuali di incasso, ma non servirà! Tempo qualche anno, quelle risorse non basteranno più, come non basteranno i bilanci regionali per far fronte alle spese correnti che avete messo in piedi e che continuate a mettere in piedi... vi ricordo che siamo partiti con il 70% di spesa corrente di questa amministrazione 5 anni fa di un bilancio che era quasi la metà di questo, oggi non ci basta il 70% di spesa corrente dell'attuale bilancio, che è doppio rispetto a 5 anni fa! Abbiamo raddoppiato le spese correnti, perché abbiamo raddoppiato il bilancio e la percentuale è rimasta la stessa! Se tanto mi dà tanto, la matematica non è un'opinione... Vi ringraziamo a nome di quell'altra parte di 70% di cittadini valdostani che non è d'accordo su questa cosa, ma siccome in democrazia anche una minoranza come la vostra detiene il potere assoluto sulla Regione, a nome dell'altro 70% che non vi vota, ma per effetto dei vostri giochi di potere voi eravate alternativi, eravate contro, adesso siete insieme, non è d'accordo sulla gestione del casinò in questa maniera! Questa era la finalità politica di questo provvedimento... voi lo respingete, ancora una volta respingete e rimandate l'assunzione di responsabilità per quanto riguarda i bilanci della "Casinò S.p.a." che, vi ricordo, è denaro pubblico e non nostro!
Presidente - Se non vi sono altri interventi, chiudo la discussione generale.
La parola al Consigliere Frassy per dichiarazione di voto.
Frassy (PdL) - Penso che si possa far di tutto e dire di tutto, quando poi è l'opposizione che fa ostruzionismo, ci si straccia le vesti perché l'opposizione non deve fare ostruzionismo.
Prendiamo atto che su un problema che non è marginale, che è il "Casinò S.p.a." - anche se vedo che molti colleghi sono in piedi con una mano sulla sedia e l'altra che mira alla porta -, su un problema che non ci siamo inventati perché è un problema su cui voi, da 2 anni a questa parte, avete dato delle false risposte, facendo delle grandi promesse, non c'è stata una voce che abbia dato una motivazione a quel voto che, sappiamo, sarà negativo. Questa è la dimostrazione di come questa maggioranza non abbia più la dignità politica per governare la Regione, perché liquida problemi che sono non secondari rispetto alle scelte politiche ed economiche di questa Regione, li liquida con l'orologio in mano, con la scadenza della legislatura, con un pulsante, respingendo una proposta di legge che non era risolutiva, ma che era un tentativo di confrontarsi.
Prendiamo atto del vostro silenzio; ci auguriamo che nella prossima legislatura il vostro silenzio sia più assordante per la diminuzione di consensi che la comunità valdostana sicuramente saprà riconoscere!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Voteremo a favore di questo disegno di legge, era un po' lo sbocco di una iniziativa concordata assieme.
Volevo solo aggiungere, rispetto alle cose che ho detto prima, che quello che stiamo discutendo oggi è di un'estrema gravità, perché sono 2-3 anni che continuiamo a ripetere a questa maggioranza come avrebbe dovuto intervenire. Quando si dice che siamo quelli del "no", allora riassumo: contratto unico, non è mai avvenuto, trasparenza e inserimento delle telecamere, non è stato fatto, "marketing", non è stato fatto, superamento della "STV" perché crea un conflitto di interessi fra casinò, decisioni occulte prese all'esterno del Consiglio regionale e della maggioranza, ma da una componente della maggioranza, mai stato fatto, diminuzione della conflittualità, mai stata fatta, gestione interna, gente che non si sa a cosa serve se non per affossare il casinò, era da rimuovere, mai stato fatto, un dirigente è intervenuto pesantemente sulle attività del Consiglio regionale con una lettera scritta, è al suo posto e non è mai stato rimosso!
Qui ci sono delle responsabilità che fanno paura e la maggioranza queste responsabilità, per non aver rimosso l'Assessore o chi è responsabile anche fuori da qui di questa situazione, averlo emarginato, è quello che oggi decide le assunzioni e le dimissioni e i premi e le riprese e le consulenze nella casa da gioco: non so quando, a nome del popolo valdostano, vi farete carico di questa gestione occulta! Continuate a non farlo, e vi prenderete la vostra responsabilità per essere stati zitti e aver permesso a persone che non c'entrano niente con il Consiglio...
Caveri (fuori microfono) ... non gridare!
Bortot (Arc-VA) - ... come... non gridare! Non riesco a farmi sentire da voi, per questo grido! Voi state affossando una struttura produttiva che dal dopoguerra ha buttato soldi per questa Regione, permettendoci di fare investimenti e dare lavoro, e non per incapacità, ma per malafede, perché... non dite che non siete stati avvisati! Siete stati ampiamente avvisati e vi è stato anche consigliato il modo di intervenire.
Quando abbiamo scoperto che non avevate la forza per intervenire, perché qualcuno è più forte di voi, abbiamo chiesto di prendere delle risoluzioni come Consiglio regionale per dire: telecamere, il Consiglio regionale, contratto unico, il Consiglio regionale, finire con la conflittualità interna, decisione del Consiglio regionale, non della maggioranza o del Governo! Avrei voluto essere Assessore, presentarmi al casinò con queste risoluzioni votate all'unanimità dal Consiglio, e vedere se non si riusciva a mettere a posto le cose in quella struttura! Non avete voluto farlo, nonostante la nostra disponibilità; adesso raccogliete quello che avete seminato!
Presidente - La parola al Consigliere Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Voteremo contro questa proposta di legge, ma permettetemi di dire che ci limitiamo a respingere tutte le accuse che sono state formulate.
Prendiamo atto che il "Popolo della Libertà" ha sposato la causa della s.p.a. pubblica, perché la proposta di legge mira a modificare l'attuale Consiglio di amministrazione, per cui è un'inversione di tendenza di 180° rispetto alla privatizzazione del Casinò e ne prendiamo atto, perché è esattamente quanto abbiamo scritto nel nostro programma di legislatura. Prendiamo atto che la Sinistra contesta tutto quanto c'è da contestare all'interno del casinò, ma l'unico interesse della Sinistra è entrare a far parte del Consiglio di amministrazione della s.p.a., perché questo è il contenuto della proposta di legge. Prendiamo atto dei vostri nobili intenti che sono chiaramente esplicitati in 2 proposte di legge...
(vivaci proteste dai banchi del "Popolo della Libertà" e dell'"Arcobaleno")
Presidente - ... calma, calma... silenzio! Sta parlando il Consigliere Vicquéry...
Vicquéry (UV) - ... sono nobili intenti che possiamo anche condividere, ringraziamo perché avete presentato in Consiglio regionale...
(voci che si sovrappongono)
Presidente - ... Consigliere Bortot! Consigliere Frassy, può intervenire dopo...
Vicquéry (UV) - ... vi ringraziamo per aver presentato queste 2 proposte di legge, che avremmo voluto discutere se le opposizioni si fossero messe d'accordo, la maggioranza regionale avrebbe portato a termine questi disegni di legge... Grazie per aver esplicitato le vostre volontà!
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Amico Vicquéry, Capogruppo dell'"Union"... mi sarei aspettato che, visto che questo è uno degli ultimi suoi interventi dopo una lunga carriera passata in questo palazzo, almeno volasse un po' più alto della manipolazione della comunicazione, perché venire a dire che siamo per la s.p.a. pubblica è veramente una manipolazione della comunicazione! Mi sarei aspettato che lei non solo non dicesse questa cosa, sapendo di mentire, ma sostenesse le ragioni del perché "no privata" la gestione. E 10 anni che vi chiediamo gestione privata e voi no, e noi... è da 10 anni che vi chiediamo: perché no? Perché non lo dite con franchezza... perché riteniamo che la gestione del casinò pubblica sia migliore... Siccome non lo potete dire perché avete 15 anni di fallimenti, qualcos'altro vi dovrete inventare!
Ci saremmo aspettati che qualcos'altro vi sareste inventati, e che alzandosi in quest'aula in uno degli ultimi interventi della sua lunga e gloriosa carriera da Consigliere regionale avesse detto: sono convinto che per la Valle d'Aosta, per le casse regionali sia meglio questo tipo di gestione... al che ci saremmo fatti una risata, visto i risultati, ma almeno non ci sarebbe stata la demagogia e la manipolazione che lei ha tentato - ma sorridendo -, perché sa perfettamente che siamo totalmente contrari alla gestione pubblica!
(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)
Presidente - ... ha chiesto la verifica del numero legale il Consigliere Bortot... invito il Consigliere Segretario a fare l'appello per la verifica del numero legale.
Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario Maquignaz, il Presidente, ai sensi dell'articolo 40 del Regolamento interno, constata che sono presenti 18 dei 35 Consiglieri e che pertanto è presente la maggioranza dei componenti del Consiglio; dichiara quindi valida la seduta ed invita il Consiglio a continuare la trattazione dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Presidente - Esiste il numero legale, quindi procediamo all'analisi del testo della proposta di legge n. 200.
Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti e votanti: 22
Favorevoli: 5
Contrari: 17
Il Consiglio non approva.
Presidente - In base all'articolo 77, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio, nel caso in cui il 1° articolo di un progetto di legge sia respinto, si intende respinta l'intera proposta.
Il Consiglio respinge pertanto la proposta di legge n. 200.
Presidente - Con questo oggetto concludiamo i lavori dell'odierna giornata. I lavori riprenderanno domani mattina alle ore 9 con la discussione del punto 37 dell'ordine del giorno.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 20,43.