Objet du Conseil n. 3409 du 2 avril 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3409/XII - Approvazione di mozione: "Impegno a predisporre proposte di contenimento dei costi della democrazia regionale".
Président - On était toujours au même point... je ne sais pas si les collègues ont travaillé sur un nouveau texte...
La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (PD) - Questo tema dei costi della politica è un tema importante, un tema che attraversa la politica nazionale, oltre a quella regionale.
Diceva qualche giorno fa ad Aosta Walter Veltroni che l'Italia ha il primato per quanto riguarda le prebende dei suoi politici, nel senso che abbiamo i Parlamentari più pagati d'Europa, quindi a scendere, visto che i Parlamentari sono il punto di riferimento anche delle indennità e degli emolumenti dei Consiglieri regionali, ovviamente tutto il sistema delle autonomie locali prende a riferimento questi livelli che sono i livelli più alti d'Europa. La proposta dirompente fatta da Veltroni è stata quella di dire: "andremo a portare gli emolumenti dei Parlamentari italiani a livello della media europea". Questo significherebbe già un taglio di svariati punti percentuali sugli stipendi dei Parlamentari e quindi anche quelli di Consiglieri regionali, dei Sindaci, dei Presidenti di Provincia, e quant'altro.
Allora noi dobbiamo fare dei ragionamenti, visto che questo tema è così importante e dibattuto: la nostra Regione non è al di fuori di questo sistema, tant'è vero che il sistema valdostano di determinazione degli emolumenti fa riferimento al 70% degli emolumenti del parlamentare; quindi ci siamo in pieno in questa situazione e dobbiamo trarne delle conseguenze. Avevamo cercato di mandare in questa legislatura dei messaggi chiari e non stravolgenti, nel senso della proposta di legge n. 133, che presentammo molto tempo fa, ad ottobre del 2006, firmata dal sottoscritto con i colleghi Fontana e Ferraris, che condivise con noi l'idea di ridurre una serie di parametri legati al vitalizio. Era una proposta semplice, che non avrebbe alterato significativamente l'assetto degli emolumenti dei Consiglieri regionali, ma che avrebbe dato un senso di aver capito il problema e di voler cominciare a camminare in questa direzione.
La risposta ora l'abbiamo vista: presentammo ad ottobre 2006 questa proposta di legge in Consiglio regionale, arrivò per decorrenza di termini in aula nel gennaio 2007, fu rinviata in Commissione perché gli affaccendatissimi Consiglieri regionali dell'"Union Valdôtaine" non avevano potuto approfondire il problema; ci hanno messo più di 6 mesi per capire se aveva senso, ad esempio, l'incompatibilità fra il vitalizio di Consigliere regionale e il vitalizio da Parlamentare. Vorrei guardare negli occhi i colleghi dell'"Union Valdôtaine", della "Stella Alpina" e di "Fédération", e capire quanto tempo ci mettono per farsi un'idea su questo complesso problema. Ha senso dare il vitalizio intero, anche per la quota regionale, ai Consiglieri regionali che godono anche della pensione da Parlamentare, oppure non è più giusto che si riconosca loro la parte maturata grazie ai loro versamenti e non a quelli della Regione? È troppo difficile come domanda? Diventa troppo complessa per voi la risposta? Quante consulenze dovrete fare per riuscire a capire di avere un'opinione in materia?
Il gennaio 2007 è stato solo l'inizio di questa farsa, perché poi abbiamo trascinato questa legge per aspettare quella dell'"Arcobaleno" che aveva presentato qualche mese dopo più o meno sugli stessi argomenti; alla fine, a quasi un anno di distanza dalla presentazione del "133", nel luglio 2007 queste sono state respinte, mentre è stato approvato un ordine del giorno che è veramente interessante. Credo che dobbiamo dare merito alla collega Squarzino di aver tirato fuori dai resoconti consiliari questo pezzo di storia. Allora, in discussione generale, viene data la parola al Consigliere Vicquéry, che quasi per orgoglio dice: "voglio presentare il documento che il gruppo dell'"Union Valdôtaine" ha firmato assieme agli altri gruppi consiliari, ovviamente contrari "Arcobaleno" e "DS". È un documento che nella sua sintesi è comprensivo di tutte le richieste che sono emerse durante il dibattito consiliare di ieri. Si stabilisce, come ricordato dalla collega Squarzino, di dare mandato alla Conferenza dei Capigruppo di svolgere un esame della situazione esistente e di proporre entro il 30 novembre 2007, nella comparazione con l'esterno e nella verifica complessiva del settore pubblico in Valle, soluzioni concrete per un contenimento dei costi della democrazia regionale, in una logica di equità... Fra l'altro, notate bene questa differenza: non "i costi della politica", ma "i costi della democrazia". C'è questa differenza che è utilizzata costantemente in quest'aula, per cui ci sarebbero i costi della politica e i costi della democrazia. Qual è la sottile differenza? La sottile differenza è che secondo l'"Union Valdôtaine" e i suoi alleati, i costi della politica è un'espressione che non tiene conto degli sprechi e dei costi della democrazia, che sarebbero quelli anche non solo dei Consiglieri regionali, ma dei Sindaci, dei gruppi consiliari, e di tutto questo "ambaradan" di cose. Dopodiché, con fare molto infastidito, il collega Vicquéry nella Conferenza dei Capigruppo diceva: "attenzione, un Consigliere regionale prende meno di qualche Sindaco". Può essere, ma riaffermare che qua siamo - come giustamente dice il tabellone - a guardare i costi della politica e che c'è un'enorme differenza fra i Sindaci e noi, è che noi abbiamo materia per definire il nostro stipendio e quello dei Sindaci, loro non hanno il viceversa, cioè non possono stabilire gli stipendi dei Consiglieri regionali.
Allora, a chi viene in carico la responsabilità? La responsabilità è pienamente in carico al Consiglio regionale e, da questo punto di vista, credo che siamo di fronte a uno dei tanti fallimenti della politica di questi ultimi 5 anni. Una politica che è partita da un momento alto di speranza: dopo le elezioni del 2003 sembrava che potesse partire una stagione di rinnovamento e di riforme finalmente omogenee di questa Regione, c'erano 2 partiti che erano stati approvati dalla popolazione. Ci sarebbe voluto il coraggio da parte di chi ha avuto quell'incarico da parte della popolazione, cioè "Union Valdôtaine" e "DS" insieme, di fare un grande rinnovamento della Val d'Aosta. Non è stato possibile, le motivazioni le sanno tutti, ma soprattutto credo che non sia stato possibile perché questo era uno degli elementi di discrimine: noi ponevamo il problema in maggioranza di avere più cautela, più prudenza, di andare a fare una serie di riflessioni su questi temi... non siamo mai stati ascoltati! Passati all'opposizione, abbiamo dato dei segnali morbidi di voler andare in questa direzione... non si è voluto ascoltare! Siamo arrivati a luglio con questa famigerata risoluzione presentata con così tanto orgoglio dal collega Vicquéry e, a proposito di inaffidabilità, chi è più inaffidabile di voi che decidete una cosa e non fate niente? A me fa ridere vedere che, adesso, nella proposta di mozione che girava, presentata dai gruppi di maggioranza con l'appoggio del "PdL", si dica: "dato atto che la Conferenza dei Capigruppo si è più volte riunita per affrontare questa tematica".... ma quando mai? Più volte vorrebbe dire 6-7 volte; da luglio a novembre 2007 su questo tema forse ci siamo trovati una volta! Questa è una vergogna, il pensare cioè di scrivere una cosa del genere, perché la verità è che non avete mai voluto fare alcun passo in avanti per dare dei segnali in questo senso!
Non è che chiediamo la luna... chiediamo solo di mandare dei segnali chiari alla popolazione e vorrei richiamare solo le proposte del "PD", che sono sintetizzate in un emendamento che abbiamo presentato in questo Consiglio alla mozione al punto 4 dell'ordine del giorno, che era stata presentata dai colleghi dell'"Arcobaleno", e diciamo - prima di tutto - sganciamento degli emolumenti e delle indennità dei Consiglieri regionali da quelle dei Parlamentari... perché? Perché riteniamo che i Parlamentari giustamente rappresentanti del popolo italiano devono decidere degli emolumenti dei Parlamentari italiani, la Valle d'Aosta è una Regione autonoma, noi vogliamo avere sempre più autonomia e competenze, vogliamo decidere su sempre più cose che riguardano la nostra Regione, quindi vogliamo decidere anche sui nostri emolumenti, non dipendere da Roma, nella buona e nella cattiva sorte! Questa deve essere una prerogativa nostra, noi la possiamo fare senza alcun problema, dobbiamo solo legiferare in materia. Dobbiamo dire che la Val d'Aosta ha un Consiglio regionale che intende decidere il livello retributivo dei propri membri, assumendosene la propria responsabilità davanti all'elettorato.
Secondo punto di questo emendamento che abbiamo prodotto insieme con la collega Fontana è una riduzione significativa delle indennità, abbiamo proposto il 20%; può essere tanto? Può anche essere il 10, ma volevamo fare qualche riflessione importante su questo punto. Nei giorni scorsi tutti voi, che siete attenti lettori di quotidiani e di altri giornali locali, avete letto questa notizia che è stata girata il 12 marzo dalle principali agenzie di stampa: "Gli italiani sono agli ultimi posti della classifica degli stipendi, un single guadagna 9.861 $ netti l'anno (equivalgono a circa 12.000 euro), mentre per una famiglia monoreddito l'entrata annua media è di circa 24.000 $ (circa 16.000 euro). Nei due casi i lavoratori italiani si posizionano al posto n. 23 della classifica dei Paesi OCSE, dietro nazioni come la Grecia che nel caso dei single ha ben 6.000 $ in più all'anno di reddito medio, e alla Spagna che ne ha 3.000 $ in più". Questo non è uno studio OCSE del 1994, è del 2007. Dietro di noi abbiamo solo la Repubblica Ceca, il Portogallo e la Turchia. Allora, di fronte a questa situazione per cui il reddito annuo netto dei lavoratori in Italia è di 5.000 $ all'anno inferiore alla media dei Paesi OCSE, che sono quelli dell'Unione Europea più alcuni altri come la Svizzera, la Norvegia, la Turchia e l'Islanda, abbiamo dei Parlamentari che prendono quasi il doppio della media europea di emolumenti e noi, essendo proporzionalmente collegati al 70%, siamo nettamente sopra alla media dei Parlamentari europei. Come Consiglieri regionali, tanto per essere chiari, prendiamo emolumenti che sono superiori a quelli della media non dei Consigli regionali o delle assemblee simili del resto d'Europa, ma dei Parlamenti europei! E viviamo in mezzo a una popolazione che invece vive con svariate migliaia di euro di redditi inferiori alla media europea! Se in una famiglia c'è una sorella che guadagna 10 e un fratello che guadagna 3, al di là delle posizioni - uno è laureato, un altro no, uno ha avuto fortuna e l'altro no -, di fatto quella famiglia sarà sottoposta a delle pressioni, a delle difficoltà, perché non è possibile che all'interno di una stessa comunità solidale ci siano delle differenze di valori così alte. Questo è avvenuto non per caso, ma per scelta ben consapevole e di questo poi parlerò successivamente.
Il terzo punto del nostro emendamento che portiamo alla mozione presentata dal gruppo "Arcobaleno" è in merito alla riduzione da 2 a 1 delle quote a carico della Regione, relative ai versamenti per la costituzione del vitalizio del Consigliere regionale (era uno dei punti essenziali del progetto di legge n. 142 dell'"Arcobaleno" e anche del n. 210, fra l'altro uno di questi emendamenti è stato presentato dai colleghi dell'"Arcobaleno" in rapporto all'assestamento di bilancio). Facciamo un ragionamento molto laico e molto sereno, nel senso che dobbiamo dire con un certo orgoglio che la riforma del 1999 del vitalizio è stata certamente un passo in avanti rispetto alla situazione precedente, nel senso che si è passati dal retributivo al contributivo. Quindi abbiamo messo un freno a quell'enorme debito che aveva la Regione nei confronti dell'insieme dei Consiglieri regionali, perché a pagare tutte le pensioni che avrebbero potuto maturare negli anni successivi, tenuto conto di una durata media della vita standardizzata, bisognava all'epoca valutare un debito della Regione superiore ai 110 miliardi di lire (55 milioni di euro). Quel piano di rientro del 1999 è stato completato di fretta con la finanziaria 2008 per consentire a qualcuno d'incassare la sua parte del bottino e poter pagare i danni alla Regione, ma la cosa interessante come avevamo detto come "Partito Democratico", come ha detto il collega Venturella in Ufficio di Presidenza, è che quei conti non stanno in piedi: lo dimostra l'assestamento di bilancio che deve cacciare fuori 5,7 milioni di euro per poter probabilmente chiudere il debito, ma forse non lo chiuderà.
I Consiglieri regionali hanno per fortuna prospettive di vita che si stanno allungando, c'è il discorso dell'IRAP che va a tagliare queste cose, per cui quella riforma che ha messo uno stop a quel debito esagerato che si stava creando negli anni precedenti, per cui i Consiglieri regionali che vedevano aumentare molto frequentemente le loro prebende, perché essendo collegati con un Parlamento che si aumentava tutti i 6 mesi gli stipendi, anche lo stipendio del Consigliere regionale decollava, di fatto però decollavano anche tutte le pensioni dei Consiglieri regionali che erano andati in pensione. Per cui ci sono delle persone che hanno finito il loro mandato negli anni '70 e che si sono trovati 6 mesi dopo 6 mesi il vitalizio da Consigliere regionale che diventava sempre più rilevante: quello lo abbiamo bloccato.
Oggi però c'è da fare qualche ragionamento in più sostanzialmente per due motivi essenziali. Il primo, differentemente da qualche anno fa oggi abbiamo la possibilità di pagarci i contributi figurativi, quindi la pensione, la stragrande maggioranza di noi, se la può fare continuando a pagare i contributi rispetto all'attività lavorativa che uno aveva prima di entrare in Consiglio regionale, nel caso abbia dovuto mettersi in aspettativa. Questo già evita che ci siano una serie di preoccupazioni per quanto riguarda la vecchiaia dei Consiglieri regionali. Il secondo, in una situazione come questa in cui il Consigliere regionale è di fatto un privilegiato e tante persone si trovano in estrema difficoltà, diventa difficile dire - come è stato detto qui dall'Assessore alla sanità - che non ci sono i soldi per aumentare il minimo vitale da 457 euro al mese a 600 come chiedevano quei disgraziati del "PD". Non abbiamo i soldi per dare 100 euro in più al mese a quelli che chiedono... che sono i più poveri dei più poveri? E poi abbiamo svariati milioni di euro per fare invece il vitalizio dei Consiglieri regionali? Credo che questi siano dei dati poco accettabili e poco convincenti. Vi do solo un'idea: in contributo ordinario il contributo del Consiglio regionale per i Consiglieri regionali nel 2007 è ammontato a 1.410.000 euro contro i quasi 5 milioni per la gestione degli amministratori, indennità di carica a fine mandato, la diaria, il trasporto, spese per assicurazione... cioè i Consiglieri costano circa 6,4 milioni di cui 5 per l'attività corrente e 1,4 per la costituzione del vitalizio. Credo che la riduzione da 3 a 2 delle quote versate dall'Amministrazione regionale consentirebbe, da un lato, di mantenere un risparmio notevole per le casse della Regione (attorno a 700mila euro all'anno); dall'altro, mandare un segnale chiaro alla popolazione che abbiamo capito che è necessario che da adesso in avanti la Regione viva con un altro stile, un modo di comportarsi più modesto e più conforme a "l'esprit valdôtain", lo spirito valdostano, che non è mai dell'apparire, né del volersi far vedere.
C'è un detto che viene utilizzato molto giustamente in questa campagna elettorale da parte dei nostri candidati perché riprende una parte fondamentale di questo "esprit libre valdôtain": "bien faire et laisser dire". Questo è uno spirito diverso con cui la Regione dovrebbe andare avanti e promuovere la sua riscossa e il suo tornare fra le società vive dell'Europa, quelle che producono ricchezza e che la distribuiscono poi a tutta la popolazione.
Il "Partito Democratico" non può accettare riflessioni che non vadano nel senso che oggi da quest'aula emerga una parola chiara e precisa. Siamo a fine legislatura, non pensiamo che sia possibile predisporre degli atti normativi, speriamo che nell'assestamento di bilancio gli emendamenti proposti dall'"Arcobaleno" possano essere accettati - e che noi appoggeremo -, però quello che può fare il Consiglio regionale in quest'aula, oggi e adesso, è quello di mandare un segnale preciso. Il segnale preciso non è quello di dire: "gli uffici studino e poi valuteremo"; il segnale preciso è di dire: "ci sganciamo da Roma, ci impegniamo a ridurre gli stipendi, riduciamo da 2 a 1 le quote versate dalla Regione per il vitalizio di Consiglieri". Se non sono queste proposte, facciamole delle altre, ma che siano concrete! Altrimenti non può che confermarsi l'impressione che abbiamo avuto: che si sia voluto solo perdere del gran tempo, che oggi sotto elezioni c'è paura di bocciare una mozione delle opposizioni che chiede con molta serietà e molta determinazione dei passi precisi in questa direzione, quindi si cerca di cavalcare il "non so... lo abbiamo detto, ma forse no, ma lo faremo... aspettate... dateci fiducia". È difficile dare fiducia a chi si è impegnato per il 30 novembre e poi, essendo Capogruppo, non ha fatto niente!
Si chiedeva il collega Vicquéry: ma lei, Venturella, in Ufficio di Presidenza perché non si è mai dato da fare? Consigliere Vicquéry, lei ha presentato la mozione del 30 novembre, era lei il promotore, non l'ho mai vista sudare per chiedere la convocazione dei Capigruppo, né entrare in ufficio: "Sandri, guarda ho questa proposta, siamo d'accordo, vogliamo confrontarci?"... Non l'ho mai sentita dire: "Presidente Perron, perché non convoca la Commissione dei Capigruppo perché vogliamo fare questa cosa"!
Vicquéry (fuori microfono) - ... lei lo ha detto?
Sandri (PD) - Noi abbiamo presentato dei provvedimenti di legge! Ma qua è una cosa su cui dobbiamo andare a fare un'analisi attenta perché queste cose vengono da lontano e bisogna guardare lontano.
Il collega Vicquéry si è smascherato - a fine legislatura forse ha meno controllo sulle proprie esternazioni - facendo un attacco sul discorso dei gruppi consiliari: voi dell'opposizione avete aumentato le prebende dei gruppi consiliari! Ma questa dei gruppi consiliari va vista con una certa attenzione, perché ci permette di capire perché l'"Union Valdôtaine" che ha gestito la politica negli ultimi 20 anni, ha sempre aumentato le prebende dei Consiglieri regionali, ma non ha mai aumentato di una lira quelle dei gruppi consiliari! Collega Vicquéry, i gruppi consiliari non hanno avuto una lira di aumento; 2 anni fa è stato loro riconosciuto l'aumento dell'inflazione degli ultimi 20 anni, perché furbescamente l'"UV" ha sempre impedito con queste questioni dei costi della politica che i gruppi consiliari potessero avere l'aggiornamento dei piccoli fondi che hanno a disposizione per fare politica! Avevate paura che avessimo qualche soldo in più per documentarci? Per fare qualche iniziativa che ci consentisse di far vedere cosa potevamo fare? Non volevate che potessimo avere dei soldi per delle consulenze specifiche? Allora la cosa migliore era strozzare lentamente i gruppi consiliari con delle prebende che erano bassissime, perché il finanziamento ai gruppi consiliari era fermo dal 1990! Erano anni in cui l'inflazione viaggiava a 2 cifre e naturalmente, anno dopo anno, quei soldini valevano sempre meno. Nel progetto di legge del luglio 2006 questa cosa è stata riaggiornata, si è tornati ai livelli del 1990! Ma allora, collega Vicquéry, portiamo anche gli stipendi dei Consiglieri regionali a quelli del 1990 a parità di inflazione! Per essere chiari, le spese per il funzionamento di tutti i gruppi consiliari regionali hanno superato di qualche centinaia di euro i 550mila euro all'anno, ma in questo c'è l'attività che ci consente di essere presenti e documentati, perché non possiamo competere con l'Amministrazione regionale che ha uffici legali, consulenti, soldi... noi siamo dei piccoli Consiglieri regionali di opposizione che devono contare sulle proprie forze!
Il finanziamento dei gruppi ci consente di avere da qualche consulente, e ringrazio qui, fra i tanti, quello che più ci è stato vicino in questi anni, l'ex Segretario generale dell'Amministrazione regionale Renato Barbagallo, tutto questo è stato possibile perché avendo riaggiornato... anche se non abbiamo recuperato tutta l'inflazione dal 1990 al 2006... ma la cosa divertente è che è talmente incardinata nella mentalità dell'"Union Valdôtaine" questa di soffocare i gruppi consiliari, per paura che facciano un po' di politica, che approvata la legge vi siete dimenticati di aggiornare il finanziamento dei gruppi consiliari per 2 anni consecutivi, essendo voi abituati al fatto che si danno i soldi poi non si aggiornano più, mentre nella legge era stato previsto che l'aggiornamento venisse fatto ogni anno sulla base dei parametri ISTAT! Nel mese di marzo qualcuno si è reso conto di questa anomalia e i dirigenti della Presidenza del Consiglio, giustamente, hanno ottemperato a riaggiornare questi termini. Non è però stata una bella cosa rendersi conto ancora che l'Amministrazione regionale spende milioni e milioni di euro in consulenze di tutti i tipi per una produzione legislativa che fa pena qualitativamente e quantitativamente e noi siamo obbligati ad accettare questi soprusi, così come sono stati perpetrati anche se involontariamente; non crediamo che ci sia una volontà specifica dietro, però è evidente che è la disposizione mentale che ha portato a questo tipo di comportamenti.
Allora crediamo che si debbano fare riflessioni di più alto livello. Su questi temi dobbiamo renderci conto che i Valdostani hanno diritto ad avere dei segnali ben chiari: la politica deve smettere di essere una "casta" e deve tornare ad essere vicina ai cittadini. Per fare questo non si possono vedere sprechi o prebende che siano troppo al di sopra di quelle che sono le condizioni medie della popolazione. Da questo punto di vista mi dispiace che non ci sia in aula il collega Ottoz, comunque con il "video on demand" potrà ascoltare queste parole, ma è stato secondo me offensivo ciò che ha detto nei confronti dei sindacati. Giustamente la collega Fontana mi diceva prima che è un atteggiamento profondamente scorretto, perché non si può mettere sullo stesso piano le rappresentanze dei lavoratori, i sindacati, i sindacalisti che di certo non hanno le nostre prebende e non hanno i nostri stipendi, metterli insieme con la politica che ha dei livelli maggiori!
Concludo facendo solo due osservazioni più generali. La prima: posso anche essere d'accordo quando molti della maggioranza mi dicono nel chiacchiericcio che si fa intorno a quest'aula che la Val d'Aosta non è certo la peggio messa da questo punto di vista. Ho detto già prima e ho riconosciuto come sia stato importante che nel 1999 la Regione abbia chiuso con il sistema retributivo per il vitalizio dei Consiglieri regionali. E sicuramente oggi bisogna dire che gli stipendi dei Consiglieri regionali della Valle d'Aosta sono fra i più bassi d'Italia, nel senso che credo sia solo il Molise che ha delle prebende inferiori alle nostre, ma non vuol dire nulla, perché dobbiamo fare riferimento al livello medio degli stipendi dei nostri concittadini, alla sindrome della quarta settimana che ormai è presente anche in questa Regione e che pone degli enormi problemi alla popolazione, e quindi abbiamo la responsabilità qui, e oggi. Se poi noi associamo a questa valutazione una valutazione non rispetto all'ambito nazionale, oltretutto siete sempre voi che dite che Aosta non deve tener conto di Roma che ci schiavizza, ci colonizza, eccetera, ma se andiamo a vedere gli amici vallesani, i Consiglieri regionali del vallese, cioè i Deputati del Grand Conseil du Valais, prendono in un anno quello che un nostro Assessore prende in un mese! Questa è la differenza! Hanno un carico di lavoro leggermente inferiore al nostro perché fanno qualche seduta del Consiglio in meno di quante ne facciamo noi, hanno parecchie attività di Commissione forse più di quanto non ne abbiamo noi, ma alla fine dell'anno non hanno le stesse prebende; in secondo luogo, non abbiamo un esempio in Svizzera, in particolare non c'è nel Gran Vallese di una pensione, di un vitalizio, di un qualche paracadute per la vecchiaia per questi "Députés" du Grand Conseil. Questa è la realtà di un paese più ricco del nostro, la Svizzera, di una Regione molto simile a noi per cultura, per lingua, per tradizioni, e non possiamo più pensare di vivere così al di sopra degli altri cittadini e anche delle nostre risorse!
Per questo il "Partito Democratico" è disponibile a valutare proposte di mozione, di modifiche, di emendamenti al proprio emendamento; è disponibile a confrontarsi con i colleghi dell'"Arcobaleno" con cui abbiamo percepito ci sia una forte assonanza di intenti; abbiamo molte più difficoltà a pensare di poter valutare la possibilità di un accordo con i gruppi di maggioranza. Non mettendo però mai limiti all'ottimismo e alla speranza, credo che sarebbe un bel segnale di uno scatto d'orgoglio, uno scatto di capacità che potrebbe anche rendere molto in termini politici, se questa maggioranza, se la Giunta regionale, il Presidente dell'"Union Valdôtaine", il Capogruppo dell'"Union Valdôtaine" sapessero fare un passo in avanti e dire: "su questi temi facciamo in modo che questo Consiglio regionale mandi dei segnali concreti e precisi con un piccolo elenco", come diceva il collega Vicquéry nella Conferenza dei Capigruppo, una piccola nota della spesa, in modo che questa legislatura non si chiuda con un nulla di fatto su questo punto.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Le risposte che darò sono dovute sia al Presidente della Regione, sia al collega Vicquéry; permettetemi però una piccola digressione riguardo al Monte Bianco. Ho ricevuto adesso un comunicato stampa, in cui il Ministro dell'ambiente, quasi avesse sentito le esternazioni del Presidente Caveri, dice che la decisione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, che aveva fissato un limite peraltro già elevato al transito dei veicoli pesanti del traforo va rispettato, il Monte Bianco è un patrimonio nazionale che il Ministero dell'ambiente ha già proposto in via preliminare per l'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità e che va preservato e tutelato con forza in tutte le sedi...
Presidente - ... mi spiega il nesso con ciò che stiamo discutendo?
Venturella (Arc-VA) - Nulla, ma ho approfittato, approfittano tutti, approfitto anch'io! Invece, per quel che riguarda i costi della politica, vorrei qua rispondere un'altra volta al Presidente Caveri sul "decreto mille proroghe", perché qualcuno ha una memoria molto corta, quasi nulla, perché innanzitutto chi meglio di noi condivide l'esigenza di ridurre i costi della politica? Abbiamo presentato 5 proposte di legge su questo tema. Venendo ai rimborsi elettorali, non si capisce perché l'Alleanza Autonomista Progressista che ha vinto le elezioni del 9 aprile 2006 non dovrebbe usufruire del rimborso delle spese elettorali, mentre ne usufruiscono tutti, comprese le liste perdenti a quel tempo, "Vallée d'Aoste" e "Forza Italia".
Il Presidente Caveri ha una memoria così labile che non si ricorda che proprio la lista capeggiata dal suo movimento, che nel 2001 elesse Deputato Collé, richiese ed ottenne dai partiti presenti in Parlamento 7 anni fa lo stesso atto di riapertura dei termini, per rimediare ad analogo ritardo, quindi è un po' come il bue che dà il "cornuto" all'asino. La norma era stata presentata dai Deputati, Gazzetta ufficiale n. 176/02, lo leggo, perché il Presidente dice: ben 8 Capigruppo di maggioranza, le ricordo i Deputati che hanno presentato lo stesso atto sulla riapertura dei termini per l'elezione del Deputato Collé, che era firmato da On. Deodato, On. Ballaman, On. Giovanni Bianchi, On. Biondi, On. Buontempo (amico di Ciarrapico), On. Colucci, On. Alberta De Simone, On. Luciano Dussin, On. Fiori, On. Manzini, On. Mastella (amico di Berlusconi), On. Mazzocchi, On. Mussi, On. Pistone, On. Rotondi, On. Tarditi, On. Trupia, On. Valpiana. Questa è diventata la legge n. 156/02, disposizioni in materia di rimborsi elettorali, e il suo primo articolo recita: il termine di cui l'articolo 1, comma 2, ultimo periodo della legge n. 157/99 per la presentazione della richiesta dei rimborsi delle spese per le consultazioni elettorali svoltesi nel 2001 - Presidente Caveri, chi vinse nel 2001? - per il rinnovo della Camera dei Deputati e dell'Assemblea regionale siciliano è differito al 30° giorno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Dov'è lo scandalo? Capiamo l'estremo zelo del nostro Presidente della Regione che si mette a denunciare la pagliuzza nell'occhio altrui, su questo tema prima di ergersi a censore non sarebbe male informarsi sui contenuti e sui precedenti, quando l'"Union Valdôtaine" e i suoi alleati hanno beneficiato di analoghe situazioni. Insomma i ritardi ci sono stati uno solo nella presentazione di un semplice rendiconto, analogamente al 2001 e anche questa volta lei ha perso l'occasione per stare zitto. In riferimento al vero contendere, che è quello di cui si parlava oggi in Conferenza Capigruppo, abbiamo ascoltato molto attentamente ciò che dicevano i rappresentanti della "Stella Alpina" e dell'"UV", ma la risposta è semplice: non si potrà fare un provvedimento di tipo organico articolato e completo, ma almeno 2, 3, forti segnali alla comunità valdostana, si potrebbero presentare con una semplice votazione sugli emendamenti dell'assestamento di bilancio. Siamo disposti a ritirarli come gruppo "Arcobaleno", per poi condividerli con tutto il Consiglio regionale. Questa è la nostra proposta, una proposta semplice: l'intervento diretto su 2-3 articoli dell'assestamento di bilancio.
In chiusura, lei, collega Ottoz, stamani ha parlato di tutto e di tutti, ma mi sto chiedendo negli anni passati da che parte era seduto! Ora che è dell'opposizione di Centro-Destra si erge a censore, i Comuni, le Comunità montane... ma prima dov'era? Quindi la risposta alle sue esternazioni è così semplice: si faccia un esame di coscienza e si chieda dov'era negli anni passati! Non si sedeva forse proprio nei banchi della maggioranza regionale?
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Anch'io volevo rispondere brevemente alle osservazioni fatte stamani in seguito alla nostra presentazione della mozione. Come abbiamo detto, siamo d'accordo, collega Vicquéry, di giungere a delle proposte organiche e voi avete detto che avete delle proposte concrete, ma... quali sono? Non le abbiamo mai viste!
Do atto che la "Stella Alpina" invece ha presentato, a suo tempo, un disegno di legge con queste proposte concrete, poi sono state accolte o non accolte, questo è un altro discorso, ma ha avuto il coraggio di dire quali erano le loro proposte concrete. I gruppi "DS" e "Arcobaleno" hanno tentato più volte di formulare delle proposte concrete, poi possono essere o meno condivise o contrastate, ma hanno fatto questo sforzo, accettando anche tutte le varie critiche, perché è chiaro che ogni proposta, proprio perché se non è organica e condivisa con tutti riguarda un settore ed è facilmente attaccabile se uno si pone altri punti di vista, giustamente, ma è proprio dal confronto dialettico che giunge una proposta organica. Finora, di fronte alle proposte organiche presentate a suo tempo dalla "Stella Alpina" e in questa legislatura da noi, quale confronto c'è stato dall'altra parte? Solo la denuncia di demagogia, la denuncia di voler essere i primi della classe, la denuncia di non affrontare in modo organico il problema!
Ripeto: noi siamo d'accordo nell'affrontare in modo organico il problema e non ci siamo nelle poche ore in cui la Conferenza Capigruppo ha affrontato questo problema... sottratti al confronto. Abbiamo detto: "secondo noi questo è un punto da tener presente", anche perché, stante l'attuale legislazione, intervenire sugli emolumenti dei Consiglieri regionali significa a cascata intervenire sugli emolumenti dei vari amministratori e lo vedremo adesso, quando discuteremo la legge sugli emolumenti dei Consigli di amministrazione, in cui il CPEL ha detto: "non prendete a riferimento i Consiglieri, prendete gli Assessori", e va bene. Comunque il riferimento è sempre un amministratore regionale: solo se si va a modificare l'emolumento del Consigliere e indirettamente anche degli Assessori, solo così, a cascata, si interviene su tutto il resto. Questo spiega perché noi in modo un po' testardo continuiamo a dire che bisogna intervenire su questo, e ripeto, di fronte a questa nostra proposta si è detto continuamente: "bisogna fare una proposta organica"... ma qui, chi si è preoccupato di questa proposta organica, chi si è preoccupato di fare questo? Se questo fosse un problema veramente sentito dalla maggioranza, la maggioranza ci avrebbe lavorato sopra! Non faccio l'elenco dei problemi dal Casinò a tutto il resto in cui la maggioranza si è riunita, ha fatto, in pochi giorni la Giunta ha approvato un disegno di legge, in 2 giorni la Commissione ha nominato il relatore, ha fatto le audizioni, ha sentito il relatore, ha sentito la Giunta, l'ha approvata e il 3° giorno è passata in Consiglio ed è stata votata! Non faccio l'elenco, ma abbiamo una serie di esempi chiari in cui, quando c'era la volontà ferma della maggioranza di affrontare un problema e di portare a casa un risultato, lo ha fatto, giustamente, perché è suo compito fare questo!
Adesso la maggioranza non può nascondersi dietro il dito nel senso di dire: "noi volevamo fare un discorso organico, avevamo chiesto ai Capigruppo di lavorare, poi se non si è fatto la colpa è dei Capigruppo, anzi, è colpa dei Capigruppo dell'opposizione, che non hanno sollecitato"! Questo è proprio prenderci in giro! Siamo almeno seri e chiari, non ci prendiamo in giro, non è serio fare così! Anche adesso, mi si è detto: stiamo lavorando su questo, mi sembra che anche Caveri dicesse che in questo Consiglio c'è un disegno di legge che va nell'ottica di ridurre gli emolumenti per il Consiglio di amministrazione. Ma guardiamoci bene negli occhi: come mai è stato deciso questo disegno di legge? Perché da Roma è venuto un input con la finanziaria che bisognava intervenire, non è una scelta autonoma nostra, è una scelta in differita, perché dobbiamo farlo e lo facciamo, però non rivendichiamo questo come esempio della volontà autonoma nostra di intervenire, non è vero! Non prendiamoci in giro, ripeto una seconda volta.
Terzo elemento su cui non dobbiamo prenderci in giro. Abbiamo tentato stamani di dire: cerchiamo di fare un'unica mozione, cerchiamo varie proposte, e poi ci è stato detto "no", non va bene, poi la maggioranza insieme al "Popolo della Libertà" si è riunita, ha proposto un testo che è arrivato. Noi non ci riconosciamo in questo testo... perché? Semplicemente perché demanda a degli uffici di predisporre un dossier, perché i nostri colleghi, quando ci saranno le nuove elezioni, potranno già lavorare. Ma signori miei, fossi negli uffici vi direi: non vi abbiamo già dato dei dossier? Io tengo la carta in genere, ma proprio mettendo insieme i documenti per affrontare il discorso sui costi della politica, sono andata a ritrovare nella cartellina una serie di tabelle che riguardano tutti i vari componenti della Giunta, i Consigli, i Presidenti "bla-bla" di tutte le varie Regioni; poi ancora tabella comparativa per l'assegno vitalizio, poi ancora una legenda della tabella, non ho portato tutti i documenti, ma un primo dossier c'è già ed è già a disposizione di tutti i Capigruppo da novembre 2007, quindi non prendiamoci in giro! Ripeto: possiamo avere posizioni diverse sui problemi, ci confrontiamo su queste, le adeguiamo in modo diverso e va bene, questa è la democrazia: confrontarci sui problemi, ma non prenderci in giro a vicenda così, non è serio!
Scusate, voi, la maggioranza, compreso il "Popolo della Libertà" che ha firmato l'emendamento alla nostra mozione, in cui dopo 5 anni di legislatura e dopo che lo scorso luglio tutto il Consiglio ha affrontato il problema del costo della democrazia e ha affermato che bisogna trovare soluzioni concrete per il contenimento dei costi della democrazia, dopo aver fatto tutto questo, a conclusione... cosa dice? Ci siamo accorti che ci mancano i dati, non abbiamo il dossier con tutti i dati, per cui chiediamo agli uffici di preparare per i prossimi Consiglieri i dati su cui ragionare. Se ci fosse un ammalato, una persona che è in difficoltà economica o un Comune che ha dei problemi per quanto riguarda qualunque cosa, voi dite: guarda, è proprio serio il tuo problema, lo abbiamo preso in carico, è dall'anno scorso che ci pensiamo e proprio per fare questo chiediamo agli uffici di raccogliere i documenti del caso che ti riguardano, così quando altri vorranno decideranno, ma... vi sembra una cosa seria questa? A me non sembra, ma se voi ritenete che questo sia un modo serio di comportarsi nei confronti dei cittadini va bene, lo fate, lo dite e... contenti voi! Si vede che ciascuno di noi ha concezione diversa del proprio ruolo e della propria serietà e della parola che viene data e delle priorità che vengono date, perché dalla discussione e dal tipo di emendamento che avete proposto, si dimostra che i costi della politica non sono affatto una priorità per quanto riguarda questo Governo. Tutti gli altri, lo vedremo con l'assestamento di bilancio, quanti problemi ci sono di cui ci si occupa: dall'elicottero all'agricoltura all'edilizia al Forte di Bard... giustamente tutti importanti, dal Casinò, la "Finaosta", le auto che devono essere rinnovate, tutto questo è importante e io ne convengo; ma quando abbiamo fatto questa lista della spesa, per cui vediamo quanti soldi si prevedono, diciamo che in questa lista non c'è stato il costo della politica, abbiate pazienza, c'erano problemi più urgenti da affrontare, il costo della politica non è un punto che può entrare nella lista della spesa! Prendiamo atto.
Capite che non ci riconosciamo in questa mozione: o voi ritenete che si possa su questa mozione lavorare ancora, allora possiamo con voi incontrarci, altrimenti abbiamo preparato un emendamento alla mozione che, partendo dal testo originario - quando dico "noi" intendo il gruppo "Arcobaleno" insieme al "PD" -, cerca di dire delle cose concrete. Diciamo: Ritenuto che non si possa concludere la legislatura senza dare una risposta, seppure parziale a questo problema, seppure minima... volete scrivere minima, mettiamo minimissima se volete... cioè la consapevolezza che è una risposta infinitesimale rispetto al grande problema, allora si ribadisce la necessità di addivenire ad una proposta organica... ma certo, chi non riconosce questo! Certo che ci vuole una proposta organica, la quale, visto che non siamo in grado oggi, deve prevedere alcuni paletti su cui mi sembra che molti siano d'accordo: una riduzione significativa delle indennità ed emolumenti del Consiglio regionale. Qualcuno diceva le indennità andrebbero rimodulate a seconda se il Consigliere lavora o non lavora, va bene, qui mettiamo significativa riduzione e poi nel merito si entrerà, ma intanto è un'affermazione di principio sulle cose che vogliamo; poi sganciamo gli emolumenti dei Consiglieri regionali da quelli parlamentari e qui dico che un minimo di autonomia nostra dovremo anche rivendicarla.
Stamani il collega Vicquéry diceva... io avevo dell'"amertume" e anche lui dice: anche noi abbiamo dell'"amertume" per questo "Governo Prodi" che non ha fatto niente per diminuire i costi della politica! D'accordo, ma... la nostra autonomia? Su questo non siamo autonomi, su questo dobbiamo aspettare che Roma decida per decidere, noi, cosa fare? L'autonomia in questo caso non c'entra niente? Io credo che c'entri! Allora noi possiamo sganciare la nostra indennità da quella dei Parlamentari perché così riaffermiamo anche la nostra autonomia e poi riproponiamo il nostro discorso dell'assegno vitalizio. Se però voi ritenete che uno di questi 3 punti possa essere stralciato, va bene, ci vediamo e lo modifichiamo. E poi c'è un auspicio: visto che abbiamo questo assestamento di bilancio, in cui ci sono centinaia di milioni che vengono "spalmati" su tutta una serie di voci di bilancio, auspichiamo che...
Vicquéry (fuori microfono) - ... 2 minuti...
Squarzino (Arc-VA) - ... ringrazio la Giunta che precedentemente si cura della mia voce; secondo, il Capogruppo dell'Union che si preoccupa di darmi i tempi. La ringrazio perché così supplisce a un lavoro che fa il Presidente del Consiglio!
Noi auspichiamo poi che fin da questa seduta ci sia da parte del Consiglio la volontà di cominciare a mettere un primo sassolino e quindi accettare uno degli emendamenti che vanno in questo senso, che sono nell'assestamento di bilancio. Ancora: se per caso voi avete in mente un intervento per ridurre i costi della politica da mettere nell'assestamento di bilancio, se lo si può ancora fare, presentando un emendamento all'emendamento, quindi è possibile tecnicamente farlo; se non si fa è perché non c'è la volontà politica di farlo.
Presento adesso alla Presidenza il testo dell'emendamento alla mozione, firmata dai colleghi dell'"Arcobaleno" e del "Partito Democratico".
Mozione
Ricordato che nel corso della seduta consiliare del 27 luglio 2007, sono state respinte le proposte di legge n. 142, presentata dal gruppo Arcobaleno-Vallée d'Aoste, e n. 133, presentata dal gruppo consiliare Gauche Valdôtaine- Democratici di Sinistra, finalizzate ad incidere sui costi della politica, iniziando dalla diminuzione di indennità ed assegni vitalizi dei Consiglieri;
Ricordato, altresì che il Consiglio regionale, per dare comunque una risposta alla necessità di ripensare i costi della politica, aveva votato a maggioranza una risoluzione, con cui si stabiliva di dar mandato alla Conferenza dei Capigruppo di proporre, entro il 30 novembre 2007, "soluzioni concrete per un contenimento dei costi della democrazia regionale";
Ricordato che tale termine è stato ulteriormente spostato, senza che nessuna proposta sia stata predisposta;
Ritenuto che non si possa concludere la legislatura senza dare una risposta, se pur parziale, a questo problema;
il Consiglio regionale
Ribadisce
La necessità di addivenire ad una proposta organica che preveda anche:
1) lo sganciamento degli emolumenti e delle indennità dei Consiglieri regionali da quelle dei Parlamentari;
2) una riduzione significativa di tutte le indennità ed emolumenti dei Consiglieri regionali;
3) la riduzione da 2 a 1 delle quote a carico della Regione relative ai versamenti per la costituzione del vitalizio del Consigliere regionale;
Auspica
l'accettazione, nel corso dell'esame e della votazione dell'Assestamento di Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 (PL n. 212), degli emendamenti su questo tema
F.to: Squarzino Secondina - Sandri - Bortot - Fontana Carmela - Venturella
Si dà atto che, dalle ore 16,40, presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - Volevo sapere... questo testo sostituisce gli emendamenti presentati dai due gruppi? Sì, quindi il testo presentato a firma dei colleghi Squarzino, Sandri, Bortot, Fontana e Venturella sostituisce i 2 emendamenti iniziali, quello presentato dal gruppo "Arcobaleno" e quello del "PD"; ne do rispettivamente lettura per il verbale:
Mozione
Ricordato che nel corso della seduta consiliare del 27 luglio 2007 la proposta di legge n. 142, presentata dal gruppo Arcobaleno-Vallée d'Aoste, finalizzata ad incidere sui costi della politica, iniziando dalla diminuzione di indennità ed assegni vitalizi dei Consiglieri è stata ritirata;
Ricordato, altresì che il Consiglio regionale, per dare comunque una risposta alla necessità di ripensare i costi della politica, aveva votato a maggioranza relativa una risoluzione con cui si stabiliva di dar mandato alla Conferenza dei Capigruppo di proporre, entro il 30 novembre 2007, "soluzioni concrete per un contenimento dei costi della democrazia regionale";
Ricordato che tale termine è stato ulteriormente spostato, senza che nessuna proposta sia stata predisposta;
Ritenuto che non si possa concludere la legislatura senza dare una risposta, se pur parziale, a questo problema;
il Consiglio regionale
Si impegna
ad esaminare con attenzione e ad inserire nel predisponendo Assestamento di Bilancio (D.L. 212) almeno una norma che riduca i costi della politica, relativamente all'assegno vitalizio o dell'indennità del Consigliere.
F.to: Squarzino Secondina - Venturella - Bortot
Emendamento
La parte impegnativa è sostituita dal presente testo:
La Giunta regionale a predisporre entro il 30 settembre 2008 un disegno di legge che preveda:
1) lo sganciamento degli emolumenti e delle indennità dei Consiglieri regionali da quelle dei Parlamentari;
2) riduzione del 20% di tutte le indennità ed emolumenti dei Consiglieri regionali;
3) riduzione da 2 ad 1 delle quote a carico della Regione relative ai versamenti per la costituzione del vitalizio del Consigliere regionale.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Presidente - Ricordo che è stato consegnato un testo emendativo firmato dai colleghi Vicquéry, Viérin Marco, Frassy, Ferraris, Rini.
La parola al Consigliere Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Dopo 4 ore di dibattito non penso ci sia nulla da aggiungere.
Noi prendiamo atto che il gruppo "Arcobaleno" e il gruppo "PD" hanno fin dall'inizio di questa seduta deciso di fare ostruzionismo, oltre che demagogia spinta; non risponderemo alla loro provocazione, rispondiamo con questa mozione che è già stata citata dal Presidente del Consiglio, che è firmata da tutti gli altri gruppi presenti in Consiglio regionale, che vogliono con forza ragionare sul tema dei costi della democrazia. Siamo tutti favorevoli alla riduzione dei costi della democrazia, lo dico per la stampa che spero domani dia l'informazione corretta: tutti i gruppi, "Union Valdôtaine", "Stella Alpina", "Fédération", "Popolo della Libertà", "Per il Partito Democratico", sono favorevoli a mettersi attorno a un tavolo per ragionare sui costi della democrazia, concetto molto più ampio rispetto a quello molto diminutivo dei costi della politica. Non siamo d'accordo a provvedimenti spot come quelli presentati dal gruppo "Arcobaleno" e dal "Partito Democratico", siamo favorevolissimi a ragionare in termini più completi. La prima dimostrazione di questa volontà è la presentazione in aula del disegno di legge che riguarda i costi delle società partecipate così come altri interventi, come quelli che riguardano gli enti locali.
Mi permetto solo di rispondere a una delle tante sollecitazioni fatte dai gruppi "Arcobaleno" e "PD". Non è assolutamente vero che abbiamo tutti i dati a nostra disposizione, tant'è che su sollecitazione dell'opposizione in I e II Commissione, durante l'esame delle disposizioni in materia di organi di amministrazione delle società partecipate dalla Regione, dagli enti locali e dai loro enti pubblici e strumentali, è stata richiesta la documentazione relativa al numero delle sedute dei Consigli di amministrazione tenutisi nel corso del 2007, suddivisi per ciascuna società partecipata direttamente e indirettamente dalla Regione. Questi dati il sottoscritto, in qualità di Presidente della II Commissione, e il collega Cesal, Presidente della I Commissione, li abbiamo firmati mezz'ora fa e penso siano in fase di trasmissione ai colleghi del Consiglio: questo a dimostrazione che i dossier non sono completi. Il completamento di questi dossier è stato richiesto specificatamente dai gruppi di opposizione, per cui non ci si venga a dire che siamo a conoscenza di tutto se - ripeto per la stampa - è stato richiesto il riepilogo del numero delle sedute dei Consigli di amministrazione tenutisi in corso del 2007 in decine e decine di società partecipate da parte della Regione e degli enti locali. Questo solo per andare a valutare il valore del gettone di presenza all'interno dei Consigli di amministrazione. E questo è uno degli esempi che potremmo portare a dimostrazione del fatto che si vuol far passare il messaggio che c'è tutto, non c'è la volontà per decidere. È esattamente il contrario, vogliamo decidere, ma vogliamo decidere ragionevolmente, per cui la nostra mozione dà mandato agli Uffici della Presidenza del Consiglio di portare a compimento l'esame già avviato in sede di Conferenza dei Capigruppo dell'analisi della situazione regionale esistente, comparandola con le altre realtà regionali, al fine di predisporre un dossier sulla materia che consenta al Consiglio regionale di formulare proposte in merito.
Termino dicendo che - e mi limito all'"Union Valdôtaine" - che non è assolutamente vero che l'"Union" non ha proposte. L'"Union Valdôtaine" ha posto sul tavolo della Conferenza dei Capigruppo le proposte, ma la Conferenza dei Capigruppo non ha terminato i lavori perché alcuni membri dell'opposizione si sono alzati dal tavolo e hanno abbandonato il dibattito...
(i Consiglieri del gruppo "Arcobaleno" pronunciano parole di protesta fuori microfono)
Sandri (fuori microfono) - ... ma che film hai visto...?
Vicquéry (UV) - ... io vedo i film che voglio...
Squarzino (fuori microfono) - ... adesso vediamo i verbali...
Vicquéry (UV) - ... sì, sì, vediamo i verbali...
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Questo è veramente interessante, devo dire che il film visto dal Presidente della II Commissione, nonché Capogruppo dell'"UV", nonché già Assessore all'agricoltura e alla sanità della Regione, è un film che non è stato proiettato nelle riunioni del Consiglio regionale, né in quelle dei Capigruppo o in una qualunque Commissione... è un film che si è fatto da solo perché non sa più che pesci pigliare! Siamo arrivati al ridicolo, quello di trasfigurare la realtà che è avvenuta qua dentro!
Collega Vicquéry, lei deve dire, questo diventa un problema personale e chiederò un giurì d'onore su questa cosa, nel senso che a questo punto, essendo stato infangato il nome dell'opposizione su questo tema, sospendo il mio secondo intervento, chiedo un giurì d'onore per la verifica delle affermazioni che ha fatto il collega Vicquéry. Ci deve indicare il giorno, l'ora, il verbale in cui è stato fatto questo... prima di andare avanti credo che si debba chiarire questo punto!
Presidente - La richiesta del collega Sandri di costituire una Commissione "ad hoc" mi sembra fuori luogo, ci sono i verbali si potrà verificare sul verbale, ma mi sembra che il collega Vicquéry abbia solo detto che qualcuno... ripeto non c'è bisogno di alcuna Commissione speciale, ci sono i verbali, uno può prendere atto, al massimo si può intervenire per fatto personale affermando che questo non corrisponde al vero, ma... nessuna Commissione speciale! Mi sembra che lei, collega Sandri, possa continuare il suo intervento; nel frattempo verifichiamo sui verbali: se sui verbali non è scritto che nessuno dell'opposizione è uscito, si prende atto e basta!
La parola al Consigliere Sandri, per secondo intervento.
Sandri (PD) - Il collega Vicquéry sa di dire una bugia, lo sa e lo fa in modo premeditato, quindi smetta di dire queste cose e di avere questo atteggiamento e si vergogni!
Andiamo a rileggere la proposta del Consigliere Vicquéry del luglio dello scorso anno: proponeva di dare mandato alla Conferenza dei Capigruppo, non agli uffici, di svolgere un esame della situazione esistente e di proporre, entro il 30 novembre 2007, nella comparazione con l'esterno e nella verifica complessiva del settore pubblico regionale, soluzioni concrete. Qui, invece, si chiede semplicemente di predisporre un dossier sulla materia, quindi questo è un arretramento impressionante rispetto all'altra volta, però quello che i cittadini valdostani devono sapere è che i dati che ci mancano non esistono, nel senso che quanto guadagniamo lo sappiamo tutti i mesi quando ci arriva la busta. Quanto si spende in Consiglio regionale per le pensioni, per il vitalizio... lo dovremmo sapere, perché c'è scritto nei bilanci del Consiglio che abbiamo approvato il Consiglio scorso, perché c'è scritto nel bilancio della Regione che abbiamo approvato nel preventivo a dicembre e che abbiamo oggi da approvare per quanto riguarda il consuntivo 2007, quindi sugli emolumenti dei Consiglieri regionali non abbiamo da perdere neppure 5 minuti.
Credo che dobbiamo essere precisissimi, nel senso di tornare alla domanda che abbiamo fatto. Collega Vicquéry, lei che è così intelligente e capace e si ricorda di come sono andate le riunioni della Capigruppo dello scorso anno, che difficoltà ha a dare una risposta su questa domanda precisa? È giusto che le prebende dei Consiglieri regionali debbano essere decise dal Consiglio Valle oppure continuiamo ad avere l'aggancio con il Parlamento romano? Questa domanda non è che c'è bisogno degli Uffici della Presidenza del Consiglio che debbano fare un dossier, ma è una scelta politica che non siete in grado di fare... perché? Perché non la volete fare! Sono d'accordo con la collega Squarzino quando dice: "nella maggioranza non è che tutti abbiano la stessa opinione", credo che si debba apprezzare l'atteggiamento di "Stella Alpina" che ha fatto una proposta, su cui non sono assolutamente d'accordo, ma che trovo che ha un suo obiettivo, ha una sua logica ed è una proposta concreta, ci confronteremo nel senso che è una di quelle proposte che possono andare ad arricchire tutto il paniere. Per fare un buon piatto si devono mettere vari ingredienti e quell'ingrediente che lei ha posto ha tutte le dignità per essere inserito, ma non il rinvio "ad libitum".
Quello che è pazzesco è che di fronte alla situazione che in questi mesi è solo peggiorata, è peggiorata per la gente, è peggiorata per la situazione sociale, la sindrome della quarta settimana è un'invenzione dei mesi scorsi perché nella popolazione è emerso come un dramma grande quello di riuscire ad arrivare fino a fine mese. E di fronte a questo il buon Vicquéry fa una retromarcia pazzesca! Fra l'altro, nel luglio 2007 aveva fatto un bel discorso ampio, nel senso che già all'epoca aveva capito che bisognava impegnare il Governo regionale alla definizione di un patto fra Regione ed enti locali finalizzato alla razionalizzazione delle competenze, all'utilizzo delle risorse finanziarie degli enti locali e al contenimento dei costi della democrazia; quindi sapevate già cosa fare... adesso non sapete neanche quello! Di più, di rendere pubblica sul sito Web del Consiglio regionale la seduta conclusiva della Conferenza dei Capigruppo: qua siamo arrivati a falsificare i verbali, a raccontarli come non sono... altro che trasparenza! Lei si è permesso di fare un affronto non alla minoranza del Consiglio, ma alla Valle d'Aosta e quindi anche a sé stesso, perché questa parte in cui si stabilisce di dare mandato agli Uffici della Presidenza del Consiglio di portare a compimento l'esame dell'analisi della situazione esistente comparandola con le altre realtà regionali al fine di predisporre un dossier nella materia... voglio dire che gli altri Consigli regionali abbiano degli stipendi superiori al nostro credo che lo sappiano tutti, ma non è questo il problema.
Qua facciamo i paragoni con l'Italia solo quando conviene, altrimenti per il resto dobbiamo essere un'isola: questa è la doppia morale del collega Vicquéry! Quando interessa essere autonomista è autonomista, quando ha bisogno di essere italiano fa l'italiano, ma questo non è carino, è la dimostrazione di un sistema che è arrivato al capolinea, e che è semplicemente capacità di tentare di rinviare per sperare che un miracolo vada a salvare. Il canto non lo ricordo più, la collega Squarzino magari se lo ricorderà, nell'Inferno di Dante c'è un'immagine molto forte di un condannato a morte per interramento, che ricorda un peccato ancora da confessare prima di morire, e questo è il tentativo disperato di rinviare quello che è un destino. Credo che il tentativo del collega Vicquéry sia la stessa cosa, cioè insieme agli altri colleghi di maggioranza e purtroppo anche di parti non della maggioranza - non posso dire dell'opposizione perché per fare opposizione bisogna presentare degli emendamenti o degli ordini del giorno, mentre qua abbiamo dei gruppi che non si sa bene da che parte stiano, ma di certo non sono all'opposizione - ha presentato il modo del rinvio: siamo tutti d'accordo per rinviare. Mi rivolgo alla collega Squarzino perché di qua c'è un po' di disturbo, credo che non ci sia migliore dimostrazione del fatto che siamo di fronte alla "casta" di questo, perché "Popolo della Libertà", "Per il Partito Democratico", "Union Valdôtaine", "Stella Alpina", "Fédération", dove si ritrovano? Ragazzi, difendiamo gli emolumenti! Ma allora date ragione a chi ha scritto "La Casta", perché questa è la dimostrazione che fate parte di un modo di essere e soprattutto di una "casta" che non vuole rinunciare a nulla dei suoi emolumenti!
Il "Partito Democratico" la pensa in modo completamente diverso, non a caso citavo Walter Veltroni che ha fatto di questo uno degli elementi centrali della sua azione politica. Da questo microfono possiamo solo dire ai Valdostani che ci ascoltano che se mai avremo la possibilità di farlo con una maggioranza in Consiglio regionale, uno dei primi atti di un governo del "Galletto" che ci fosse in questo Consiglio sarebbe di mettere in pratica gli emendamenti che abbiamo proposto e che con l'accordo del gruppo "Arcobaleno" abbiamo sintetizzato in una mozione comune con gli amici dell'"Arcobaleno" e questo è il testo che metteremo nella discussione. Ritengo che questo sia un esempio esaltante per la nostra campagna elettorale, credo che lo spenderemo in tutti i comizi perché dobbiamo poter dire i nomi e i cognomi a partire da quello di Vicquéry, di quelli che la tirano per le lunghe perché non hanno capacità di fare la cosa più semplice del mondo per una persona adulta: quella di guardare la realtà in faccia! Questa è la realtà che dobbiamo vivere ancora per qualche giorno, speriamo che da giugno di quest'anno le cose possano essere diverse.
Chiedo una verifica del numero legale.
Presidente - Procediamo alla verifica del numero legale.
Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario Maquignaz, il Presidente, ai sensi dell'articolo 40 del Regolamento interno, constata che sono presenti 23 dei 35 Consiglieri e che pertanto è presente la maggioranza dei componenti del Consiglio, dichiara valida la seduta ed invita il Consiglio a continuare la trattazione dell'ordine del giorno dell'adunanza.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (PdL) - Su questo argomento il nostro gruppo non avrebbe voluto intervenire, ma penso che dopo un dibattito estenuante come quello di questa mattina e quello che ha occupato la prima parte della sessione pomeridiana, penso che qualche parola vada detta, anche se nell'intervento del collega Ottoz di stamani ritengo sia stata chiarita la posizione del nostro gruppo. Riteniamo però che una cosa vada detta: non è pensabile che su certi argomenti una parte politica pretenda di salire in cattedra e di dispensare lezioni sulle cose che vanno bene e sulle cose che non vanno bene.
Devo dire, non per un gioco delle parti, che in questo momento politico quella parte politica, mi riferisco alla Sinistra, è la meno legittimata a fare discorsi di questo genere e su questa materia, perché al di là dell'alluvione di documenti con cui inonda e paralizza - ecco qua un altro costo della politica - i lavori dell'aula, vogliamo ricordare come la finanziaria ultima del "Governo Berlusconi" tagliò sui costi della politica, e non i costi della democrazia, che sono cosa ancora più complessa sulla quale stiamo cercando di arrivare a un ragionamento più completo, del 10% gli emolumenti Parlamentari, obbligando a cascata, in quella finanziaria, il taglio di tutti i compensi degli altri enti locali: Comuni, Province, Regioni. Sempre in quel periodo il nostro gruppo presentò un ordine del giorno - che venne ritirato poi su impegno assunto dal Presidente Caveri, e qui devo dire che quell'impegno non ha avuto un significativo adempimento - in cui si chiedeva di andare a tagliare anche i costi dell'indotto della politica: le nomine, i compensi nei vari organi cosiddetti "di sottogoverno".
Il primo atto di politica economico-finanziaria del "Governo Prodi" è coinciso con l'aumento delle tasse in danno delle attività produttive e dei cittadini, e l'annullamento di quella misura che era stata adottata nella finanziaria del "Governo Berlusconi". Quel taglio del 10% che aveva già avuto attuazione, venne revocato in termini retroattivi nell'ottobre 2006, di conseguenza rimise in movimento un provvedimento che andava a congelare anche per gli anni successivi l'aumento delle indennità di carica. Ho voluto ricordare questo perché nell'ambito della dialettica si debba cercare di mantenere una coerenza rispetto a quello che la propria componente politica attua e realizza fra la periferia come può essere la nostra Regione e le responsabilità di governo, come è accaduto nel biennio del "Governo Prodi". Su questa materia l'unica verità che riconosciamo ai colleghi del gruppo "Arcobaleno" e in genere ai colleghi della Sinistra è che di passi avanti ne sono stati fatti pochi, e qui vorremmo capire fino a che punto ci si presta a un confronto in buona fede o si fanno degli spot gratuiti; sottolineo il termine "gratuiti", perché alla fine non accade mai nulla, per cui non si paga neppure il prezzo di questa battaglia di cui ci si fa paladini. È una battaglia politica strana, perché basta affermare certi principi, non concretizzare nulla e si diventa i paladini della economia o della moralizzazione della vita pubblica.
Riteniamo che i costi della politica non possano e non debbano essere limitati ai costi degli emolumenti, che saranno la parte più evidente, ma non la parte più importante degli sperperi del cosiddetto "sistema della democrazia". E il collega Ottoz ne ha dato un affresco stamani in maniera efficace con una serie di esemplificazioni. Devo però dire che la nostra posizione su questo argomento è chiara e radicale tanto quanto forse lo è a parole la posizione dei gruppi della Sinistra. Se è vero che la politica non deve essere professione, la politica non deve avere pensione. Se è vero che la politica non è professione, la politica non deve avere il riconoscimento dell'emolumento che normalmente compete a chi fa qualcosa per professione. Non abbiamo difficoltà, noi, che rappresentiamo un'area del Centro-Destra, dove chi fa politica lo fa perché insoddisfatto di chi ci stava prima, di chi volendo fare politica per mestiere alla fine finisce per non interpretare le esigenze di chi nella società produce. Non avremmo avuto alcun imbarazzo, oggi, a presentare un documento o un emendamento in cui si diceva: "se siete convinti che i costi della politica siano i costi dei 35 Consiglieri, azzeriamoli"... ma non so quanti avrebbero sottoscritto questo documento e lo avrebbero poi votato!
Abbiamo constatato che per arrivare a una conclusione - che per noi potrebbe essere anche questa, e non è un paradosso, ma è l'evidenza che se questo è il centro dei problemi, una volta tagliato questo nervo scoperto andiamo a vedere quali sono gli altri costi - nelle riunioni che ci sono state a livello di Consiglio e di Capigruppo spesso non ci si intendeva perché mancavano dei dati di base dai quali partire per fare i raffronti per arrivare a delle conclusioni. Penso che al di là dell'ironia che i colleghi della Sinistra hanno voluto fare su un documento che noi non solo abbiamo sottoscritto, ma abbiamo contribuito a scrivere e che condividiamo, ci sia un passaggio molto importante, che dice: "al di là delle valutazioni di parte politica che fanno parte poi del gioco delle parti, con questo documento chiediamo di andare a fare una ricognizione e a dare forma organica a quell'insieme di dati sparpagliati, frammentari e incompleti" che la collega Squarzino ha citato, affinché al di fuori delle visioni della politica e dunque le visioni di parte, ci sia una documentazione inequivocabile su cui poi ognuno sia libero di fare le proprie valutazioni politiche e di formulare le proprie proposte.
Oggi quello che è mancato era un punto di partenza comune per poter fare delle valutazioni che poi potevano essere differenti: ecco perché pensiamo che questo documento, se è vero che non affronta in termini risolutivi il nodo dei costi, del taglio dei costi della politica o della democrazia, è un documento che consente di creare i presupposti affinché coloro che succederanno nella prossima legislatura, possano, con basi certe, iniziare dall'inizio di legislatura un ragionamento serio che porterà alle conclusioni che le varie parti politiche riterranno di trarre.
Devo dire che gli emendamenti che sono stati presentati dai colleghi della Sinistra sono poco praticabili e che hanno una visione parziale dei problemi di una materia molto complessa, perché la richiesta di inserire una norma che riduca i costi della politica, quale che essa sia, non è che realizzi una proposta in termini operativi definita e particolare: è solo la volontà di dire "facciamo qualcosa"... il problema è di dire cosa facciamo e come! Qui chiudo il mio intervento, perché sull'argomento si sono sprecate lunghe discussioni, ogni 3 mesi questo è diventato un tormentone insieme al tunnel, alla ferrovia e al Casinò, penso che siano i 4 tormentoni che hanno caratterizzato questo secondo scorcio di legislatura. Devo dire purtroppo che sia sulla ferrovia, sia sul Casinò, sia sul tunnel di passi avanti non ne sono stati fatti, ed è questo che ci porta a dire che è un bene che questa legislatura giunga al termine, perché è stata la legislatura più inutile dal punto di vista delle scelte e delle decisioni della storia ormai abbastanza avanti negli anni della democrazia valdostana e di questa istituzione.
Voteremo perciò con convinzione questo documento, perché siamo convinti che sia un documento che ci faccia fare un passo avanti, seppure piccolo, e che tolga alibi a quel confronto che siamo convinti ci sarà nella prossima legislatura e che la nostra parte politica porterà avanti con convinzione, probabilmente non con le medesime convinzioni che hanno animato le proposte un po' demagogiche che dalla Sinistra, ogni 3 mesi, sono state lanciate al centro di quest'aula!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Non so se c'è qualcuno che ci ascolta, ma questa discussione è veramente paradossale! Quando affrontiamo il problema... o siamo demagogici o facciamo perder tempo! Sta di fatto che non accogliendo mai alcuna delle nostre proposte, neanche minime, si trascinano discussioni infinite per portare... a quale risultato?... a qualche conclusione, a un piccolo obiettivo, a un segnale da dare alla popolazione? Macché! Tutta la discussione avviene sempre su nostra iniziativa, il resto della discussione da parte vostra, soprattutto la maggioranza dell'"Union Valdôtaine" adesso sostenuta anche dal "Popolo della Libertà", avviene per fare cosa? Non abbiamo i dati, dobbiamo prendere tempo, dobbiamo verificare e non si ha il coraggio di dire quello che si pensa: che va bene così e chi non acquisisce i nostri livelli di privilegi si deve arrangiare e arrivare alla fine del mese per fare la spesa!
Siamo una "casta" di privilegiati, vogliamo rimanerci e non veniamo poi a dire che la gente non partecipa, se ne frega, sono diventati qualunquisti, fanno di tutta un'erba un fascio... ma noi, di tutta un'erba un fascio... non ci stiamo! Personalmente sono 2 anni che sono qua, più... in 3 anni altri miei compagni e colleghi hanno sollevato sempre questo problema... non una volta ci è stato detto: "guardate, voi proponete questo, noi vi proponiamo quest'altro", si trova un punto di incontro, è un segnale e un punto di partenza. Perché come ho già detto altre volte, quello di cui hanno bisogno i cittadini al di fuori di quest'aula è un segnale di punto di arrivo e un segnale di punto di ritorno su posizioni comprensibili. Nessuno dice che bisogna risolvere i problemi con i soldi che si risparmieranno dalle nostre indennità o dai nostri vitalizi, anche se qualcosa si può fare, ma siccome nessuno pensa che qui dentro ci sia una maggioranza che vada nella direzione dei tagli che proponiamo noi... diverse volte vi abbiamo proposto di trovarci, di venire incontro, mandare un segnale, come Consiglio, non come opposizione, per poi sentirci dire che facciamo della demagogia... ma chi vi impedisce di farla anche voi? Fate anche voi demagogia, tutti facciamo demagogia e forse riusciremo a ridurre o le nostre indennità o i nostri vitalizi di un 1%! Guardate che bello, tutti fanno demagogia, nessuno fa demagogia... benissimo, e così portiamo a casa un risultato!
C'è poi anche un risultato un po' miope da parte vostra, perché finite sempre in un "cul de sac", guarda caso alle scadenze elettorali, perché a forza di rinviare non possiamo dire alle persone che non abbiamo sollevato il problema... certo che lo abbiamo sollevato! Siccome non spetta a noi risolverlo perché non abbiamo i numeri, ma spetta al Consiglio, se non si risolve le responsabilità sono di qualcun altro! Se non si risolve sulla base delle richieste fatte da noi e che nessuno pretende che le votiate "tout court", ma siccome ci sono state proposte di apertura da parte di tutta l'opposizione, per quale motivo queste proposte vengono da voi respinte? E con quali argomenti? Quelli ancora di dire: "non abbiamo i dati... prendiamo tempo... verifichiamo... stiamo a vedere...", e cose del genere!
Su una cosa ha ragione il collega Frassy: non accade mai nulla! Ma il fatto che non accada mai nulla non è responsabilità nostra; qui dentro c'è un Governo, c'è una maggioranza, ci sono delle forze politiche, e il fatto che su questo argomento non accade mai nulla e che all'ultima tornata elettorale dobbiamo fare 8 giorni per approvare 23 provvedimenti legislativi... eccome che ne accadono di cose in questo Consiglio! Vedo pacchi di deliberazioni che fanno paura, vedo pacchi di leggi che fanno paura, vado ad esaminarle, ma... diciamoci la verità: quali sono realmente importanti per cui noi siamo disponibili a stare qui anche 15 giorni, se necessario? Scommettiamo che se ci troviamo fra Capigruppo, decidiamo che questa legge sugli invalidi, quell'altra sul risparmio energetico o l'edilizia sostenibile, quell'altra ancora su quell'altro argomento, con una breve discussione seria portiamo a casa? E invece con queste si introducono elementi di disturbo dell'ordine del giorno con gli ordini del giorno bis, ter e quater perché certi problemi che sarebbero importanti scivolino verso il basso dell'ordine del giorno, per poi dire: "siete stati voi che avete fatto opposizione"!
Come vanno avanti i vostri argomenti? E sulla riduzione dei costi della politica non va avanti niente? E la responsabilità non può essere nostra! Perché non ci mettete lo stesso... per carità, stavo per dire lo stesso impegno, ma 1/10 dell'impegno che ci mettete nel voler far approvare a tutti i costi provvedimenti che non cambiano nulla nella vita nostra della Valle d'Aosta se vanno a finire a settembre o a ottobre? Perché non ci mettete un po' di impegno su questo argomento? Portiamo a casa mica come opposizione, come Consiglio regionale alla vigilia - in zona Cesarini si direbbe in termini calcistici - un minimo di provvedimento, non dico che diventi "la foglia di fico", ma che ci salvi la faccia! In questo caso la mano che stiamo tendendo è più per salvare la faccia a voi, non tanto a voi...
Vicquéry (fuori microfono) ... hai parlato con i Capigruppo?
Bortot (Arc-VA) - ... è da mesi che parliamo, ho rifatto quella discussione lì 6 mesi fa. Avevamo dato la stessa disponibilità, si era alzato lei dicendo: "dobbiamo approfondire, studiare, verificare, vogliamo 6 mesi" e siete riusciti a non portare a casa niente, e poi accusate le riunioni dei Capigruppo? Ma scusate, l'ordine del giorno di questa seduta non mi sembra che sia stato condiviso...
(interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)
... sì, ma potevano essere portate a casa molto prima, perché se sono sul suppletivo è perché avete bisogno di una "foglia di fico" per poter approvare le altre e accusarci di non avere...
(nuova interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)
... io ne ho 5-6...
Presidente - ... non fate dialogo, lasciate parlare il collega Bortot...
Bortot (Arc-VA) - ... non mi incanta, collega, siete estremamente in difficoltà perché non avete il coraggio di affrontare un problema... se lo ponessimo noi come opposizione...
Caveri (fuori microfono) - ... atteniamoci al tema...
Bortot (Arc-VA) - ... sì, sto parlando del tema, Presidente: non avete il coraggio di affrontare questo problema, siete in difficoltà perché questo problema lo pone il popolo, le persone fuori da qua dentro. Voi non siete in grado di dare delle risposte; il coraggio sta nel dire: "affrontiamo il problema" oppure dire che "il problema non esiste, ci assumiamo le responsabilità, a noi l'indennità, il vitalizio, le prebende e i privilegi ci stanno bene così", ci assumiamo le nostre responsabilità punto e a capo, ma... non vedo perché dovete nascondervi! O c'è malafede oppure vi va bene le prebende che abbiamo, basta dirlo; noi non siamo d'accordo, voi siete d'accordo, le persone voteranno su questo o su altre cose; ma che si venga a dire, come ha detto anche il collega Frassy, creare confusione o cose del genere, mettendo tutti nello stesso "calderone", noi non ci stiamo, perché abbiamo le carte in regola per dimostrarvi quante volte abbiamo proposto questo tema, quante volte non avete avuto il coraggio di dire che il problema non esiste perché a voi va bene così, e quante volte avete proposto commissioni, riunioni, verifiche, incarichi e... chi più ne ha ne metta per rimandare il problema!
Oggi siete in difficoltà perché siamo alla fine della legislatura, dovrete ben andare a dire qualcosa ai nostri, vostri e agli elettori della Valle d'Aosta. Basta che diciate loro: l'opposizione fa demagogia, ha proposto una riduzione dei costi della politica, noi non siamo d'accordo perché vanno bene così, ma... non potete mica nascondervi dietro una "foglia di fico" e andare a dire: "abbiamo fatto un ennesimo incarico, verifica, rinvio perché non abbiamo i dati"! Accidenti, se non ho i dati del mio stipendio, devo prenderne così tanto che vuol dire che alla fine del mese ci arrivo e non ho neanche bisogno di verificare! Quelli che invece fanno i conti per arrivare alla fine del mese, sanno benissimo quanto guadagnano e sanno benissimo che riescono ad arrivarci poco, perché se fossi una persona normale la conclusione è quella: ma come, sono lì dentro da 5 anni, non sanno quanto hanno di stipendio, quanto accumulano di assegno vitalizio e quanto accumulano di altri privilegi? Oppure non sono privilegi, i costi della politica sono questi e cosa c'è di grave nell'affermarlo? Se invece c'è un ennesimo rinvio dell'argomento, la "patata" andrà al prossimo Consiglio, ce la siamo sfangata anche stavolta, ma per quanto mi riguarda non ve la sfangate mica tanto! Non ve la sfangate per niente, perché questo fa il pari con qualche altra leggina che si poteva portare a casa e non si è voluto portare a casa e non costava troppo e, addirittura, le leggine che volevamo portare a casa e che voi ci boccerete, si finanziavano con il misero costo della riduzione del costo della politica che vi proponiamo in questo momento! Tutti, quindi, facevamo bella figura... si finanziavano 2 leggi per le quali ci è stato risposto che non ci sono i finanziamenti e quindi con un colpo solo si portavano a casa 3 provvedimenti. A me pare veramente una cosa sostenibile... provate a ragionarci perché penso che un po' di buon senso lo abbiamo tutti qua dentro!
Presidente - Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Abbiamo 2 testi: il testo emendativo presentato dalla maggioranza più i colleghi Ferraris e il gruppo "PdL", e poi la proposta emendativa del gruppo "Arcobaleno" e del gruppo del "PD".
Procediamo all'analisi del testo a firma dei colleghi Vicquéry, Viérin Marco, Rini, Ferraris e Frassy.
La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (PD) - Per dichiarazione di voto, nel senso che voteremo contro questa mozione... per quali motivi? Intanto pensavamo che sarebbe stato ritirato: dopo tutto quello che è stato detto in questo Consiglio, la dignità umana oltre che l'intelligenza avrebbe dovuto aiutare i colleghi che hanno firmato questo testo di ritirare la mozione. Io non credo che ci sia qualche altra uscita possibile rispetto a questo provvedimento, perché il segnale che emerge da quanto viene fuori da questo dibattito è chiarissimo: le Valdostane e i Valdostani capiranno a questo punto che una larga fetta dei politici della Valle d'Aosta ha deciso di ribadire il proprio potere di "casta". Con questo pateracchio in cui c'è una forza di opposizione, il partito del "Popolo della Libertà", forze che non si sa bene da che parte stiano, non certo all'opposizione, e le forze della maggioranza regionale, abbiamo messo insieme una larga fetta di eletti che dicono: "no, su queste cose non vogliamo discutere, né prenderci la responsabilità". Per alcuni potrebbe essere un'ammissione di dire: "va bene, chiudo qua la campagna politica della mia vita, sono al terzo mandato dell'"Union Valdôtaine", non sono ricandidabile, per cui affido questo compito di legiferare in questa materia a chi verrà dopo di me". Credo che questo apparentemente potrebbe essere un dato di attenzione al Consiglio regionale che si instaurerà fra 3 mesi e anche la presa d'atto di un fallimento politico.
In 15 anni il collega Vicquéry ha visto le proprie prebende aumentare notevolmente, vedrà una lauta pensione...
Vicquéry (fuori microfono) - ... proprio un bel livello!
Sandri (PD) - ... credo che il collega Vicquéry più volte si è permesso, in quest'aula, di fare apprezzamenti ben peggiori, l'ultimo che mi ricordo è sul collega Bortot che avrebbe dovuto rimangiarselo pesantemente, sulle sue capacità di amministratore della "COINOP". Bene, questo però credo che sia un fallimento politico, perché in questi 5 anni gli stipendi dei Consiglieri regionali sono migliorati, e di molto, mentre la situazione politica ed economica italiana non ha permesso a molti cittadini valdostani di poter avere uno stipendio e una pensione accettabile. Ci sono Valdostane e Valdostani che vivono e sono tanti, che vivono con meno di 6-700 euro al mese e non hanno preso i contributi della Regione...
(interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)
Presidente - ... collega Vicquéry, lasci parlare il Consigliere Sandri...
Vicquéry (fuori microfono) - ... arrivo a prendere i gettoni di presenza... ma da che pulpito!
Presidente - ... collega Vicquéry, lasci intervenire il Consigliere Sandri e poi, se vuole replicare, ne ha diritto...
Sandri (PD) - ... mi è tornato in mente rispetto all'atteggiamento del collega Vicquéry di questi minuti la frase di un noto semiologo italiano che pubblica tutti i lunedì su "Il Corriere della Sera" qualche piccola riflessione semiologia. Dice: "quando uno si arrabbia e violentemente è perché sa di avere torto. È una cosa che ciascuno di noi può trovare in sé stesso, perché è quando siamo colpiti davvero che reagiamo"; quindi prendo atto di questa posizione del collega Vicquéry di ammettere questo fallimento.
Dobbiamo dire responsabilmente che questa mozione, espressione di un fallimento, è un modo per cercare con la stampa di cercare di salvare la faccia; per salvare la faccia ci sarebbero stati dei metodi migliori, cioè quello di fare qualcosa. Non abbiamo fatto niente in tutta la legislatura, io non ho fatto niente in 3 legislature; bene, all'ultimo minuto salviamoci la faccia, approviamo la mozione della collega Squarzino e degli altri colleghi dell'opposizione e diamo almeno dei significati precisi sul problema di togliere il collegamento con Roma, ridurre gli stipendi e la parte di versamenti regionali per quanto riguarda il vitalizio! Se voi mi dite che approvate questo vostro ordine del giorno e poi votate anche il nostro, questo diventa una questione tecnica per la quale non c'è bisogno di un atto di Consiglio, ma il Presidente del Consiglio dà ordine agli uffici di fare questo dossier; fra l'altro è stato fatto perché ne avevo visto circolare una copia. Se volete fare questa cosa... però, perché io voti a favore di questo provvedimento dovete dire che voterete a favore della mozione che abbiamo presentato noi. Allora quello che dite può avere un senso, ma non in queste condizioni qua!
Sappiano i Valdostani che in quest'aula "Union Valdôtaine", "Stella Alpina", "Fédération", "PdL", hanno preso la decisione di non prendere alcun impegno per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica. Per loro è più importante il loro stipendio e i loro vitalizi piuttosto che il minimo votale per le persone in difficoltà o qualunque altro supporto; quante volte abbiamo proposto degli emendamenti per poter aumentare il minimo vitale! Non ci sono i soldi, sembra che non ci siano mai i soldi per questo, ma nell'assestamento di bilancio 5,7 milioni (più di 10 bei miliardi delle vecchie lire) per il vitalizio dei vecchi Consiglieri regionali ante riforma del 1999 li avete trovati! E sono appena stati varati 4,8 milioni a dicembre, quindi negli ultimi 6 mesi al vitalizio sono arrivati oltre 10 milioni di euro! Questo la gente deve sapere, poi la gente è nelle condizioni di decidere, e adesso ha 2 occasioni in cui poter esprimere il suo dissenso su questo modo di fare. Devo dire che sui problemi del costo della politica ho sentito nei comizi dei candidati Perrin e Nicco sempre degli accenni chiari: noi faremo anche in Parlamento una lotta per la riduzione dei costi della politica; altri non lo hanno fatto. Credo che questi siano dei segnali che alla gente devono arrivare.
Vorrei chiedere al Presidente del Consiglio di valutare con estrema attenzione questo tipo di "engagement", perché per quanto banale sia... però faremo le pulci anche su questo, per cui chiederemo che gli Uffici della Presidenza del Consiglio, appena confezionato questo dossier, lo consegnino a chi ci sarà... perché anche questa piccola bugia venga sbugiardata il prima possibile. Spero che i Valdostani ci diano i numeri per prendere delle decisioni concrete.
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (PdL) - Vedo che il Consigliere Sandri è intervenuto 4 volte e non ho capito bene in forza di quale... l'ultima no, perché era una dichiarazione di voto e gli spettava, ma non conosco il Regolamento come lui perché 4 interventi mi erano sembrati troppi. Il collega Sandri mi sembra l'imperatore Costantino, il quale passa per essere stato un grande cristiano, tant'è che la famosa storia, la croce, "in hoc signo vinces"... ma in realtà si fece battezzare in punto di morte perché aveva paura. Il ragionamento del Consigliere Sandri: "non ho fatto niente per 3 legislature, adesso faccio finalmente qualcosa...", un po' come l'estrema unzione cosciente, però non l'estrema unzione dei parenti, ma quella che uno chiede. In realtà era Elena, la mamma di Costantino, che era una grande cristiana, aveva fatto ricostruire Gerusalemme, aveva trovato la croce, aveva i pezzi di croce... Costantino si era limitato a portare tutte le religioni dell'Impero a Roma per tenere insieme l'Impero. Aveva introdotto a Roma il culto di Mitra, che non era un'arma della "Beretta", era un Dio persiano, che si festeggiava il 25 dicembre. Stabilì di mettere assieme Natale e il "Sol invictus" e fece la festa di Natale. Mi sembra che in questo "festival della demagogia", qui si dice tutto e il contrario di tutto, ognuno parla, dice la sua cosa senza preoccuparsi di quello che hanno detto gli altri.
Prendo atto che il Consigliere Sandri non ha ascoltato quello che abbiamo detto noi de "La Casa delle Libertà", prendo atto che non ha ascoltato quello che ha detto il collega Vicquéry dell'"Union", che condividiamo solo in parte; prendo atto che qui si vuol parlare di fare della demagogia e non fare della politica, quindi prendo atto della posizione del Consigliere Sandri, pensando che mi fa piacere che si sia convertito... spero che non sia in punto di morte!
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Voteremo contro questa mozione, anche perché come dicevo testé non si capisce bene in cosa consiste il lavoro che devono fare gli Uffici della Presidenza del Consiglio. Qui si dice che devono portare a compimento l'esame dell'analisi della situazione regionale esistente comparandola con le altre realtà regionali. Io non so qui cosa si intenda per "altre realtà regionali", cioè solo il Consiglio regionale, tutte le altre società a partecipazione pubblica regionale o degli altri enti locali? Non so cosa possano essere le altre realtà regionali con cui confrontarsi, l'unico è confrontarsi con gli emolumenti dei Consiglieri regionali.
Questi dati, mi spiace, ma noi li abbiamo avuti, adesso non sto a leggere tutta questa tabella perché non è davvero il caso che comici a dire quanto prende l'Abruzzo, Presidente del Consiglio e Giunta, ma con esclusione dei rimborsi a piè di lista e dei rimborsi di cui alla lettera della tal legge; poi prende 6.754,15 euro con un minimo e un massimo di rimborsi che raggiunge i 3.213 euro... non vi dico i componenti della Giunta che prendono 600 euro in meno del Presidente della Giunta e del Consiglio, ma con lo stesso rimborso degli altri. Se volete, facciamo le fotocopie, qui ci sono e ve li faccio avere, ma credo che li abbiate già avuti. Allora, oltre ad una tabella in cui si fa il confronto fra quello che prendono Presidente di Giunta, componenti della Giunta, Vicepresidente del Consiglio, Vicepresidente della Giunta, Presidente delle commissioni consiliari, Presidente della Giunta per le elezioni, Presidente e Segretario Giunta per le elezioni, Presidente commissioni speciali, Vicepresidente commissioni permanenti, Vicepresidente commissioni speciali, Consigliere Segretario e Segretario del Questore, Consigliere Segretario commissioni permanenti, Capigruppo consiliari, Consiglieri regionali... e qui non leggo di ognuno di questi quanto è l'emolumento per le varie Regioni, dall'Abruzzo fino alla Val d'Aosta perché lo avete o ve lo faccio avere. Ma una volta che è stata ridata a tutti questa tabella, cosa devono fare gli uffici? Fare una media degli emolumenti? Non è mica detto! Si dice che devono compararla con le altre realtà regionali e qui è comparata, è già pronta questa tabella e questo può consentire al Consiglio regionale di formulare proposte in merito; non dice di analizzare, di fare una valutazione, di individuare quali sono le differenze fra l'una e l'altra in percentuale, non dice niente!
Ancora una volta questo è un "escamotage" per mettersi a posto la coscienza e poter dire: "ma noi ci siamo occupati e dato che siamo persone molto serie, lavoriamo solo sulla base di dati e finché non abbiamo tutti i dati necessari, non vogliamo cominciare a fare delle proposte". Questo è l'atteggiamento che ha questa maggioranza e mi stupisce veramente che anche il "Popolo della Libertà" in questa occasione si sia accodato a questa modalità di operare, mi stupisce perché in genere gli riconosco un'attenzione ai problemi e una volontà di evitare affermazioni generiche. Quante volte hanno rimproverato a noi che le nostre mozioni erano troppo generiche e io dicevo: "avete ragione, vediamo di renderle più esplicite"! Ora, se c'è un impegno generico è proprio questo, quindi ripeto, e mi spiace che questa maggioranza di Governo, in questo caso sostenuta anche dal "Popolo della Libertà", abbia deciso di non decidere, deciso di rinviare ad altri il compito di decidere... anche questo fa parte dei costi della politica: chiudersi gli occhi e rifiutare a sé stessi la consapevolezza che c'è un problema su cui intervenire.
Presidente - Pongo in votazione la mozione firmata dai Consiglieri Vicquéry, Frassy, Viérin Marco, Ferraris e Rini, che recita:
Mozione
Ricordato che nel corso della seduta consiliare del 27 luglio 2007 è stato affrontato il tema dei costi della democrazia;
Ricordato altresì che nella medesima seduta il Consiglio regionale aveva approvato una risoluzione con la quale si stabiliva di dare mandato alla Conferenza dei Capigruppo di proporre "soluzioni concrete per un contenimento dei costi della democrazia";
Dato atto che la Conferenza dei Capigruppo si è più volte riunita per affrontare questa tematica e che la complessità della materia non ha consentito di giungere ad una definizione condivisa tra le varie forze politiche;
Rilevato che sia in sede di Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali sia in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni è in fase di analisi e approfondimento l'intera materia dei costi della democrazia;
Preso atto inoltre che a livello locale è in atto un confronto sulla materia tra enti locali e Regione;
Ritenuto pertanto di dover proseguire l'approfondimento della materia nel rispetto della risoluzione innanzi citata;
Il Consiglio regionale
Stabilisce
di dare mandato agli uffici della Presidenza del Consiglio di portare a compimento l'esame - già avviato in sede di Conferenza di Capigruppo - dell'analisi della situazione regionale esistente, comparandola con le altre realtà regionali, al fine di predisporre un dossier sulla materia, che consenta al Consiglio regionale di formulare proposte in merito.
F.to: Vicquéry - Frassy - Viérin M. - Ferraris - Rini
Consiglieri presenti e votanti: 32
Favorevoli: 27
Contrari: 5
Il Consiglio approva.
Presidente - Si passa a votare l'altro testo emendativo, presentato dall'"Arcobaleno".
La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (PD) - Credo che giunti a questo punto della discussione sia ovviamente tutto chiaro e la dichiarazione di voto è favorevole al testo comune che abbiamo concordato con i colleghi dell'"Arcobaleno". Colgo però l'occasione di questa dichiarazione di voto per valutare il voto che c'è stato sulla mozione precedente, sullo stesso tema e sullo stesso argomento: 32 presenti, 27 favorevoli, 5 contrari... che la gente lo sappia! Io non credo che in Valle d'Aosta i 27/32 della popolazione la pensino come i 27 Consiglieri che si sono espressi favorevolmente a quella baggianata di rinviare...
Caveri (fuori microfono) - ... lo vediamo il 25 maggio...
Sandri (PD) - Intanto potremo già vederlo il 14 aprile, se riusciremo a votare il 14 aprile perché sembra che sia rinviata questa data...
Caveri (fuori microfono) - ... il casino che fanno...
Sandri (PD) - ... lei casini non ne fa mai, Presidente, voglio dire, è indenne notoriamente...
Volevo dire che è evidente che la popolazione dovrà sapere i nomi e i cognomi delle persone che si sono assunte questa responsabilità. Questa non è una battaglia demagogico-populista, a me spiace che il collega Ottoz, tramite Costantino, sia riuscito a dare del ruffiano al sottoscritto, non è stato carino, ma credo che in questo dibattito avvenga qualcosa di straordinario, cioè i costi della politica così come sarà il dibattito sul Casinò, così come saranno tanti altri argomenti che avremo in questo Consiglio - penso all'editoria, all'assestamento di bilancio -, secondo me questo "MegaConsiglio" sta assumendo, grazie alla vostra testardaggine sul difendere delle posizioni indifendibili, quella che sarà la sintesi di una legislatura. Credo che sia anche bello per gli elettori e per elettrici poter vedere sintetizzati in 7-8 giorni lo scontro fra filosofie e politiche diverse! Bon è quindi uno scontro tecnico di emendamenti o di furberie, ma è un vero scontro politico con cui si materializzano grandi concetti politici.
Dicevo prima che il discorso che è stato fatto con l'atteggiamento che ha portato ai 27 è tipico de "La Casta", però vorrei dire anche qualcosa in più. Non è che il "Popolo della Libertà" sia una formazione politica senza una identità, senza una precisa linea; noi vediamo che le forze autonomiste della Valle d'Aosta hanno su questo punto adottato in pieno una linea politica condivisibile con Berlusconi, Fini, Ciarrapico, e quant'altro. Questo è arrivato ad essere il gruppo dell'"Union Valdôtaine", un gruppo valdostano che condivide con il "Popolo della Libertà" una linea politica non su un concetto, la solidarietà al Tibet piuttosto che altre cose che sono istituzionali e trasversali, non sulle leggi elettorali perché le leggi elettorali, le istituzioni e i regolamenti del Consiglio regionale devono essere per definizione trasversali, ma su un elemento politico forte come i costi della politica. Quando la gente mi incontra per strada e mi dice: a me sembra che l'"Union Valdôtaine" stia scivolando a Destra, noi potremmo dire: "certamente". Mi ricordo il 2 aprile e non era il 1° di aprile, in cui l'"Union" ha votato a braccetto con il "PdL" sulla questione dei costi della politica.
Mi viene in mente anche una questione più rilevante: c'è, secondo me, una fine arte dei nostri colleghi, in particolare il collega Vicquéry, quando dice: "i costi della democrazia"... perché il messaggio che manda alla popolazione valdostana in particolare ai Sindaci, agli amministratori, a tutti coloro che beneficiano a cascata degli emolumenti collegati a quei Consiglieri regionali... "state tranquilli finché ci siamo voi, le vostre prebende sono garantite"! Quindi altro che tagliare i costi della democrazia! È un messaggio traversale, un "pizzino" che viene mandato agli amministratori e ai Sindaci... se questo sistema andrà avanti ancora così è solo se ci saremo ancora noi, altrimenti guardate quei disgraziati del "PD" e dell'"Arcobaleno", quelli vi vogliono tagliare gli stipendi! È evidente la ricerca da parte del collega Vicquéry e di tutti coloro che hanno condiviso la sua linea politica di avere della solidarietà, perché in questa maniera si sono costruiti una solidarietà con tutte quelle persone che beneficiano, a cascata, dal Consiglio regionale, che va dal Co.re.com. all'ARER, ai Comuni e alle Comunità montane, di poter essere garantiti nelle prebende che prendono oggi; quindi è un "pizzino" che viene mandato attraverso questa dichiarazione a questa risoluzione.
Molto diversa invece è la nostra risoluzione, che è una risoluzione chiara e semplice, che dice delle cose precise, per certi versi è un elenco della spesa e qui do ragione al collega Vicquéry; è una lista della spesa, ne ha la stessa chiarezza: l'olio, le uova, il pane, il burro, eccetera, cose che la gente capisce. Vogliamo prenderci la responsabilità di definire, noi, gli stipendi nostri, vogliamo ridurli, vogliamo dimezzare l'impegno finanziario della Regione per il nostro vitalizio; cose chiare e, ovviamente come tutte le liste della spesa dei cittadini valdostani, che fanno i conti con la fine del mese, è una lista dei risparmi, è una lista di mettere a disposizione delle risorse neanche poi secondarie perché si possano fare dei progetti a favore delle persone più deboli e Dio sa quanto in Valle ce n'è bisogno!
Pertanto con convinzione appoggeremo e voteremo questa mozione e invitiamo i colleghi della maggioranza a dare un segnale, e - pur avendo votato l'altra mozione - per dare il segnale che non era strumentale, che non era un modo per rinviarla alle calende greche, a votare anche la nostra mozione.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (PdL) - Per mozione d'ordine, ai sensi dell'articolo 60. Ritengo che questa discussione non abbia più senso, perché l'articolo 105 del nostro Regolamento dice che quando vi sono degli emendamenti sostitutivi, e la mozione che è stata votata era sostitutiva della mozione iscritta all'ordine del giorno, se i presentatori della mozione lo richiedono si pone in votazione il mantenimento del testo; non mi sembra di aver sentito questa richiesta, tant'è che è stato votato l'emendamento sostitutivo che ha sostituito e chiuso la discussione. Penso perciò che non abbia più senso continuare la discussione sul niente, perché quando si parla di costi della politica, ritengo che vadano messi nel conto anche i tempi della politica.
Presidente -Lei pone quindi una questione sospensiva.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, contro.
Squarzino (Arc-VA) - Signor Presidente, la mozione l'abbiamo presentata noi e abbiamo detto fin dall'inizio che avevamo predisposto degli emendamenti. Lei avrebbe dovuto mettere prima in votazione i nostri emendamenti, in quanto noi eravamo i titolari di quella mozione. Chiedo che venga votata anche la nostra mozione e, se ci sono difficoltà, chiedo una riunione dell'Ufficio di Presidenza e del Regolamento.
Presidente - È stata sollevata dal collega Frassy la questione sospensiva. La collega Squarzino ha ribadito la volontà di votare la loro proposta...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... voi avete presentato degli emendamenti, poi avete presentato un testo successivo all'altro testo con cui avete ritirato gli emendamenti. Il Regolamento prevede che si discuta prima il testo emendativo che per primo è stato presentato; se non ci fosse stata questa richiesta, avrei messo in discussione e infatti ho dato la parola al collega Sandri per dichiarazione di voto; è stata avanzata una mozione d'ordine con riferimento all'articolo 105 sollevando la questione sospensiva. Uno a favore e uno contro, e poi il Consiglio è sovrano.
La parola al Consigliere Sandri, a favore del Consigliere Frassy.
Sandri (PD) - Si può parlare a favore del Consigliere Frassy? Credo che questo sia - e sono d'accordo con la proposta del collega Frassy - la dimostrazione di quello che abbiamo detto fino adesso. Su questo tema non c'è la volontà di confronto, non c'è la volontà di aprire un dialogo, c'è la chiusura della "casta", quindi ben venga la posizione del collega Frassy perché dimostra che avete paura del voto! Avete paura del voto! Avete paura di confrontarvi con i numeri, con tutto quello che ci deve essere chiaro per quello che può essere il voto della gente! Benissimo, se questa è la vostra indicazione, la accettiamo! Riteniamo però che sia scandaloso che una mozione presentata in Consiglio non possa essere discussa e bocciata. È un diritto che in 5 anni non era mai stato tolto a nessuno! Abbiamo visto che questo succede sui costi della politica, per cui... auguri, divertitevi!
Presidente - A questo punto possiamo votare la questione pregiudiziale sollevata dal Consigliere Frassy.
La parola al Consigliere Segretario Venturella, per richiamo al Regolamento.
Venturella (Arc-VA) - Richiamo al Regolamento. Dato che il collega Frassy insieme alla maggioranza ama giochicchiare con il Regolamento, lo facciamo anche noi. Ho sotto gli occhi per l'oggetto n. 4 due testi: uno che è il nostro testo, emendamento alla mozione di cui al punto 4, è quello che viene chiamato emendamento, per quello che abbiamo votato non esiste alcun emendamento, ma esiste quello che si chiama "testo sostitutivo". Non essendo previsto nella fattispecie del Regolamento, questa è una mozione a sé stante e non si applica l'articolo 105, essendo un testo sostitutivo... questo non è un emendamento... chiedo il rispetto del Regolamento del Consiglio regionale.
Presidente - Il Consigliere Venturella chiede di votare il vostro testo...?
Squarzino (fuori microfono) - ... certo!
Presidente - Pongo in votazione la questione pregiudiziale sollevata dal collega Frassy:
Consiglieri presenti: 31
Votanti: 30
Favorevoli: 26
Contrari: 4
Astenuti: 1 (Viérin A.)
Il Consiglio approva.
Il Consiglio approva la questione pregiudiziale posta dal Consigliere Frassy relativa alla non sottoposizione a votazione del nuovo testo della mozione dei Consiglieri Squarzino Secondina, Sandri, Bortot, Fontana Carmela e Venturella.